Gaviscon in gravidanza: quando e come usarlo

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 26 Ottobre, 2023

Donna incinta seduta sul divano

La gravidanza è un periodo di grossi cambiamenti per la donna, la quale può andare incontro a diversi tipi di disturbi e fastidi – come, ad esempio, bruciore di stomaco e acidità.

Correlato al reflusso gastroesofageo, questo disturbo può avere inizio nelle prime settimane di gravidanza e, se clinicamente opportuno, necessita di un intervento medicinale.

Solo dopo previa consultazione con il medico, è possibile ricorrere al Gaviscon – farmaco da banco capace di offrire un sollievo rapido ed efficace dal bruciore di stomaco e dal reflusso acido.

Scopriamo, di seguito, se è possibile assumerlo in gravidanza.

Si può usare il gaviscon in gravidanza?

Come prima cosa, occorre sempre sottolineare che durante la gravidanza bisogna essere prudenti riguardo all'assunzione di farmaci.

Il Gaviscon può essere utilizzato durante la gravidanza e l'allattamento, laddove clinicamente necessario: questo farmaco può essere di grande aiuto nel gestire nausea e bruciore di stomaco, ma bisogna considerare che questi disturbi sono fisiologici durante la gestazione.

In questa fase, ormoni come il progesterone hanno un effetto rilassante sullo stomaco e possono portare a temporanee ernie iatali o alterazioni nel ciclo digestivo, causando bruciore e reflusso gastroesofageo.

Il Gaviscon in gravidanza, tuttavia, non è in grado di curare tali disturbi, ma solo alleviarne temporaneamente i sintomi; per scegliere il giusto prodotto, occorre consultarsi con il ginecologo, valutare le condizioni di salute della gestante e le possibili interazioni con altri farmaci.

Per quanto riguarda le controindicazioni riguardo all'utilizzo del Gaviscon in gravidanza, non sembrano essercene di particolarmente rilevanti – ad eccezione di coloro che potrebbero essere ipersensibili al principio attivo (ma sono rari); inoltre, il farmaco non interferisce con lo sviluppo fetale, poiché agisce localmente e non a livello sistemico.

Principi attivi del gaviscon

Il Gaviscon è utilizzato come rimedio contro i disturbi dello stomaco, ad esempio:

  • reflusso acido;
  • bruciore di stomaco;
  • nausea

Durante la gravidanza, è assolutamente normale incorrere in questi disturbi, dunque tale farmaco diventa fondamentale per aiutare a risolvere o alleviare i disturbi dello stomaco che colpiscono la donna incinta.

Sul mercato sono disponibili tre varianti: Gaviscon, Gaviscon Advance e Gaviscon Bruciore ed Indigestione.

I primi due formati contengono acido alginico, un polisaccaride estratto dalle alghe brune che forma una barriera protettiva nello stomaco, impedendo l'aggressione degli acidi gastrici.

Il terzo prodotto è una mix di sodio bicarbonato, sodio alginato e calcio carbonato, che agisce attraverso due modalità:

  • sodio bicarbonato e calcio carbonato neutralizzano l'acidità in eccesso, alleviando il dolore e il disagio legati alla cattiva digestione;
  • il sodio alginato, invece, a contatto con gli acidi gastrici, crea una barriera che previene il reflusso. Questo elemento, estratto dalle pareti cellulari delle alghe e raccolto in modo sostenibile lungo le coste della Norvegia, è principalmente costituito da bile, acido, pepsina.

Ogni dose di 10 ml contiene:

  • 500 mg di Sodio Alginato;
  • 267 mg di Sodio Bicarbonato.

Tra gli eccipienti sono presenti:

  • sodio;
  • calcio carbonato;
  • metile paraidrossibenzoato (e218);
  • propile paraidrossibenzoato (e216).

Quando utilizzare il gaviscon

Il Gaviscon viene utilizzato per alleviare sintomi come:

Il farmaco può essere assunto secondo necessità, o a intervalli regolari a seconda dell'intensità dei sintomi. Se i disturbi non migliorano entro 48 ore, è consigliabile consultare il medico per una valutazione.

È fondamentale rispettare la dose giornaliera massima, la quale dipende dalla formulazione specifica del prodotto scelto.

Per quanto riguarda la modalità di assunzione, Gaviscon è disponibile sotto forma di:

  • compresse: devono essere ingerite intere con un bicchiere d'acqua, almeno mezz'ora prima dei pasti;
  • liquido: misurare la dose con un cucchiaio da tavola e assumerlo dopo i pasti o quando si avverte bruciore di stomaco.

È importante leggere attentamente le istruzioni riportate sulla confezione per un corretto utilizzo del prodotto.

Sintomi e cause del bruciore di stomaco in gravidanza

Durante la gravidanza, è possibile riscontrare i seguenti sintomi correlati al bruciore di stomaco

  • sensazione di bruciore al petto dietro lo sterno solitamente dopo i pasti e persiste per diverse ore;
  • dolore al petto quando ci si sdraia, ci si piega o si mangia;
  • sensazione di bruciore alla gola accompagnato da un sapore acido o salato in fondo alla gola;
  • tosse cronica;
  • eruttazione, cibo che risale durante la gravidanza: i cambiamenti nel corpo possono provocare vomito e nausea, sintomi che possono anche indicare un forte bruciore di stomaco;
  • sensazione di pienezza e gonfiore: questo sintomo potrebbe essere collegato alla gravidanza, ma anche al bruciore di stomaco. Cercare di curarlo potrebbe aiutare ad alleviare il disagio.
  • respiro sibilante e sintomi simili all'asma: se non si è mai stati allergici o soggetti a problemi respiratori, questo sintomo può sorprendere, ma potrebbe essere causato dal bruciore di stomaco;
  • senso di malessere o nausea: è normale sentirsi stanchi durante la gravidanza, ma se si ritiene che ci sia qualcos'altro, è bene consultare il medico il prima possibile.

In generale, questo disturbo può essere sperimentato soprattutto nell’ultimo trimestre della gravidanza ma, se avviene nel primo trimestre della gestazione, può avere due cause principali:

  • fattori ormonali;
  • cambiamenti del corpo dovuti all’espansione dell’utero.

In questo periodo, i livelli di progesterone si alzano, rallentando la digestione, diminuendo le contrazioni involontarie dell’intestino e rilassando lo sfintere.

Per questo motivo i succhi gastrici tendono a risalire dalla bocca dello stomaco, provocando un forte bruciore di stomaco, acidità, nausea e malessere generale.

Il bruciore di stomaco nel secondo e, soprattutto, nel terzo trimestre di gravidanza ha una causa differente.

Verso la fine della gestazione, infatti, l’utero si ingrandisce fino a 100 volte rispetto al suo volume iniziale.

Questa espansione può avere effetti secondari sullo stomaco, andando a comprimerlo facilitando la risalita dei succhi gastrici e rallentando la digestione (lo stomaco assume infatti una posizione orizzontale)

In questa fase, il bruciore è uno dei sintomi tipici del reflusso gastroesofageo.

Il bruciore di stomaco e l’acidità in gravidanza possono essere aggravate da:

  • pasti irregolari, troppo grassi o troppo abbondanti;
  • consumo di spezie, cibi acidi o caffè;
  • fumo;
  • stress.
Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

a cura di Dr. Marcello Sergio
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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