Come avviene la fecondazione umana?

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 21 Gennaio, 2025

donna dalla ginecologa

Come avviene la fecondazione dell'ovulo femminile e quali sono i passaggi che portano alla nascita di una nuova vita? Andiamo alla scoperta di questo affascinante processo che conduce alla riproduzione umana.

Come avviene la fecondazione della donna passo dopo passo

Il processo di fecondazione consiste nell'unione tra lo spermatozoo maschile e la cellula uovo femminile, la quale porta alla formazione di una nuova cellula, detta zigote, dalla quale nascerà poi un nuovo essere umano.

La fecondazione prende avvio con l'eiaculazione al termine di un rapporto sessuale: l'uomo riversa nella vagina femminile il suo sperma, il quale contiene circa 300 milioni di spermatozoi. Dopo essere entrati nella vagina, gli spermatozoi intraprendono un lungo viaggio attraverso il corpo femminile alla ricerca della cellula uovo.

Quest'ultima si trova in una delle due tube di Falloppio, ovvero nel condotto che unisce l'ovaia all'utero. L'apparato riproduttivo femminile, infatti, è formato da due tube di Falloppio, dalle ovaie, dall'utero, dalla cervice uterina e dalla vagina. Le cellule uovo, o ovociti, sono contenute nelle ovaie, mentre le tube di Falloppio hanno la forma di due canali che collegano l'utero alle ovaie.

Il processo di fecondazione umana non è così semplice e si caratterizza per una serie di difficoltà che lo spermatozoo maschile deve superare al fine di unirsi con la cellula uovo. 

Il primo scoglio è rappresentato dal fatto che in alcuni periodi del mese il collo dell'utero tende a secernere delle quantità di muco più o meno denso, le quali variano in relazione al momento del ciclo mestruale che sta attraversando la donna.

Quando il muco è molto denso, gli spermatozoi non riescono ad attraversarlo, pertanto non riescono a proseguire nel loro viaggio, e la fecondazione femminile non può avvenire; quando, invece, il muco è meno denso, allora gli spermatozoi riescono a proseguire.

Saranno tuttavia solo quelli più vivaci e mobili a riuscirci, mentre tutti gli altri rimarranno intrappolati o moriranno lungo il percorso. È stato calcolato che gli spermatozoi dell'uomo impiegano circa un'ora per compiere una distanza pari a 15 cm

Dopo questo lasso di tempo, una volta trovata la cellula uovo, il gamete maschile deve avvicinarsi all'ovulo e fecondarlo, cercando di superare lo strato di cellule protettive (chiamato corona radiata) che lo protegge.

Dove avviene la fecondazione?

La fecondazione avviene nelle tube di Falloppio, dal momento che è qui che si incontrano lo spermatozoo con la cellula uovo. Quest'ultima, una volta che è stata fecondata, viene nutrita e poi trasportata fino all'utero.

È qui, invece, che ha luogo l'annidamento, ovvero l'impianto dell'embrione sulle pareti. Ogni mese il corpo femminile va incontro a delle modificazioni, volte ad assicurare l'inizio della gravidanza; è quello che avviene anche nel caso dell'endometrio, ovvero la mucosa spugnosa che riveste l'utero, che diviene più spesso e spugnoso al fine di garantire l'avvio della gestazione.


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Come si feconda un ovulo?

La fecondazione della cellula uovo femminile è un processo piuttosto complicato che non sempre va a buon fine. Gli spermatozoi, infatti, oltre a dover compiere un lungo e difficile viaggio alla ricerca dell'ovocita, devono anche riuscire a superare la barriera che lo protegge.

Se è stato in grado di oltrepassare la corona radiata (che costituisce il primo ostacolo da affrontare), poi lo spermatozoo dev'essere in grado di andare oltre la barriera glicoproteica, o zona pellucida.

Per riuscirci il gamete maschile mette in atto la cosiddetta "reazione acrosomale", ovvero rilascia degli enzimi molto potenti dalla vescicola localizzata sulla sua sommità, che gli permettono di unirsi con l'ovocita. Qualora la sua impresa fosse coronata dal successo, lo spermatozoo vincitore avrà il privilegio di unirsi alla cellula uovo e di fecondarla.

È in questo momento che avviene la fusione cellulare tra le membrane, che rappresenta un passaggio estremamente importante. Questo processo stimola l'ovulo a completare la sua seconda divisione meiotica e apre la via d'accesso affinché lo spermatozoo entri nell'ovocita e si fonda con esso.

Contemporaneamente, si innesca una reazione chimica, chiamata reazione corticale, che impedisce ad altri spermatozoi di entrare nell'ovulo. L'unione tra i nuclei delle due cellule dà origine a una nuova cellula, chiamata zigote, la quale possiede 23 cromosomi ereditati dal padre e 23 ereditati dalla madre.

Da qui in poi lo zigote andrà incontro a una serie di divisioni cellulari e in seguito si anniderà nell'utero dopo circa una settimana. È qui che comincerà la gravidanza vera e propria, con lo sviluppo dell'embrione e il suo impianto nel corpo femminile.

Quando avviene la fecondazione?

La fecondazione umana ha tempi piuttosto certi che sono stati studiati dalla scienza, tuttavia non è possibile stabilire con certezza quando avviene il concepimento vero e proprio. In genere, la fecondazione della donna inizia lo stesso giorno in cui si ha il rilascio dell'ovocita da parte del follicolo ovarico.

Ciò accade generalmente il 14esimo giorno del ciclo ovarico di quattro settimane, poi la cellula uovo sopravvive al massimo per 24 ore dopo il suo rilascio. A differenza di questa, gli spermatozoi maschili, se trovano delle condizioni favorevoli, possono sopravvivere fino a quattro giorni nella mucosa cervicale femminile.

Per quanto riguarda l'unione tra ovocita e gamete maschile, circa 24 ore dopo l'ingresso dello spermatozoo nella cellula uovo, si viene e formare lo zigote, il quale, pur avendo le stesse dimensioni dell'ovocita di partenza, contiene al suo interno sia il patrimonio genetico maschile che quello femminile.

Ogni 24 ore circa, l'embrione di divide, dando origine a gruppi di cellule sempre più piccole e indifferenziate, ovvero uguali tra loro. Proprio durante questo processo di divisione cellulare, l'embrione fecondato viene trasportato dalle tube di Falloppio fino all'utero, e dopo circa 5- 6 giorni dalla fecondazione vera e propria, qui si annida nello stadio di blastocisti.

Come funziona la fecondazione: il calcolo del concepimento

Il legame tra ovulo e fecondazione è stato oggetto di studio e, sebbene ad oggi si possa disporre di numerose informazioni circa questo processo, non è sempre facile stabilire tempistiche certe per quanto riguarda la data del concepimento. Quest'ultima, ad esempio, non coincide con quella dell'inizio della gestazione.

Per principio convenzionale, infatti, si è deciso di stabilire che la prima settimana di gravidanza coincida con i sette giorni che seguono l'arrivo del ciclo che ha preceduto la fecondazione dell'ovocita. Per questo motivo, la donna spesso non si accorge di essere incinta, dal momento che non si accorge di nessun sintomo particolare.

Solo dopo sette giorni l'embrione, che continua a formarsi e a moltiplicare le sue cellule, riesce finalmente a raggiungere l'utero, e qui si impianta, dando luogo al processo noto con il nome di "annidamento". Esso corrisponde al 13esimo giorno a partire dal concepimento e corrisponde circa al 28esimo giorno del ciclo mestruale.

Non è comunque possibile calcolare con precisione il momento del concepimento, visto che la fecondazione può verificarsi anche qualche giorno dopo il rapporto sessuale. Inoltre, in questo complesso gioco di calcoli esercita un ruolo fondamentale la regolarità del ciclo mestruale.

Se la donna non ha un ciclo regolare, tale caratteristica riguarderà anche l'ovulazione e diverrà ancor più difficile calcolare la data vera e propria del concepimento. Per questo motivo si tendono ad utilizzare riferimenti temporali puramente convenzionali, i quali verranno poi riadattati confrontandoli con i risultati della diagnostica per immagini.

La data del parto, ad esempio, viene calcolata considerando 40 settimane (che corrispondono a 280 giorni) a partire dal primo giorno dell'ultima mestruazione; tale indicazione è, tuttavia, puramente indicativa, e può avere un margine d'errore di 15 giorni.

Solamente dopo la prima ecografia, confrontando le misurazioni della camera gestazionale e quelle dell'embrione, si potrà stabilire con più accuratezza quella che sarà la data presunta del parto.

Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr.ssa Anna Maria Ferri
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