Come interpretare i disegni dei bambini

Elena Turrini

Ultimo aggiornamento – 05 Gennaio, 2024

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L'atto di disegnare per un bambino rappresenta un vero e proprio linguaggio, ossia un mezzo attraverso il quale poter esprimere i propri pensieri, le emozioni e le percezioni del mondo attorno a lui.

Osservare e interpretare i disegni dei bambini è una chiave per comprendere la loro psicologia e il loro sviluppo emotivo. Infatti, i psicologi affermano che attraverso l'analisi dei disegni, si possono acquisire informazioni significative.

Ma quali sono gli strumenti per poter interpretare correttamente ciò che i bambini stanno cercando di comunicare? In questo articolo, entriamo nel dettaglio dei significati nascosti e di come capire i disegni dei bambini. 

Significato dei disegni dei bambini

Ogni bambino possiede il proprio modo di comunicare le emozioni che prova e, a volte, la comunicazione verbale non è sufficiente per esprimere tutto ciò che sta sentendo. Infatti, prima ancora di saper parlare, i bambini trovano il loro modo per comunicare le emozioni su un foglio attraverso il disegno che diventa per loro un canale attraverso cui sfogarsi.

Le emozioni svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo dei bambini ed è compito delle figure di riferimento aiutarli a saperle riconoscere, gestire e controllare.

La gamma di emozioni che un bambino può provare sono tante, quelle positive sono vissute in maniera serena e con il completo controllo da parte loro, mentre quelle negative rappresentano un ostacolo difficile da comprendere e gestire.

In genere, è intorno ai tre anni di età che i bambini iniziano a esprimere il proprio vissuto tramite il disegno. A partire da questa fase, imparano a rappresentare il proprio stato d'animo attraverso i tratti, i colori e le figure.

Durante l’asilo, il bambino inizia già a ritrarre le persone più significative, come la mamma, il papà, i fratelli, gli animali da compagnia e gli elementi che fanno parte della quotidianità come il sole, le nuvole, gli alberi o le case. Ogni elemento presente nel disegno assume un significato ben definito che, attraverso una buona comprensione di ciò che rivela, può diventare una finestra attraverso cui osservare la sua interiorità.

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È importante sottolineare che l'interpretazione dei disegni infantili richiede una valutazione che va contestualizzata all'interno di un ventaglio di altri aspetti. Infatti, è necessario che venga messa a punto da uno specialista, mentre insegnanti e genitori possono invece osservare attentamente e riconoscere eventuali segnali di allarme. 

Interpretazione dei disegni dei bambini

Per saper leggere i disegni dei bambini, gli elementi da prendere in considerazione sono tre:

  • lo spazio
  • il tratto
  • i colori 

Lo spazio

Il primo studioso che espose la teoria del simbolismo dello spazio fu Max Pulver intorno agli anni '30 del secolo scorso. Secondo questa tesi, accreditata da molti psicologi anche ai giorni nostri, il foglio è la rappresentazione dell’io del bambino e, a seconda del modo in cui disporrà le figure, è possibile ricavare informazioni utili di come percepisce sé stesso.

Se il bambino disegna occupando l’intero foglio o concentrandosi sulla destra, significa che prova grande autostima e fiducia in sé stesso e che tende ad essere socievole ed estroverso, mostrando apertura e fiducia nei confronti di sé e degli altri. Indica anche una grande propensione ad esplorare e conoscere.

Se la tendenza è quella di oltrepassare il foglio (spingendosi fino all’estremo dei bordi e tralasciando qualche elemento del disegno per mancanza di spazio), potrebbe indicare che il bambino si sente in dovere di rimarcare la propria centralità e il proprio ruolo di leader. In questi casi, il carattere avrà dei tratti di una persona poco incline alla collaborazione.

Se il disegno è completamente spostato verso sinistra, potrebbe voler dire che il piccolo è timido, introverso e che ha paura del mondo, del futuro o di qualche avvenimento.

Nel caso in cui gli elementi occupino solo la parte superiore del foglio, lasciando dello spazio nella parte inferiore, il bambino potrebbe mostrare tendenza a distrarsi o a rifugiarsi nella fantasia per scappare dalla realtà.

Al contrario, quando il disegno è concentrato nella parte inferiore, sta ad indicare intelligenza, razionalità e, talvolta, potenzialità nascoste in attesa di essere espresse.

Quando lo spazio occupato è quello centrale, il bambino potrebbe essere poco socievole. Un'altra possibile decodifica di questa disposizione spaziale può anche essere quella di estremo equilibrio.

Se invece il disegno occupa poco spazio nel foglio, il bambino potrebbe sperimentare insicurezza e inadeguatezza e provare sentimenti di svalutazione.

Un'ultima analisi va infine fatta valutando l’orientamento del foglio. Se il piccolo tende a disegnare tenendo il foglio orizzontale, può indicare espansione verso gli altri e ricerca del contatto fisico.

Se il foglio viene utilizzato verticalmente, il bambino tende ad essere riservato ed autonomo

Il tratto

Nei disegni, possono riconoscersi le seguenti tipologie di tratto:

  • regolare, sicuro, con prevalenza di linee curve: indica fiducia negli altri, espansività, determinazione, tendenza a socializzare e voglia di esplorare
  • irregolare, incerto, con linee spigolose e cancellature: indica insicurezza, introversione, timore di sbagliare e ansia
  • sottile: il bambino potrebbe essere molto sensibile e attento alle emozioni degli altri
  • marcato: è segno di forte temperamento, ma se è eccessivamente marcato tale da lasciare un solco nel foglio, potrebbe indicare aggressività e bisogno di affermarsi
  • spezzettato: è il tratto distintivo nei disegni dei bambini balbuzienti e può significare confusione 

I colori

A seconda della prevalenza dei colori utilizzati, è possibile stabilire l’emozione predominante.

I colori caldi indicano voglia di esplorare e carattere estroverso, mentre i colori freddi, al contrario, rappresentano introversione, timidezza e razionalità.

Inoltre, se vi è abbondanza di rosso, il bimbo potrebbe covare aggressività; il verde ha un significato ambivalente e potrebbe rappresentare tranquillità o ribellione; il grigio rappresenta la tristezza, mentre il nero la paura e l’angoscia. 

Rappresentazione dei soggetti e degli elementi

Il bambino, intorno ai tre anni, comincia a disegnare le figure che sono ricorrenti nella sua vita, solitamente i punti di riferimento come i genitori, fratelli e sorelle e gli oggetti che vede nella quotidianità.

Anche in questo caso, la psicologia ha stabilito che, a seconda di come il bambino rappresenta figure ed oggetti, potrebbe rivelare emozioni e sentimenti inconsci. 

1. La figura umana 

Secondo Karen Machover, psicologa americana del ‘900, la raffigurazione umana rappresenta il proprio sé calato nell’ambiente circostante.

Per interpretare questo aspetto, occorre prendere in considerazione:

  • grandezza del soggetto: figure troppo piccole potrebbero indicare timidezza e mancanza di fiducia in sé stesso
  • testa: se è rappresentata sproporzionatamente grande, indica egocentrismo. Al contrario, se eccessivamente piccola, può rappresentare la difficoltà di relazionarsi ed entrare in connessione con gli altri
  • occhi: molto grandi significano curiosità e apertura, mentre troppo piccoli diffidenza
  • braccia: se sono raffigurate aperte, il bambino è incline all’apertura verso gli altri
  • mani: se vengono disegnate come pugni o artigli, il bambino potrebbe provare sentimenti aggressivi
  • gambe: se vengono rappresentate corte, il bambino potrebbe aver bisogni di protezione, mentre lunghe significa che ha desiderio di crescere 

2. I membri della famiglia

Il modo in cui il bambino disegna i membri della sua famiglia dice molto sulle emozioni che percepisce all’interno del contesto familiare: può sentirsi accolto e amato, geloso di un fratello, non considerato.

Il familiare che viene disegnato per primo è quello per il quale il bambino nutre più ammirazione. Un membro familiare significativamente più piccolo rispetto agli altri potrebbe essere percepito come un antagonista e, al contrario, uno molto più grande potrebbe essere interpretato come una figura di potere all’interno del nucleo.

Un familiare isolato può suggerire difficoltà nell'instaurare un legame con esso. Il bambino che si rappresenta separatamente potrebbe indicare la paura di comportarsi male verso gli altri.

I parenti disposti lontani l'uno dall'altro potrebbero segnalare la lontananza emotiva all’interno della famiglia e la non libertà di esprimere le emozioni come dinamica familiare. Il rifiuto di disegnare la famiglia indica un disagio o una sofferenza profonda.

Un personaggio assente o cancellato esprime un rifiuto, in risposta ad un sentimento di gelosia o rabbia. 

3. L'albero

Tra i test psico-attitudinali, quello sviluppato da Jucker e successivamente elaborato da Koch nel 1949, richiede di rappresentare graficamente un albero ed è applicabile sia agli adulti che ai bambini. Questo simbolo è importante perché riflette la relazione che la persona ha con il proprio sé interiore più profondo:

  • le radici rappresentano il vincolo e il legame emotivo con la famiglia: l'assenza di radici indica un desiderio di affetto e bisogno di essere rassicurati
  • il fusto dell'albero, se è massiccio esprime ambizione, se è proporzionato testimonia un carattere indipendente, se invece è esile e sottile suggerisce introversione
  • la chioma dell'albero esprime la tendenza a socializzare e a protrarsi verso l’esterno: se è enfatizzata rispetto al fusto, indica un bambino incline alla fantasia, mentre se è estremamente piccola rivela egocentrismo
  • il frutto può essere raffigurato attaccato ai rami o sospeso. Nel primo caso, può denotare estroversione, mentre nel secondo caso esprime sfiducia e malinconia 

4. Il sole

Il sole simboleggia la figura paterna: se viene disegnato ampio e radioso, riflette un rapporto positivo con il padre, mentre se viene celato, potrebbe segnalare disaccordo. Se il sole è senza raggi, potrebbe indicare un padre freddo o assente. 

5. La casa

La casa rivela la comunicazione e l'attaccamento alla figura materna, nonché l'ambiente familiare in cui vive. Ecco gli elementi da osservare:

  • dimensioni: una casa ampia indica una famiglia ospitale e amorevole, mentre una casa piccola suggerisce riservatezza e bisogno di ritirarsi
  • tetto: simboleggia la protezione, ma rappresenta anche le regole e l'autorità. Se il tetto appare schiacciato o mostra fumo nero, indica un malessere o una difficoltà
  • porte e finestre: rappresentano la comunicazione e l'interazione con il mondo esterno. Se sono aperte, indicano curiosità, buon dialogo e apertura. Se sono chiuse o non ci sono, suggeriscono un senso di intrappolamento
Elena Turrini
Scritto da Elena Turrini

Web Content Editor e SEO Copywriter, laureata in Economia e specializzata in Neurocopywriting e Storytelling aziendale. Negli anni ha coltivato la sua passione nei confronti della salute e della scienza frequentando vari corsi.

a cura di Dr. Giuseppe Pingitore
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