Swaddling: cosa sapere sulla tecnica per fasciare i neonati

Arianna Bordi | Editor

Ultimo aggiornamento – 19 Novembre, 2024

bambino avvolto in un copertina

Lo swaddling, in italiano tradotto come "fasciare", è un'antica pratica che consiste nell'avvolgere il neonato in un telo di cotone morbido, come una mussolina, per farlo sentire protetto e sicuro.

Vediamo un approfondimento in merito.

Swaddling: cos'è?

Lo swaddling, il fasciare un neonato, è una pratica antica che consiste nell'avvolgere il bambino per fargli sentire la stessa protezione e sicurezza che provava nel grembo materno.

Esistono diverse tecniche, ma in generale si tratta di avvolgere il bambino in una mussola, partendo da un angolo e avvolgendolo strettamente ma non troppo, lasciando libere le spalle e il collo.

Il neonato può essere fasciato subito dopo la nascita e i benefici sono numerosi, ma è importante essere consapevoli dei rischi e seguire sempre le indicazioni del pediatra.

Infatti, lo swaddling può essere un valido aiuto per i neonati, ma va praticato in modo corretto e sotto controllo medico.

Benefici della tecnica swaddling

Questa pratica offre numerosi benefici per il neonato, tra cui:

  • riduce il riflesso di Moro: questo riflesso innato fa sì che il neonato spalanchi braccia e gambe in modo improvviso, potendolo svegliare. Lo swaddling limita questi movimenti, favorendo un sonno più profondo e duraturo;
  • calma e rilassa: avvolto nella mussolina, il bambino si sente più sicuro e protetto, facilitando il rilassamento e l'addormentamento;
  • riduce il pianto: può aiutare a ridurre il pianto, offrendo al bambino una sensazione di comfort e sicurezza;
  • migliora la qualità del sonno: un sonno più profondo e duraturo è fondamentale per la crescita e lo sviluppo del bambino.

Come eseguire lo swaddling

La fasciatura del neonato è una pratica semplice ma che richiede una certa attenzione per essere eseguita correttamente.

Ecco una guida passo passo:

Materiali necessari:

  • mussola di cotone: è bene scegliere una mussola di buona qualità, morbida e traspirante. Le dimensioni ideali sono intorno agli 80x80 cm;
  • un ambiente tranquillo e caldo: creare un ambiente rilassante e confortevole per il neonato. 

Istruzioni:

  1. stendere la mussola: la mussola va stesa su una superficie piana e formata a triangolo piegandola a metà; 
  2. posizionare il bambino: il neonato va posizionato al centro della mussola, con la testa appoggiata sulla piega, assicurandosi che le spalle siano all'interno del triangolo; 
  3. avvolgere il braccio: uno degli angoli della mussola va avvolto intorno al braccio destro del bambino, tenendolo vicino al corpo; 
  4. portare la mussola sotto la schiena: il lato sinistro della mussola va portato sotto la schiena del bambino e fatto passare sopra l'altro braccio; 
  5. avvolgere l'altro lato: l'angolo libero della mussola va avvolto intorno al neonato, assicurandosi che sia ben avvolto ma non troppo stretto; 
  6. rimboccare la mussola: la parte inferiore della mussola va rimboccata sopra i piedi del bambino; 
  7. controllare: si deve assicurare che il neonato sia ben avvolto ma non troppo stretto: le sue spalle devono essere libere e le sue gambe devono essere in posizione "a ranocchia"; 
  8. osservare il bambino: dopo aver fasciato il bambino, lo si deve osservare attentamente. Se sembra a disagio o ha difficoltà a respirare, va allentato immediatamente.

swaddling

Altri consigli per realizzare lo swaddling in sicurezza

Lo swaddling, se fatto correttamente, può essere un valido aiuto per i neonati e i loro genitori.

Ecco alcuni consigli aggiuntivi per fasciare il neonato in maniera ancora più sicura ed efficace:

  • non stringere troppo: lo swaddling deve essere confortevole per il bambino. Bisogna evitare di avvolgerlo troppo stretto, soprattutto intorno all'addome e alle anche;
  • lasciare libere le spalle: le spalle del bambino devono essere libere per muoversi;
  • controllare la temperatura: è necessario assicurarsi che la stanza sia a una temperatura adeguata e che il bambino non sia troppo coperto;
  • smettere quando il bambino inizia a girarsi: quando il bambino inizia a rotolare (intorno ai due mesi), è il momento di smettere con lo swaddling.

Inoltre, è bene tenere a mente che: 

  • ogni bambino è diverso, quindi bisogna osservare attentamente il piccolo e adattare la tecnica di swaddling alle sue esigenze; 
  • non utilizzare lo swaddling se il bambino ha problemi respiratori o di salute;
  • smettere di fasciare il bambino se si notano segni di disagio o se il bambino ha difficoltà a respirare;
  • non lasciare mai il bambino incustodito quando è fasciato.

Potrebbe interessarti anche:


Swaddling: eventuali rischi

Lo swaddling, pur presentando numerosi benefici per il neonato, comporta anche alcuni rischi se non viene praticato correttamente.

Ecco i principali:

Sindrome della morte in culla (SIDS)

Se il bambino riesce a girarsi sulla pancia mentre è fasciato, potrebbe non essere in grado di girarsi di nuovo e rischiare il soffocamento.

È quindi fondamentale smettere di fasciare il bambino non appena inizia a mostrare segni di volersi girare. 

Surriscaldamento

Avvolgere il bambino con troppi strati di tessuto oppure utilizzare coperte o trapunte può causare il surriscaldamento, aumentando il rischio di complicazioni.

Displasia dell'anca

In alcuni casi una fasciatura troppo stretta può limitare i movimenti delle anche del bambino, aumentando il rischio di displasia dell'anca.

Difficoltà respiratorie

Se la fasciatura è troppo stretta, può comprimere il torace del bambino e rendere la respirazione più difficile.

Riduzione della mobilità

Lo swaddling limita i movimenti del bambino, che sono importanti per lo sviluppo motorio.

Dunque, questa tecnica può essere un valido aiuto per i genitori, ma è importante utilizzarla in modo corretto e sicuro.

Prima di iniziare a fasciare il bambino è importante consultare sempre il pediatra per avere maggiori informazioni e chiarire eventuali dubbi.

Arianna Bordi | Editor
Scritto da Arianna Bordi | Editor

Dopo la laurea in Letteratura e Lingue straniere, durante il mio percorso di laurea magistrale mi sono specializzata in Editoria e Comunicazione visiva e digitale. Ho frequentato corsi relativi al giornalismo, alla traduzione, alla scrittura per il web, al copywriting e all'editing di testi.

a cura di Dr. Giuseppe Pingitore
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Arianna Bordi | Editor
Arianna Bordi | Editor
in Bebe e neonati

215 articoli pubblicati

a cura di Dr. Giuseppe Pingitore
Contenuti correlati
Neonato avvolto
Test di Guthrie: che cos'è e a cosa serve

Il test di Guthrie rappresenta una delle prime analisi effettuate sui neonati per individuare patologie congenite. Scopriamo di più.

papà riposa con il suo neonato in braccio
Il neonato dorme solo in braccio? Ecco perché e cosa fare

Capita ai neo genitori di dover fare i conti con il sonno dei loro bambini, come nel caso del neonato che dorme solo in braccio per il bisogno di contatto.