Da quali fattori è influenzata la crescita in altezza dei ragazzi e quali differenze ci sono tra i due sessi?
Scopriamo insieme fino a che età si cresce e perché.
Fino a che età si cresce in altezza
Secondo la medicina, la crescita staturale nei ragazzi può definirsi conclusa quando le cartilagini epifisarie hanno completato la loro fusione, ovvero quando si raggiunge la maturità ossea definitiva. Ma quando si smette di crescere e da cosa è influenzata l'altezza di una persona?
Nella maggior parte dei bambini la crescita può dirsi ultimata entro cinque anni dal raggiungimento della pubertà, tuttavia questa indicazione temporale risulta abbastanza variabile, inoltre vi sono delle differenze significative tra sesso maschile e femminile.
La crescita in altezza delle ragazze prosegue per circa due anni dalla data di comparsa del menarca (cioè la prima mestruazione), pertanto, di media, si può dire che il picco venga raggiunto più meno intorno ai 15 anni.
Per quanto riguarda la crescita dei ragazzi, invece, questa si protrae in genere fino ai 17- 22 anni. Come accennato, si tratta di indicazioni estremamente variabili e può succedere di frequente che si continui a crescere anche dopo, in modo diluito nel tempo.
Inoltre, rispondere con precisione alla domanda "fino a che età si cresce in altezza?" sia per femmine che per i maschi è difficile, in quanto entrano in gioco diverse fattori di natura genetica e ambientale, in cui incide anche il momento di comparsa della pubertà. Quest'ultimo può variare notevolmente da persona a persona e, a seconda delle caratteristiche individuali di ognuno, può protrarsi più o meno anni.
Negli anni dell'adolescenza, oltre alla crescita in altezza, l'organismo raggiunge anche un altro traguardo importante, ovvero il picco di massa ossea.
Quest'ultimo rappresenta il momento di maggior densità e robustezza delle ossa, le quali saranno poi soggette in età avanzata a una progressiva perdita di massa. Nelle ragazze il picco di massa ossea si raggiunge tra i 18 e 20 anni, mentre nei maschi tra i 20 e i 22 anni.
Adolescenza e picco di crescita
Negli anni dell'adolescenza maschi e femmine vanno incontro alla pubertà, in concomitanza della quale si assiste a un vero e proprio scatto di crescita.
Nel genere maschile la pubertà inizia intorno tra i 12 e i 16 anni, ovvero quando i testicoli iniziano ad ingrandirsi, mentre nelle ragazze questo momento avviene prima. Già verso i 9- 13 anni, infatti, sperimentano uno scatto di crescita, il quale può arrivare ad essere di circa 9 cm.
Oltre a queste indicazioni di media, esistono in entrambi i sessi importanti differenze individuali, infatti si tende a distinguere tra ragazzi precoci o tardivi per indicare chi si sviluppa prima o dopo. Possono esserci notevoli discrepanze sia per quanto riguarda l'età, che per l'ammontare dei cm, in quanto la componente genetica gioca un ruolo determinante.
Se la pubertà si verifica in ritardo, allora la crescita staturale può avvenire più lentamente, tuttavia, qualora le condizioni fossero fisiologiche, si assisterà semplicemente a uno slittamento del picco di crescita più avanti e ad un successivo recupero fino a che il ragazzo non raggiungerà l'altezza in linea con il suo corredo genetico.
Durante l'età adolescenziale, inoltre, i ragazzi vanno incontro a uno sviluppo generale, non solo in termini di altezza, ma anche per quanto riguarda gli organi sessuali. Ad esempio, nelle femmine si assiste alla crescita del seno e dei peli pubici, così come nei maschi si verifica la maturazione dei testicoli e la comparsa di peli e barba.
I fattori che influenzano l'altezza
La crescita in altezza di maschi e femmine è determinata da una serie di caratteristiche personali ed ambientali, prima fra tutte la componente ereditaria, che riveste un ruolo significativo.
Fra gli aspetti ambientali che incidono sulla statura vi sono:
- l'attività fisica: si è visto come la pratica di un'attività fisica aerobica durante l'infanzia e l'adolescenza contribuisca positivamente allo sviluppo;
- l'alimentazione: la dieta riveste una componente importante per lo sviluppo dei ragazzi e deve essere il quanto più possibile ricca e bilanciata: è essenziale assumere la corretta quantità di carboidrati, proteine, vitamine e grassi, in modo che l'organismo abbia a disposizione le sostanze nutritive necessarie per costruire muscoli e ossa;
- una corretta igiene del sonno: dormire una sufficiente quantità di ore a notte è fondamentale in quanto è proprio durante le ore notturne che il corpo rilascia un importante ormone, chiamato somatotropina, che viene considerato come "l'ormone della crescita".
La crescita in altezza, inoltre, non è continua, bensì procede a scaglioni, con momenti di maggior sviluppo e altri in cui il bambino rimane lungo uguale per diversi mesi.
Per essere sicuri che lo sviluppo proceda in modo adeguato per la loro età, i pediatri sono soliti utilizzare le cosiddette curve di crescita, ovvero delle tabelle comparative che tengono conto, oltre che dell'età anagrafica del bambino, anche del suo peso e della sua altezza.
Tra i 10 e i 14 anni si assiste ad un vero e proprio scatto di crescita, il quale avviene in concomitanza con la pubertà. Se, fino a qualche tempo fa, si pensava che la crescita delle ragazze si arrestasse con la comparsa del menarca, oggi tale teoria è stata ampiamente smentita e diversi studi hanno dimostrato che il genere femminile può crescere in altezza anche di diversi cm dopo la comparsa delle mestruazioni.
Ritardo e arresto della crescita
L'altezza è determinata in larga parte da fattori ereditari, tuttavia possono subentrare delle problematiche in grado di bloccare o ritardare lo sviluppo.
Fra queste rientrano vere e proprie patologie, come ad esempi:o le malattie metaboliche, endocrine, ossee o le patologie croniche, un'aploinsufficienza del gene SHOX, delle patologie cromosomiche e delle sindromi genetiche che causano malformazioni.
Tuttavia, accanto alle malattie in senso stretto, a determinare un arresto dello sviluppo può contribuire anche un ritardo costituzionale durante la pubertà e uno stile di vita caratterizzato da carenze nutritive e da una scarsa esposizione ai raggi solari.