Le scuole Steiner sono istituzioni educative che applicano i principi della pedagogia steineriana, ma in cosa consiste concretamente questo metodo? Su quali idee si fonda e come viene utilizzato all'interno delle scuole?
Vediamolo insieme.
Cosa sono le scuole Steiner
La cosiddetta scuola steineriana è un'istituzione scolastica che si basa sui principi pedagogici formulati dal filosofo austriaco Rudolf Steiner. A cavallo tra la fine del 1800 e l'inizio del 1900 Steiner pose le basi di quella che venne poi definita come "scuola antroposofica" e nel 1919 il metodo venne applicato per la prima volta a Stoccarda nella scuola destinata ai figli dei lavoratori della fabbrica di sigarette "Waldorf Astoria".
Le scuole Waldorf sono oggi ampiamente diffuse in tutto il mondo e attualmente comprendono sia asili, che scuole di grado più elevato.
Rudolf Steiner, oltre che un pedagogista, è stato anche un matematico, un ricercatore in vari campi del sapere, un filosofo e un letterato. Nel corso della sua carriera collaborò con Goethe e nel 1913 fondò la Società Antroposofica.
Proprio il concetto di antroposofia è alla base di tutte le idee pedagogiche di Steiner, il quale ritiene scorretto imporre al bambino concetti rigidi da imparare a memoria senza che esso possa esprimere la sua individualità.
I principi del metodo Steiner
Il metodo steineriano si basa sulla considerazione di quelli che, secondo il suo fondatore, sono i tre elementi costitutivi del bambino, ovvero l'elemento razionale, quello emotivo-relazionale e quello corporeo.
Obiettivo di tale pedagogia è quello di fare in modo che il bimbo raggiunga la maturità in tutte le aree del suo sviluppo e che diventi un adulto autonomo e completo. A seconda delle varie tappe del loro sviluppo evolutivo, il metodo educativo steineriano si suddivide principalmente in tre fasi:
- la prima, che va dagli 0 ai 7 anni, prevede che i bambini imparino a relazionarsi con il mondo che li circonda attraverso l'imitazione di quelli che sono considerati i comportamenti corretti da tenere;
- la seconda fase va dai 7 ai 14 anni e prevede che i ragazzini sperimentino la vita nel mondo adulto facendo esperienza del "bello" in ogni sua forma;
- la terza, che va dai 14 ai 21 anni, mira a infondere sicurezza e fiducia di sé negli adolescenti, i quali hanno bisogno di figure autorevoli da cui attingere per placare la loro fame di conoscenza;
Una caratteristica peculiare della pedagogia Steiner è quella che prevede la modulazione del metodo educativo in base al singolo temperamento del bambino. Secondo il filosofo austriaco, infatti, si possono riconoscere quattro temperamenti principali legati agli elementi naturali, i quali necessitano di diversi approcci:
- il carattere flemmatico avrà bisogno di acqua;
- il collerico di fuoco;
- il sanguinico di aria;
- il malinconico di terra;
In questo senso, alcune caratteristiche che secondo il metodo tradizionale vengono viste come negative (aggressività, eccessiva timidezza, iperattività) vengono qui interpretate come elementi chiave del carattere di una persona, i quali vanno riequilibrati ed armonizzati in modo che non prendano il sopravvento.
L'apprendimento nelle scuole steineriane
Oltre a porre particolare attenzione alle singole peculiarità del bambino, il metodo Waldorf si concentra particolarmente sull'aspetto pratico dell'apprendimento.
Più che la memorizzazione, infatti, viene privilegiata la comprensione reale delle nozioni insegnate, garantita grazie alle esperienze attive che permettono di applicare concretamente gli insegnamenti ricevuti. Ecco perché all'interno delle classi si fa scarso uso dei libri di testo e delle classiche lezioni frontali.
Accanto alla materie tradizionali, nella scuola Steiner trovano ampio spazio anche altri insegnamenti, come ad esempio quelli legati alla musica, all'arte, al teatro, alla manualità, all'espressione corporea e alle lingue straniere.
Nelle scuole dell'infanzia i bambini vengono invitati ad esprimersi attraverso il gioco libero e vengono forniti loro stimoli provenienti soprattutto dal mondo esterno. Il secondo ciclo della didattica steineriana non sempre coincide con un'età specifica in quanto i bimbi vengono valutati non solamente secondo il criterio anagrafico, ma anche a seconda della loro maturazione relazionale.
Fondamentale importanza viene riservata, poi, al ruolo dell'educatore, il quale assume una rilevanza significativa all'interno della vita delle famiglie.
Le classi fanno meno uso dei materiali didattici tradizionali in quanto si fa ricorso piuttosto alla comprensione pratica dei concetti. I bambini si avvalgono del "quaderno d'epoca", ovvero il supporto cartaceo dove vengono scritti i concetti principali, e l'orario scolastico viene scandito dai bisogni del bambino.
Differenze tra educazione steineriana e scuola tradizionale
La filosofia steineriana e i metodi pedagogici ad essa collegata differiscono notevolmente dall'impostazione della scuola tradizionale.
Innanzitutto ciò che cambia è il ruolo dell'insegnante, il quale non ha solamente il ruolo di infondere delle nozioni nel bambino, ma cerca di plasmare continuamente i concetti alla singola individualità di chi ha di fronte. Essi, quindi, oltre ad essere laureati nella loro specifica materia d'insegnamento, devono aver frequentato una scuola di formazione ad indirizzo Waldorf e aver svolto un tirocinio presso una struttura riconosciuta.
La didattica segue il ciclo delle stagioni e i materiali privilegiati sono quelli naturali, inoltre un'attenzione particolare viene posta all'ambiente scolastico, il quale deve essere quanto più possibile accogliente e gradevole.
Oltre che alle materie vere e proprie (come: italiano, matematica, arte, storia, scienze, geografia e disegno), gli allievi seguono lezioni di teatro, danza, tecniche manuali, lingue straniere, ginnastica, canto e musica. Inoltre, nelle classi più avanzate, si aggiungono anche chimica, fisica, giardinaggio e laboratori pratici (ceramica, rilegatura).
A differenza della scuola tradizionale, il metodo steineriano non prevede né voti né giudizi, né tanto meno la possibilità di essere bocciati, sebbene l'insegnante sia tenuto comunque a stilare un profilo dello studente evidenziandone le peculiarità.
Rispetto all'orientamento montessoriano, quello steineriano si colloca in una cornice di pensiero filosofico più ampio e richiede che le famiglie partecipino attivamente alle attività della scuola.
Vantaggi e svantaggi delle scuole Steiner
Una scuola metodo Steiner presenta numerosi vantaggi, tuttavia prevede anche che i genitori siano consapevoli delle notevoli differenze rispetto alle classi tradizionali, soprattutto se si sceglie di non ultimare il ciclo educativo dell'obbligo in una di queste istituzioni.
Tra i punti a favore della pedagogia Waldorf vi sono:
- una maggior importanza riservata all'individualità del bambino;
- maggior enfasi posta sull'aspetto pratico e meno sull'assimilazione passiva di nozioni mnemoniche;
- grande importanza attribuita all'espressione artistica;
- rispetto dei tempi del bambino;
- ruolo di riferimento svolto dagli insegnanti;
- formazione approfondita degli insegnanti, i quali, per poter esercitare la professione in una scuola Rudolf Steiner, devono aver frequentato numerosi corsi di formazione.
Secondo i detrattori di questo metodo educativo, però, le scuole Steiner presenterebbero anche alcuni svantaggi, a cominciare dal fatto che presentano costi alti e che non sono sempre così diffuse nel territorio, per cui può capitare che, dopo aver concluso il primo ciclo d'apprendimento, il bambino sia costretto a passare ad una scuola tradizionale per mancanza di altre sedi.
Il pensiero steineriano, inoltre, si caratterizza per una certa impermeabilità agli influssi esterni, inoltre, essendo particolarmente rigido su alcuni principi, può risultare difficile da abbracciare in modo totale.