Indubbiamente, quando nasce un bambino ci sono moltissime cose a cui pensare: tra queste, vi è anche il codice fiscale del neonato.
Ma quando viene emesso il codice fiscale per i bambini? Dove richiedere il codice fiscale del neonato e come si richiede? Vediamo di fare chiarezza.
A cosa serve il codice fiscale
Prima di capire come avviene l’attribuzione del codice fiscale al neonato, occorre capire a cosa serve il codice fiscale e perché ha una conformazione siffatta.
Si tratta di un codice alfanumerico di 16 caratteri, in cui i primi 15 identificano la persona a cui appartiene, mentre l’ultimo numero ha una funzione di controllo. Le lettere e i numeri che formano il codice fiscale derivano dalle lettere di nome e cognome, dal sesso della persona, dal luogo e dalla data di nascita della persona a cui viene assegnato.
Nel dettaglio: le prime 3 lettere sono correlate al cognome della persona, le successive 3 lettere al nome e, infine, vi sono 2 numeri che indicano l’anno di nascita, una lettera per il mese di nascita e due numeri che corrispondono al giorno di nascita (e da cui è desumibile anche il sesso della persona). Altri 4 caratteri (1 lettera e 3 numeri) indicano il Comune di nascita e lo Stato.
Vi sono dei programmi informatici che riescono a calcolare il codice fiscale sulla base delle informazioni anagrafiche dell’individuo; tuttavia, è possibile che tali calcolatori commettano delle imprecisioni: pertanto, l’unico codice fiscale attendibile e valido è quello rilasciato dall’Agenzia delle Entrate.
Il codice fiscale rappresenta lo strumento di identificazione dei cittadini, in rapporto con enti pubblici e amministrativi. Con il codice fiscale è possibile effettuare alcune domande burocratiche, ottenere certificati, documentazioni e atti di vario genere.
Il codice fiscale è, ad esempio, impiegato per:
- Stipulazione dei contratti delle utenze domestiche (acqua, luce e gas)
- Dichiarazione dei redditi e detrazioni fiscali
- Versamento dei contributi previdenziali
- Agevolazioni fiscali
- Accettazione o rifiuto di un’eredità
È beninteso, dunque, perché il codice fiscale sia associato a una persona subito dopo la nascita. Esiste una procedura specifica a cui attenersi per richiedere il codice fiscale di un neonato, importante ai fini della ricezione della tessera sanitaria.
Infine, è importante verificare l’iter da seguire in caso di smarrimento, furto o deterioramento del codice fiscale.
Documentazione preliminare al codice fiscale per il neonato
Per prima cosa, quando nasce un bambino, occorre effettuare la denuncia di nascita; la dichiarazione deve essere effettuata entro 3 giorni dalla nascita, presso l’ospedale o la clinica privata dove è avvenuto il parto.
In alternativa, la denuncia può essere effettuata anche presso l’ufficio dello Stato Civile del Comune presso cui è avvenuta la nascita, oppure nel Comune di residenza della neo mamma (nei 10 giorni successivi al parto).
Nel caso in cui la dichiarazione venga fatta presso l’ospedale, sarà l’ospedale stesso a trasmettere l’atto al Comune competente (quello in cui si trova l’ospedale).
La denuncia della nascita deve essere accompagnata dall'attestazione di nascita (rilasciata dalla direzione sanitaria dell’ospedale dove è nato il bambino) assieme a un documento in corso di validità del papà (o della mamma, se è lei ad effettuare la denuncia).
Il Comune, a questo punto, iscriverà il neonato all'Anagrafe e i genitori potranno richiedere copia del certificato anagrafico, che attesta la paternità e la maternità del bambino. Nel certificato saranno presenti le generalità del neonato (nome, cognome, ecc.).
Oltre al certificato anagrafico, al bambino serviranno codice fiscale e tessera sanitaria, che ormai coincidono in un unico documento (a partire dal primo gennaio 2006), mentre la carta di identità e un eventuale passaporto potranno essere richiesti successivamente.
Ma come avviene il rilascio del codice fiscale del neonato? È possibile percorrere due strade, scopriamo quali.
Come ottenere il codice fiscale del neonato
L’attribuzione del codice fiscale a un neonato può avvenire in due maniere distinte, a seconda della Regione in cui nasce il bambino.
In alcune Regioni è il Comune ad occuparsi della procedura di attribuzione del codice fiscale, nel momento in cui si avvia la pratica di denuncia della nascita.
Se la dichiarazione avviene presso l’ufficio dello Stato Civile del Comune di riferimento, l’Anagrafe (entro 24 ore) trasmette i dati tramite Siatel o InaSaia all’Agenzia delle Entrate e in quel momento, automaticamente, viene assegnato il codice fiscale del neonato.
All’iscrizione all’Anagrafe, inoltre, viene rilasciato un codice fiscale provvisorio e cartaceo, con cui recarsi all’Asl per la richiesta del pediatra, che può essere utilizzato finché la tessera ufficiale non arriva a casa.
Diversamente, se la denuncia viene effettuata in ospedale, uno sportello dedicato al centro nascite (che è tramite tra cittadino e Comune) trasmetterà la dichiarazione al Comune, il quale, appena avrà ricevuto la richiesta di trascrizione dell’atto di nascita, si occuperà dell’attribuzione del codice fiscale.
In tutti e due i casi, i genitori non devono effettuare alcuna richiesta specifica per il codice fiscale, dal momento che esso arriva a casa automaticamente (di solito entro un mese dalla nascita del bimbo).
Questo è ciò che accade in alcune Regioni; in altre Regioni sono invece i genitori (o uno dei due) a doversi recare all’Agenzia delle Entrate della propria città, con il certificato di nascita, e qui compilare un modulo specifico per la richiesta del codice fiscale (il modello-domanda AA4/8).
Se sono impossibilitati a recarsi presso questo ufficio, la richiesta può essere avanzata anche da un familiare munito di fotocopia della carta di identità di uno dei genitori e con la delega firmata.
Anche in questo caso, comunque, l’Agenzia delle Entrate rilascerà il codice fiscale del bambino in forma cartacea e, successivamente arriverà a casa in automatico la tessera sanitaria definitiva.
Per sapere a quale delle due possibilità far ricorso, è necessario interpellare il proprio Comune di residenza.
Codice fiscale e tessera sanitaria per il neonato
Come accennato, da ormai diversi anni esiste un unico documento che serve sia come codice fiscale, sia come tessera sanitaria: si tratta di un tesserino magnetico che ha una duplice funzione.
La tessera sanitaria è uno strumento necessario per poter usufruire delle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale. Esattamente come per il codice fiscale, si tratta di un documento personale e ha la sua stessa validità.
Sulla parte anteriore vi sono i dati anagrafici della persona (e, dunque, del neonato) assieme alla data di scadenza, mentre sul retro sono indicati i codici necessari a garantire l’Assistenza Sanitaria anche se il cittadino si trova in uno dei Paesi dell’Unione Europea.
La tessera sanitaria è indispensabile anche per beneficiare della detrazione Irpef del 19% sulle spese utilizzate per l’acquisto di farmaci oppure per visite mediche specialistiche prenotate tramite il centro unico di prenotazione dell’Azienda Sanitaria.
La prima tessera sanitaria del neonato ha validità di un anno; trascorso questo periodo di tempo, non è necessario fare alcuna richiesta: alla sua scadenza verrà inviata una nuova tessera sanitaria (sempre con codice fiscale) della validità di sei anni.
Durante il primo anno, il genitore deve provvedere ad iscrivere il bambino al Servizio Sanitario Nazionale e scegliere il pediatra di fiducia.
Verifica codice fiscale neonato e richiesta duplicato
Se si desidera verificare la correttezza del codice fiscale del proprio bambino, sarà sufficiente visitare l’home page del sito dell’Agenzia delle Entrate (cliccando, in sequenza: servizi, tessera sanitaria, richiesta tessera sanitaria/ codice fiscale, verifica codice fiscale).
Si tratta di un servizio gratuito che consente di verificare l’esattezza del codice fiscale.
Se invece si desidera procedere alla richiesta di un duplicato del codice fiscale (qualora la tessera magnetica fosse stata persa, rubata o gravemente deteriorata) è possibile riceverne un duplicato tramite i servizi online dell’Agenzia delle Entrate (attraverso il seguente percorso: box servizi online, duplicato tessera sanitaria e codice fiscale).
Dopo aver inserito il codice fiscale del bambino (oppure i suoi dati anagrafici) e aver specificato per quale motivo si avanza la richiesta di duplicato, la richiesta verrà presa in carico e la nuova tessera arriverà a casa.
Qualora ciò non dovesse accadere, occorrerà recarsi all’Agenzia delle Entrate di persona, per capire se il mancato recapito sia dovuto a un disguido (ad esempio sull’indirizzo) o magari a qualche errore nella procedura della richiesta.