Lo swaddling, in italiano tradotto come "fasciare", è un'antica pratica che consiste nell'avvolgere il neonato in un telo di cotone morbido, come una mussolina, per farlo sentire protetto e sicuro.
Vediamo un approfondimento in merito.
Swaddling: cos'è?
Lo swaddling, il fasciare un neonato, è una pratica antica che consiste nell'avvolgere il bambino per fargli sentire la stessa protezione e sicurezza che provava nel grembo materno.
Esistono diverse tecniche, ma in generale si tratta di avvolgere il bambino in una mussola, partendo da un angolo e avvolgendolo strettamente ma non troppo, lasciando libere le spalle e il collo.
Il neonato può essere fasciato subito dopo la nascita e i benefici sono numerosi, ma è importante essere consapevoli dei rischi e seguire sempre le indicazioni del pediatra.
Infatti, lo swaddling può essere un valido aiuto per i neonati, ma va praticato in modo corretto e sotto controllo medico.
Benefici della tecnica swaddling
Questa pratica offre numerosi benefici per il neonato, tra cui:
- riduce il riflesso di Moro: questo riflesso innato fa sì che il neonato spalanchi braccia e gambe in modo improvviso, potendolo svegliare. Lo swaddling limita questi movimenti, favorendo un sonno più profondo e duraturo;
- calma e rilassa: avvolto nella mussolina, il bambino si sente più sicuro e protetto, facilitando il rilassamento e l'addormentamento;
- riduce il pianto: può aiutare a ridurre il pianto, offrendo al bambino una sensazione di comfort e sicurezza;
- migliora la qualità del sonno: un sonno più profondo e duraturo è fondamentale per la crescita e lo sviluppo del bambino.
Come eseguire lo swaddling
La fasciatura del neonato è una pratica semplice ma che richiede una certa attenzione per essere eseguita correttamente.
Ecco una guida passo passo:
Materiali necessari:
- mussola di cotone: è bene scegliere una mussola di buona qualità, morbida e traspirante. Le dimensioni ideali sono intorno agli 80x80 cm;
- un ambiente tranquillo e caldo: creare un ambiente rilassante e confortevole per il neonato.
Istruzioni:
- stendere la mussola: la mussola va stesa su una superficie piana e formata a triangolo piegandola a metà;
- posizionare il bambino: il neonato va posizionato al centro della mussola, con la testa appoggiata sulla piega, assicurandosi che le spalle siano all'interno del triangolo;
- avvolgere il braccio: uno degli angoli della mussola va avvolto intorno al braccio destro del bambino, tenendolo vicino al corpo;
- portare la mussola sotto la schiena: il lato sinistro della mussola va portato sotto la schiena del bambino e fatto passare sopra l'altro braccio;
- avvolgere l'altro lato: l'angolo libero della mussola va avvolto intorno al neonato, assicurandosi che sia ben avvolto ma non troppo stretto;
- rimboccare la mussola: la parte inferiore della mussola va rimboccata sopra i piedi del bambino;
- controllare: si deve assicurare che il neonato sia ben avvolto ma non troppo stretto: le sue spalle devono essere libere e le sue gambe devono essere in posizione "a ranocchia";
- osservare il bambino: dopo aver fasciato il bambino, lo si deve osservare attentamente. Se sembra a disagio o ha difficoltà a respirare, va allentato immediatamente.
Altri consigli per realizzare lo swaddling in sicurezza
Lo swaddling, se fatto correttamente, può essere un valido aiuto per i neonati e i loro genitori.
Ecco alcuni consigli aggiuntivi per fasciare il neonato in maniera ancora più sicura ed efficace:
- non stringere troppo: lo swaddling deve essere confortevole per il bambino. Bisogna evitare di avvolgerlo troppo stretto, soprattutto intorno all'addome e alle anche;
- lasciare libere le spalle: le spalle del bambino devono essere libere per muoversi;
- controllare la temperatura: è necessario assicurarsi che la stanza sia a una temperatura adeguata e che il bambino non sia troppo coperto;
- smettere quando il bambino inizia a girarsi: quando il bambino inizia a rotolare (intorno ai due mesi), è il momento di smettere con lo swaddling.
Inoltre, è bene tenere a mente che:
- ogni bambino è diverso, quindi bisogna osservare attentamente il piccolo e adattare la tecnica di swaddling alle sue esigenze;
- non utilizzare lo swaddling se il bambino ha problemi respiratori o di salute;
- smettere di fasciare il bambino se si notano segni di disagio o se il bambino ha difficoltà a respirare;
- non lasciare mai il bambino incustodito quando è fasciato.
Potrebbe interessarti anche:
- Il neonato dorme solo in braccio? Ecco perché e cosa fare
- Fino a quanti mesi il neonato può dormire nella carrozzina?
- Come funziona la termoregolazione del neonato
Swaddling: eventuali rischi
Lo swaddling, pur presentando numerosi benefici per il neonato, comporta anche alcuni rischi se non viene praticato correttamente.
Ecco i principali:
Sindrome della morte in culla (SIDS)
Se il bambino riesce a girarsi sulla pancia mentre è fasciato, potrebbe non essere in grado di girarsi di nuovo e rischiare il soffocamento.
È quindi fondamentale smettere di fasciare il bambino non appena inizia a mostrare segni di volersi girare.
Surriscaldamento
Avvolgere il bambino con troppi strati di tessuto oppure utilizzare coperte o trapunte può causare il surriscaldamento, aumentando il rischio di complicazioni.
Displasia dell'anca
In alcuni casi una fasciatura troppo stretta può limitare i movimenti delle anche del bambino, aumentando il rischio di displasia dell'anca.
Difficoltà respiratorie
Se la fasciatura è troppo stretta, può comprimere il torace del bambino e rendere la respirazione più difficile.
Riduzione della mobilità
Lo swaddling limita i movimenti del bambino, che sono importanti per lo sviluppo motorio.
Dunque, questa tecnica può essere un valido aiuto per i genitori, ma è importante utilizzarla in modo corretto e sicuro.
Prima di iniziare a fasciare il bambino è importante consultare sempre il pediatra per avere maggiori informazioni e chiarire eventuali dubbi.