Trauma cranico nel neonato: cosa fare?

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 27 Maggio, 2024

mamma tiene in braccio il suo bimbo

Cosa fare se un neonato subisce un forte colpo alla testa? Le botte in testa nei bambini sono un evento piuttosto comune, ma quando preoccuparsi per un trauma cranico? Ecco tutto quello che c'è da sapere su questo argomento.

Cosa fare in caso di trauma cranico nel neonato

Le botte in testa o, per meglio dire, i trami cranici, sono un'eventualità piuttosto frequente, tanto nei neonati quanto nei bambini un po' più grandi. Capita spesso, infatti, che si verifichi la caduta di un neonato, ma per fortuna la maggior parte di queste lesioni non dà luogo a conseguenze particolarmente gravi.

In genere si ha la formazione di un bernoccolo sulla testa del neonato, il quale si risolve spontaneamente in seguito all'applicazione di una panno bagnato o di un po' di ghiaccio. Sembra che solo nel 2%-3% dei casi in cui un bambino sbatte la testa, si verifichino delle fratture e fra queste solo il 1% può dare luogo a delle complicazioni neurologiche.

Ad ogni modo, la caduta di un bimbo, soprattutto se molto piccolo, porta con sé numerose preoccupazioni, pertanto è importante saper valutare il trauma cranico con attenzione, in modo da identificare prontamente eventuali indicatori di rischio e intervenire subito.

In caso di botta in testa del bambino, i sintomi di una grave lesione cerebrale dovuta al trauma compaiono entro 24-48 ore dall'incidente, pertanto sarà necessario tenere monitorato il bimbo durante quest'arco di tempo. 

Le conseguenze della lesione comprendono, oltre all'ematoma e al dolore provocato dalla contusione, anche manifestazioni più insidiose, come ad esempio la possibilità che si formi un ematoma intracranico con la presenza di un versamento di sangue

Tale possibilità è più frequente in presenza di fratture del cranio o se compaiono i cosiddetti "segnali di attenzione".

Botta in testa nel bambino: quando preoccuparsi?

Quando un neonato sbatte la testa la preoccupazione è tanta, tuttavia è importante imparare a valutare i segnali che possono preannunciare delle complicazioni dalle situazioni in cui, invece, a comparire sarà solamente un bernoccolo nel bambino.

Fra le manifestazioni a cui prestare attenzione vi sono:

  • perdita di coscienza (anche molto breve) nel bambino in seguito alla botta;
  • se la ripresa del bimbo non è rapida, bensì egli rimane a lungo stordito e confuso;
  • in presenza di vomito, nausea, vertigini;
  • se il bambino ha mal di testa;
  • in presenza di un rallentamento psicomotorio;
  • dopo la botta in testa il neonato perde la sua vivacità e ha difficoltà a muoversi;
  • se il bambino ha difficoltà a parlare o ha un comportamento anomalo;
  • se un neonato batte la testa e si nota la fuoriuscita di sangue o di liquido acquoso dalle orecchie o dal naso;
  • in presenza di una sonnolenza anomala;
  • se il bambino dice di vedere doppio o a macchie;
  • se sono presenti convulsioni;
  • se vi è un'eccessiva debolezza di gambe e braccia;
  • se sono presenti fischi e ronzii alle orecchie.

Neonato e botta in testa lieve: cosa fare?

In seguito a delle cadute i neonati e i bambini un po' più grandi piangono intensamente, ma non sempre ciò è dovuto alla gravità del trauma; spesso, infatti, ad incidere è la componente emotiva, in cui paura e spavento giocano un ruolo fondamentale.

In presenza di un neonato che ha subito una botta in testa è necessario applicare un panno freddo sulla contusione o del ghiaccio, avendo cura di tenere il bambino sotto osservazione. Se egli è vigile sveglio, risponde agli stimoli proposti e non presenta alcun sintomo anomalo, allora è ragionevole ritenere di essere in presenza di un trauma di lieve entità che non richiede accertamenti ulteriori.

In questo caso è consigliabile tenere monitorato il suo comportamento e farlo giocare per vedere se mantiene l'equilibrio e se presenta qualche manifestazione non comune.

Se il neonato ha sbattuto la testa ed è presente una perdita di sangue, allora è consigliabile seguire questi passaggi:

  • applicare subito un panno freddo o il ghiaccio, per ridurre l'ematoma;
  • tamponare una garza imbevuta di disinfettante sulla ferita;
  • quando l'emorragia si interrompe, applicare un cerotto;
  • se il sanguinamento non si interrompe e la ferita è profonda, recarsi subito in Pronto Soccorso;
  • tenere monitorato il bambino per le 24-48 ore successive all'incidente;
  • durante la notte, assicurarsi che il bambino stia dormendo tranquillamente e che stia bene;
  • chiedere eventuali altre informazioni al proprio pediatra di riferimento.

Quando la contusione è di lieve entità (ad esempio come quando il neonato batte la testa da seduto), al massimo potrà comparire un bernoccolo, il quale si riassorbirà spontaneamente nel giro di qualche giorno. Basterà applicare un impacco con del ghiaccio per qualche decina di minuti e l'eventuale piccola emorragia si fermerà da sola.


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Come comportarsi dopo un grave colpo in testa nel bambino

Se il bambino batte la testa in modo violento e la lesione è di maggior gravità, è necessario adottare qualche precauzione in più. È quindi preferibile sorvegliare il bimbo in modo costante e continuativo per le 24 ore che seguono al trauma.

Non è tuttavia necessario mantenerlo sveglio, basta solo controllare che dorma tranquillo e che durante il sonno siano presenti i normali movimenti. Quando, una volta trascorso questo lasso di tempo, il bimbo continuerà a non avere alcuna manifestazione anomala, allora si potrà essere ragionevolmente certi che non vi saranno conseguenze.

Se il bambino sbatte la testa per terra e perde conoscenza subito dopo il trauma cranico, è preferibile non spostarlo né muoverlo, dal momento che potrebbero essere presenti delle lesioni alla colonna vertebrale o al collo; in questo caso è meglio chiamare subito un'ambulanza, mentre qualora fosse presente vomito o convulsioni, occorrerà girarlo sul fianco per evitare il possibile soffocamento.

Principali cause di botte in testa nei bambini

I bambini che battono la testa lo fanno per un'infinità varietà di ragioni, tuttavia le più comuni includono:

  • cadute. La caduta dal letto del neonato è tra le cause più comuni di ematoma al cranio, in virtù del fatto che molto spesso i neonati posizionati in letti senza protezioni tendono a rotolare e, quindi, a cadere dal letto;
  • scivolamenti, come quando i bimbi scivolano durante il bagnetto;
  • cadute da mobili o dagli scivoli;
  • cadute dalle scale;
  • trauma cranico dovuto alla caduta dal seggiolino. L'ematoma frontale nel bambino si verifica spesso quando quest'ultimo si sporge troppo dal seggiolone e cade a terra;
  • caduta dai mezzi di trasporto. È molto frequente, soprattutto nei bambini un po' più grandi, che si verifichino delle cadute da monopattini, biciclette o skateboard: per questo motivo è assolutamente necessario far indossare il casco al bambino e assicurarsi che esso sia ben allacciato.
Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr. Giuseppe Pingitore
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