È vero che si può assumere il Monuril in gravidanza? Quali sono i rischi legati a questo medicinale durante la fase della gestazione? Ecco tutto quello che c'è da sapere su questo argomento.
Il Monuril in gravidanza è sicuro oppure no?
Monuril è il nome commerciale di un farmaco che appartiene alla categoria degli antimicrobici urinari.
Il principio attivo contenuto al suo interno è la fosfomicina, la quale è ritenuta efficace nel trattamento delle infezioni in fase acuta che colpiscono le basse vie urinarie; essa, infatti, ha un effetto battericida nei confronti di batteri come l'Escherichia Coli, il Proteus e la Klebsiella.
In Italia Monuril è un medicinale che è stato registrato per la cura della cistite e, più in generale, delle varie infezioni urinarie, tuttavia, per essere assunto ha bisogno della ricetta medica.
Si tratta comunque di un farmaco ampiamente utilizzato, che deve il suo successo al fatto che, oltre ad essere efficace, in genere viene ben tollerato da chi lo assume.
Vista la sua ampia diffusione, sono in molte a chiedersi se il Monuril in gravidanza presenti delle controindicazioni, considerato che la cistite (ovvero l'infezione per la quale è utilizzato principalmente questo farmaco), è un problema comune durante i mesi della gestazione.
Le infezioni del tratto urinario colpiscono le donne incinte con molta più frequenza rispetto a quelle che non aspettano un bambino, soprattutto a causa delle profonde modificazioni che interessano il corpo e l'equilibrio ormonale.
In rapporto all'assunzione di Monuril in gravidanza e i possibili rischi legati per la salute del feto, non ci sono ad oggi in letteratura scientifica dati certi. Non sono stati condotti studi sull'essere umano, pertanto non si conoscono i reali effetti del farmaco sul bambino.
Non vi è neppure alcun dato su una possibile correlazione tra Monuril e concepimento, quindi non si sa se il medicinale possa effettivamente influenzare la fertilità.
Per quanto riguarda, invece, la somministrazione di Monuril in gravidanza durante il primo trimestre, è giunta la segnalazione di quattro bambini nati sani in seguito all'esposizione di tale medicinale nella fase iniziale della gestazione.
Altri due studi condotti in laboratorio non hanno inoltre evidenziato alcun effetto teratogeno sul feto, pertanto in base alle informazioni disponibili al momento, sembra che Monuril possa essere assunto in gravidanza, ovviamente rispettando la prescrizione medica.
Monuril in allattamento
Il Monuril in gravidanza non è, ad oggi, considerato un farmaco pericoloso, tanto che viene prescritto dal medico anche alle donne incinte in caso di reale necessità.
Se si sta pianificando una gravidanza, si è già incinte o se si sta allattando, è comunque necessario chiedere indicazioni al proprio medico, in modo da evitare ogni possibile controindicazione o eventuali interazioni con altri farmaci.
Per quanto riguarda il Monuril in allattamento, esso può essere somministrato, ma solo dopo l'assunzione di una singola dose orale e comunque sempre su prescrizione medica.
Il rapporto tra Monuril e gravidanza
Non vi sono evidenze scientifiche che attestino la totale sicurezza di un farmaco come il Monuril in gravidanza, visto che la maggior parte degli studi sono stati condotti sugli animali, e proprio per questo motivo è solo il medico che, una volta valutata la condizione della donna, deciderà se è opportuno o meno prescrivere tale medicinale.
Se l'infezione al tratto urinario che caratterizza la gestante è considerata grave, oppure se altre tipologie di antibiotico (come per esempio l'amoxicillina) sono considerate non adatte, allora i benefici del Monuril supereranno i suoi eventuali rischi e il medicinale verrà prescritto alla gestante.
È importante ricordare, infatti, che le infezioni urinarie non trattate possono comportare delle complicazioni anche gravi nel corso della gestazione, a cominciare dalla possibilità di sviluppare una pielonefrite o di incorrere in un parto prematuro.
Prima di assumere il farmaco è essenziale informare il medico sul proprio stato di salute e sull'eventuale assunzione di altri medicinali, oltre che mettere in pratica delle buone abitudini di igiene personale che, durante la gestazione, diventano ancor più fondamentali per prevenire possibili infezioni.
La cistite, ovvero l'infezione più comune per la quale viene utilizzato Monuril, è particolarmente diffusa nelle donne in gravidanza, soprattutto a causa dell'aumento dell'ormone progesterone, il quale rallenta il flusso dell'urina, ed espone la donna a maggiori probabilità di sviluppare infezioni in questa zona del corpo.
Sebbene la cistite in sé non provochi alcun danno al feto, i suoi sintomi sono molto fastidiosi e vanno dalla difficoltà ad urinare al bruciore, passando per il dolore e febbre; qualora l'infezione fosse di grave entità, il medico può prescrivere antibiotici battericidi, proprio come il Monuril, in modo da minimizzare le possibilità che si determinino delle complicazioni, le quali vanno dal parto prematuro ai problemi nello sviluppo del feto.
Considerata la pericolosità della cistite in gravidanza, è consigliabile, previo parere del medico o ginecologo curante, eseguire un esame urine, urinocoltura e antibiogramma, in modo da poter prescrivere l'antibiotico specifico per curare l'infezione.
Posologia del Monuril e possibili effetti collaterali
Il Monuril è un antibiotico disponibile su prescrizione medica utilizzato principalmente nel trattamento delle infezioni alle vie urinarie.
A differenza di altri farmaci che svolgono un'azione simile, il Monuril viene somministrato in una singola dose e in seguito all'assunzione per via orale e una delle caratteristiche di tale farmaco è il fatto che esso agisce in tempi molto rapidi, consentendo al soggetto di beneficiare di un sollievo quasi immediato.
La bustina contenente il medicinale dev'essere infatti sciolta in circa 100 ml di liquido (generalmente mezzo bicchiere d'acqua) e poi ingerita preferibilmente la sera e dopo aver urinato.
Si consiglia di assumere Monuril prima di andare a letto in quanto in questo modo sembra che il principio attivo rimanga più a lungo nel tratto urinario, migliorando l'efficacia del farmaco.
È preferibile inoltre ingerire il Monuril a stomaco vuoto (ovvero almeno due ore dopo aver mangiato o un'ora prima del pasto), in quanto il cibo rallenta l'assimilazione del principio attivo da parte dell'organismo.
Potrebbe interessarti anche:
- Vaccino contro la pertosse in gravidanza: cosa sapere
- Gaviscon in gravidanza: quando e come usarlo
- Vaccinazione antinfluenzale in gravidanza: cosa sapere
Per quanto riguarda i suoi possibili effetti collaterali, solitamente si tratta di sintomi di lieve entità che si manifestano in basse percentuali di pazienti.
Tra i più comuni rientrano:
- diarrea;
- dispepsia, ovvero sensazione di pienezza addominale;
- perdita di appetito;
- bruciore di stomaco;
- nausea, che in gravidanza potrebbe risultare molto più fastidiosa da sopportare;
- mal di testa;
- vertigini.