Detersivi per neonato: consigli sulla routine del bucato

Arianna Bordi | Editor

Ultimo aggiornamento – 25 Ottobre, 2024

Una donna tira fuori dalla lavatrice dei vestiti da bambino

La scelta del detersivo per il neonato è fondamentale per proteggere la sua pelle delicata.

È importante optare per prodotti specifici, formulati per minimizzare il rischio di allergie e irritazioni.

Vediamo di seguito un approfondimento. 

Detersivi per neonati: caratteristiche da valutare

La pelle dei neonati è molto più sensibile di quella degli adulti, e può reagire negativamente a sostanze chimiche aggressive.

Un detersivo per i panni specifico per le loro esigenze è formulato con ingredienti delicati e ipoallergenici, che rispettano il pH naturale della pelle e riducono al minimo il rischio di irritazioni.

Vediamo, dunque, le caratteristiche dei detersivi per neonati:

  • ipoallergenici: riducono al minimo la presenza di sostanze che potrebbero scatenare reazioni allergiche;
  • dermatologicamente testati: sottoposti a test clinici per garantire la massima tollerabilità sulla pelle;
  • senza profumi e coloranti: eliminano sostanze che potrebbero irritare o sensibilizzare la pelle;
  • a pH neutro: rispettano il naturale pH della pelle del bambino;
  • biodegradabili: rispettosi dell'ambiente; 
  • certificazioni biologiche che assicurano che il prodotto sia formulato con ingredienti naturali e rispettosi dell'ambiente.

Potrebbe interessarti anche:


Ecco quali ingredienti cercare in un detersivo per neonati:

  • tensioattivi delicati: derivati da fonti naturali come il cocco, puliscono efficacemente senza irritare la pelle;
  • ingredienti naturali: estratti di piante, come camomilla e aloe vera hanno proprietà lenitive e protettive. 

Bisogna, però, tenere a mente che è sempre necessario avere il pediatra come riferimento per qualsiasi dubbio o preoccupazione riguardante la salute del bambino.

Alcune indicazioni utili per il bucato dei più piccoli

Nei primi mesi di vita è consigliabile sterilizzare i capi del bambino, soprattutto quelli che entrano in contatto diretto con la bocca (bavaglini, lavette, asciugamani, etc.); è possibile farlo bollendoli o utilizzando uno sterilizzatore a vapore.

Una volta che ha superato i primi mesi di vita, la sterilizzazione può essere meno frequente.

Vediamo di seguito delle indicazioni generali per gestire il bucato dei bimbi: 

  • leggere attentamente le etichette dei prodotti: verificare sempre la composizione e scegliere quelli specificamente indicati per neonati;
  • lavare separatamente: separare i capi del neonato da quelli degli adulti per evitare contaminazioni;
  • risciacquare abbondantemente: assicurarsi che non rimangano residui di detersivo sui capi;
  • preferire i programmi delicati: in lavatrice utilizzare programmi a basse temperature e con pochi giri di centrifuga;
  • evitare l'ammorbidente: l'ammorbidente potrebbe ostruire le fibre dei tessuti e trattenere residui di detersivo;
  • consultare il pediatra: il pediatra può consigliare il prodotto più adatto alle esigenze del bambino;
  • scegliere marche affidabili: optare per marchi specializzati in prodotti per l'infanzia; 
  • lavaggio a bassa temperatura per proteggere i tessuti delicati e ridurre il consumo energetico;
  • test su una piccola zona: prima di lavare tutti i capi del bambino, provare il detersivo su una piccola zona nascosta per verificare eventuali reazioni.

Domande frequenti sul bucato dei neonati

Ecco alcune domande ricorrenti riguardo il bucato dei bebè:

Posso usare il detersivo che utilizzo abitualmente per i capi del mio bambino?

No, è sconsigliato. I detersivi classici contengono spesso sostanze chimiche aggressive che possono irritare la pelle del neonato.

Un vestito da bambina

Quali sono i rischi legati all'uso di detersivi non adatti?

Di seguito alcuni possibili rischi nell'utilizzare detersivi non specifici: 

  • dermatite da contatto: l'uso di detersivi aggressivi può causare arrossamenti, prurito e secchezza della pelle;
  • allergie: alcuni ingredienti presenti nei detersivi possono scatenare reazioni allergiche, come orticaria o eczema;
  • irritazione delle mucose: se il detersivo non viene risciacquato bene, può irritare le mucose del bambino.

È meglio un detersivo in polvere o liquido?

I detersivi liquidi sono generalmente più delicati e si risciacquano meglio. 

Posso usare l'ammorbidente?

Gli ammorbidenti possono lasciare residui sui tessuti e irritare la pelle del bambino; è consigliabile evitarli, soprattutto nei primi mesi di vita.

L'acido citrico, però, potrebbe rappresentare un'ottima alternativa agli ammorbidenti tradizionali. 

In conclusione, occorre considerare che ogni bimbo è diverso: osservare attentamente la pelle dei propri figli dopo aver utilizzato un nuovo prodotto è, dunque, utile per individuare eventuali problematiche; nel caso di dubbi o preoccupazioni, è fondamentale consultare il pediatra. 

Arianna Bordi | Editor
Scritto da Arianna Bordi | Editor

Dopo la laurea in Letteratura e Lingue straniere, durante il mio percorso di laurea magistrale mi sono specializzata in Editoria e Comunicazione visiva e digitale. Ho frequentato corsi relativi al giornalismo, alla traduzione, alla scrittura per il web, al copywriting e all'editing di testi.

a cura di Dr. Giuseppe Pingitore
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Arianna Bordi | Editor
Arianna Bordi | Editor
in Bebe e neonati

194 articoli pubblicati

a cura di Dr. Giuseppe Pingitore
Contenuti correlati
gambette di neonato in sala parto
Indice di Apgar: cos’è e come si calcola

L'indice di Apgar rappresenta uno strumento fondamentale per valutare le condizioni di salute del neonato alla nascita. Scopriamo di più.

bimbo piange nella culla e mamma lo guarda sconsolata
Cos'è la sindrome del bambino scosso, o Shaken Baby Syndrome

Che cos'è la Sindrome del bambino scosso, anche detta Shaken Baby Syndrome? Scopriamo quali sono i sintomi correlati e le sue conseguenze sul neonato.