Quanto latte artificiale deve bere un neonato per crescere ed essere in salute?
Come cambia la quantità di formula da somministrare mese dopo mese e ogni quanto andrebbe somministrato il biberon?
Ecco una pratica tabella con le dosi di latte artificiale e tanti consigli per conoscere la quantità di polvere da utilizzare.
Tabella con le quantità di latte artificiale mese dopo mese
Uno dei primi dubbi che nasce nei genitori di un bambino appena venuto al mondo riguarda la quantità di latte che egli dovrà bere per crescere.
Se le ultime indicazioni in fatto di allattamento al seno prevedono le poppate a richiesta, nel caso dell'alimentazione con formula artificiale è possibile seguire delle dosi in modo più preciso.
È importante ricordare però che ormai anche l’alimentazione con formula viene fatta a richiesta, in questo caso alimentazione a richiesta si intende che nelle 24 ore il bambino deve aver introdotto un determinato quantitativo minimo di latte in base ai mesi di vita ma senza avere degli orari prestabiliti.
Per sapere quanto latte artificiale dovrà assumere il neonato nel corso della giornata si fa riferimento a una formula standard, pari a: peso neonato in kg x 150.
Il risultato di questa formula determina il quantitativo giornaliero che il bambino deve introdurre, da suddividersi nell'arco delle varie poppate.
Sebbene il dosaggio del latte in polvere rispetti, quindi, delle quantità abbastanza precise, sarà comunque il lattante a scegliere quante volte prendere il biberon durante la giornata e quanto latte bere ad ogni poppata.
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Anche per quanto riguarda l'allattamento con latte artificiale, quindi, le poppate devono essere a richiesta, in base al desiderio del neonato e alla sua fame in quel determinato momento della giornata.
È importante proporre un tipo di alimentazione a richiesta in quanto così facendo il bimbo sarà in grado di sviluppare il suo senso di sazietà e di perfezionare la sua innata capacità di autoregolazione.
In linea generale, tuttavia, è importante tenere presente che la formula risulta più pesante da digerire rispetto al latte materno, pertanto è probabile che rispetto ad un bimbo alimentato in questo modo, uno che prende latte formulato farà meno poppate nel corso della giornata.
Per quanto riguarda il dosaggio di latte artificiale da somministrare, si può fare riferimento a questa tabella con i pasti che il neonato dovrebbe fare, tenendo sempre presente che si tratta di indicazioni di massima e che può esserci una certa variabilità nelle quantità richieste dal bambino:
- dai primi giorni di vita si comincia a proporre piccole quantità di latte (circa 10 ml) per poi aumentare gradualmente di circa 10 ml giorno, fino ad arrivare a circa 70 ml di latte per sei volte al giorno;
- 15 giorni: 80-90 ml di latte per sei volte al giorno;
- 20 giorni: 90- 100 ml di latte per sei volte;
- 25 giorni: 100-110 ml di latte per sei volte;
- un mese: 110-120: ml di latte per sei pasti;
- un mese e mezzo: 120-130 ml di latte per sei pasti al giorno;
- due mesi: 140-150 ml per cinque pasti al giorno;
- due mesi e mezzo: 150-160 ml per cinque pasti;
- 3 mesi: 160-180 ml per cinque pasti;
- 4-5 mesi: 200-230 ml di latte per quattro pasti al giorno;
- 5-6 mesi: 200-250 ml per quattro pasti al giorno.
Come regolarsi con le dosi nell'allattamento artificiale
Il dosaggio del latte artificiale per i neonati segue una formula abbastanza standard secondo la quale si deve dividere per 10 il peso del bambino espresso in grammi e al risultato ottenuto si deve aggiungere 250.
Ne consegue che se un bambino pesa 3 kg, si dovranno calcolare 3000 diviso 10 e poi aggiungere 150, quindi il risultato finale sarà pari a 550 ml di latte da somministrare al lattante nel corso dei sei pasti giornalieri.
Come accade nell'allattamento al seno, anche quando si utilizza il latte formulato può non essere semplice, e soprattutto all'inizio, capire quanto e come somministrare il biberon al lattante.
Se un tempo si consigliava di alimentare il bambino a orari abbastanza fissi, oggi la tendenza più aggiornata è quella di proporre un'alimentazione a richiesta, pertanto è consigliabile avere sempre a disposizione il materiale necessario alla preparazione del pasto.
Una raccomandazione fondamentale rimane quella di non forzare il bambino a bere il latte se non vuole, ma di assecondare il suo istinto di autoregolazione.
Solitamente i lattanti tendono ad avanzare sempre un po' di latte ad ogni pasto, mentre se il biberon viene bevuto tutto e, subito dopo, il neonato piange, è probabile che abbia ancora fame quindi si può provare ad utilizzare una quantità maggiore di formula.
Per quanto riguarda la dose di latte artificiale, essa è regolata dalle indicazioni contenute nelle linee guida, tuttavia occorre ricordare che ogni bambino è a sé e potrebbero esserci delle leggere variazioni da tenere presente.
Allattamento con latte artificiale: ogni quante ore dare il biberon?
La quantità di latte in polvere per neonati da utilizzare è abbastanza facile da calcolare se si utilizza la formula citata in precedenza, ma come sapere quando somministrare il biberon al bambino?
Un tempo gli orari erano calcolati con rigidità e l'indicazione era quella di proporre il pasto ogni tre ore, sia che il lattante avesse o no appetito.
Oggi, invece, si preferisce somministrare il biberon a richiesta e condurre l'alimentazione in modo più flessibile.
In linea di massima, però, si può tenere valido come riferimento temporale quello delle tre ore-tre ore e mezza, con la consapevolezza che se il lattante non mostra segnali di appetito, si può ritardare la poppata senza problemi.
Man mano che il bambino cresce, poi, tenderà ad assumere una maggior quantità di latte, rimanendo quindi sazio più a lungo e le poppate si distanzieranno spontaneamente.
Solitamente lo schema pasti di un neonato con latte artificiale prevede:
- da 0 a 3 mesi: sei pasti al giorno ogni tre ore e mezza;
- verso il quarto mese: cinque pasti ogni quattro ore;
- dal quinto al sesto mese in poi: quattro pasti.
È importante tenere presente, inoltre, che le dosi di latte artificiale e il numero di pasti cambia anche in relazione al peso con il quale il bimbo è venuto al mondo.
I neonati di peso medio (ovvero quelli tra i 3,300 kg e i 3,400 kg) fanno circa sei pasti, quelli di peso inferiore (sotto i 2,800 kg) possono fare anche sette o otto pasti, mentre ai più grandi possono bastare anche solo cinque pasti abbondanti.
Quantità di latte artificiale per il neonato nei primi giorni di vita
La quantità di latte in polvere da somministrare al neonato nel corso dei primi giorni dopo la nascita è molto ridotta.
Non appena è venuto al mondo, infatti, il lattante non ha bisogno di molto nutrimento: quelli allattati al seno, ad esempio, si limitano a succhiare il colostro, ovvero una secrezione di colore giallo arancione che viene prodotta dal seno materno e che è ricchissima di sostanze nutrienti.
Sarà solamente dopo l'avvio della montata lattea che la donna inizierà a produrre il latte vero e proprio, tuttavia almeno inizialmente le quantità non saranno elevate.
Un leggero calo fisiologico nel peso del neonato qualche giorno dopo la nascita è del tutto normale, e in genere è considerato fisiologico fino al 10% del suo peso totale.
Esso verrà recuperato nel corso dei giorni seguenti, tuttavia la capacità che è in grado di sopportare lo stomaco del lattante è veramente ridotta, tanto che nella prima settimana di vita non supera i 50 ml, per poi passare a 120 ml intorno al primo mese.
Sia che si allatti al seno che utilizzando la formula, è importante saper riconoscere i segnali che indicano che il bambino è ben nutrito e idratato.
Ad esempio, quando il bambino beve con soddisfazione dal biberon si può osservare il tipico riflesso di deglutizione, il quale si manifesta con il movimento della muscolo della guancia.
Poi, un altro indicatore molto importante è il numero di pannolini cambiati al giorno: appena venuto al mondo il piccolo dovrebbe bagnare circa due pannolini e produrre il meconio, ma già a 4 giorni i pannolini bagnati dovrebbero arrivare a quattro e a sei giorni essi dovrebbero essere circa sei.
Poi, ovviamente, bisogna tenere conto della crescita, espressa sia dai kg che dai cm, la quale va però calcolata insieme al pediatra, il quale inserirà le misure del bambino in apposite tabelle con le curve di crescita che è l’unico strumento che determina come il bambino sta crescendo.