Come si modifica la minzione in gravidanza e per quali caratteristiche contraddistinguono questa fondamentale funzione fisiologica durante il corso dei nove mesi di gestazione? È vero che quando si aspetta un bambino si avverte lo stimolo a urinare più frequentemente e perché? Approfondiamo l'argomento.
Come e perché cambia la minzione in gravidanza?
La gravidanza è un periodo di profondi cambiamenti nel corpo della donna e tali modificazioni includono anche una funzione fisiologica di primaria importanza, cioè la minzione. Quest'ultima viene addirittura inclusa tra i primi segnali di una possibile gestazione in corso ed è in grado di rilevare preziose informazioni sullo stato di salute della donna.
Il termine con il quale si definisce una minzione particolarmente frequente è detto pollachiuria ed è una condizione molto comune nelle donne incinte, sia che esse si trovino all'inizio che alla fine della gestazione.
La pollachiuria viene considerata una delle manifestazioni tipiche della gravidanza e si verifica in quanto l'utero, cambiando di dimensione e di posizione, va a schiacciare la vescica della donna, la quale proverà un maggior stimolo a urinare.
In genere la pollachiuria tende a scomparire dopo il parto, tuttavia essa può anche non presentarsi: lo stimolo della pipì in gravidanza è, infatti, un fenomeno del tutto personale che non si presenta allo stesso modo in tutte le gestanti e che può anche non essere soggetto a particolari cambiamenti.
Molto spesso però la minzione va incontro a delle modificazioni importanti e non è raro che la donna, fin dalle prime settimane di gravidanza, sperimenti la necessità di urinare molto più spesso che in passato.
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Ciò è dovuto alle fluttuazioni ormonali che caratterizzano il periodo iniziale della gestazione e che si riflettono anche nell'apparato urinario.
Le alterazioni ormonali tipiche della gestazione influiscono anche su altre caratteristiche dell'urina, come ad esempio il suo odore. Sembra, infatti, che l'aumento nella produzione di progesterone e di estrogeni tipico delle prime settimane, possa conferire alla pipì un odore più forte e persistente.
Ciò tuttavia potrebbe anche essere dovuto al fatto che, com'è noto, alcune donne incinte sperimentano un accrescimento nel senso dell'olfatto e sono più predisposte ad avvertire gli odori sgradevoli o fastidiosi in modo più preciso rispetto al passato.
Infine, un'altra ipotesi a sostegno del cambiamento dell'aroma dell'urina in gravidanza è l'aumento del metabolismo che si verifica nella donna incinta: in questo caso l'incremento delle sostanze di scarto da eliminare con le urine ne determinerebbe anche la modificazione dell'odore.
Minzione frequente in gravidanza nel primo trimestre: quali cause?
In gravidanza urinare spesso è considerato un evento assolutamente normale, tuttavia le cause sono diverse a seconda del periodo gestazionale in cui ci si trova. Durante le prime settimane la minzione frequente è una diretta conseguenza dell'azione dell'ormone hCG sull'organismo femminile, che convoglia più sangue verso i reni e la zona pelvica.
L'ormone hCG contribuisce a far insorgere il senso di nausea nella gestante e a provocare delle perdite vaginali, oltre che a stimolare maggiormente la produzione di urina.
Durante la prima fase della gravidanza, infatti, la placenta produce l'ormone hCG, ovvero la gonadotropina corionica umana, che è possibile rintracciare già dopo i 10 giorni dal concepimento. Questo ormone agisce in modo profondo sul corpo della donna e lo predispone ad adattarsi alla nuova vita in formazione.
Tra i suoi numerosi effetti vi è anche quello di incrementare il flusso di sangue diretto alla zona pelvica ed è proprio per questo motivo che donne da poco incinte avvertono lo stimolo a urinare più spesso.
L'ormone hCG, infine, influenza l'urina della donna anche sotto un altro aspetto, ovvero quello dell'odore, rendendo il suo aroma più forte e persistente, soprattutto durante le prime settimane di gestazione. Man mano che la gestazione procede e si abbassano i livelli di hCG, sarà la pressione sulla vescica esercitata dall'utero a determinare la sensazione di dover urinare.
Perché cambia la pipì in gravidanza?
La sensazione di avere una quantità maggiore di urina in gravidanza è poi influenzata anche da altre cause. L'utero, infatti, col passare dei mesi diventa sempre più grande e preme di più vescica, pertanto lo spazio disponibile per contenere l'urina all'interno di quest'ultima, si riduce notevolmente.
Il bisogno di urinare con più frequenza aumenta col trascorrere delle settimane, fino a raggiungere il suo massimo alla fine del terzo trimestre, quando la testa del feto, spostandosi in direzione del bacino, andrà a premere ancor di più sulla vescica.
Altri fattori che possono determinare un maggior stimolo a urinare durante la gravidanza sono poi:
- un incremento nell'accumulo di liquidi negli arti inferiori. Durante il terzo trimestre si verifica una maggior concentrazione di liquidi nelle gambe, nelle caviglie e nei piedi, soprattutto se la donna sta a lungo in piedi o se fa molto caldo; quando la gestante solleva gli arti inferiori e mantiene la posizione distesa, i liquidi accumulati durante l'arco della giornata defluiscono verso i reni, dove vengono filtrati ed eliminati sotto forma di urina;
- le alterazioni ormonali e in particolari l'incremento del progesterone. Il progesterone influisce profondamente sul corpo della donna ed è indispensabile per far sì che possa compiersi la gravidanza. Esso, in particolare, rilassa la muscolatura pelvica e la vescica, con la conseguenza che per la gestante sarà più difficile svuotare quest'ultima completamente. Da qui trae origine la sensazione di avere ancora del liquido da espellere e una minzione molto più frequente;
- un maggior apporto di sangue ai reni. Durante la gestazione i reni si trovano a dover filtrare e, quindi, a eliminare attraverso l'urina, una quantità maggiore di liquidi, quindi la donna avverte la necessità di urinare più spesso;
- la pressione dell'utero sulla vescica, che causa la sensazione di dover fare la pipì con più frequenza.
Minzione in gravidanza: quando preoccuparsi
Urinare in gravidanza con maggior frequenza è un evento del tutto normale che non deve destare preoccupazione, inoltre non necessita di essere tenuto sotto controllo assumendo dei medicinali. In alcuni casi, tuttavia, può essere consigliato contattare il proprio medico, e in particolare quando:
- si avverte dolore o bruciore durante la minzione, segno che potrebbe esserci un'infezione del tratto urinario in corso; pertanto è opportuno eseguire mensilmente un esame delle urine con eventuale urinocoltura e antibiogramma
- quando la minzione è eccessiva durante le notturne; tale condizione potrebbe essere causata da una complicazione a livello renale che merita di essere approfondita;
- se la minzione frequente si accompagna a una sete eccessiva. Questi due eventi, se correlati, possono essere il sintomo del diabete gestazionale, ovvero quella condizione in cui l'organismo non riesce a regolare il livello di zuccheri nel sangue in modo corretto.
Incontinenza urinaria in gravidanza: perché si verifica e cosa fare
L'incontinenza urinaria in gravidanza è un'eventualità piuttosto comune legata principalmente a una disfunzione del pavimento pelvico. Quest'ultimo è messo a dura prova dalla gestazione, sia in termini di aumento di peso, sia per quanto riguarda la pressione esercitata dall'utero, e le complicazioni ad essa collegate vanno dalla stipsi al prolasso degli organi pelvici, fino all'incontinenza fecale o urinaria.
Secondo recenti studi, sembra che quasi un terzo delle donne in gravidanza abbia sperimentato almeno una volta delle perdite di urina durante il secondo o il terzo trimestre; la causa di questo problema è dovuta all'ipotono del pavimento pelvico, il quale è influenzato sia dagli ormoni secreti dal corpo femminile (e che rendono la muscolatura più lassa), che dall'aumento di peso materno e del feto.
A causa di tale condizione, la contrazione della muscolatura alla base del pavimento pelvico risulta meno tonica e, quindi, meno capace di sostenere la continenza e di ridurre le perdite urinarie.
Per evitare di aggravare la situazione, oltre a cercare di mantenere attiva la muscolatura svolgendo attività fisica, è consigliabile non recarsi in bagno troppo spesso per espellere piccolissime quantità di pipì ma, piuttosto, attendere un paio d'ore tra uno stimolo e l'altro.
Occorre tenere presente che, in ogni caso, lo stimolo a urinare è molto soggettivo e varia in relazione alla quantità di liquidi introdotti.
Pipì in gravidanza: i consigli utili per gestire lo stimolo
Lo stimolo frequente della pipì è una condizione molto frequente durante la gravidanza, ma in alcuni casi rappresenta una certa fonte di disagio. Per alleviare il fastidio arrecato da una minzione eccessiva nel tempo, ecco alcuni consigli da mettere in pratica:
- non smettere di bere ma, al contrario, assumere una buona quantità di liquidi durante le ore diurne. Limitarne l'assunzione nelle ore che precedono il momento di andare a dormire;
- evitare di compiere sforzi fisici, soprattutto se nello stesso momento insorge lo stimolo a urinare;
- limitare al massimo la caffeina e le bevande che la contengono, in particolare durante le ore pomeridiane o prima di andare a letto;
- non andare in bagno appena si sente lo stimolo, ma dare il tempo alla vescica di riempirsi;
- indossare vestiti comodi e preferibilmente in fibre naturali, evitando la biancheria intima o i pantaloni stretti in vita;
- praticare gli esercizi di Kegel per stimolare la muscolatura pelvica: si tratta di specifici esercizi studiati appositamente per ridurre i sintomi dell'incontinenza e per rinforzare il pavimento pelvico ipotonico.