Movimenti fetali: come e quando si avvertono

Ludovica Cesaroni

Ultimo aggiornamento – 07 Luglio, 2023

movimenti-fetali

I movimenti fetali costituiscono un segnale importante della salute e dell'attività del bambino; è quindi cruciale comprendere come essi evolvono durante la gravidanza.

Questo articolo esplorerà alcuni aspetti importanti dei movimenti fetali, come ad esempio il momento in cui iniziano, come si evolvono durante la gravidanza e l'importanza di riconoscere segnali che richiedono una consulenza specialistica.

Quando si sentono i primi movimenti fetali?

A partire dall’ottava settimana è possibile che questa attività abbia inizio, anche se è più comune che i movimenti fetali si sentano a partire dalla 18sima settimana di gestazione. La reale percezione da parte della mamma dei primi movimenti fetali, però, avviene solitamente solo tra la 14sima e la 20sima settimana, quando iniziano a essere distinguibili calcetti, piccoli pugni e altri movimenti (come il rotolamento o lo scivolamento del feto) nonché una sensazione assimilabile ad uno sfarfallio. 

Dove si sentono esattamente i movimenti fetali? Ciò dipende dalle dimensioni e dalla fase del feto. L’esordio dei primi movimenti fetali può essere differente da donna a donna, dipende dalle caratteristiche fisiche e dagli aspetti emotivi e istintivi di ognuna, oltre che dalla condizione di salute personale e da eventuali precedenti gravidanze. 

Ci sono donne che sono in grado di identificare i movimenti fetali molto precocemente, mentre altre ci riescono più tardi (verosimilmente verso il quarto mese). Comunque, se nei primi mesi non si sentono movimenti, o se ne avvertono pochi, è bene aspettare che la natura faccia il suo corso: non serve a nulla cercare di sollecitare i movimenti fetali durante la prima parte della gestazione.

Come cambiano i movimenti fetali?

I movimenti del feto aumentano gradualmente durante il periodo di crescita e allungamento che va dalla 14sima alla 24sima settimana di gestazione. È importante monitorare il numero dei movimenti fetali quotidianamente fin da subito.

Si consiglia di prestare particolare attenzione ai momenti della giornata in cui il bambino si muove di più (ad esempio, dopo i pasti) e di contare i suoi movimenti per almeno un'ora, cercando di raggiungere un minimo di 10 movimenti.

Movimenti fetali: come si riconoscono?

Durante la gravidanza, i movimenti fetali subiscono delle variazioni in relazione alla crescita e all'allungamento muscolare del bambino. 

Con il passare del tempo, la percezione dei movimenti diventa sempre più evidente per la mamma, che oltre ai movimenti di rotolamento e spostamento, avvertirà il feto che preme contro la parete uterina; tuttavia, occorre precisare che questa percezione si sviluppa gradualmente.

Anche se non si può generalizzare, queste sono, a grandi linee, le fasi più evidenti dei movimenti fetali e sono così riassumibili:

  1. Intorno al sesto mese di gravidanza, i movimenti fetali diventano più evidenti e la mamma riesce a notare ogni singolo cambiamento relativo all'attività del bambino. È necessario tenere presente che possono esservi delle differenze da donna a donna, che dipendono da numerosi fattori: la storia clinica materna e le precedenti gravidanze possono influire sull'evoluzione della crescita e del benessere fetale sia dal punto di vista delle condizioni di rischio, che delle implicazioni emotive sulla diade materno-fetale.
  2. Nell'ottavo mese di gravidanza, i movimenti fetali non tendono necessariamente a ridursi, nonostante il bambino cresca e lo spazio uterino sia limitato. Al contrario, spesso si può verificare un aumento del numero di movimenti, alternati a fasi di "sonno tranquillo". Durante questo periodo, è possibile osservare l'impronta degli arti del feto sulla parete uterina.
  3. Nel nono mese di gravidanza, può essere difficile distinguere i movimenti del feto dalle false contrazioni o dai dolori pelvici. È importante cercare di non farsi sopraffare dalle ansie e dalle paure in questo momento delicato e, in caso di dubbi o necessità, rivolgersi sempre agli specialisti di riferimento.

Perché prestare attenzione ai movimenti fetali?

I movimenti fetali sono di grande importanza, poiché costituiscono il primo indicatore della vitalità e dell'attività del bambino. Con il progredire della gravidanza, diventa più facile distinguere i momenti di maggiore attività rispetto a quelli di riposo e il ciclo sonno-veglia del feto si adatta a quello materno, fatta eccezione per la fase finale. 

Movimenti fetali dolorosi

In alcune circostanze, i movimenti fetali possono essere dolorosi, soprattutto quando il feto cambia posizione o si muove di più. Oppure, ancora, nell'ultimo trimestre, quando le dimensioni fetali riducono lo spazio di movimento e causano sensazioni di compressione a livello dello sterno, costale e pubico.

Alla fine del nono mese, è comune confondere i movimenti fetali e i dolori associati con possibili "false contrazioni". Una visita ostetrica o ginecologica e un monitoraggio cardiotocografico (NST) - in cui si registrano contemporaneamente i battiti cardiaci fetali e le contrazioni uterine - possono fugare ogni dubbio, insieme alla valutazione ecografica della quantità di liquido amniotico e dei movimenti.

Durante il  monitoraggio cardiotocografico (Ctg), oltre alla frequenza cardiaca e alle contrazioni, è possibile identificare i movimenti fetali che vengono segnalati dalla gestante premendo un pulsante e ciò verrà tracciato con un segno sulla striscia di registrazione.

Movimenti fetali eccessivi

In alcune circostanze, i movimenti fetali possono essere troppo intensi o amplificati; questa situazione può dipendere non solo dalla crescita e dall'attività del feto, ma anche dallo stile di vita della madre. 

Infatti, in alcuni casi, l'aumento dell'attività fetale può essere una risposta del feto a sostanze stimolanti presenti in cibi o bevande ingeriti dalla madre (come ad esempio bevande a base di caffeina o cioccolato). 

Inoltre, un'attività fisica eccessiva durante la gravidanza può avere lo stesso effetto sul feto. 

Questi fattori possono influenzare la motilità fetale, soprattutto nelle ore serali e notturne, generando ansia e preoccupazione nella madre a causa dell'effetto sulla contrazione uterina. Pertanto, oltre a monitorare qualsiasi cambiamento nei movimenti fetali, è importante mantenere uno stile di vita sano ed equilibrato.

Uno studio del 2019 ha monitorato un gruppo di donne in gravidanza, tra le quali il 12% ha presentato un'eccessiva attività fetale intorno alla 37^ settimana. Nonostante questo, i movimenti fetali non sono stati associati ad alcun evento avverso, come invece accade spesso nei casi di riduzione o assenza dei movimenti fetali.

Occorre preoccuparsi per i movimenti fetali?

La mancanza di movimenti fetali rappresenta un forte segnale di allarme, soprattutto se perdura per diverse ore. In tali circostanze, è fondamentale agire prontamente e consultare immediatamente il proprio specialista di riferimento per sottoporsi a un controllo ecografico al fine di valutare:

  • la vitalità fetale;
  • l'attività cardiaca e le eventuali complicazioni insorte;
  • una riduzione eccessiva del liquido amniotico;
  • perdite impreviste.

In genere, prima della completa assenza di movimenti fetali, si riscontra una diminuzione degli stessi (8-10 movimenti conteggiati nell'arco di un'ora, o meno, nelle successive ripetizioni). In tal caso, è necessario sottoporsi immediatamente a un controllo.

In tali situazioni, bisogna considerare diversi fattori di rischio che devono indurre a prestare particolare attenzione durante la gravidanza, tra cui:

  • precedenti morti perinatali;
  • l'assunzione di specifici farmaci, come i sedativi;
  • il fumo;
  • l'obesità materna e le patologie metaboliche correlate che non sono state adeguatamente gestite fin dall'inizio della gravidanza.

Inoltre, anche malformazioni più o meno rare, verificate mediante indagini strumentali, possono spiegare le variazioni e l'evoluzione dei movimenti fetali.

È fondamentale agire immediatamente non appena si nota un cambiamento o un problema in merito ai movimenti fetali. 

Il supporto professionale e gli strumenti diagnostici (in particolare l'ecografia e la cardiotocografia) insieme a esami clinici periodici sono essenziali per intervenire tempestivamente sia in situazioni a basso rischio che in quelle più delicate.

Ludovica Cesaroni
Scritto da Ludovica Cesaroni

Amo definirmi una creativa dalla forte impronta razionale. Scrivere, disegnare e creare con le mani sono le mie grandi passioni, ma il pungolo della curiosità mi ha sempre portato a interrogarmi sui grandi misteri della vita e a informarmi sui 'piccoli misteri' dell'uomo.

a cura di Dr. Marcello Sergio
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