Una tra le più antiche credenze è quella riguardante il consumo del prezzemolo in gravidanza, erba aromatica che si usa quotidianamente in cucina. Da secoli infatti si dice che questa pianta sia tossica per le donne in gravidanza e che contribuisca a rendere alto il rischio di aborto. Qual è la vera correlazione tra prezzemolo e gravidanza? Esiste un fondo di verità?
Effetti del prezzemolo in gravidanza
La credenza che il prezzemolo sia tossico durante la gestazione, risale a tempi molto antichi, in particolare nel medioevo quando, per tenere sotto controllo e limitare il numero delle nascite, venivano somministrati alle donna in gravidanza decotti preparati con diverse erbe, il cui ingrediente principale era proprio il prezzemolo.
Il motivo per il quale il prezzemolo era uno dei componenti principali di questi decotti, è dovuto alla presenza di due sostanze, la miristicina e l’apiolo che, se consumate in alti quantitativi durante la gestazione, sono in grado di provocare gravi danni. La prima ha un’azione neurotossica per il feto, mentre la seconda provoca gravi contrazioni della muscolatura uterina ed emorragie fino all’aborto.
Tuttavia, il quantitativo di suddette sostanze contenute nelle foglie di prezzemolo è molto basso, quindi, per indurre gli effetti sopra citati, occorre consumarne dosi molto elevate, che difficilmente si raggiungono utilizzandolo come erba aromatica per insaporire le pietanze.
Al contrario, quantitativi tali da poter ottenere effetti dannosi, si possono avere se il prezzemolo viene consumato come decotto o come olio essenziale.
Cosa sono miristicina e apiolo
La miristicina è una sostanza contenuta in alcuni oli essenziali e alcuni ortaggi ed erbe aromatiche, tra cui anche il prezzemolo.
Si contraddistingue per un certo potere neurotossico, il che, rende questa sostanza anti-nutrizionale. Non è contenuta solo nel prezzemolo, ma anche nella noce moscata, nell’aneto e nelle carote. Anche per quanto riguarda questi vegetali, la dose consumata in ambito culinario è talmente bassa da non sortire alcun effetto dannoso per la salute.
Diversa è la situazione per la Portenschlagiella ramosissima, detta anche Finocchiella di Lucania, i cui oli essenziali dei semi contengono quantità molto elevate di miristicina.
L’apiolo, invece, esiste sotto due forme: l’apiolo verde e l’apiolo bianco. Si tratta di due terpeni ricavati dall’olio essenziale dei semi di prezzemolo ed entrambi hanno proprietà emmenagoghe, ovvero in grado di condurre l’afflusso di sangue all’interno della zona pelvica e indurre mestruazione.
Infatti, se il consumo di apiolo è abbondante, la donna va incontro facilmente ad emorragie interne, emolisi e forti contrazioni che possono portare ad aborto e morte. Inoltre, la sua azione emolitica porta alla distruzione dei globuli rossi nel sangue, con conseguente formazione di coaguli e aumento delle emorragie interne.
Quanto prezzemolo si può consumare in gravidanza?
Se il prezzemolo viene consumato in quantità limitate durante la gravidanza, la donna non corre alcun potenziale rischio per la sua salute e quella del bambino.
Come anticipato, le dosi consumate in cucina non sono sufficienti per raggiungere i possibili effetti dannosi, né quelli derivanti dalla miristicina, né quelli dell’apiolo.
Situazione diversa è rappresentata dagli oli essenziali di prezzemolo che contengono elevati quantitativi di apiolo, per cui consumandolo, è possibile che la donna vada incontro a contrazioni uterine, aumentando pericolosamente il rischio di aborto.
Pertanto è assolutamente controindicato l’utilizzo di olio essenziale di prezzemolo durante la gravidanza. Non solo in gravidanza, ma è sconsigliato anche a chi soffre di patologie renali, o epatiti croniche.
Va comunque sottolineato che, qualora la donna in gravidanza consumasse il prezzemolo come condimento per le pietanze, è essenziale che venga lavato accuratamente, come qualsiasi altra verdura cruda, per allontanare il rischio di toxoplasmosi.
Toxoplasmosi in gravidanza
Per essere certi di consumare prezzemolo in modalità sicura in gravidanza, esistono alcune accortezze e consigli da mettere in atto.
È essenziale pertanto lavarlo in modo accurato, così come ogni altra verdura che va consumata.
Questi consigli risultano molto importanti per evitare che la gestante contragga la toxoplasmosi, malattia per la quale non esiste ancora un vaccino, causata da un parassita (toxoplasma gondii), che si trasmette attraverso le feci di gatto (che a loro volta si infettano cacciando topi o uccelli infetti), o tramite il contatto con il terreno contaminato da escrementi di animali infetti.
Considerato che la maggior parte degli ortaggi e delle erbe aromatiche, crescono sul terreno, vi è una maggior probabilità di entrare a contatto con questo parassita e di conseguenza, è essenziale che gli i vegetali crudi vadano lavati accuratamente prima del consumo.
Alcuni dei sintomi della toxoplasmosi sono:
- Febbre
- Dolori muscolari e articolari
- Dolori alle ossa
- Stanchezza e spossatezza
- Emicrania e cefalea
- Ingrossamento dei linfonodi sia superficiali che profondi
- Ingrossamento di fegato e milza
- Mal di gola
Nella forma grave, la toxoplasmosi porta ad infiammazioni agli occhi (alcune delle quali possono condurre a cecità) e dell’encefalo.
Rappresenta un potenziale pericolo se contratta durante la gravidanza perché può essere trasmessa al feto attraverso la placenta, con il rischio di malformazioni, aborto e morte intrauterina.
In gravidanza la presenza di toxoplasmosi viene controllata mensilmente tramite analisi del sangue perché spesso i sintomi possono essere scambiati per semplice influenza.
Nel caso in cui dovesse verificarsi un contagio, la terapia di elezione si basa sulla somministrazione di un antibiotico mirato, la spiramicina, che si dimostra essere ben tollerato sia dalla madre che dal bambino.
La presenza di infezione da Toxoplasma in atto in gravidanza è evidenziata da una positività delle IgM.
Benefici nutrizionali del prezzemolo
Se consumato mantenendosi all’interno del quantitativo di sicurezza, oltre a non essere tossico, il prezzemolo costituisce una risorsa importante per l’organismo perché grazie alle sue proprietà antiossidanti e immunostimolanti, alla presenza di vitamina A, C e K e alle sue azioni diuretiche e digestive, contribuisce a mantenere in salute gli organi e l’apparato muscolo scheletrico, favorendo in normali processi coagulativi del sangue.