Perché un neonato perde i capelli? Quali sono le cause della cosiddetta alopecia neonatale e quali i possibili rimedi da adottare?
Scopriamolo insieme.
Perché i neonati perdono i capelli?
Alcuni bambini nascono già con una folta chioma, mentre altri sono del tutto pelati: entrambi le situazioni sono assolutamente normali, come lo è anche il fatto che, prima o poi, i neonati subiranno una perdita di capelli nel corso dei primi mesi di vita.
Tale evento, che prende il nome di alopecia neonatale, è considerato un fenomeno abbastanza comune e, nella maggior parte dei casi, non dovrebbe destare preoccupazione nei neo genitori.
La perdita di capelli nei bimbi appena nati dipende dal fatto che i follicoli piliferi al momento del parto non sono ancora del tutto maturi: essi impiegano, infatti, circa un anno per terminare il loro sviluppo ed è solo a questo punto che inizierà a crescere la capigliatura definitiva del bambino.
La chioma, quindi, potrà cambiare colore o aspetto, assumendo quelle che saranno le sue caratteristiche definitive solamente in seguito.
In genere la caduta dei capelli avviene con maggior frequenza tra il secondo e il terzo mese di vita e coinvolge tanto i bimbi di sesso maschile, quanto quelli di sesso femminile.
Le cause principali che possono determinare la perdita di capelli nel neonato sono:
- attrito. L'attrito provocato dallo sfregamento del cuoio capelluto contro il cuscino o il materasso è uno dei motivi più comuni dello sfoltimento della chioma nei neonati, in particolare in quelli che trascorrono molto tempo distesi;
- modificazioni ormonali. Se durante la gestazione il feto contenuto nell'utero materno è influenzato da un alto livello di ormoni, dopo la nascita tale quantità si abbassa bruscamente. L'alopecia nei neonati è spesso causata proprio da questa oscillazione ormonale, la quale può essere presente anche nelle neo mamme, infatti non sono rari i casi di donne interessate dal cosiddetto telogen effluvium, ovvero dalla caduta dei capelli che si verifica nelle settimane che seguono il parto;
- ciclo di vita del capello, una condizione fisiologiche che determina la caduta dei capelli anche nei bimbi appena nati;
Se la caduta dei capelli nei neonati, quindi, avviene nei primi 2-3 mesi di vita e non si accompagna ad altri sintomi particolari, allora si tratta di un fenomeno del tutto normale che non deve allarmare.
Alopecia nei neonati: altre cause
Se l'alopecia nel neonato compare entro i primi mesi di vita e tende poi a regredire, si tratta di un fenomeno normale.
Qualora, tuttavia, il diradamento si accompagnasse ad eruzioni cutanee, arrossamenti, prurito o malessere, allora può essere consigliabile indagare più fondo, in modo da approfondire le possibili cause.
Ad esempio, vi è un particolare tipo di fungo, chiamato Tinea Capitis, che provoca la perdita di capelli a chiazze nei bambini, oltre a cute secca e squamosa.
O ancora, il fattore scatenante dell'alopecia infantile potrebbe essere una malattia autoimmune, come ad esempio l'alopecia areata, o l'assunzione di una particolare terapia farmacologica.
Nel caso dell'alopecia areata, essa potrebbe essere causata da una correlazione ereditaria e si manifesta con un'area di calvizie abbastanza estesa, liscia e totalmente priva di capelli.
Altre possibili cause che potrebbero determinare l'alopecia nei bambini sono l'abitudine a code e codini eccessivamente stretti o la tricotillomania, ovvero l'abitudine a tirarsi continuamente i capelli o a strapparli.
Inoltre è anche possibile che si verifichi una condizione chiamata "telogen effluvium da causa acuta", la quale si manifesta in seguito a una malattia, a un intervento chirurgico o a febbre particolarmente alta, che si manifesta quando una grande quantità di capelli passa rapidamente alla fase telogen e, quindi, tende a cadere.
In tutti questi casi sarà solamente il proprio pediatra di riferimento, dopo aver visitato il bimbo, che potrà indicare la causa più probabile del problema e ad indicare la cura più adatta.
I rimedi contro la perdita di capelli nei neonati
Non esistono veri e propri rimedi contro la perdita di capelli nei bambini molto piccoli, se non l'accortezza di non utilizzare shampoo anti caduta o trattamenti specifici, i quali, oltre che inutili, potrebbero anche rivelarsi dannosi per la cute delicata dei bimbi.
È importante lavare la chioma non troppo spesso (circa 2-3 volte alla settimana), mantenere una corretta igiene del cuoio capelluto (utilizzando acqua tiepida e un detergente delicato) e massaggiando con dolcezza la testa del bimbo, evitando di utilizzare le unghie.
Non appena il neonato raggiunge i 5-6 mesi d'età, un aiuto per stimolare la crescita dei suoi capelli, arriva anche dall'alimentazione.
Con l'avvio dello svezzamento, infatti, sarà possibile introdurre nuovi alimenti contenenti vari aminoacidi, i quali sono indispensabili per il benessere dell'organismo.
Fra questi, i più importanti sono la cisteina e la lisina, che sono contenuti nella carne, nei legumi e nel pesce.
Oltre agli aminoacidi, poi, sarà fondamentale che il bimbo assuma una corretta quantità di sali minerali, come ad esempio il ferro (presente nelle verdure, nella carne e nei legumi), lo zinco, lo zolfo e il magnesio.
Tutte queste sostanze servono per mantenere la salute del follicolo pilifero, per aumentare la produzione di cheratina da parte dell'organismo, per velocizzare la crescita della chioma e per irrobustirla.
Un ulteriore rimedio semplice, ma altrettanto utile, è quello di far trascorrere più tempo a pancia in giù al bambino.
L'attrito della cute sulle superfici può provocare la caduta dei capelli, pertanto, sia per contrastare questo fenomeno, sia per favorire lo sviluppo muscolare e motorio del bimbo, può essere consigliabile fargli passare del tempo sulla sdraietta oppure a pancia in giù.
Potrebbe interessarti anche:
- Riflessi neonatali primari, ecco cosa sapere
- Neonato mangia ma non cresce di peso: quali cause
- Salivazione neonato, come capire quando diventa eccessiva?
Alopecia nei bambini più grandi: cause e rimedi
Se nei neonati fino al 4° mese l'alopecia è considerato un fenomeno fisiologico, nei bambini più grandi può destare una seria preoccupazione nei genitori.
L'alopecia in età pediatrica può avere molte cause, fra cui le principali sono:
- alopecia areata. Fra le cause più comuni di alopecia nei bimbi e negli adulti, questa patologia è causata da un mix di fattori predisponenti, come ad esempio la correlazione ereditaria, la presenza di malattie autoimmuni, lo stress, le infezioni e la trisomia 21;
- fattori genetici. L'alopecia triangolare congenita, ad esempio, è una tipologia di calvizie infantile presente già nel grembo materno che, purtroppo, è permanente;
- patologie ai danni della tiroide. L'ipotiroidismo, ad esempio, determina una scarsa produzione di ormoni tiroidei, i quali sono indispensabili per garantire una crescita dei capelli normale;
- malattie autoimmuni, quali ad esempio il lupus;
- neoplasie;
- disturbi del metabolismo;
- squilibri nutrizionali, come ad esempio una forte carenza di zinco o di ferro, dovuta a una dieta eccessivamente rigida, sbilanciata o povera;
- ripetuti stress meccanici a danno della capigliatura;
- fattori emotivi legati a situazioni di forte stress o di ansia;
- infezioni micotiche. Tra le cause che determinano l'alopecia infantile vi è anche l'infezione da funghi. In particolare, è un parassita chiamato Tinea Capitis a favorire la formazione di macchie sul cuoio capelluto nella quali non crescono i capelli.
Alopecia nei bambini: quale cura?
I rimedi per contrastare la perdita di capelli nei bambini più grandi dipende essenzialmente dalla causa primaria del problema.
Il primo consiglio da attuare, quindi, è quello di rivolgersi al proprio pediatra di riferimento per indagare i motivi che hanno portato all'alopecia ed eventualmente effettuare analisi specifiche in grado di chiarire la situazione.
Sarà poi il pediatra, una volta valutata la situazione, a indirizzare i genitori verso uno specialista, come ad esempio un endocrinologo in caso di disturbi della tiroide, un tricologo oppure uno psicologo.
Qualora la problematica fosse di natura dermatologica, come l'infezione da tigna, il dermatologo potrà prescrivere un antimicotico da assumere per via orale, uno shampoo antifungo, o, se il bimbo fosse molto piccolo, una crema a base di corticosteroidi.
Al contrario una malattia come l'alopecia areata, che non ha una vera e propria causa facilmente individuabile, non ha una cura specifica, mentre per quanto riguarda la tricotillomania, essa è un disturbo di tipo psicologico legato a una forte ansia nel bimbo, e può essere superata mediante una terapia psicoterapica.