Lanugo: cos'è la peluria dei neonati

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 11 Aprile, 2024

Neonato sdraiato che dorme con le mani appoggiate sulle guance

Che cos'è il lanugo e perché compare? Quand'è che inizia a scomparire la tipica peluria dei neonati

Ecco tutto quello che c'è da sapere su questo argomento.

Che cosa si intende per peluria nei neonati

La peluria che si osserva nei neonati al momento della nascita viene chiamata lanugo ed è una condizione assolutamente normale che tende a scomparire da sola. 

Essa si manifesta come un sottile (ma folto) strato di peluria che ricopre tutto il corpo del bambino e in particolare le spalle, la schiena, la fronte e le guance.

Non deve tuttavia destare alcuna preoccupazione in quanto la lanugine del neonato è un elemento fisiologico funzionale alla sua crescita

Il colore può variare in relazione alla tonalità dell'epidermide: se il bimbo ha la pelle e gli occhi scuri è probabile che i peli tenderanno al nero, mentre se si caratterizza per i colori chiari, allora anche la peluria assumerà un colorito biondo.


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La lanugine dei neonati può tuttavia anche non presentarsi pigmentata, anche se in genere si distingue per essere molto fine e morbida

Essa ricopre il corpo del bambino a partire dal quinto mese di gravidanza e nella maggior parte dei casi cade spontaneamente tra il settimo e l'ottavo mese di vita intrauterina.

A cosa serve la lanugine nel neonato?

Il lanugo del neonato svolge principalmente tre importanti funzioni, a cominciare da quella protettiva. 

A partire dal quinto mese di gestazione, infatti, la pelle del feto inizia a ricoprirsi di questo sottile strato di peluria, la quale riveste tutto il corpo ad eccezione delle zone prive di follicoli piliferi, come ad esempio i palmi delle mani, le piante dei piedi e le labbra.

La lanugine preserva la cute del neonato e impedisce che essa si maceri a causa del contatto prolungato con il liquido amniotico

Essa, inoltre, ricopre un'essenziale funzione termoregolatrice e aiuta il bambino a mantenersi caldo all'interno dell'utero fino a quando, con il progredire della gravidanza, non svilupperà uno strato di grasso corporeo sufficiente.

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Infine, un'ultima caratteristica che distingue la lanugine del neonato è quella legata alla sua capacità di stimolare la crescita

Sembra infatti che essa favorisca la crescita e lo sviluppo sensoriale in quanto i follicoli piliferi invierebbero delle vibrazioni ai recettori sensoriali non appena il feto compie dei movimenti.

Quando scompare la peluria del neonato?

La maggior parte dei bambini inizia a perdere la peluria poco prima della nascita, ovvero intorno al settimo/ottavo mese di gravidanza. 

La lanugine si mescola al liquido amniotico e viene poi inghiottita dal feto: una volta che si trova nell'apparato digerente essa si scioglie nel muco e nella bile prodotti dal bambino, andando poi infine a costituire il meconio, ovvero le prime feci prodotte dal bambino qualche ora dopo la nascita.

Nel 30% dei casi, però, essa tende ad essere ancora presente al momento del parto e ciò può causare una certa preoccupazione nei neo genitori, i quali non si aspettano di trovare la peluria sulla fronte del neonato, sulle orecchie o in altre zone del suo corpo.

Se il bambino è nato con il lanugo non vi è motivo di preoccuparsi: esso tenderà a scomparire nel giro di qualche giorno (o al massimo di qualche settimana), non lasciando più traccia. 

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Se la peluria del neonato non cade subito è fondamentale non rimuoverla manualmente in quanto la pelle di un bimbo appena nato è molto sensibile.

Meglio quindi attendere con pazienza che i peli cadano spontaneamente, anche se dovessero volerci una o più settimane. 

Solitamente, entro massimo due mesi dalla nascita la lanugine scompare per lasciare il posto alla pelle liscia e glabra.

Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Valentina De Pietro
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