Il neonato a 12 mesi: sviluppo e progressi

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 04 Aprile, 2023

Scopriamo cosa succede al neonato dopo 12 mesi

Il neonato a 12 mesi di vita sta affrontando un momento importante del suo sviluppo, ma quali sono i progressi che caratterizzano questa fase e come si sta strutturando la sua evoluzione psicomotoria?

Vediamolo insieme.

Lo sviluppo del neonato a 12 mesi

I dodici mesi segnano una tappa fondamentale nella vita di un bambino, ovvero il suo primo anno. In questa fase il piccolo interagisce in modo sempre più continuativo e puntuale con l'ambiente che lo circonda e con le persone che costituiscono i suoi punti di riferimento.

A 12 mesi il bambino ha acquisito una maggior consapevolezza di sé e degli altri, tanto da apprezzare i momenti di connessione con gli adulti che si creano durante la giornata.

Ama dimostrare le sue capacità e ha una gran voglia di sperimentare un grado sempre più elevato di autonomia, infatti può arrivare addirittura ad imitare i gesti di mamma e papà, con gesti e parole.

I bimbi di 12 mesi hanno affinato le loro capacità di coordinazione e riescono ad afferrare oggetti anche piccoli tenendoli con il polpastrello di indice e pollice.

Sviluppo neonato 12 mesi

Utilizzano la cosiddetta "presa a pinza" per prendere il cibo o per giocare, inoltre sono anche capaci di concentrarsi più a lungo rispetto a prima. Ora amano ascoltare la voce di mamma e papà che legge una storia oppure giocare con le costruzioni e le forme impilabili.

Per quanto riguarda lo sviluppo fisico, un bimbo a 12 mesi pesa tra gli 8 e i 12,4 chili se è un maschietto, e tra i 7 e gli 11 kg se è una femminuccia; mentre la lunghezza è pari a 70-80 cm per i maschi e 68-77 cm per le femmine.

Vale, però, la regola che il bambino a 12 mesi di vita deve aver triplicato il suo peso alla nascita

Cosa mangia un neonato a dodici mesi?

Un bambino di 12 mesi ha ultimato il suo svezzamento e, ora, è finalmente pronto ad assaggiare tutto (o quasi, visto che è opportuno non somministrare alimenti troppo piccanti, pesce crudo, alcolici, caffè e tè).

Può, infatti, bere il latte vaccino e non dovrà più limitarsi a quello in formula e, sebbene ami ancora moltissimo mangiare con le mani, intorno all'anno di età il piccolo impara ad utilizzare le posate con maggiore autonomia, padroneggiando con sempre più consapevolezza la forchettina e il cucchiaino.

Pe favorire l'interesse dei bambini nei confronti del cibo, si possono mettere in pratica questi consigli:

  • presentare il cibo tagliato in piccoli pezzi da afferrare autonomamente (utilizzare i tagli sicuri);
  • non far mancare una grande varietà di cibo, in modo da fargli provare più sapori;
  • lasciarlo mangiare da solo;
  • utilizzare bavaglini in plastica che possono essere lavati facilmente;
  • fare in modo che il bimbo partecipi ai pasti di tutta la famiglia;
  • non avere fretta che finisca il piatto;
  • non forzarlo a mangiare se qualcosa non gli piace.

Si ricorda che un bambino a 12 mesi deve aver già acquisito la capacità di masticare: si tratta di una tappa evolutiva importantissima che facilita anche la dizione e l’articolazione di piccole paroline. 

Cosa fa un bambino a 12 mesi?

La crescita di un bimbo di 12 mesi segue due binari fondamentali, ovvero quello del linguaggio e quello del movimento. Per quanto riguarda il linguaggio, in genere, arrivato all'anno di età il neonato è in grado di:

  • prestare attenzione alle parole che sente pronunciare;
  • accorpare diverse sillabe per formare semplici parole;
  • rispondere a semplici comandi verbali;
  • comprendere i divieti;
  • utilizzare gesti semplici per farsi capire;
  • pronunciare parole come mamma, papà o pappa;
  • mostrare curiosità nei confronti del linguaggio.

Ogni bambino segue uno sviluppo del linguaggio a sé stante e non occorre forzarlo a parlare se ancora non ne ha voglia. Tuttavia, è opportuno segnalare al pediatra l'esistenza di alcuni comportamenti anomali rispetto alla maggior parte dei bimbi.

Ad esempio, arrivato a un anno di età, il bambino dovrebbe essere in grado di farsi capire utilizzando dei gesti (scuotere la testa per dire di no oppure tendere le braccia per farsi prendere in braccio), inoltre dovrebbe riuscire a riconoscere alcuni oggetti se gli vengono indicati.

Dal punto di vista fisico, invece, i neonati di un anno sanno:

  • mettersi in posizione seduta senza aver bisogno di aiuto;
  • gattonare o strisciare:
  • alzarsi in piedi aggrappandosi a un sostegno;
  • passare dalla posizione seduta a quella a pancia in giù o a 4 zampe;
  • camminare con l'aiuto di mamma o papà.

A un anno molti bimbi sono già in grado di camminare e, visto che ormai essi si muovono in maniera sempre più autonoma, è fondamentale prestare attenzione alla sicurezza dell'ambiente che li circonda. Ad esempio è opportuno posizionare dei paraspigoli a mobili e cassettiere, riporre più in alto gli oggetti pericolosi o coprire le prese elettriche.

Come stimolare un bimbo di 12 mesi

A 12 mesi il neonato può essere stimolato in molti modi diversi, mentre i giochi che lo attirano si fanno via via sempre più interattivi e colorati. Fra le attività consigliate per questa fase rientrano:

  • leggere insieme i libri;
  • ascoltare canzoni associate a dei movimenti 
  • manipolare gli oggetti;
  • esercitare la motricità fine con le costruzioni;
  • ascoltare la musica;
  • ballare;
  • giocare al nascondino.

Molti bambini a dodici mesi sono in grado di camminare da soli, tuttavia vi sono anche molti casi in cui i piccoli continuano a gattonare fino ai 15 mesi.

In questa fase, quindi, non occorre preoccuparsi, basta solo osservare se sono presenti altre abilità motorie, fra cui quella che consiste nel mettersi seduto da solo, il tenere la testa ben dritta oppure dimostrare interesse per l'ambiente circostante.

Un bambino di 12 mesi utilizza la manipolazione degli oggetti sia per giocare che per esercitare la sue capacità intellettive, infatti è molto importante lasciare che egli entri in contatto con diverse consistenze ed esperienze tattili.

I giochi come le costruzioni, ad esempio, sono utili perché gli consentono di concentrarsi su un'attività ludica e di finalizzare le proprie capacità nella creazione di qualcosa. 

Il sonno di bambino di 12 mesi

I bambini di 12 mesi dormono circa 12-16 ore al giorno, tuttavia in molti casi essi potrebbero già aver abbandonato il riposino del mattino.

Se l'addormentamento notturno è difficoltoso, una buona tecnica è quella di farlo precedere da un'attività rilassante e coinvolgente, come la lettura di un libro.

Per rendere questo momento speciale, è necessario creare la giusta atmosfera abbassando le luci e parlando con un tono di voce basso.

Leggere insieme ai genitori aiuta a creare un legame importante, favorisce lo sviluppo del linguaggio e allo stesso tempo rende più facile abbandonarsi al sonno.

I controlli di salute nel dodicesimo mese di vita

Tra decimo e i dodicesimo mese di vita del bambino si esegue il bilancio di salute dal pediatra. Durante questa occasione il medico misura il bimbo e ne annota i valori, registra i progressi dal punto di vista motorio e del linguaggio e, infine, fornisce ai genitori qualche indicazione sullo sviluppo cognitivo del piccolo.

Visto che il bambino passerà sempre più tempo ad affinare le sue abilità di camminatore, è opportuno prendere in considerazione l'acquisto di un paio di scarpe primi passi.

La maggior parte dei pediatri, tuttavia, è concorde nell'affermare che i neonati imparano a camminare meglio se sono a piedi nudi (o protetti solo con un paio di calzini antiscivolo) in quanto solo così saranno in grado di utilizzare liberamente l'articolazione del piede e della caviglia, appoggiando in maniera corretta la pianta del piede

Dal momento in cui inizia a muovere i primi passi, per un bimbo iniziano anche le prime cadute accidentali a terra. Quando accade è importante che i genitori non si agitino e che non rimproverino il piccolo, ma che, al contrario, comunichino sicurezza e padronanza della situazione.

Una volta accertati che non è successo nulla di grave, il bambino va invitato a rialzarsi in modo affettuoso, senza drammatizzare l'accaduto.

Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Letizia Samantha Zeverino
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