L'igiene del neonato non riguarda solo il bagnetto periodico o la detersione dopo aver cambiato il pannolino: vi sono altri passaggi importanti da seguire, come i lavaggi nasali.
Il naso di un neonato è piccolo e delicato e per questo il lavaggio nasale deve essere effettuato con estrema cura e attenzione. Scopriamone di più.
Quando fare i lavaggi nasali al neonato?
Durante il corso di tutto il primo anno di vita del bambino, la respirazione avviene solo con il naso e i bambini riescono a soffiarselo in modo autonomo e corretto solo attorno ai 5-6 anni, in genere.
Un naso con secrezioni mucose può essere molto fastidioso per un neonato, che non ha la capacità verbale per manifestarlo; ciò è ancora più accentuato in caso di naso chiuso e raffreddore, situazioni che fanno respirare male il bebè.
In tutti questi casi, il lavaggio nasale è la soluzione più opportuna per liberare il naso del neonato e detergerlo in modo corretto.
Se necessario, i genitori possono effettuare i lavaggi nasali al neonato fin dai primi giorni di vita: se il naso è chiuso, può diventare un grande ostacolo per la respirazione, specie durante il riposo o le poppate.
La nostra mucosa natale è dotata di sistemi fisiologici di pulizia quotidiana. Vi sono dei meccanismi (come lo starnuto) in grado di aiutare a liberare il naso come riflesso condizionato ad una respirazione difficoltosa. Nel momento in cui si innescano riniti che coinvolgono la mucosa con produzione di secrezioni in eccesso e il neonato non sa ancora soffiare il naso è opportuna la detersione del naso con il lavaggio nasale.
Non è necessario effettuare quotidianamente questa pratica senza bisogno, ma l’aiuto del genitore è determinante per aiutare la corretta respirazione del neonato; ciò può essere fatto sia attraverso una buona detersione del naso, sia mediante i lavaggi nasali con soluzione salina isotonica.
Sono pericolosi?
Poiché il naso è una parte molto delicata (specie per un neonato) è lecito chiedersi se i lavaggi nasali siano pericolosi. La risposta è no: non vi sono pericoli nell’effettuare questa pratica, se effettuata in maniera corretta
Infatti, i lavaggi nasali, come accennato, sono necessari in caso di naso chiuso, riniti, allergie nasali e raffreddori: tutte situazioni in cui è presente del muco in eccesso che ostruisce la respirazione.
L’aspetto del muco va valutato per scegliere la soluzione salina con cui effettuare il lavaggio nasale del neonato:
- muco trasparente: soluzione salina isotonica;
- muco giallino o verdognolo: soluzione salina ipertonica.
Liberare il naso è dunque un’azione indispensabile per consentire la corretta respirazione e non vi sono controindicazioni particolari a questa pratica, neanche nei lattanti.
Lavaggi nasali al neonato: ecco come farli
Per prima cosa occorre scegliere il tipo di soluzione adatta per effettuare il lavaggio nasale:
- Soluzione isotonica: contraddistinta da una concentrazione di sali simile a quella presente nelle cellule del naso, può essere utilizzata come pratica igienica quotidiana, da effettuare anche due volte al giorno e senza aspirazione. Questa soluzione aiuta a liberare il naso dal muco e dalle impurità catturate dalle ciglia nasali con il processo di respirazione; è perfetta anche per i bambini che soffrono di iper-secrezioni nasali (neonati sani ma con naso particolarmente produttivo, casi in cui il muco si presenta abbondante ma di colore chiaro o trasparente).
- Soluzione ipertonica: formata da una concentrazione di sali maggiore rispetto a quella delle cellule nasali, favorisce l’eliminazione del muco in eccesso e produce un effetto decongestionante in caso di influenze, raffreddori o altre patologie che affliggono le vie respiratorie. Si tratta di quei casi in cui il muco ha una colorazione giallino-verdognola: in tal caso sarà il pediatra a suggerire la frequenza con cui effettuare i lavaggi nasali. Potrebbe essere necessario l’utilizzo di uno strumento di aspirazione per facilitare la detersione del naso.
Una volta scelta la soluzione più adatta, occorre effettuare il lavaggio nasale attraverso passaggi specifici:
- mettere il bambino in posizione supina finché il bambino non riesce a stare con il capo dritto, poi passare alla posizione eretta;
- tenere la testa del neonato inclinata da un lato, accompagnando il movimento e facendo attenzione a non spingere il capo in dietro rispetto al collo;
- posizionare la siringa senza ago all’interno della narice in direzione dell’orecchio dello stesso lato della narice;
- introdurre delicatamente e lentamente la soluzione salina circa 5 ml a narice, ma può essere variabile anche intorno ai 2-3 ml , in modo continuo e senza interruzioni;
- interrompere il lavaggio quando vediamo uscire la secrezione dalla narice opposta e consolare il neonato, se necessario;
- inclinare la testa del bambino dal lato opposto e procedere con l’altra narice;
- passare una garza sul naso del bebè.
Un ottimo consiglio è quello di seguire il lavaggio del naso in condizioni di contenimento (wrapping) per rendere il procedimento più agevole per il genitore e per il neonato.
Seguendo questi passaggi ed effettuandoli con attenzione, il naso del neonato tornerà libero dal muco in eccesso e gli consentirà di riprendere la respirazione con regolarità. In ogni caso, è sempre opportuno il consulto dello specialista.