Miopia nei bambini: cause, sintomi e gestione

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 15 Febbraio, 2024

Bambini in gruppo che portano gli occhiali

La miopia nei bambini e adolescenti è un difetto visivo che comporta difficoltà nel mettere a fuoco chiaramente gli oggetti distanti

La sua prevalenza sta aumentando in modo significativo tra i più giovani negli ultimi anni, destando preoccupazione per i potenziali impatti a lungo termine sulla salute della vista.

Questa condizione richiede attenzione e una gestione tempestiva e proattiva attraverso controlli oculistici regolari

È essenziale comprenderne le cause, riconoscerne precocemente i sintomi e attuare strategie correttive e preventive appropriate, seguendo le indicazioni dell’oculista.

I fattori di rischio includono predisposizione genetica e lo stile di vita

Tra i sintomi principali, la vista sfuocata da lontano, mal di testa, arrossamento oculare

Un intervento precoce può rallentare la progressione della miopia e prevenire complicazioni future.

Cos'è la miopia

La miopia è un difetto visivo refrattivo che causa difficoltà nel mettere a fuoco chiaramente gli oggetti distanti. I bambini miopi non riescono a vedere nitidamente persone o oggetti lontani

Ciò accade perché l'occhio miope non mette a fuoco perfettamente le immagini degli oggetti distanti sulla retina, che è lo strato interno dell'occhio sensibile alla luce.

In condizioni normali, la retina consente di vedere le immagini a fuoco sia da vicino che da lontano. Nella miopia, invece, l'immagine degli oggetti lontani risulta sfocata sulla retina, causando la tipica difficoltà visiva.

Questa condizione si verifica quando la forma dell'occhio è allungata o quando c'è una differenza nella curvatura della cornea o del cristallino.

Ad esempio, una persona miope può non essere in grado di distinguere i segnali stradali fino a quando non sono a pochi metri di distanza. Nel caso del bambino miope, invece, non riuscirà a vedere la lavagna. 

Come si valuta la gravità della miopia

La valutazione della gravità della miopia si basa sulla misura delle diottrie effettuata dall'oculista mediante esame refrattivo, per stabilire l'entità del difetto visivo e optare per le soluzioni correttive e preventive più adeguate.

Si distinguono tre livelli principali:

  • miopia lieve: compresa tra -0.25 e -3.00 diottrie. A questo livello la miopia comporta una leggera difficoltà nella visione a distanza, soprattutto per oggetti molto lontani, che però può essere agevolmente corretta con occhiali o lenti a contatto. Non ci sono particolari rischi per la salute oculare;
  • miopia moderata: compresa tra -3.25 e -6.00 diottrie. La visione da lontano appare più sfocata e l'utilizzo di una correzione con lenti è necessario per svolgere molte attività. Sono raccomandati controlli periodici;
  • miopia elevata: superiore a -6.00 diottrie. Con questi valori l'immagine a distanza appare molto sfocata e la correzione con occhiali o lenti è indispensabile. Vi è un maggior rischio di complicazioni oculari nel lungo periodo. In questo caso, i controlli oculistici accurati e frequenti sono fondamentali.

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La miopia può progredire e peggiorare nel tempo? La miopia può mantenersi stabile nel tempo, senza peggiorare in modo significativo durante l'età adulta. 

Questo avviene in genere nel caso della miopia lieve o moderata. Ma la miopia può anche progredire e peggiorare.

In molte persone miopi, in particolare nei casi di miopia elevata nei bambini, il difetto visivo tende a peggiorare gradualmente nel corso degli anni. Si definisce miopia elevata quella con un difetto visivo superiore alle 6 diottrie

Alcuni elementi possono determinare la progressione della miopia: 

  • predisposizione genetica: i bambini con genitori miopi hanno maggiori probabilità di sviluppare una miopia progressiva;
  • grado di miopia: miopie elevate tendono a peggiorare più rapidamente;
  • stile di vita: un eccessivo uso di dispositivi elettronici, poca luce naturale e scarsa attività fisica aumentano il rischio di progressione;
  • età di insorgenza: i bambini con insorgenza precoce della miopia hanno maggiori probabilità di peggiorare.

Cause della miopia nei bambini

La miopia è un disturbo che si presenta già nell'infanzia e tende poi a stabilizzarsi, anche se non sempre, in età adulta

Le sue cause non sono del tutto note, ma si possono evidenziare alcuni fattori che contribuiscono al suo sviluppo. 

La predisposizione genetica gioca un ruolo significativo, con un rischio molto più alto per i bambini con uno o entrambi i genitori miopi.

Tuttavia, diversi studi recenti (fonte 1; fonte 2; fonte 3) hanno evidenziato alcuni fattori di rischio per la maggiore incidenza della miopia nei bambini: l'impatto dello stile di vita (la mancanza di tempo all'aperto) e l'aumento delle attività da vicino, come l'uso sempre più intenso dei dispositivi elettronici, TV e videogiochi.


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Secondo la ricerca, i fattori genetici e ambientali incidono per un 50% sulla miopia. Ma a tutt'oggi ancora non sono note le cause della miopia correlate alla scarsa attività all'aperto. 

Da quello che emerge, un ruolo sembra giocarlo la dopamina, un neurotrasmettitore che avrebbe una funzione protettiva dalla miopia, e la cui produzione aumenta all'aumentare del tempo trascorso all’aria aperta.

Sintomi della miopia nei bambini

Come premesso, la miopia si presenta con la difficoltà nel vedere gli oggetti lontani in modo nitido, chiaro, mentre da vicino la vista risulta chiara. 

Infatti, chi è miope non avrà difficoltà a mettere a fuoco gli oggetti su uno schermo dello smartphone o del computer.

Riconoscere i sintomi della miopia nei bambini è fondamentale per una diagnosi e un intervento precoci. 

I piccoli potrebbero non essere sempre in grado di esprimere le loro difficoltà, i problemi visivi, quindi i genitori dovrebbero prestare attenzione a eventuali segnali disagi non lamentati o condivisi sotto altre forme.

Tra i sintomi comuni della miopia si devono considerare: 

  • mal di testa: emicranie ricorrenti possono essere il segnale dell'affaticamento visivo causato dalla miopia dopo alcune attività che sforzano la vista come la lettura, l'uso del computer, guardare troppa TV;
  • vista sfocata da lontano: è il sintomo più comune. I bambini con miopia potrebbero avere problemi a leggere sulla lavagna, a scuola, o a riconoscere punti di riferimento in lontananza;
  • occhi arrossati e lacrimanti per lo sforzo di messa a fuoco degli oggetti;
  • strizzare le palpebre: è un tentativo inconscio di migliorare la messa a fuoco;
  • strofinare gli occhi: il bambino potrebbe strofinare gli occhi nel tentativo di mettere a fuoco una scritta, un cartello o qualsiasi altro oggetto lontano;
  • avvicinare gli oggetti al viso: i bambini miopi spesso avvicinano i libri o i dispositivi elettronici agli occhi per vedere più chiaramente;
  • difficoltà nella visione notturna: la miopia può peggiorare la vista al buio;
  • rendimento scolastico ridotto: per la difficoltà nel vedere la lavagna o altro;
  • sensibilità alla luce: fastidio in presenza di luce intensa.

Inoltre, da valutare altri possibili disturbi che si presentano insieme alla miopia:

Miopia bambini 3 anni

La miopia può insorgere già all'età di 3 anni nei bambini. 

Anzi è proprio a partire da quest'età che è importante effettuare visite oculistiche periodiche per diagnosticare precocemente l'insorgenza della miopia e intervenire con adeguate misure correttive, prevenendo la progressione del difetto visivo. 

A 3 anni, infatti, la miopia è ancora recuperabile, sempre considerando la condizione di partenza, ovviamente.

Miopia bambini 7 anni

A questa età, la progressione della miopia tende ad essere più rapida, quindi è essenziale intervenire per rallentarne il peggioramento.

Inoltre, questa è anche la fase in cui potrebbe iniziare a svilupparsi quella prende il nome di ambliopia, anche detta in modo familiare "occhio pigro". La miopia e l'ambliopia sono due condizioni oculari correlate e piuttosto frequenti in età pediatrica.

Nella fattispecie, la miopia è uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo di ambliopia nei bambini tra i 7 e 10 anni

Un bambino miope che non porta occhiali correttivi tende a privilegiare la vista dell'occhio meno miope, affaticando l'occhio più miope che vede peggio da lontano. Col tempo, questo può portare all'insorgenza di ambliopia nell'occhio più miope.

Ciò accade perché il cervello utilizza maggiormente le informazioni visive provenienti dall'occhio che vede meglio, trascurando gradualmente la vista dell'altro occhio. 

Quindi un occhio finisce per "lavorare" meno rispetto all'altro più performante, da cui il termine "occhio pigro"

In questi casi, il bambino spesso non mostra difficoltà evidenti nella visione, perché l'occhio "dominante" compensa e vede correttamente per entrambi.

Miopia bambini 8-10 anni

La miopia nei bambini di 10 anni, che quindi inizia in età pre-puberale, tende ad avere una progressione più rapida

È quindi molto importante intervenire con adeguate misure ottiche, farmacologiche e comportamentali per rallentarne il peggioramento.

Trattamento della miopia

La miopia nei bambini richiede un attento monitoraggio da parte dell'oculista per stabilire il trattamento più adeguato caso per caso. 

Se il difetto visivo è lieve, inferiore a una diottria, e il bambino non lamenta disturbi, si può evitare inizialmente la prescrizione di una correzione ottica (gli occhiali correttivi)

È comunque importante controllarne regolarmente la progressione ed eventualmente aggiornare la gradazione delle lenti quando necessario, senza modificarle per minime variazioni.

Una promettente opzione terapeutica consiste nell'utilizzo di colliri a base di atropina in diluizione, disponibili presso centri oculistici specializzati. 

Questo approccio farmacologico si è dimostrato efficace nel rallentare la progressione della miopia in bambini e preadolescenti che presentano un rapido peggioramento del difetto visivo. 

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Giuseppe Pingitore
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