L'herpes labiale nei bambini, noto anche come herpes simplex labialis o "febbre del labbro", è un'infezione virale molto comune e altamente contagiosa, causata dal virus herpes simplex di tipo 1 (HSV-1).
Il virus colpisce principalmente le labbra e l'interno della bocca (lingua e gengive), manifestandosi con sintomi quali prurito, arrossamento, bruciore e comparsa di piccole vescicole dolorose (bolle) e pruriginose, raggruppate e localizzate intorno alla bocca o sulle labbra.
Le vescicole possono comparire anche sul mento, guance, naso e gola, fino a estendersi su ampie aree del viso. Normalmente persistono pochi giorni, poi si rompono e si asciugano, dando luogo a una crosta giallastra.
Non vanno toccate o grattate per evitare ulteriori forme di auto contagio. In genere, l'herpes labiale tende a risolversi spontaneamente nel giro di 10-20 giorni dopo l'insorgenza dell'infezione primaria o entro 5-10 giorni dall'infezione recidiva.
Virus herpes simplex di tipo 1 (HSV-1)
Il ceppo più comune del virus che causa l'herpes labiale è il virus herpes simplex di tipo 1 (HSV-1), appartenente alla famiglia degli Herpesviridae, la stessa a cui appartiene anche il virus varicella-zoster responsabile della varicella e dell'herpes zoster.
Oltre a provocare questa forma di infezione a livello delle labbra, l'HSV-1 può essere responsabile di altre manifestazioni come gengivo-stomatiti (infiammazioni gengivali e orali), herpes genitale ed eczema.
Esistono due tipi di herpes simplex:
- tipo1, responsabile dell'herpes labiale
- tipo 2, responsabile dell'herpes genitale che, in genere, interessa le zone genitali femminili e maschili.
Herpes nei bambini, trasmissione e auto-contagio
L'herpes labiale nei bambini, di solito, compare in età prescolare quando il sistema immunitario è ancora immaturo e quindi più vulnerabile all'infezione virale. In questa fascia d'età, tra 1 e 5-6 anni, il virus risulta molto contagioso.
La trasmissione avviene tramite la saliva della persona infetta, dunque per prevenire il contagio è bene evitare di condividere oggetti, scambiare baci o toccare le lesioni causate dal virus prima che siano completamente guarite.
Da notare:
- può essere trasmesso 24-48 ore prima della comparsa della lesione
- può essere presente nella saliva anche quando non sono visibili lesioni herpetiche.
- è contagioso soltanto per i soggetti che hanno già una predisposizione all'infezione, ovvero coloro che presentano particolari caratteristiche del sistema immunitario che permettono al virus di instaurarsi e replicarsi a livello delle mucose orali.
Nei soggetti non predisposti, l'esposizione al virus herpes simplex non causa alcuna manifestazione patologica poiché l'organismo è in grado di contrastare efficacemente l'aggressione dell'agente virale.
Una volta che il bambino viene infettato, il virus diventa inattivo (dormiente) per lunghi periodi. Può riattivarsi in qualsiasi momento. Dopo la prima infezione, infatti, l'herpes labiale può ripresentarsi più volte nel corso della vita, soprattutto nei momenti di ridotta efficienza del sistema immunitario.
Ciò accade perché il virus rimane latente nei gangli nervosi e può riattivarsi in seguito a malattie, forte stress o intensa esposizione solare.
Premesso che il virus è già presente nell'organismo durante l'infezione attiva, toccando e grattando le vescicole, il bambino può favorirne la diffusione ad altre aree della cute o delle mucose. Per questo motivo è importante il lavaggio frequente delle mani.
Cause dell'herpes labiale nei bambini
In genere, l'herpes labiale è dovuto alla recidiva del virus dell'herpes simplex con la comparsa di ulcere sul bordo del labbro o, più raramente, sulla mucosa del palato duro.
All'origine della malattia, in alcune persone c'è una predisposizione genetica. Oltre alla predisposizione genetica, esistono fattori scatenanti che possono favorire la prima infezione da herpes simplex o le recidive di herpes labiale:
- Dermatite atopica: i bambini che ne sono affetti hanno una maggiore probabilità di sviluppare herpes labiale.
- Esposizione solare: i raggi UV danneggiano la cute. È importante una graduale esposizione al sole e l'utilizzo di creme protettive.
- Irritazione nasale da raffreddore può irritare la zona sotto le narici, favorendo la comparsa di herpes.
- Stress psico-fisico e abbassamento delle difese immunitarie: l'affaticamento può diminuire le difese immunitarie, rendendo più vulnerabili all'infezione virale.
- Malattie debilitanti, come l'influenza.
- Sbalzi ormonali (soprattutto nelle ragazze nel periodo pre-mestruale).
- Terapie farmacologiche immunosoppressive come cortisonici e chemioterapici.
- Contatto fisico con soggetti già affetti dal virus (attraverso baci, saliva o semplice contatto fisico) o con oggetti.
- Infezioni vie respiratorie
- Cambi di temperatura rilevanti
Come premesso, il virus può rimanere inattivo nel sistema nervoso per lunghi periodi di tempo per riattivarsi in seguito a fattori come raffreddore, esposizione al sole, stress, stanchezza o carenze nutrizionali.
Sintomi di herpes labiale nei bambini
Come si manifesta l'herpes labiale nei bambini? Quali sono i sintomi da osservare?
I sintomi possono manifestarsi in modo diverso: alcuni bambini non hanno sintomi con la prima infezione da virus herpes simplex. In altri casi, invece, possono manifestarsi sintomi simil-influenzali severi e ulcere in e attorno alla bocca. Quando l’herpes labiale si ripresenta dopo la prima infezione, i sintomi di solito non sono così gravi.
L'herpes labiale nei bambini si manifesta generalmente con un formicolio, prurito o irritazione delle labbra e della bocca, seguito da arrossamento e bruciore.
In seguito, poi, possono comparire le vescicole che possono essere dolorose al tatto. Queste vescicole possono formarsi singolarmente o in gruppi e possono rompersi lasciando croste che cadono con il tempo, permettendo alla pelle di guarire.
L'herpes labiale, oltre a causare la comparsa di vescicole sulle labbra, può manifestarsi con sintomi sistemici come:
- Febbre alta: è possibile avere febbre nei giorni precedenti e durante la fase acuta dell'infezione.
- Mal di gola: il virus può infettare anche la gola causando faringite e dolore alla deglutizione.
- Linfonodi ingrossati: ingrossamento delle ghiandole, i linfonodi del collo e della testa possono ingrossarsi in seguito all'infezione virale.
- Malessere generale.
Gengivo-stomatite erpetica acuta
La gengivo-stomatite erpetica acuta è una patologia che colpisce le mucose orali, in particolare gengive e palato, causata tipicamente dal virus Herpes Simplex di tipo 1 (HSV-1).
Si manifesta soprattutto nei bambini di età compresa tra i 2 e i 5 anni, durante la prima infezione da HSV-1 (infezione primaria). Infatti, dopo questa prima esposizione al virus, il sistema immunitario produce anticorpi specifici che di norma prevengono ulteriori episodi acuti.
I sintomi classici sono: febbre, malessere generale, infiammazione dolorosa delle gengive, ingrossamento dei linfonodi e alitosi, con presenza di vescicole che poi si rompono formando ulcere.
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Quando consultare il pediatra
È consigliabile rivolgersi al pediatra in questi casi: quando il bambino ha anche altre condizioni di salute sottostanti che possono indebolire il sistema immunitario.
Se le lesioni si protraggono oltre i 10 giorni; se l'infezione si diffonde verso altre zone del corpo (intorno agli occhi); se si notano segnali di una possibile infezione batterica secondaria (arrossamento con gonfiore); se si manifestano sintomi come febbre alta, mal di gola e malessere fisico generale.
Il rischio potrebbe essere quello di un’infezione cerebrale (meningite, encefalite).
Diagnosi e cure dell'herpes labiale nel bambino
La diagnosi è prevalentemente clinica, supportata eventualmente da esami di laboratorio. In genere, è sufficiente osservare le lesioni tipiche dell'infezione per diagnosticare l'herpes labiale.
Una accurata anamnesi e un esame obiettivo completo consentono nella maggior parte dei casi di porre diagnosi di herpes labiale nel bambino in modo clinico, supportato all'occorrenza da indagini di laboratorio mirate.
Gli esami di laboratorio possono supportare la diagnosi clinica di herpes labiale nei bambini, specialmente nei casi dubbi o atipici. Gli strisci citologici e la colorazione di Tzanck del materiale vescicolare permettono di evidenziare le tipiche alterazioni cellulari dell'infezione herpetica, come multinucleazione e inclusioni intranucleari.
Le principali metodiche di conferma diagnostica sono:
- Coltura cellulare per isolamento virale: consente l'identificazione dell'HSV mediante le caratteristiche citopatogeniche.
- Reazione a catena della polimerasi (PCR): rileva il DNA virale con elevata sensibilità e specificità.
- Immunofluorescenza diretta: evidenzia la presenza di antigeni virali tramite anticorpi fluorescenti.
La diagnosi differenziale va posta con herpangina, aftosi, varicella, impetigine e altre infezioni virali o batteriche. Anche reazioni allergiche/da contatto vanno considerate.
Per diagnosi differenziale si intenda l'insieme delle patologie che presentano segni, sintomi o risultati di esami simili a quelli della malattia sospetta, e che quindi devono essere prese in considerazione ed escluse prima di porre una diagnosi definitiva.
In sintesi, per l'herpes labiale pediatrico le principali diagnosi differenziali sono:
- Herpangina: infezione virale che causa vescicole e ulcere orali e faringee
- Stomatite aftosa: ulcere dolorose ricorrenti della mucosa orale
- Varicella: presenza di vescicole diffuse associate a febbre
- Impetigine: infezione batterica superficiale con formazione di croste
- Altre infezioni virali o batteriche che possono causare lesioni orali simili
- Reazioni allergiche/da contatto che possono manifestarsi con vescicole.
Per quanto riguarda il trattamento, nella maggior parte dei casi l'herpes labiale nei bambini si risolve spontaneamente entro circa 10 giorni, senza bisogno di una terapia specifica.
L'infezione da virus herpes simplex che causa l'herpes labiale non può essere curata, ma in alcuni casi il trattamento prescritto da pediatra e con applicazione antivirale topica entro due giorni dalla comparsa delle vescicole, può abbreviare la durata dei sintomi e alleviare dolore e bruciore (creme contenenti aciclovir o penciclovir).
In caso di lesioni più gravi ed estese, in cui vi sia il coinvolgimento oculare o delle mucose, sintomi come febbre alta, linfoadenopatia o difficoltà ad alimentarsi, il pediatra potrebbe valutare una terapia antivirale sistemica.
In caso di dolore intenso e difficoltà a mangiare, il pediatra può consigliare degli antidolorifici oppure il ricorso a impacchi freddi o tiepidi che possono dare sollievo dal dolore.