Tummy time: come favorire lo sviluppo motorio del neonato

Arianna Bordi | Editor

Ultimo aggiornamento – 05 Marzo, 2024

neonato fa tummy time

Tummy time è un’attività consigliata per far raggiungere ai bambini le tappe dello sviluppo motorio necessarie, allenandoli a rafforzare alcuni dei loro muscoli e ad avere più capacità di movimento.

Vediamo di seguito tutto quello che c’è da sapere e come praticarla in maniera efficace e in sicurezza.

Tummy time: quando iniziare

Non occorre aspettare mesi per iniziare a fare tummy time: l’ideale sarebbe iniziare il prima possibile, già dall’ospedale o appena tornate a casa (basti pensare al movimento che i neonati tendono a fare con il capo quando li mettiamo sul nostro petto), in modo da abituare il neonato alla novità in una fase di vita in cui è più propenso ad accogliere i cambiamenti; l’apprendimento, infatti, seppur sia previsto in diverse tappe, comincia sin dai primi giorni di vita, per lavorare sin da subito sull’adattamento alla vita extrauterina

Come iniziare? Si potrebbe cominciare stando in piedi o seduti (per esempio sul divano), tenendo il neonato con la pancia appoggiata sulla vostra per alcuni minuti nel corso della giornata.

Successivamente si può passare alla versione più completa di tummy time, praticato poggiando il bambino sul pavimento, a ridosso di una superficie idonea, come un tappeto o una coperta, oppure direttamente sul fasciatoio.

Nel momento in cui il bambino è a pancia in giù potrebbe essere intrattenuto con filastrocche, racconti e aneddoti oppure delle espressioni divertenti oppure con giochi idonei alla fase evolutiva in cui il neonato si trova.

L’attività, per avere dei risultati, dovrebbe essere proposta quotidianamente e andando avanti potrebbe essere anche variata e arricchita con nuovi stimoli.

Ad esempio, verso i tre mesi, potreste iniziare a utilizzare giocattoli, sonagli, specchi per permette al neonato di sperimentare nuove situazioni e avere modo di scoprire di più su se stesso e ciò che lo circonda.

Anche la lettura potrebbe essere un ulteriore aiuto per rendere il tummy time più piacevole e interattivo: nel sentire la vostra voce che racconta una storia o nel vedere e toccare un albo illustrato, anche meglio se di quelli sensoriali pensati appositamente per i bambini, il neonato riuscirà a sviluppare diverse abilità contemporaneamente.

Come fare tummy time

Far abituare il neonato al tummy time potrebbe essere difficoltoso inizialmente: molti bambini non amano la posizione a pancia in giù, soprattutto se protratta nel tempo. Inizialmente questa posizione verrà tenuta dai neonati verrà tenuta pochi secondi e successivamente diventerà sempre più duratura. 

Grida e pianti non devono, però, scoraggiare i genitori ( è normale che inizialmente il neonato non si troverà bene in questa nuova posizione): il bambino non va assolutamente obbligato a fare nulla, pertanto inizialmente la posizione sarà tenuta veramente per molto poco. Però ci sono degli accorgimenti che possono aiutare a farlo abituare a questa attività motoria.

Per esempio, si potrebbe cominciare con una posizione diversa: il neonato può essere fatto girare su un fianco, inserendo all’altezza della testa un sostegno morbido e facendo appoggiare la schiena su un asciugamano appositamente arrotolato o un cuscino non troppo morbido, per permettere di sostenerlo al meglio (sempre in fase di veglia del neonato).

In questo modo il bambino avrà le braccia protratte in avanti e le gambe piegate e rinforzerà comunque alcuni muscoli, abituandosi gradualmente ad assumere nuove posizioni come quella prona.

Inoltre, se, provando a fare tummy time, il neonato dovesse avere problemi a sollevare la testa, è possibile accorrere in aiuto tenendo il fondoschiena con una mano, in modo da fornirgli un punto di appoggio.

Ecco altri consigli per agevolare il neonato:

  • tenerlo disteso sopra un braccio;
  • appoggiarlo su una palla da pilates, facendo estrema attenzione alla sicurezza e al pericolo di caduta;
  • cambiare la tipologia di tessuto su cui il neonato si adagia per permettergli di testare diverse texture e abituarlo alla varietà tattile: attenzione però ad evitare tessuti eccessivamente morbidi e scivolosi che potrebbero invece metterlo in difficoltà.

Il tummy time inizialmente andrebbe proposto 2-3 volte al giorno per una durata di 1-2 minuti, bisogna sempre stare, però, con i bisogni dei bambini. 

Andando avanti il tempo dell’attività e l’intensità dovrebbero aumentare, ma gradualmente, variando le attività proposte.

Dai 4 mesi si potrebbe proporre il tummy time fino a tre volte al giorno per mezz’ora secondo le linee guida OMS (fonte: Guidelines on physical activity, sedentary behaviour and sleep for children under 5 years of age), ma si tratta di indicazioni generali che, per sicurezza, andrebbero sempre discusse con un osteopata pediatrico

Per esempio, un’altra indicazione arriva dall’American Academy of Pediatrics (Tummy Time for a Healthy Baby): secondo le loro linee guida, arrivato ai due mesi di età il neonato dovrebbe già arrivare a 15-30 minuti di tummy time giornalieri.

È importante sottolineare che questa attività ludica non deve diventare un peso o essere percepita come un obbligo: bisogna trovare un giusto equilibrio, adattandola alle proprie esigenze di genitore e a quelle del bambino.

Tummy time: i benefici

Il tummy time può rappresentare una pratica di esercizi ideata per ridurre il rischio di plagiocefalia posizionale, ossia lo schiacciamento, solitamente non permanente, di una parte del cranio dei neonati, i quali mantengono la testa nella stessa posizione a lungo.

I bambini piccoli, infatti, passano la maggior parte del tempo in posizione supina: le culle, i passeggini, gli ovetti in cui sono messi a giocare o a risposare limitano la loro capacità di movimento.

tummy-time

Non si tratta di un intervento risolutivo e la situazione clinica va risolta da uno specialista specializzato in osteopatia, ma può aiutare a controllare questa condizione.

Inoltre bisogna sottolineare che, per prevenire la sindrome della morte improvvisa del lattante, conosciuta anche come morte in culla, specialmente nella finestra più a rischio tra i due e i quattro mesi, viene raccomandato di far abituare il neonato ad assumere la posizione supina, a discapito di quella prona.

Passare, invece, del tempo ad allenare i muscoli di collo e spalle del neonato consentirà loro di migliorare il controllo motorio e la forza negli addominali.

La colonna vertebrale, inoltre, avrà modo di svilupparsi meglio in preparazione al gattonamento

Strisciare, gattonare, rotolare saranno attività che, passo dopo passo, diventeranno più semplici per i neonati e potranno aiutarli a sentirsi più padroni del proprio corpo anche se ancora così piccoli.

Un altro beneficio del tummy time è quello di agevolare lo sviluppo dei cinque sensi: il bambino, infatti, avendo maggiore libertà di movimento, si sentirà più sicuro a esplorare il mondo che lo circonda anche con il tatto.


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Tummy time: alcuni esempi di esercizi e accessori

Ecco alcuni esercizi e accessori utili per allenare diverse aree muscolari del neonato.

Esercizio per il collo

Il bambino va posizionato a pancia in giù davanti a voi, poggiandolo sul vostro petto, e l’obiettivo è quello di attirare la sua attenzione tramite l’uso della voce. Il bebè si incuriosirà e cercherà di allungare la testa: così facendo, il collo verrà allenato.

Per variare e rendere di volta in volta l’esercizio più complesso, nel momento in cui il bambino prende confidenza col movimento e diventa più grande, si possono utilizzare dei tappetini sul pavimento o il fasciatoio, soprattutto nella fase dei primi approcci al tummy time.

In questo caso il genitore si sporgerà verso il bambino per attirare la sua attenzione, portandolo ad alzare la testa e, di conseguenza, ad allenare i muscoli del collo.

Esercizio per la schiena

La posizione di partenza è la stessa dell’esercizio precedente, partendo dal pavimento o dal fasciatoio.

Andrebbe appoggiata una mano sotto il torace del neonato, sollevandolo di qualche centimetro dal pavimento per poi riportarlo alla posizione di partenza.

L’azione andrebbe ripetuta un paio di volte, arricchendola eventualmente con un massaggio per creare ulteriore contatto fisico col piccolo.

Quando il bambino è a pancia in giù potete anche sollevate i piedi portandoli verso l’incavo delle ginocchia.

Per rendere l’attività ulteriormente stimolante si possono utilizzare anche degli oggetti, come specchi, pupazzi, giochi ideati appositamente per creare delle attività sensoriali.

È sempre importante osservare le reazioni del neonato: in caso dovesse piangere o mostrare disagio nello svolgimento degli esercizi è buona norma provare a cambiare le modalità o interrompere l’attività.  

Accessori da utilizzare

Ci sono diversi accessori che possono essere utilizzati per rendere il tummy time più divertente, semplice e interattivo.

Ad esempio:

  • tappeto interattivo ad acqua: idoneo solitamente dai 3 mesi in su, è un tappeto caratterizzato da animali e fantasie colorate che si può riempire d'acqua;
  • giochi montessoriani: potrebbe essere uno specchio oppure un gioco sensoriale realizzato in materiale sicuro per i bambini;
  • libri di stoffa: raccolte di storie non solo per la lettura ad alta voce e per allenare l'immaginazione, ma anche per dare modo al neonato di sperimentare con le texture, dai tessuti più morbidi a l'inserimento di figure in 3D.

Tummy time: fino a che età può essere utile?

Dai sei mesi in poi, generalmente, i neonati sono in grado di stare seduti in autonomia e, di conseguenza, le attività da proporre loro aumentano e possono avere un livello di coinvolgimento maggiore.

Data la mobilità acquisita in questa fase della vita, l’importante è dare loro modo di vagare liberamente nello spazio con i loro tempi e i loro modi, senza costrizioni e riducendo il più possibile la permanenza su sedie, sdraio, seggioloni, culle.

Tummy time: è pericoloso?

La pratica di mettere il bambino a pancia in giù ha diversi benefici per lo sviluppo motorio, ma va praticata in sicurezza e con consapevolezza.

La prima regola è quella di stare sempre accanto al bambino durante il tummy time.

Il neonato, senza sorveglianza da parte di un adulto, potrebbe scivolare e farsi male oppure rimanere bloccato a pancia in giù rischiando di avere difficoltà a respirare.

Come già accennato in precedenza, la posizione prona, senza la presenza di un genitore, è potenzialmente molto pericolosa, soprattutto nei casi in cui il bambino dovesse addormentarsi (infatti ribadiamo che questa posizione e questo esercizio deve essere fatto in un momento di veglia).

È, inoltre, di fondamentale importanza scegliere il momento più adatto per questi esercizi.

Il neonato dovrebbe praticare l’allenamento a pancia in giù quando è ancora attivo, non quando è stanco e avrebbe bisogno di riposare e ricaricare le energie.

Sarebbe, inoltre, raccomandabile non proporre di fare tummy time a ridosso dei momenti dedicati all’allattamento per evitare che ci possano essere dei fastidi allo stomaco o dei rigurgiti.

Arianna Bordi | Editor
Scritto da Arianna Bordi | Editor

Dopo la laurea in Letteratura e Lingue straniere, durante il mio percorso di laurea magistrale mi sono specializzata in Editoria e Comunicazione visiva e digitale. Ho frequentato corsi relativi al giornalismo, alla traduzione, alla scrittura per il web, al copywriting e all'editing di testi.

a cura di Letizia Samantha Zeverino
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