Colore degli occhi nel neonato: quando si definisce e da cosa dipende?

Paola D'Ambrosio | Web Content Editor

Ultimo aggiornamento – 27 Ottobre, 2022

Colore degli occhi nel neonato: un focus

La maggior parte dei neonati nasce con gli occhi chiari, poiché subito dopo la nascita si assiste ad una scarsa pigmentazione nell’iride, ma il colore degli occhi cambia nel tempo ed è influenzato da vari fattori.

Dunque, da cosa dipende il colore degli occhi nei neonati e quanto tempo impiega per diventare definitivo? Esistono delle condizioni che possono influenzare il colore degli occhi? Oggi approfondiamo questo argomento.

Come capire il colore degli occhi di un neonato? Da cosa dipende?

Il colore degli occhi di un neonato dipende da due fattori principali: la genetica e la melanina.

Genetica

La genetica ha un ruolo primario nella definizione del colore degli occhi del neonato.

Secondo gli ultimi sviluppi, si è appurato che in realtà sono molti i geni ad entrare in gioco e a combinarsi tra di loro nella definizione della colorazione

Tuttavia, la determinazione del colore risulta essere complessa anche per gli esperti, secondo i quali, comunque, l’ereditarietà dei genitori, la storia familiare e le mutazioni genetiche influiscono sul colore degli occhi.

Si può sottolineare la dominanza del colore scuro sul colore chiaro, ciò significa che se uno dei genitori ha gli occhi marroni e l’altro ha gli occhi chiari, a prevalere saranno quelli scuri, ma ciò non vuol dire che si verificherà sempre questa condizione poiché non bisogna dimenticare la possibile ereditarietà proveniente dai nonni.

Melanina

La melanina è un pigmento che contribuisce alla colorazione della pelle, dei capelli e dell’iride, della cui produzione nell’organismo se ne occupano i melanociti. Si tratta di cellule che secernono la melanina e che si attivano tramite l’esposizione alla luce. 

L’iride è una membrana di forma sferica, composta da due strati, che si trova attorno alla pupilla è il nostro moderatore di luce e la parte anatomica che dà colore ai nostri occhi e corrisponde alla parte colorata dell’occhio.

La quantità di melanina prodotta dai melanociti influisce sulla pigmentazione dell’iride, per cui a un minore quantitativo corrisponderanno occhi chiari (tendenzialmente azzurri o verdi-nocciola), viceversa, occhi scuri (marroni).

Bisogna tener presente che i neonati nella vita uterina vivono in un’ambiente poco illuminato (illuminato unicamente da piccoli raggi che attraversano l’addome materno) per cui sviluppano poca melanina

Colore degli occhi: quando diventa definitivo?

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Come accennato in precedenza, la maggior parte dei neonati nasce con gli occhi caratterizzati da un colore tendente al grigio-azzurro, in quanto la produzione di melanina è ridotta, essendo influenzata anche dalla luce che durante la gravidanza non riesce ad arrivare nell’utero materno. 

Ecco perché alla nascita i bambini presentano gli occhi molto chiari. La ragione, quindi, risiede nel fatto che i melanociti non hanno ancora distribuito la melanina a livello dei tessuti. Infatti, la pigmentazione dell’iride avviene nei mesi successivi e aumenterà con l’aumentare della secrezione di melanina, ciò comporterà occhi tendenti al verde-nocciola, o più scuri, di color marrone.

Tuttavia, di solito un neonato che nasce con gli occhi scuri tenderà a conservali di questa tonalità, ma anche nei neonati con gli occhi azzurri la quantità di melanina potrà aumentare e comportare tonalità dell’iride più scure. Si è visto che circa nel 3% dei casi però si può assistere ad un fenomeno inverso, quindi il neonato nasce con occhi scuri per poi diventare azzurri. 

Generalmente, il colore degli occhi nel neonato tende ad essere definitivo intorno ai 12 mesi di vita (tra i 6 mesi e il primo anno di età), raggiunti i 2 anni dovrebbe essere ormai confermato il colore definitivo

Nonostante si tratti di un processo graduale che può subire rare e lievi variazioni nel tempo, qualora si dovessero notare cambiamenti della colorazione oltre questo periodo, è opportuno contattare il pediatra.

Quali sono le condizioni che influenzano il colore degli occhi?

Alcune condizioni (correlate e non all’iride) possono influire sul colore degli occhi, tra queste si possono menzionare:

  • Albinismo: si tratta di una condizione ereditaria, caratterizzata da una ridotta quantità di melanina nell’organismo, che si manifesta sulla pelle, nei capelli e sugli occhi. Questi ultimi presentano un’iride molto chiara, sui toni dell’azzurro, talvolta tendente al rosa rosso. L’albinismo può causare anche disturbi oculari.
  • Uveite: questa malattia oculare causata da un’infiammazione dell’uvea che, oltre ad arrecare dolore e gravi problemi alla vista può provocare un arrossamento degli occhi e, nelle forme più rare e croniche, l'uveite può arrivare ad influire sulla pigmentazione dell’iride.
  • Cataratta: la cataratta è una condizione che provoca la graduale opacizzazione del cristallino (la lente naturale dell’occhio). Ciò può influire sul colore degli occhi, facendoli risultare arrossati, specie se si verificano anche alterazioni della pupilla.
  • Iridociclite eterocromica di Fuchs: è una patologia rara, le cui causa sono ancora sconosciute, che provoca infiammazione dell’occhio, con un cambiamento del colore dell’iride e depigmentazione. 

E ancora:

  • Noduli di Lisch: generalmente associati alla neurofribomatosi, una malattia che danneggia il sistema nervoso, provocando tumori nel corpo ed escrescenze sull’iride che possono influire sul colore degli occhi.
  • Sindrome da dispersione del pigmento: una condizione che provoca una perdita della parte posteriore dell’iride, che può portare al glaucoma pigmentario, le cui conseguenze sulla vista possono essere molto gravi.
  • Arco senile: più diffuso con l’età avanzata, è causato da un accumulo di colesterolo attorno alla cornea, che appare circondata da un sfera sui toni del grigio e del bianco.
  • Aniridia: si tratta di una malattia rara congenita per cui l’iride risulta essere completamente o parzialmente assente.
  • Sindrome di Horner: è una patologia rara che si manifesta in seguito a traumi o disturbi nervosi, che provoca una caduta della palpebra, pupille di grandezze diverse e la possibile perdita di pigmentazione dell’iride.
  • Traumi: anche una lesione o un trauma oculare possono danneggiare l’iride che, nel caso di una perdita del tessuto, potrebbero far apparire gli occhi di colore diverso.

Qual è il colore degli occhi più diffuso?

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Secondo World Atlas, circa il 70% della popolazione mondiale ha gli occhi marroni; al secondo posto ci son gli occhi azzurri (circa il 10%), mentre il colore degli occhi della restante parte della popolazione mondiale varia tra il verde, il nocciola, l’ambra, il grigio e, in rarissimi casi, le iridi presentano colori diversi (eterocromia).

Dunque, come detto, la genetica e la melanina giocano un ruolo chiave nella determinazione del colore degli occhi dei neonati, che avviene in modo graduale. In ogni caso, è sempre opportuno consultare il pediatra.

Occhi di colore diverso: un piccolo focus

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Quando l’iride presenta colorazioni differenti si parla di eterocromia

Come segnalato anche dall’American Academy of Ophthalmology, l’eterocromia può essere:

  • totale completa: quando il colore di un’iride è differente dall’altro.
  • parziale: quando solo una parte dell’iride è di una tonalità diversa.
  • centrale: quando al centro dell’iride c’è una sfera di colore diverso rispetto all’esterno.

Generalmente, la causa degli occhi di colore diverso nei bambini è congenita, ma può dipendere anche da altre condizioni, come per esempio la Sindrome di Horner.

Tuttavia, è possibile che l’eterocromia si manifesti in età adulta, in questo caso si parla di eterocromia acquisita, tra le cui cause si possono riscontrare:

  • lesioni o infezioni agli occhi;
  • glaucoma (e uso di particolari farmaci per questa patologia);
  • diabete mellito;
  • sindrome di Horner acquisita;
  • tumori all’iride (benigni o maligni).

L’eterocromia interessa circa l’1% della popolazione e, seppur nella maggior parte dei casi non risulta essere pericolosa, è sempre opportuno sottoporre il neonato (o l’adulto) da un oftalmogo per escludere la presenza di altre condizioni.

Paola D'Ambrosio | Web Content Editor
Scritto da Paola D'Ambrosio | Web Content Editor

Sono laureata in International Relations e ho seguito un master in Digital PR, Social Media e SEO. A pazienti.it mi occupo della realizzazione di newsletter e della creazione di contenuti SEO principalmente su temi relativi alla cura della persona, alla genitorialità, al benessere umano e animale.

a cura di Letizia Samantha Zeverino
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