L’allattamento misto consiste nel nutrire il bambino alternando poppate al seno e con il biberon, ricorrendo sia al latte naturale sia, qualora necessario, a quello artificiale.
Nelle sue prime settimane di vita, infatti, un neonato necessita in media di 8-12 poppate al giorno. Non sempre però la quantità disponibile di latte materno è sufficiente: per fornire al piccolo tutto il nutrimento di cui ha bisogno può, quindi, essere utile ricorrere all’allattamento misto.
Ma di cosa si tratta nello specifico e come funziona? Esistono degli orari da seguire per praticare l’allattamento misto nel modo corretto? Vediamo insieme come funziona questo importante modo per favorire una crescita del bambino sana e sicura.
Come fare l'allattamento misto e come regolarsi?
Prima di ricorrere all’allattamento misto, gli esperti consigliano di attendere almeno 3-4 settimane dall’inizio dell’allattamento. Questo perché subito dopo la nascita, la produzione di latte materno è ancora irregolare, e deve perciò stabilizzarsi.
Una volta pronta, la mamma può ricorrere a due tipologie di allattamento misto:
- allattamento misto complementare, che consiste nel somministrare al bambino latte materno dal seno e latte materno o artificiale dal biberon durante la stessa poppata;
- allattamento misto alternato, che consiste nell’alternare latte materno dal seno e latte artificiale dal biberon durante poppate successive.
Per quanto riguarda le dosi e la frequenza delle poppate, ogni neonato ha le proprie esigenze, le quali dovranno essere attentamente valutate dalla madre e dal pediatra.
Se il bambino si stacca spontaneamente dal seno materno ma sembra ancora affamato, per esempio, è possibile ricorrere alla somministrazione di latte artificiale dopo la poppata, a patto di tentare comunque di offrirgli prima anche l’altro seno.
Ci sono orari da seguire?
L’allattamento misto risulta un metodo molto utile sia per supplire ad eventuali carenze di latte materno sia per le mamme che decidono di tornare a lavorare, e per questo non possono offrire il latte al seno durante l’intero arco della giornata.
Non esistono orari specifici in cui si consiglia di applicare l’allattamento misto, anche se il consiglio è quello di nutrire il piccolo con latte artificiale nelle ore serali, subito prima di andare a dormire. Il latte formulato, infatti, ha un maggiore potere saziante, capace di facilitare il sonno del bambino.
In alternativa, il latte artificiale può andare bene anche al pomeriggio come merenda, permettendo così alla mamma di allattare al seno sia la mattina sia la sera.
Allattamento misto alternato: di cosa si tratta?
Come abbiamo anticipato, per allattamento misto alternato si intende un metodo di allattamento che prevede di alternare nelle diverse poppate il seno e il biberon.
Si tratta di un metodo molto utilizzato nei seguenti casi:
- quando la mamma non può garantire con il proprio latte tutto il nutrimento di cui il figlio ha bisogno (molto spesso nel caso di parti gemellari);
- quando la madre si deve assentare per lavoro;
- quando l’allattamento al seno porta alla comparsa di problematiche ai capezzoli, le quali possono far provare dolore alla mamma durante la poppata.
Tuttavia, anche se l’allattamento misto alternato risulta un sistema piuttosto comodo e i bambini sembrano preferire il latte artificiale, è molto importante che il biberon non sostituisca del tutto (o sostituisca solo gradualmente) il seno.
In questo senso, il consiglio dei pediatri è perciò quello di sostituire una poppata al seno con un biberon ogni 2 o 3 giorni.
L’allattamento misto alternato è sconsigliato ogni qual volta la mamma intenda mantenere abbondante e costante la produzione di latte: ricorrendo al latte artificiale, il rischio è quello di ridurre la produzione materna, oltre che di creare i cosiddetti ingorghi mammari.
Per questi motivi, è sempre opportuno rivolgersi al medico.