La questione neonati e TV è un argomento che i genitori dovrebbero considerare con molta attenzione.
Quanto potrebbe essere innocuo o potenzialmente dannoso lasciare che un bambino ancora molto piccolo guardi un cartone animato in televisione o sul tablet?
Al giorno d'oggi, è comune vedere bambini incantati dagli schermi dei vari dispositivi che ci circondano. Bambini che al gioco manuale o all'aria aperta sostituiscono la tecnologia così presente e invasiva nelle nostre vite.
E quando si tratta di neonati? Può capitare che per abitudine si lasci la televisione accesa in presenza di un bambino appena nato, senza sapere tuttavia che la visione della televisione per i neonati di età inferiore ai 18 mesi dovrebbe essere evitata.
Vediamo cosa ne pensa e cosa raccomanda la comunità scientifica al riguardo.
Neonato e TV, le linee guida dell'OMS
Il Ministero della Salute Italiano, sulla scorta delle linee guida dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) suggerisce il divieto assoluto di guardare la tv, il PC o il tablet per i bambini con meno di 2 anni.
Dunque il neonato non dovrebbe assolutamente esserne coinvolto per diverse ragioni:
- durante le prime settimane di vita la vista non è ancora del tutto sviluppata
- non riesce a distinguere le forme, i contorni, a percepire i colori
- gli occhi si affaticano se esposti a movimenti e a fonti luminose
- il sonno potrebbe risentirne, essere disturbato e alterato
- ha bisogno di interagire col mondo reale e di vivere esperienze sensoriali.
Le direttive dettate dall'OMS consigliano anche di favorire le attività all'aperto e gli giochi psicomotori per i bambini con meno di 5 anni.
Dello stesso avviso sono i pediatri e gli psicologi che ritengono fondamentale che i genitori si adeguino ai bambini rispettandone i bisogni anche quando hanno superato i due anni di età. Soprattutto è importante comunicare e insegnare ai bambini il valore del gioco e della moderazione della TV e dei dispositivi elettronici.
Bambini e televisione in casa
Tenere sempre la tv accesa può interferire nella relazione del genitore con il bambino distratto da rumori esterni e potenzialmente più esposto al rischio di sviluppare un deficit dell'attenzione.
Col passare del tempo e con la crescita, intorno ai 2-3 anni, il piccolo può entrare in contatto con forme di intrattenimento più adatte alla sua età, inclusa la tv, ma sempre con moderazione per evitare che prenda il sopravvento e interferisca con il suo processo evolutivo.
Questo è il caso dei cartoni animati, che, se scelti con attenzione, possono avere un valore sia informativo sia educativo.
TV e neonati, la ricerca suggerisce l'impatto sullo sviluppo cerebrale
Una ricerca del 2019 ha esaminato 47 bambini sani, di età compresa tra 3 e 5 anni, con l'abitudine di guardare la TV per un tempo più lungo di quello consigliato (1 ora al giorno).
Dallo studio è emersa l'influenza della tv sulle cellule del cervello coinvolte nelle capacità cognitive relative alle abilità linguistiche (come parlare e capire il linguaggio) e delle competenze di lettura e scrittura, così come altre funzioni cognitive (pensare, apprendere, ricordare).
In sintesi, lo studio suggerisce che trascorrere troppo tempo davanti alla TV prima dei 5 anni potrebbe ripercuotersi sulla capacità di apprendere il linguaggio e altre funzioni cognitive.
Secondo una ricerca del 2017, inoltre, l'eccessivo uso della televisione può ritardare lo sviluppo del linguaggio del bambino che non interagisce attivamente con i genitori distratti dalla TV, anche se questa resta accesa come sottofondo.
Un altro studio condotto dall'American Academy of Pediatrics suggerisce che un maggiore uso dei media nei primi mesi di vita e nell'infanzia riduce le ore di sonno.
Televisione e bambini, come regolarsi dai 18 mesi di età
Sulla base dei risultati ottenuti da studi e ricerche, secondo gli esperti non è sicuro lasciar guardare la TV prima dei 18-24 mesi di età.
Ma anche negli anni successivi, secondo le linee guida dell'AAP (American Academy of Pediatrics), i genitori dovrebbero essere molto cauti nel selezionare solo programmi e app adatti, e non lasciare che i bambini li guardino da soli.
Può capitare, infatti, che in casa mentre si cucina, si fanno faccende o si lavora al computer, il bambino resti anche ore e ore davanti alla televisione o al tablet. Questa abitudine alla lunga può in effetti inibire la sua curiosità nei confronti di altri stimoli. Stimoli che hanno più a che vedere con giocattoli, libri o altre attività più idonee per il suo sviluppo.
A questo proposito, si consiglia di preferire altre forme di intrattenimento alternative alla TV, come le palestrine di gomma, i libri tattili, i libri illustrati, i giochi manuali, musicali ecc.
Le passeggiate esplorative, insieme, sono anche molto educative se si parla con il bambino indicando tutto ciò che lo circonda e incontra di nuovo, così che possa imparare a riconoscerli e a dar loro un nome.
Iniziare l'attività fisica già da piccoli è fondamentale per imparare e acquisire sin da subito uno stile di vita sano e salutare. Un valore aggiunto che negli anni successivi rappresenterà l'innesco per fare scelte più sane e consapevoli.
È ancora la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità a raccomandare l'attività fisica anche per i neonati con età inferiore a un anno. Chiaramente con l'aiuto dei genitori che possono tenerlo in movimento con giochi interattivi.
Televisione e bambini piccoli, i consigli
Ci sono comportamenti che sembrano ininfluenti, ma che invece possono fare una grande differenza nel modo in cui un bambino cresce e nelle abitudini e stili di vita che adotta.
Gli esperti consigliano di trascorrere più tempo insieme in famiglia, anche quando si guarda la TV, per commentare il contenuto di un cartone animato o di un film per i più piccoli. Questo li stimola all'analisi, al confronto, aiutandoli a sviluppare la capacità espressiva e quella legata al discernimento.
Tra gli altri accorgimenti:
- selezionare con cura i contenuti più educativi
- eliminare TV, cellulare, iPad o laptop dalla camera da letto
- dosare il tempo (1 ora al giorno per i bambini dai 2 ai 5 anni) che si trascorre davanti alla TV o ad altro dispositivo
- dedicare alcuni ambienti in casa solo ai giochi manuali e interattivi
- trascorrere del tempo con il bambino senza dispositivi tecnologici, durante la sera e il weekend
- distinguere i diversi momenti da dedicare alle varie attività: quando si mangia, non si dovrebbe guardare la TV o ad altra fonte di distrazione. Il pasto dovrebbe essere vissuto con tranquillità e consumato con i giusti tempi. Ciò non accade quando il bambino ha fretta di finire il suo piatto per correre alla TV o al tablet.