Il battito fetale è un indicatore fondamentale per verificare la salute del bambino, ma da quando si riesce ad avvertire e con quali modalità? Vediamo a quante settimane si sente il battito e con quali strumenti.
A quante settimane di gravidanza si sente il battito del feto
Sentire per la prima volta il battito del cuore del proprio bambino è un'emozione unica e indescrivibile. Ma quand'è che si può provare e con quali strumenti? È vero che il ritmo del cuore è in grado di fornire numerose importanti informazioni circa lo stato di salute del feto?
A 4 settimane di gravidanza (iniziando a contare dal primo giorno delle ultime mestruazioni), comincia a formarsi, all'interno dell'embrione, un vaso sanguigno distinto che darà poi origine al sistema circolatorio e al cuore. Una volta che si sarà formato, l'organo comincia a battere entro le 5 settimane, tuttavia ancora a questa data è praticamente impossibile avvertirlo.
I primi battiti fetali si avvertono a partire dalla sesta settimana di gravidanza, tuttavia essi cambiano di intensità durante il corso della gestazione. Già dalla 12esima fino alla 20esima settimana, infatti, si notano significative trasformazioni, infatti se durante l'inizio della gravidanza i battiti si aggiravano intorno ai 100-110 al minuto, col passare del tempo questo ritmo aumenta fino a 150-160 bpm, per poi a decrescere per assestarsi intorno ai 140 bpm.
Ma perché si verifica questa modificazione della velocità del battito e a cosa è dovuta? Tra la 12esima e la 20esima settimana le cellule cardiache cominciano a specializzarsi e tendono a comunicare fra di loro, organizzandosi per permettere il corretto sviluppo dell'organo. Questo determina un ritmo più sostenuto e vigoroso, il quale è funzionale alla predisposizione ottimale del cuore in tutte le sue componenti.
È quindi possibile avvertire il battito del cuore a partire dalla decima- dodicesima settimana in modo abbastanza preciso, sebbene non vi sia una data esatta su cui fare affidamento ed essa, quindi, non sa uguale in tutti i casi.
Quando e come si può ascoltare il battito?
Molti futuri genitori si domandano come avviene l'ascolto del battito e se è possibile avvertirlo fin dall'inizio della gestazione. Attraverso l'ecografia transvaginale di precisione si possono avvertire i movimenti del ritmo cardiaco a partire dalla sesta settimana di gestazione, mentre con l'ecografia addominale lo si può rilevare verso l'ottava settimana, ovvero quando il battito si assesta intorno ai 130- 160 bpm, quando sarà possibile anche percepire il rumore del battito cardiaco fetale.
Più avanti nel corso della gravidanza, intorno alla 24esima settimana è possibile anche utilizzare il cardiotocografo che è uno strumento che riesce a percepire il battito cardiaco fetale in continuo e anche l’attività contrattile uterina. E' uno strumento che viene utilizzato a livello ospedaliero.
Negli ultimi anni si sono poi diffusi strumenti sempre più sofisticati che consentono di tenere costantemente monitorato il battito fetale, utili soprattutto nelle gravidanze a rischio e in tutte quelle situazioni che richiedono un livello aggiuntivo di controllo. I fetal doppler, come vengono chiamati tali strumenti, sono in grado di rilevare il suono del cuore e, in alcuni casi, anche di registrarlo e di inviarlo ai dispositivi elettronici ad esso collegati, tuttavia non sempre risultano validi.
Può capitare, infatti, che i fetal doppler non siano così precisi nel loro rilevamento e, sebbene in alcuni casi essi permettano di ascoltare il battito fetale già dalla dodicesima settimana, in altri ciò non avviene, sebbene non siano presenti particolari anomalie nel feto. Questi strumenti, pur non essendo pericolosi di per sé, non sono attendibili al 100% e rischiano di generare ansia inutile nella futura madre.
Oltre alle dotazioni tecnologiche o agli esami che si eseguono dal ginecologo, è possibile sentire il rumore del cuore a "orecchio nudo"? E se sì, a quante settimane si sente il battito del bambino? Sembra che a partire dalla 23esima settimana di gravidanza, appoggiando le mani sul pancione in un momento di tranquillità, la madre possa effettivamente rilevare il battito fetale, questi però non sono metodi domiciliari, devono essere accompagnati dalla presenza dell’ostetrica perché si potrebbero creare tanti falsi positivi. Utilizzando uno strumento come lo stetoscopio ostetrico, invece, il professionista sanitario può sentirlo a partire dalla 20esima settimana.
Cosa succede se non si avverte il battito fetale
Nelle prime settimane di gravidanza può capitare che, in occasione di una visita ginecologica di controllo, non si riesca ad avvertire il battito fetale per un breve periodo: ciò non deve indurre in allarme in quanto si tratta di una situazione transitoria e fisiologica, se si tratta delle primissime settimane
Allo stesso modo, se si analizza il ritmo cardiaco con eccessivo anticipo, può capitare di non sentirlo, ecco perché è fondamentale conoscere a quante settimane si sente il battito del feto così da non incorrere in sentimenti di apprensione.
L'assenza prolungata di battito fetale, invece, è purtroppo uno dei sintomi più evidenti di aborto spontaneo.
Anomalie del battito cardiaco: quali sono?
Anche il battito cardiaco del feto può essere soggetto a delle anomalie, le quali possono più o meno correlate a una patologia. Quando il ritmo cardiaco è minore di 100 bpm prima della sesta settimana di gestazione oppure è minore di 120 bpm tra la sesta e la settima settimana, allora si parla di bradicardia fetale, ovvero di un ritmo rallentato; al contrario, la tachicardia fetale subentra quando la frequenza cardiaca è superiore a 160-170 bpm.
Oltre alla frequenza cardiaca, un altro indicatore del benessere fetale è costituito dal ritmo. Se dovesse subentrare una condizione di aritmia, ovvero di irregolarità, sarà necessario sottoporsi a un controllo cardiologico, in modo da escludere la probabilità di problemi di salute per il bambino.
Purtroppo la causa della maggior parte delle aritmie è sconosciuta. Questo tipo di aritmia viene valutato da uno specialista che prenderà in esame il tracciato cardiotocografico del battito cardiaco fetale.