Pipì a letto: ecco le cause della enuresi notturna nei bambini e negli adulti

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 26 Luglio, 2024

Una bambina dalla pediatra

La pipì a letto, detta anche incontinenza notturna o enuresi notturna, è un evento caratterizzato dalla perdita involontaria di urina durante il sonno, che può accadere a qualsiasi età, anche agli adulti, e per diverse cause.

In particolare, però, interessa i bambini che fanno la pipì a letto anche in un'età in cui si presuppone non succeda più.

Vediamo quali sono le cause, i fattori di rischio, diagnosi e trattamenti per l'enuresi notturna. Il focus dell'articolo è sui bambini, ma si passano in rassegna anche condizioni di salute più probabili in età adulta.

Fino a che età può durare l'enuresi notturna nei bambini

Sebbene non esista un'età precisa nel periodo dell'infanzia, la maggior parte dei bambini smette di fare la pipì a letto entro i 5 anni, quando matura il completo controllo della vescica.

Può anche accadere, però, che l'enuresi notturna prosegua fino o oltre i 7 anni di età. 

L'enuresi notturna può verificarsi sia nella fase NREM che nella fase REM del sonno, si manifesta con ripetuti episodi di pipì a letto, talvolta associata ad altri sintomi urinari o intestinali, e si distingue tra:

  • Enuresi primaria, quando il controllo notturno della vescica non è mai stato raggiunto;
  • Enuresi secondaria, quando si verifica una regressione dopo un periodo di almeno 6 mesi.

Perché i bambini fanno la pipì a letto? 

Non si sa con certezza quali siano le cause della pipì a letto. La più comune nell'infanzia è la mancanza di controllo della vescica.


Potrebbe interessarti anche:


Di solito, i bambini imparano a controllare la vescica tra i 2 e i 4 anni anche durante il sonno, ma possono continuare a fare la pipì a letto anche tra i 4 e i 6 anni, durante il periodo di crescita in cui il corpo inizia piano piano a seguire i propri ritmi.

Ma vediamo nel dettaglio quali possono essere le cause dell'enuresi notturna. 

Cause di enuresi notturna 

L'enuresi notturna può avere diverse cause, alcune delle quali sono legate allo sviluppo e alla maturazione del sistema urinario, mentre altre possono essere associate a condizioni mediche sottostanti. Di seguito, esaminiamo quelle più frequenti:

  • Immaturità del sistema urinario;
  • Produzione eccessiva di urina durante la notte (poliuria notturna);
  • Ridotta capacità della vescica nel trattenere l'urina prodotta durante la notte;
  • Problemi di controllo muscolare;
  • Stitichezza.

Inoltre, l'enuresi notturna può essere un sintomo di problemi di salute sottostanti come:

  • Infezioni del tratto urinario;
  • Diabete;
  • Disturbi del sonno come l'apnea notturna;
  • Malformazioni congenite;
  • Problemi di controllo muscolare;
  • Disturbi neurologici.

Immaturità del sistema urinario

Nei bambini, l'enuresi notturna può essere causata dall'immaturità del sistema urinario. Durante la crescita, il corpo sviluppa gradualmente la capacità di controllare la vescica durante il sonno.

In alcuni casi, questo processo può richiedere più tempo, portando a episodi di pipì a letto.

Vescica di dimensioni ridotte

Una vescica di dimensioni ridotte rispetto alla norma può non essere in grado di immagazzinare adeguatamente l'urina prodotta durante la notte, aumentando la probabilità di fare la pipì a letto.

Problemi di controllo muscolare

L'enuresi notturna può essere causata da problemi di controllo muscolare, come un tono muscolare debole dello sfintere uretrale o della vescica. Questi problemi possono rendere difficile trattenere l'urina durante il sonno.

Produzione eccessiva di urina durante la notte dovuta a squilibri ormonali

Alcune persone producono una quantità eccessiva di urina durante la notte, una condizione nota come poliuria notturna che può essere dovuta a uno squilibrio ormonale, in particolare a una carenza dell'ormone antidiuretico (ADH), che regola la produzione di urina.

Infezione delle vie urinarie

All'origine della pipì a letto può esserci anche un'infezione del tratto urinario che può irritare la vescica e aumentare l'urgenza di urinare, rendendo difficile controllare lo stimolo della pipì.

I sintomi che lasciano intuire si tratti proprio di infezione delle vie urinarie sono il fare la pipì in modo involontario, sia quando si dorme, sia durante il giorno; urinare con più frequenza; fare urina rossa o rosa; dolore durante la minzione. L'infezione delle vie urinarie è più tipica in persone adulte.

Una bambina dalla pediatra

Apnea notturna

A volte, la pipì a letto può essere il segnale della presenza di apnea ostruttiva del sonno che si verifica quando la respirazione del bambino si interrompe mentre dorme.

Questo problema può essere dovuto a tonsille o adenoidi gonfie e irritate o ingrossate.

Diabete

Alti livelli di zucchero nel sangue possono aumentare la produzione di urina. La pipì a letto può anche essere uno dei primi segni di diabete, che si presenta insieme ad sintomi come una maggiore quantità di pipì durante la singola minzione; l'aumento della sete; una stanchezza fuori della norma; la perdita di peso nonostante l'appetito e i pasti regolari.

Stitichezza 

Un bambino stitico con movimenti intestinali non abbastanza frequenti produrrà feci dure e secche.

Se questa condizione di stitichezza va per le lunghe, i muscoli coinvolti nel canale di transito di urina e feci possono non funzionare bene con la conseguenza di fare la pipì a letto.

Malformazioni congenite

In rari casi ma possibili, la pipì a letto è legata a un'anomalia nella struttura del tratto urinario o ai disturbi del sistema nervoso.

Fattori di rischio

La pipì a letto può essere una condizione più comune nel bambini piuttosto che nelle bambine.

Ma ci sono altri fattori di rischio correlati alla maggiore probabilità di fare la pipì a letto:

  • Stress e ansia: gli eventi stressanti possono essere all'origine della pipì a letto. Ad esempio, l'arrivo di un nuovo bambino in famiglia, l'inizio di una nuova scuola, la separazione dei genitori e l'allontanamento da casa;
  • Familiarità: l'enuresi notturna può avere una componente genetica. Se un genitore ha avuto questo problema durante l'infanzia, i suoi figli hanno una maggiore probabilità di sviluppare la stessa condizione;
  • Disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD): la pipì a letto è più comune nei bambini affetti da questo disturbo.

Quando rivolgersi al medico

La maggior parte dei bambini supera da sé il problema della pipì a letto, mentre alcuni hanno bisogno di un po' di aiuto.

In questi casi, la pipì a letto può essere il sintomo manifesto di una condizione di salute sottostante che richiede attenzione medica.

Ecco quando rivolgersi al medico:

  • Se il bambino continua a fare la pipì a letto dopo i 7 anni e oltre;
  • Se ci sono ricadute e il bambino continua a fare pipì a letto dopo alcuni mesi in cui aveva smesso;
  • Se il bambino prova dolore durante la minzione; se ha spesso molta sete; se le sue urine sono di color rosa o rosse; se le sue feci sono dure; se russa.

Diagnosi dell'enuresi notturna

La diagnosi si basa su anamnesi, esame obiettivo ed eventuali esami di laboratorio mirati a escludere cause organiche sottostanti come infezioni urinarie o problemi anatomici.

La diagnosi dell'enuresi notturna passa attraverso alcuni step:

  1. Anamnesi dettagliata;
  2. Diario;
  3. Esami di laboratorio;
  4. Test urodinamici;
  5. Eventuali esami specialistici come ecografia e cistoscopia.

Trattamenti per l'enuresi notturna

I trattamenti e i rimedi per l'enuresi notturna possono prevedere alcuni interventi, tra questi:

  • approcci comportamentali e correzione delle abitudini (andare più spesso in bagno; evitare assunzione di liquidi prima di andare a letto; correggere la stipsi);
  • terapia farmacologia (desmopressina, imipramina o ossibutinina, anticolinergici);
  • terapia psicologica.

È importante dare al bambino tutto il supporto emotivo possibile che lo aiutino ad affrontare eventuali conseguenze psicologiche come l'imbarazzo, il senso di colpa, la bassa autostima.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Giuseppe Pingitore
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Valentina Montagna | Editor
Valentina Montagna | Editor
in Bambini

738 articoli pubblicati

a cura di Dr. Giuseppe Pingitore
Contenuti correlati
Un bambino con il broncio
Bambino che non vuole andare all'asilo: come comportarsi?

Come comportarsi con un bambino che non vuole andare all'asilo? Scopriamo i possibili motivi dietro al rifiuto e le strategie più utili da attuare.

Una coppia di ragazzi con un bambino
Coppie omogenitoriali: tutte le risposte

Le coppie omogenitoriali sono sempre più integrate nel mondo. Scopri i valori di queste famiglie e l'impatto positivo sulla crescita dei figli.