Quali sono le cause della scarsa crescita di un neonato? È vero che i bambini allattati al seno crescono meno di quelli che bevono il latte in formula? È il caso di preoccuparsi se il neonato mangia ma non cresce di peso? Facciamo chiarezza su questo argomento.
Perché un neonato non cresce di peso?
L'accrescimento, ovvero la crescita di un bambino espressa sia in termini di peso che di altezza, è misurata sulla base delle curve dei percentili ed ogni bimbo segue una sua determinata evoluzione, influenzata solitamente da fattori genetici e ambientali.
Un neonato dalla crescita lenta si caratterizza per il fatto di rimanere tra il 3° e il 5° percentile, tuttavia tale condizione non dovrebbe destare una preoccupazione immediata. Sono infatti moltissimi i bambini che mettono su poco peso, o lo fanno solo molto lentamente, e ciò rientra perfettamente nella normalità.
Per valutare se è vero che un neonato cresce poco, e in quale percentuale, i pediatri fanno riferimento alle cosiddette "curve di crescita", ovvero delle tabelle in cui viene riportato l'andamento di ogni singolo bimbo in rapporto alle sue caratteristiche personali.
Ciò significa che se un bambino, fin dalla sua nascita, si è attestato su un percentile piuttosto basso, e lì continua a rimanere anche col passare dei mesi, la sua crescita è considerata fisiologica; diverso è, invece, il caso, di un neonato che manifesta una decrescita della curva molto evidente, la quale può effettivamente significare che vi è qualche fattore che impedisce il suo sviluppo fisico.
In ogni caso, predire con certezza quale evoluzione in termini di peso o di altezza avrà un bimbo non è sempre facile, pertanto una crescita lenta nel neonato durante le prime settimane o i primi mesi di vita non è sempre il segnale che c'è qualcosa che non va, ma può semplicemente essere una sua caratteristica fisiologica.
Neonato non aumenta di peso: quali cause
I neonati dovrebbero aumentare di circa 150 grammi di peso a settimana, tuttavia tale valore può non essere fisso per tutti. Fra le cause che possono determinare una crescita rallentata vi sono:
- problemi di suzione. Sia per i bambini allattati al seno, che per quelli che prendono il biberon, la difficoltà ad alimentarsi costituisce una delle prime cause di scarsa crescita ponderale;
- nascita pretermine;
- poppate troppo poco frequenti;
- episodi di vomito o di diarrea;
- allergia alle proteine del latte;
- reflusso gastroesofageo;
- patologie, quali la fibrosi cistica o le malattie infettive;
- assunzione di un'eccessiva quantità di liquidi, come acqua o tisane, che toglie il senso di fame al bimbo;
Per quanto riguarda un bambino più grande che non cresce di peso, le cause possono includere le intolleranze alimentari (celiachia), le allergie, la presenza di malattie croniche intestinali, le alterazioni ormonali oppure le difficoltà psicologiche.
Spesso le cause alla base di un bambino che non cresce, sono più banali di quanto non si pensi: basta ad esempio una semplice gastroenterite per rallentare l'accrescimento, tuttavia si tratta di una condizione temporanea e risolvibile.
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Neonato che non cresce di peso: quando preoccuparsi
Solitamente un neonato raddoppia il peso che aveva alla nascita intorno al 5°-6° mese di vita e lo triplica entro l'anno, mentre per quanto riguarda la statura, essa aumenta del 50% dopo 12 mesi dalla nascita.
Se, tuttavia, per quanto riguarda il peso molto dipende dalla quantità di cibo che il bimbo assume, l'altezza è determinata soprattutto da fattori genetici e ambientali, inoltre questi parametri sono considerati una media che, in alcuni casi, potrebbe non applicarsi a tutti.
Può capitare che i genitori abbiano un'idea irrealistica della crescita ponderale che dovrebbe mantenere il figlio, e che tendano a preoccuparsi senza un reale motivo; per questo motivo è importante tenere presente le tabelle dei percentili, senza tuttavia fare riferimento ad esse in modo eccessivamente preciso.
L'unico professionista in grado di valutare un'eventuale crescita rallentata nel neonato è solamente il proprio pediatra di riferimento, il quale saprà valutare l'andamento della curva percentile in rapporto all'evoluzione psico-motoria del bimbo. Ecco perché è importante effettuare con regolarità i cosiddetti "bilanci di salute", ovvero delle visite che servono per stabilire se il bambino sta crescendo correttamente.
Solo in seguito a una visita pediatrica approfondita, qualora il professionista lo ritenesse opportuno, si potrà sottoporre il bimbo a una serie di esami volti a indagare le cause dello scarso accrescimento.
Ad esempio, si potrà valutare la presenza di intolleranze o di allergie alimentari, di malattie gastrointestinali, di patologie genetiche oppure di disfunzioni endocrine a danno della tiroide o delle ghiandole surrenali.
Qualora il pediatra riscontrasse una diminuzione sia del peso che dell'altezza per un periodo prolungato (almeno due-tre settimane), allora potrà prescrivere indagini più approfondite per valutare le cause di questo ritardo nello sviluppo ed escludere possibili complicazioni.
Occorre comunque tenere presente che è più difficile stabilire parametri certi in caso di allattamento al seno, mentre se un neonato non cresce con latte artificiale, è più facile controllare la quantità di latte assunto dal biberon e, di conseguenza, accorgersi di eventuali anomalie.
Cosa fare se un neonato allattato al seno non cresce
Cosa fare se un neonato allattato al seno cresce poco? Innanzitutto è opportuno valutare se questa affermazione è vera, quindi è consigliabile tenere monitorato con attenzione il peso del bambino, cercando di pesarlo sempre nelle stesse condizioni (ad esempio prima o dopo del pasto), con gli stessi vestiti e con la medesima bilancia.
Poi, oltre all'osservazione del suo comportamento (cioè se è vigile o letargico, se interagisce o no, se si guarda intorno), è fondamentale tenere conto dei pannolini che esso sporca durante il giorno, il cui numero varia in base alle settimane di vita del bimbo.
Se un neonato cresce poco con latte materno, è inoltre consigliabile verificare l'efficacia della poppata, ovvero se il bimbo si attacca bene e se riesce a succhiare la giusta quantità di latte che gli serve per saziarsi, se prova dolore durante le suzione, oppure se deglutisce con regolarità.
Qualora non si riuscisse a stabilire l'efficacia o meno della poppata, si può dapprima provare ad attaccarlo più spesso, in modo da stimolare la produzione di latte, e in seguito contattare un professionista, come ad esempio le consulenti dell'allattamento, per indagare le cause che portano a una suzione non completa o saziante.
Oltre alla singola valutazione del peso, per stabilire se è vero che vi sia una reale scarsa crescita del neonato allattato al seno, è utile tenere presente queste indicazioni:
- il bambino è ben idratato e bagna almeno 5-6 pannolini di pipì nell'arco delle 24 ore;
- si sveglia affamato e succhia con vigore;
- ha la pelle rosea e tesa;
- ha un comportamento vigile e attento;
- le sue feci sono morbide e cremose, non dure;
È importante ricordare, inoltre, che le curve di crescita sono diverse per i bambini allattati al seno o con latte in formula, pertanto un neonato che cresce poco potrebbe semplicemente recuperare più avanti e raggiungere (se non superare) i bimbi che assumono latte artificiale.