Si può assumere il Daflon in gravidanza oppure si tratta di un farmaco che presenta dei rischi legati allo sviluppo del feto?
Ecco tutto quello che c'è da sapere su questo argomento.
Il Daflon in gravidanza è sicuro oppure no?
Daflon è il nome commerciale di un farmaco utilizzato comunemente nel trattamento delle emorroidi i cui principi attivi sono costituiti dalla frazione flavonoica purificata micronizzata di diosmina ed esperidina.
Esso, oltre in caso di emorroidi in fase acuta, viene anche somministrato qualora si soffrisse di insufficienza venosa agli arti inferiori e fragilità capillare.
Per quanto riguarda l'utilizzo del Daflon in gravidanza, non vi sono ancora studi che ne abbiano attestato la totale sicurezza, pertanto alle donne incinte se ne sconsiglia l'assunzione.
Sono stati eseguiti, infatti, solamente studi sugli animali, i quali non hanno evidenziato criticità, tuttavia, a causa dell'assenza di dati scientifici certi sugli esseri umani, in virtù del principio precauzionale è opportuno non assumere tale farmaco durante la gestazione.
In particolare, il Daflon potrebbe rivelarsi rischioso soprattutto nell'ultimo trimestre di gravidanza, a causa della possibile chiusura del dotto di Botallo.
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A partire dalla 30esima settimana di gestazione, infatti, vi è la probabilità che alcune tipologie di farmaci (fra cui, appunto, il Daflon), possano provocare una chiusura di questo importante vaso sanguigno che garantisce la sopravvivenza del feto durante la gestazione.
Ciò comporterebbe un grave rischio per il bambino e la possibilità di un parto precoce.
Alcune evidenze sperimentali hanno inoltre messo in luce la possibilità che i bioflavonoidi presenti all'interno di un farmaco come Daflon possano essere coinvolti in meccanismi di mutazione nel corso della proliferazione cellulare.
Sempre a causa dell'assenza di test scientifici validi sull'essere umano, il Daflon è altresì sconsigliato anche in allattamento.
Non vi sono certezze, infatti, che tale medicinale non raggiunga il neonato attraverso l'ingestione del latte materno, pertanto è opportuno non assumerlo qualora si stia allattando al seno.
Emorroidi in gravidanza: le alternative al Daflon
Le donne in gravidanza sono particolarmente esposte al rischio di sviluppare le emorroidi, ovvero un fastidioso disturbo che trova efficace risoluzione assumendo il Daflon.
Tale condizione determina dolore e stitichezza, ed è provocata da un insieme di cause legate alla gestazione e da una componente genetica.
In genere, le donne incinte che hanno una certa ereditarietà famigliare, che assumono poche fibre con l'alimentazione e che praticano poca attività fisica, hanno più probabilità di incorrere in questo inconveniente, tuttavia un ruolo rilevante è giocato anche dagli ormoni.
I due ormoni maggiormente coinvolti nello sviluppo delle emorroidi sono il progesterone e gli estrogeni, che proprio durante la gestazione aumentano notevolmente.
Essi determinano un aumento della permeabilità e della dilatazione dei vasi sanguigni, e rendono più facile il ristagno sanguigno.
Altre cause che possono accentuare questo disturbo sono, poi, l'aumento delle dimensioni dell'utero e il rallentamento dello svuotamento intestinale, il quale causa maggior compressione sulle vene.
Qualora una donna in gravidanza abbia già sperimentato in passato il problema delle emorroidi, o avesse una predisposizione genetica, dovrà necessariamente cercare di prevenire questo disturbo attraverso vie naturali, in quanto l'assunzione di farmaci come il Daflon è sconsigliato.
Le strategie per evitare le emorroidi in gravidanza comprendono un focus sull'alimentazione e sull'attività fisica.
È opportuno, infatti, mantenere una dieta ricca di cibi freschi, sana e variegata, in modo da non aumentare eccessivamente di peso; le fibre, poi, hanno la capacità di ammorbidire le feci e di rendere il transito intestinale più regolare, così come l'acqua, che permette di non incorrere in problemi di costipazione.
L'esercizio fisico moderato e costante è, infine, altrettanto importante per prevenire le emorroidi e non avere la necessità di assumere farmaci durante la gestazione: una semplice passeggiata o una nuotata in piscina, favoriranno il benessere intestinale e, di conseguenza, terranno lontano questo spiacevole inconveniente.