Mani fredde nel neonato, quando preoccuparsi?

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 28 Novembre, 2022

Scopriamo se e quando è il caso di allarmarsi per le mani fredde nel neonato

Le mani e piedi freddi nei neonati sono molto frequenti durante i primi mesi di vita e il più delle volte dipendono da un fattore fisiologico, un normale effetto della loro termoregolazione ancora poco sviluppata

Malgrado ciò, questa condizione fa preoccupare tanti genitori alle prime armi. 

Ecco perché in questo articolo vogliamo spiegare le cause delle manine e dei piedini freddi nei neonati, quando preoccuparsi e quando rivolgersi al proprio pediatra di fiducia.

Le cause delle mani e piedi freddi nei bambini 

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Il fenomeno di mani e piedi freddi è legato ad una particolare termoregolazione corporea presente nei neonati. 

Da una parte, infatti, a livello periferico la loro circolazione è più lenta e dall’altra i bambini appena nati si muovono molto poco in quanto le uniche attività che interessano questa fase della vita sono legate al sonno e all’alimentazione, quindi è chiaro che il maggior apporto di sangue fluisca verso lo stomaco e altri organi, e non verso le mani e i piedi.

Oltre a questi aspetti, c’è da considerare che ogni bambino ha le sue caratteristiche costituzionali. La condizione della temperatura corporea più bassa potrebbe essere un fattore naturale, appunto costituzionale. 

Come capire se il neonato con mani fredde sia ben coperto nei mesi invernali?

Una delle maggiori preoccupazioni dei neo-genitori è quella di sincerarsi che il bambino sia ben coperto e al caldo soprattutto durante i mesi invernali, quando si teme che una qualche forma influenzale possa mettere in pericolo la sua salute.

E in effetti, soprattutto nelle stagioni più fredde è bene appurare che il neonato sia ben coperto e protetto dalle temperature troppo rigide. 

Per capire quando il bambino sente freddo, il consiglio è quello di prendere come punti di riferimento la nuca e il petto. Se la nuca e il petto sono caldi, significa che non sta soffrendo il freddo

Se il suo colorito è normale, roseo, e non vi sono altri sintomi sospetti, non c’è alcun bisogno di allarmarsi anche se manine e piedini sono gelidi.

Per assicurarsi che non soffra il freddo, è bene coprire la testa e le orecchie con un cappellino, per evitare la termodispersione fuori casa, ma attenzione a non esagerare con l'eccessivo calore.

Coprire troppo il neonato con calze pesanti, abiti in lana, body, tutine, maglioncini, piumini, potrebbe esporlo all'eccessivo calore e quindi portare disagio, malessere e conseguenze molto gravi al bambino.

In casa, per esempio, è bene mantenere una temperatura tra i 18 - 20°C, e sia in casa sia fuori è importante osservare anche alcuni segnali che possono farci capire se il bambino è troppo coperto e sta soffrendo il caldo valutando come detto in precedenza la nuca e il petto.

La temperatura corporea del neonato

La temperatura corporea nel neonato è circa 37°C, con variazioni dal mattino alla sera

In caso di rialzo termico, tuttavia, non ci si deve allarmare perché questo fenomeno potrebbe essere associato a:

  • agitazione;
  • pianto;
  • temperatura in casa troppo alta. 

Quando preoccuparsi delle mani fredde e sudate

Ovviamente ci sono casi in cui il neonato ha le manine fredde e sudate per altre cause che, invece, è bene riconoscere e prendere in considerazione al momento opportuno:

  • febbre alta;
  • una possibile reazione allergica;
  • alterazione o squilibrio ormonale.

Ma è chiaro che queste condizioni portano con sé sintomi di altro tipo e facilmente riconoscibili, in presenza dei quali si dovrà richiedere il parere del pediatra

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A questo punto dovrebbe essere chiaro che manine e piedini freddi nei neonati non sono necessariamente il sintomo di un malessere o di un problema di salute. 

Piuttosto, sono da attribuire al sistema di termoregolazione dei neonati, un normalissimo fattore fisiologico dovuto anche alla mancanza di attività muscolare che produce calore.

Una volta appurato che il bebè è ben coperto e al caldo, sia in casa sia fuori, proteggendolo con abiti adeguati, ci si può tranquillizzare e trascorrere momenti piacevoli anche durante l'inverno. 

L'eccessiva prudenza non fa sempre bene e, anzi, dagli stessi pediatri arriva la raccomandazione a non eccedere con gli estremismi. Chiudere in casa il piccolo per la paura che si ammali, non è un atteggiamento corretto.

Il bambino deve poter uscire di casa per prendere aria nelle ore più calde anche quando fa freddo, per godere dei noti benefici del sole che incrementa l'apporto di vitamina D, fondamentale per la crescita sana delle ossa e per la salute anche negli anni a venire.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr.ssa Martina Fomasi
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