Il prurito in gravidanza è una condizione comune, che colpisce circa una donna su cinque.
Durante la gestazione, i cambiamenti fisiologici dell’organismo possono dare origine a fastidiose irritazioni, che solitamente interessano aree come l’addome, le mani, i piedi e spesso anche le zone intime.
Ma quali sono le cause del prurito in gravidanza? Quali rimedi è opportuno adottare per alleviare i sintomi?
Cerchiamo di fare chiarezza sull’argomento.
A cosa è dovuto il prurito in gravidanza?
Il prurito in gravidanza compare solitamente sin dai primi mesi di gestazione, talvolta prolungandosi fino al nono mese.
Tra le cause principali di questa condizione, rientrano:
- adattamento dei tessuti cutanei al volume dell’addome, che tende a dilatarsi in concomitanza della crescita del feto;
- maggiore afflusso di sangue alla pelle;
- cambiamenti ormonali, che si manifestano principalmente con un aumento della produzione di estrogeni.
- infezioni fungine o batteriche;
- ritenzione idrica;
- un’alimentazione errata, ricca di cibi irritanti.
I sintomi derivanti dalle cause sopra citate sono quasi sempre di entità lieve, e non rappresentano un pericolo né per la mamma né per il bambino.
In alcuni casi, però, il prurito in gravidanza non deve essere sottovalutato: se il fastidio compare soprattutto di notte ed è accompagnato da senso di pesantezza addominale e ittero (ingiallimento della pelle) ci si potrebbe trovare di fronte ad un caso di colestasi gravidica.
Tale condizione richiede un immediato intervento del medico, poiché, se trascurata, può causare:
- parto prematuro;
- asfissia neonatale;
- sofferenza del feto durante il travaglio.
Prurito intimo vaginale in gravidanza
Tra le manifestazioni più frequenti del prurito in gravidanza rientra sicuramente il prurito intimo vaginale. Esso può coinvolgere sia le aree interne sia quelle esterne della vagina.
Il prurito vaginale interno è solitamente causato dalla presenza della Candida albicans, un fungo presente naturalmente all’interno delle mucose. A causa dei cambiamenti ormonali conseguenti alla gestazione, la candida può però proliferare provocando infezioni e perdite di colore biancastro, dense, simili a ricotta o latte cagliato.
Nonostante si tratti di un disturbo talvolta invalidante, è bene sottolineare che la candidosi durante la gravidanza non rappresenta un pericolo per il feto. Essa può però essere trasmessa al bambino durante il parto, provocando la comparsa del mughetto: per evitare che ciò accada, è sempre bene tentare di debellarla prima della nascita del piccolo, eseguendo i tamponi vaginali intorno alla 35-36 settimana
Esistono poi alcuni batteri e virus coinvolti nella comparsa di prurito intimo vaginale.
I più diffusi comprendono:
- gardnerella vaginalis, un batterio che causa bruciore e perdite maleodoranti: è considerato pericoloso per il feto in quanto può causare aborti o parti prematuri;
- herpes simplex, un virus che causa prurito e bruciore. Esso può trasmettersi al bambino e per questo deve essere trattato durante la gravidanza.
- batteri che causano la cistite, un disturbo che causa forte bruciore durante la minzione.
Tutti i fattori sopra delineati comportano la formazione di perdite vaginali, quasi sempre legate alla presenza di un’infezione.
Se il prurito intimo vaginale in gravidanza compare senza la formazione di perdite, è possibile che derivi da fattori psicologici o ormonali, ma anche da alcune reazioni allergiche a prodotti per l’igiene intima o agli stessi tessuti della biancheria intima.
Prurito alle mani
Anche il prurito alle mani, spesso di entità più lieve rispetto a quello intimo, colpisce le donne incinte durante i primi mesi della gravidanza.
Nella maggior parte dei casi, esso è dovuto ad un aumento della sudorazione causato dall’innalzamento della temperatura corporea.
A volte però il prurito alle mani compare in modo più intenso ed improvviso, coinvolgendo progressivamente altre parti del corpo ed arrivando sino ai piedi.
In questi casi gli esperti parlano di orticaria gravidica, un disturbo comune nelle prime settimane di gestazione causato da cambiamenti ormonali o da episodi di stress.
I rimedi per il prurito in gravidanza
Fortunatamente, i rimedi per il prurito in gravidanza non mancano. Grazie al ricorso a medicinali specifici o a metodi naturali, è possibile risolvere il problema velocemente, a patto di ricercare e rispettare sempre il parere del proprio medico.
La gravidanza è un momento della vita molto delicato, che richiede responsabilità e attenzione da parte della donna: è infatti sconsigliato alle mamme intraprendere qualsiasi automedicazione, mentre è molto importante valutare attentamente i sintomi del prurito con l’aiuto di uno specialista.
Egli, dopo aver effettuato i dovuti accertamenti, potrà infatti consigliare il ricorso a:
- antibiotici per via orale o vaginale, capaci di contrastare le infezioni batteriche;
- antimicotici per via orale o vaginale, indirizzati alla cura delle infezioni fungine;
Se l’entità del prurito non è eccessiva e i sintomi non sono legati ad altre patologie, è molto probabile che il medico prescriva terapie ad uso cutaneo, come creme e lozioni idratanti, particolarmente utili per contrastare la secchezza della pelle o eventuali orticarie localizzate.
Rimedi naturali per alleviare i sintomi
Oltre ai farmaci, esistono poi moltissimi rimedi naturali a base fitoterapica capaci di alleviare i sintomi del prurito.
Oltre a creme, olii e lozioni contenenti agenti lenitivi (come l’estratto di mandorle dolci o del germe di grano), molte donne traggono giovamento dall’applicazione di impacchi sulla pelle del ventre e nei pressi delle smagliature.
Tra le sostanze più indicate per alleviare il prurito troviamo:
- il miele;
- la farina di avena;
- l’amido di mais;
- la polvere di cannella.
Infine, è cruciale sottolineare l’importanza della dieta. Molto spesso è una scarsa idratazione a causare secchezza della pelle e prurito.
Per evitare che ciò accada, le donne in gravidanza dovrebbero assicurarsi di bere sufficiente acqua e di evitare cibi:
- molto salati;
- fritti;
- piccanti;
- difficili da digerire.
Sono invece validi alleati contro il prurito alimenti ricchi di vitamina E come:
- spinaci;
- carote;
- nocciole;
- olive verdi;
- pesci (come il merluzzo e la trota).