Manovra di Ortolani: in cosa consiste e perché si fa

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 12 Settembre, 2024

Neonato sdraiato con una persona che gli tiene le mani e ci gioca

La manovra di Ortolani è un test clinico importante per la diagnosi precoce della displasia congenita dell'anca nei neonati (prelussazione o lussazione), solitamente eseguita insieme alla manovra di Barlow, che valuta la lassità dell'anca ponendo il neonato a gambe e ginocchia flesse di 90°, spingendo lungo l'asse del femore.

Queste due manovre vengono effettuate di routine durante i controlli pediatrici nei primi mesi di vita del neonato.

Una corretta esecuzione di questa manovra da parte di professionisti qualificati consente di identificare tempestivamente eventuali anomalie dell'anca e avviare un trattamento adeguato per favorire il normale sviluppo dell'articolazione.

L'articolazione dell'anca

L'articolazione dell'anca è formata dall'unione tra la testa del femore (parte del femore) e l'acetabolo (parte dell'osso dell'anca).

L'acetabolo è la cavità articolare che si trova nell'osso dell'anca (osso coxale) e che accoglie la testa del femore, formando l'articolazione coxo-femorale.

L'acetabolo fornisce stabilità e supporto al peso del corpo durante la postura eretta e il movimento.

Questa configurazione permette un'ampia gamma di movimenti, consentendo flessione, estensione, abduzione, adduzione, rotazione e altri movimenti dell'arto inferiore.

Cos'è la displasia congenita dell'anca

La displasia congenita dell'anca è una condizione in cui l'articolazione dell'anca non si sviluppa correttamente nel feto o nel neonato.

In pratica, la testa del femore (l'osso della coscia) non si adatta perfettamente all'acetabolo (la cavità dell'anca), rendendo l'articolazione instabile o addirittura causando una dislocazione completa.
 
Le cause esatte della displasia congenita dell'anca non sono del tutto chiare, ma si ritiene che diversi fattori possano contribuire al suo sviluppo.

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Tra questi:

  • familiarità (presenza di casi in famiglia);
  • posizione del feto nell'utero (soprattutto nella presentazione podalica, con il sederino rivolto verso il basso);
  • esposizione agli ormoni materni durante la gravidanza.

Inoltre, le femmine sono più colpite rispetto ai maschi, e la condizione è più frequente nei primogeniti.

Importanza della diagnosi precoce

La diagnosi precoce della displasia congenita dell'anca, che può essere fatta attraverso i due test come le manovre di Ortolani e Barlow e, se necessario, con l'ausilio di ecografia o radiografia, è fondamentale per un trattamento tempestivo ed efficace.

Se identificata nei primi mesi di vita, questa condizione può essere trattata con metodi non invasivi come l'uso di tutori o divaricatori che mantengono l'anca nella posizione corretta, favorendo il normale sviluppo dell'articolazione.

Se non trattata adeguatamente, la displasia congenita dell'anca può portare a problemi a lungo termine, come un'andatura anomala, differenza di lunghezza delle gambe, dolore e sviluppo precoce di artrosi.

Cos'è la manovra di Ortolani

La manovra Ortolani o anche nota come Segno di Ortolani, insieme alla manovra di Barlow, è un test clinico utilizzato per valutare la stabilità dell'anca nei neonati e identificare precocemente la presenza di displasia congenita dell'anca

Questa condizione si verifica quando l'articolazione dell'anca non si sviluppa correttamente, causando instabilità o dislocazione della testa del femore rispetto all'acetabolo.

Come si esegue la manovra

Il test Ortolani viene eseguito da un medico qualificato seguendo questi passaggi: 

Posizione iniziale

Il neonato viene posto supino (sulla schiena) su una superficie piana con le anche e le ginocchia flesse a 90°.

L'esaminatore posiziona le mani sulle ginocchia del bambino con i pollici sulla parte interna (mediale) della coscia e le altre dita sulla parte esterna (laterale) della coscia e sull'area del grande trocantere (una prominenza ossea dell'anca).

Esecuzione del test

Mantenendo le anche flesse, l'esaminatore applica una leggera pressione verso l'alto con le dita sulla parte esterna della coscia, cercando di "ridurre" o riposizionare la testa del femore nell'acetabolo. 

Contemporaneamente, esegue un movimento di abduzione dell'anca (allontanando la gamba dalla linea mediana del corpo) in modo lento e delicato.


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Risultato del test

Se durante la manovra si avverte uno "scatto" o un movimento di rientro della testa del femore nell'acetabolo, il test è considerato positivo e suggerisce la presenza di displasia dell'anca; mentre in un'anca normale, questo movimento non produce alcun suono o sensazione particolare.

Quel "clunk" che si avverte durante la manovra di Ortolani

In un'anca lussata ma che può essere riportata in posizione, durante l'abduzione si può percepire un "clunk"; questo rumore è una sensazione tattile e talvolta udibile che indica il rientro della testa del femore nell'acetabolo (la cavità dell'anca).

La sua presenza è indicativa di una possibile displasia dell'anca. Indica che l'anca era fuori sede (lussata) ma è stata riportata in posizione corretta durante la manovra.

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È importante notare che questo test deve essere eseguito con la massima attenzione da un professionista esperto, per evitare danni e per una corretta interpretazione dei risultati.

Inoltre, il test di Ortolani è solo uno degli esami utilizzati per la diagnosi della displasia dell'anca, che spesso viene combinato con altri test clinici e, se necessario, con indagini strumentali come l'ecografia.

Qual è la differenza tra le manovre Ortolani e Barlow

La manovra di Ortolani e la manovra di Barlow sono due tecniche complementari utilizzate per valutare la stabilità dell'anca nei neonati, ma hanno scopi e modalità di esecuzione differenti.
 
Come premesso poco sopra, la manovra di Ortolani mira a rilevare se un'anca dislocata può essere riportata nella sua posizione corretta all'interno dell'acetabolo. Durante questa manovra, l'esaminatore applica una forza verso l'alto e lateralmente.

Se il test è positivo, si avverte uno "scatto" o un movimento di rientro della testa del femore nell'acetabolo, indicando che l'anca precedentemente dislocata è stata riposizionata correttamente.

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D'altra parte, la manovra di Barlow ha l'obiettivo di verificare se un'anca apparentemente stabile scivola fuori dall'acetabolo. In questo caso, l'esaminatore applica una leggera pressione verso il basso e posteriormente.

Un risultato positivo si manifesta quando si percepisce uno scivolamento della testa del femore fuori dall'acetabolo, suggerendo un'instabilità dell'articolazione.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Giuseppe Pingitore
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