Esiste un'età massima per far dormire un bambino appena nato nella carrozzina? Quali sono gli aspetti da considerare e dopo quanto tempo è possibile cambiare supporto? Scopriamo fino a quanti mesi il neonato può dormire nella carrozzina e perché.
Dalla carrozzina al passeggino: quando è il momento di cambiare?
Il supporto che viene solitamente utilizzato durante i primi mesi di vita per trasportare il neonato, è la navicella, o carrozzina. Ne esistono di diverse tipologie, da quelle dotate di un sostegno che consente di staccarle dalle ruote e di tenerle in casa senza sporcare il pavimento, a quelle che si possono sfruttare anche in auto o per percorrere strade accidentate.
Il neonato, durante le sue prime settimane, trascorre molte ore nella carrozzina, e capita spesso che qui vi si addormenti. Sono molti, infatti, i genitori che hanno l'abitudine di far dormire il bambino in questo supporto anche durante la ore notturne, dal momento che non esiste nessuna controindicazione che ne vieti l'uso.
Per quanto riguarda, invece, il passaggio dalla carrozzina al passeggino, mamma e papà si pongono il dubbio di quando effettuare il passaggio da un mezzo di trasporto all'altro. Non esiste, in realtà, un limite temporale preciso, e molto dipende dalle abitudini del bimbo, dal suo peso e dallo stile di vita della famiglia.
La maggior parte delle case produttrici consigliano di utilizzare la carrozzina fino ai sei mesi di vita del bambino, tuttavia ciò che incide maggiormente sono le sue conquiste motorie. Come capire, allora, fino a quanti mesi il bimbo può dormire nella carrozzina senza pericoli?
La discriminante è legata alla capacità del bimbo di girarsi su sé stesso e di alzarsi a quattro zampe in autonomia. Questa tappa viene raggiunta, nella maggior parte dei casi, proprio intorno ai sei mesi, tuttavia non sono rari i neonati in grado di posizionarsi in quadrupedia già fin dai quattro mesi.
Non appena un bambino impara a mettersi a girarsi sulla pancia, non passerà molto tempo che riuscirà a tirarsi su appoggiandosi con le mani alla navicella, mettendo a rischio la sua sicurezza.
Inoltre, le carrozzine sono progettate per ospitare neonati di peso inferiore ai nove kg. Molti bambini superano questo limite dopo i sei mesi di età, e possono esserci anche piccoli che hanno uno sviluppo ponderale più marcato e che anticipano questa tappa.
Come capire se è arrivato il momento di passare dalla carrozzina al passeggino
Per capire se può essere arrivato il momento di effettuare il passaggio dalla carrozzina al passeggino, può essere utile tenere in considerazione questi elementi:
- il bambino ha superato il limite di peso indicato dal produttore nella navicella;
- il bambino è in grado di mettersi a quattro zampe da solo;
- il bambino non riesce più ad allungare le gambe e le braccia liberamente quando viene collocato dentro la navicella;
- il bambino riesce a girarsi su sé stesso.
Qualora fossero presenti queste indicazioni, significa che è arrivato il momento di non far più dormire il neonato nella carrozzina, ma di passare al passeggino con lo schienale reclinabile. Esso consente di allacciare il bimbo con le cinture di sicurezza in cinque punti, ma anche di poter contare su una superficie completamente piana dove potersi distendere per dormire comodamente.
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Come dovrebbe essere la carrozzina ideale?
Quando arriva il momento di scegliere la carrozzina ideale per ospitare il neonato durante i suoi primi mesi di vita, quali sono le caratteristiche da tenere in considerazione? Ecco quattro elementi su cui vale la pena di soffermarsi.
- la grandezza. Meglio optare per una navicella sufficientemente grande che sia in grado di ospitare comodamente il bambino, senza che questo si senta soffocare dalla mancanza di spazio. Per sopperire al bisogno di contenimento delle prime settimane, è preferibile, piuttosto, optare per un riduttore da collocare all'interno della navicella. In aggiunta a ciò, occorre tenere presente che in inverno il bimbo potrebbe essere avvolto in tutine imbottite e coperte, con la conseguenza che potrà usufruire di meno spazio ancora;
- la traspirazione. Una buona navicella deve prevedere zip, fori e aperture strategiche studiate appositamente per consentire il circolo d'aria;
- il tessuto. È preferibile scegliere carrozzine rivestite di tessuti naturali, in modo che vi sia una corretta traspirazione;
- la possibilità di regolazione. La carrozzina dev'essere progettata in modo che il bimbo possa essere comodo ma, allo stesso tempo, possa anche sentirsi sostenuto. Essa deve quindi essere facilmente regolabile e deve avere un supporto per le gambe piuttosto che un sistema di regolazione della schiena.
In commercio esistono numerosi modelli di carrozzina, e non è sempre semplice scegliere qual è quello più adatto alle esigenze della famiglia e del bimbo.
Può essere utile, ad esempio, scegliere una navicella in grado di staccarsi dalla base con le ruote e di fissarsi a un pratico supporto da tenere sempre in casa, così che non si debba necessariamente entrare con le ruote sporche dentro l'abitazione per trasportare il neonato dalla carrozzina alla culla o al lettino.