Esogestazione del neonato: cos'è e perché è importante

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 30 Agosto, 2024

Ragazza sdraiata sul letto con neonato mentre dà il biberon

L'esogestazione è il periodo di sviluppo del neonato nei primi nove mesi dopo la nascita, durante il quale il bambino continua a maturare fuori dall'utero materno.

Questo processo è importante per lo sviluppo biologico, cognitivo e relazionale del neonato, e il contatto fisico ed emotivo con la madre è fondamentale per una crescita sana. 

Vediamo perché è importante e in cosa consiste.

Cosa vuol dire esogestazione

Dopo la nascita, il neonato entra in una fase di sviluppo chiamata esogestazione. 

Il termine combina il prefisso greco "eso-", fuori, e "gestazione", dal latino gestatio, indicando un'estensione della gestazione (endogestazione o uterogestazione) del neonato, che avviene al di fuori dell'utero.

Durante i primi nove mesi di vita, il bambino, ancora immaturo da un punto di vista biologico e cognitivo, necessita di un ambiente che riproduca le condizioni del grembo materno per completare il suo sviluppo. 


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È importante, dunque, riprodurre lo stesso "ambiente" del grembo materno per continuare a dare quel calore viscerale attraverso il contatto pelle a pelle tra la mamma e il neonato, dal trasporto nel marsupio, per esempio, all'allattamento al seno; questo genere di contatto aiuta il bambino a rafforzarsi all'esterno.

L'importanza dell'esogestazione

L'esogestazione è una fase di gestazione esterna che dura circa nove mesi dopo la nascita, essenziale per il bambino per queste funzioni:

  • sviluppo biologico: la maturazione delle funzioni vitali come la respirazione, l'attività cardiaca e la regolazione della temperatura;
  • maturazione cognitiva e neurologica: il cervello del neonato continua a svilupparsi, in particolare la neocorteccia, responsabile delle funzioni cognitive superiori;
  • sviluppo affettivo-relazionale: il contatto fisico ed emotivo con la madre è funzionale per la formazione di un legame sicuro e per il benessere emotivo del bambino.

La mancanza di un contatto fisico ed emotivo madre-figlio in questa fase di esogestazione può essere dannosa per la crescita del bambino.

Questo perché il bambino viene al mondo prima che il suo sviluppo cerebrale sia completo. In realtà, il cervello necessita di molto più tempo per maturare, dopo la nascita, e diventare autonomo.

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Il bambino ha bisogno di sviluppare le sue abilità cognitive attraverso altri stimoli rispetto a quelli che riceve quando è ancora nel grembo materno.

Nell'utero, il feto può percepire ed elaborare una grande quantità di informazioni attraverso lo sviluppo degli organi di senso, ma questi non sono sufficienti per rendere autonomo il neonato da un punto di vista neurologico, psicomotorio e affettivo.

Il bambino deve poter riconoscere la mamma, affidarsi alle sue cure e da questo imprinting evolvere con sicurezza verso la propria autonomia nell'ambiente circostante.

Cosa sono i riflessi neonatali

I riflessi neonatali sono quelle funzioni innate (o riflessi arcaici) che nascono insieme al bambino e sono essenziali perché lo aiutano a prendere confidenza con il mondo che lo circonda, oltre a permettere al pediatra di valutarne la salute del sistema nervoso centrale.

Il neonato, al termine dei nove mesi di gestazione, viene al mondo dotato di riflessi neonatali primari, essenziali per la sua sopravvivenza, tra questi:

  1. il riflesso di suzione o riflesso di Epstein per alimentarsi;
  2. il riflesso di Moro, la risposta a uno stimolo improvviso che il piccolo avverte come una minaccia;
  3. il riflesso di Grasp, o di presa, che permette al bambino di stringere la mano o le dita attorno a un'altra mano, o di afferrare un oggetto;
  4. il riflesso di estrusione: il movimento istintivo della lingua che sporge in avanti per reagire a uno stimolo esterno e respingere i corpi estranei con i quali entra in contatto.

Inoltre, il neonato possiede:

  • tono muscolare sviluppato;
  • respirazione automatica e attività cardiaca funzionanti;
  • capacità di regolare la temperatura corporea.

Questi riflessi e funzioni di base sono fondamentali per la sopravvivenza immediata. Tuttavia, lo sviluppo di funzioni cerebrali più complesse, che distinguono l'essere umano dagli altri animali, richiede del tempo.

Si tratta di un processo evolutivo graduale permette al cervello di maturare e acquisire capacità cognitive superiori, gettando le basi per l'apprendimento e lo sviluppo futuro.

Quali sono i benefici del contatto materno

Il contatto fisico con la madre offre numerosi benefici al neonato che contribuiscono al suo sviluppo. Innanzitutto, favorisce la stabilizzazione delle funzioni vitali, regolando la frequenza cardiaca, la respirazione e la temperatura corporea.

Questo stato di calma e relax stimola l'appetito del bambino facilitandone la digestione e promuovendone un sano aumento di peso.

La vicinanza materna e il sonno tranquillo che ne deriva svolgono un ruolo nella maturazione cerebrale, sostenendo lo sviluppo cognitivo del neonato.

Infine, il contatto fisico rafforza il legame emotivo tra madre e figlio, creando un profondo senso di sicurezza e protezione che è fondamentale per lo sviluppo psicologico del bambino.

Questi benefici, nel loro insieme, pongono le basi per un sano sviluppo fisico, emotivo e cognitivo del neonato:

  • contatto pelle a pelle: il contatto diretto con la pelle della mamma aiuta a stabilizzare le funzioni vitali del neonato;
  • dormire sul petto della madre migliora il riposo del bambino;
  • trasporto nel marsupio: portare il bambino in un marsupio può fornire il calore e il comfort necessari;
  • allattamento al seno: l'allattamento, se la mamma riesce o ha deciso di farlo, non solo nutre il bambino, ma rafforza anche il legame madre-figlio.

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La marsupioterapia, anche nota come kangaroo care o skin-to-skin contact, è una pratica di cura complementare alle terapie mediche standard in cui i genitori tengono il proprio bambino sul petto, pelle a pelle, subito dopo la nascita, in particolare se nato prematuro o con un peso inferiore alla norma.

Lo stesso concetto viene espresso dal bonding neonatale, ovvero il momento subito dopo il parto, quando la madre e il bambino appena nato dovrebbero trascorrere insieme almeno 2 ore per creare lo scambio emotivo dopo il trauma della nascita, e poter percepire la presenza rassicurante della mamma.

Fasi dell'esogestazione

L'esogestazione favorisce lo sviluppo fisico, emotivo e cognitivo del neonato, ponendo le basi per una crescita sana ed equilibrata.

Si può rappresentare con alcune fasi di sviluppo che si susseguono nel corso dei primi 9 mesi di vita:

  • nei primi tre mesi, il bambino si adatta alla vita fuori dall'utero e sviluppa le funzioni vitali di base;
  • da tre a sei mesi, inizia la maturazione cognitiva e il riconoscimento delle figure di attaccamento;
  • infine, da sei a nove mesi si rafforzano le abilità motorie e cognitive; il neonato interagisce maggiormente con l'ambiente circostante.

Fase iniziale (0-3 mesi)

  • contatto pelle a pelle frequente;
  • allattamento;
  • sviluppo del legame preferenziale madre-figlio. 

Fase intermedia (3-6 mesi)

  • aumento delle interazioni sociali;
  • inizio dell'esplorazione dell'ambiente;
  • continuazione del contatto fisico e dell'allattamento.

Fine dell'esogestazione (6-9 mesi)

  • maggiore indipendenza del neonato;
  • riduzione graduale del contatto costante;
  • preparazione alla separazione.

Durante tutte queste fasi, il contatto fisico tra madre e bambino offre numerosi benefici:

  • stabilizzazione delle funzioni vitali;
  • stimolazione dell'appetito;
  • promozione dello sviluppo cognitivo;
  • rafforzamento del senso di sicurezza del bambino.
Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Giuseppe Pingitore
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