Pesce nello svezzamento: quando si può dare?

Ludovica Cesaroni

Ultimo aggiornamento – 12 Maggio, 2023

Scopriamo come e se è possibile introdurre il pesce nello svezzamento

Il pesce è uno di quegli alimenti fondamentali nella dieta, grazie al suo prezioso apporto di Omega 3 e di proteine di qualità; ma di preciso quando si può introdurre il pesce nello svezzamento? E quale tipo di pesce è più indicato?

Scopriamo come e quando introdurre il pesce nell’alimentazione del neonato, assieme ad alcune ricette per prepararlo in modo semplice e salutare.

Perché dare il pesce ai neonati?

Senza dubbio il pesce non è tra gli alimenti più facili da preparare e spesso il suo sapore non è molto popolare tra i bambini piccoli; per questi motivi, a volte, il pesce non è tra i primi alimenti a cui si pensa quando i genitori si trovano a che fare con lo svezzamento del bambino, e gli vengono preferiti altri cibi. Ricordiamo, però, che il pesce azzurro è uno degli alimenti più completi.

È, invece, importante non trascurare questo alimento e introdurlo il prima possibile (ma non prima del previsto) per far abituare il bambino ad un sapore nuovo e - soprattutto - positivo per la sua salute.

Il pesce è, infatti, un alimento altamente nutriente e può essere introdotto senza timore nella dieta del bambino durante lo svezzamento. Il pesce fornisce importanti nutrienti essenziali per la crescita e lo sviluppo, tra cui:

Oltre al suo apporto nutritivo benefico, il pesce può contribuire a ridurre il rischio di malattie cardiache, migliorare le funzioni cognitive e sostenere la salute generale del bambino. 

Tuttavia, poiché alcuni tipi di pesce possono contenere livelli elevati di mercurio e altri inquinanti, è importante scegliere con molta attenzione il pesce da includere nella dieta del neonato durante lo svezzamento, e seguire alcune precauzioni per prepararlo in modo sicuro (ad esempio, utilizzando pesce senza spine).

Quando introdurre il pesce nello svezzamento?

Lo svezzamento è una fase molto delicata nella vita di un bebè, in cui si passa dal latte materno (o dalla apposita formula preparata per neonati) a cibi solidi. Una volta che il bambino ha iniziato a mangiare altri alimenti, è importante assicurarsi che la dieta sia varia e nutriente e questo include, ovviamente, anche il pesce (o almeno, per iniziare, alcuni tipi di pesce).

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, il pesce può essere introdotto nella dieta del bambino a partire dai 6 mesi di età. Ciononostante, la decisione di introdurre il pesce dovrebbe essere presa in base alle esigenze individuali del bambino e alle raccomandazioni del pediatra.

Come introdurre il pesce nello svezzamento?

Prima di introdurre il pesce nella dieta del bambino, è importante scegliere il tipo di pesce più adatto. Alcune varietà di pesce possono contenere livelli elevati di mercurio o altri inquinanti, che possono essere dannosi per la salute del bebè.

Si consiglia di scegliere pesce a basso contenuto di mercurio; tra questi vi sono:

  • Salmone
  • Sogliola
  • Sgombro
  • Trota
  • Platessa
  • Scorfano
  • Spigola

Come introdurre il pesce nello svezzamento

Il pesce può essere introdotto nella dieta del bimbo sotto forma di purea o passato di pesce, oppure in pezzetti piccoli o, ancora, in cubetti da masticare (quando comincia a masticare ). Prima di preparare il pesce per il bambino, assicurarsi di rimuovere tutte le lische e cucinarlo a dovere, fino a quando diventa tenero e facilmente sbriciolabile. Sarebbe preferibile offrire ai bambini pesce fresco e sicuro. 

Inizialmente, è consigliabile porgere al bambino piccole quantità di pesce, per abituarlo al nuovo sapore e per prevenire eventuali reazioni avverse. Se il bambino sembra non gradire il pesce, è opportuno non forzarlo nel mangiare, ma fare un nuovo tentativo, magari preparando il pesce in modo diverso.

 Quale pesce scegliere per lo svezzamento

Nello svezzamento, è importante scegliere il pesce giusto per garantire una dieta equilibrata e nutriente per il bambino. Si consiglia di preferire pesci magri come:

  • il merluzzo;
  • la sogliola;
  • il nasello, che sono anche pesci a basso contenuto di mercurio. 

Evitare invece pesci grandi come il tonno, il pesce spada e la cernia, che hanno un più alto contenuto di mercurio (oltre ad altre sostanze potenzialmente tossiche per il bebè). 

Oltre al tipo di pesce, è importante scegliere pesce fresco e di alta qualità, e cucinarli in modo sano, ad esempio alla griglia o al forno o al vapore, evitando fritture e condimenti grassi. In generale, è importante consultare il pediatra per consigli specifici in base alle esigenze e alle allergie del bambino.

Una ricetta per introdurre il pesce nello svezzamento

Per cominciare a far accettare questo nuovo alimento al bambino, può essere utile conoscere una o due semplici ricette per lo svezzamento con il pesce:

Ingredienti:

  • 100 g di filetto di merluzzo fresco
  • 1 patata
  • 1 carota
  • 1/2 cipolla
  • 1 cucchiaio di olio d’oliva
  • 1 tazza di acqua
  • Sale q.b.

Procedimento:

  1. Lavare le verdure e tagliarle a pezzi piccoli.
  2. Far soffriggere in una pentola la cipolla nell’olio d’oliva con acqua ( fare un finto soffritto) 
  3. Aggiungere le verdure e far cuocere per circa 5 minuti.
  4. Aggiungere l’acqua e il filetto di merluzzo, coprire con un coperchio e cucinare per circa 15 minuti (o fino a quando il pesce e le verdure sono morbidi e facili da schiacciare con una forchetta).
  5. Scolare l'acqua e frullare il contenuto fino ad ottenere un composto omogeneo (o, in alternativa, schiacciarlo con una forchetta).

Per una ricetta alternativa, si può usare, al posto del merluzzo, la sogliola:

Ingredienti:

  • 100 g di filetto di sogliola fresca
  • 1 patata dolce
  • 1 carota
  • 1/2 porro
  • 1 cucchiaio di olio d'oliva
  • 1 tazza di brodo vegetale
  • Prezzemolo tritato q.b.

Il procedimento è simile:

  1. Lavare e sminuzzare le verdure.
  2. In una pentola, far soffriggere il porro nell'olio d'oliva e acqua fino a doratura.
  3. Aggiungere le verdure e cucinare per 5 minuti.
  4. Aggiungere il filetto di sogliola e il brodo vegetale, coprire e far cuocere per circa un quarto d’ora, o fino a raggiungere una consistenza facile da schiacciare.
  5. Scolare il brodo in eccesso e schiacciare il tutto con una forchetta o un frullatore ad immersione fino ad ottenere una consistenza liscia.
  6. Aggiungere il prezzemolo tritato e mescolare a dovere.

In entrambi i casi, la ricetta può essere conservata in frigorifero per un massimo di 2-3 giorni o congelata in porzioni singole per un massimo di 1-2 mesi. Si consiglia di riscaldare il piatto al momento del consumo e di assicurarsi che sia a temperatura ambiente prima di darla da mangiare al bambino.

Precauzioni da seguire

Mentre il pesce può fornire importanti nutrienti per la crescita e lo sviluppo del bambino, ci sono alcune precauzioni da seguire per garantire che la dieta sia equilibrata e sicura.

Oltre a scegliere pesce a basso contenuto di mercurio, è importante variare la dieta del bambino con altri alimenti nutrienti: carne, uova, cereali, frutta e verdura non devono mancare, poiché - per quanto il pesce faccia bene - la dieta non deve essere basata solo su di esso.

Infine, bisogna tenere presente che alcuni bambini potrebbero avere allergie o intolleranze alimentari al pesce (nonché, ovviamente, ad altri alimenti). Se il bambino mostra segni di reazioni allergiche, come eruzioni cutanee, gonfiore o difficoltà respiratorie, non somministrare più l’alimento e consultare il pediatra per valutare se e quando valutare eventuali test di intolleranza o allergologici.

Ludovica Cesaroni
Scritto da Ludovica Cesaroni

Amo definirmi una creativa dalla forte impronta razionale. Scrivere, disegnare e creare con le mani sono le mie grandi passioni, ma il pungolo della curiosità mi ha sempre portato a interrogarmi sui grandi misteri della vita e a informarmi sui 'piccoli misteri' dell'uomo.

a cura di Letizia Samantha Zeverino
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