Anche i denti da latte sono soggetti alle carie. La carie ai denti da latte, o denti decidui, è molto più comune di quanto si pensi. Malgrado ciò, si tende a sottovalutarne le conseguenze trattandosi di denti che devono cadere.
E invece non bisogna prendere sottogamba il problema perché se non si cura la carie, le conseguenze possono portare a un’infezione della polpa del dente e alla caduta prematura del dente da latte, causando malformazioni e problemi di allineamento dell’arcata dentale.
Ecco perché è molto importante che i genitori si accorgano subito della comparsa della carie su un dentino da latte, per correre ai ripari con un trattamento di pedodonzia (otturazione).
Perché è importante curare i dentini da latte cariati
La carie in un dente da latte avanza molto più rapidamente di quella ai denti permanenti perché i denti decidui sono più piccoli, la camera pulpare (spazio all’interno del quale si trova la polpa dentaria) è più ampia i tessuti del dente più sottili.
Lo smalto che ricopre il dente ha una diversa densità di mineralizzazione, trattandosi di denti temporanei.
Come accorgersi dei dentini da latte cariati
Vista la maggiore fragilità dei denti da latte, è molto importante controllarli spesso per accorgersi in tempo della presenza di eventuali carie e intervenire con le cure più opportune.
Ecco quali sono i sintomi dei denti da latte cariati e come accorgersi dei segnali: nelle sue fasi iniziali, la carie si manifesta tipicamente con piccole macchie bianche o marroni sul dente cariato.
Con il progredire della malattia, il dente perde il suo smalto e la superficie diventa ruvido. Il bambino, a questo punto, può provare fastidio mentre mangia cibi o beve bevande calde o fredde e può avere problemi di alitosi. Con l’avanzare della carie, le macchie si trasformano in piccoli fori (cavità) e compare un dolore intenso quando la carie arriva alla polpa dentale causando l’infiammazione (pulpite), ed è a questo punto che si sviluppa l’infezione (ascesso).
Quali sono le cause dei denti cariati nei bambini
Le cause delle carie nei denti da latte possono dipendere da vari fattori.
Primo fra tutti una scarsa igiene orale. La combinazione, infatti, di batteri, residui di cibo e saliva, causano la formazione della placca che si attacca ai denti nei punti in cui è più difficile rimuoverla. Tra i batteri più noti, lo streptococcus mutans, converte lo zucchero in acido (lattato) che attacca lo smalto del dente e poi la polpa dentale.
Ma anche le caratteristiche anatomiche e strutturali dei denti possono favorire la comparsa di carie così come difese immunitarie basse.
Un altro fattore di rischio sembra essere il prolungamento dell’allattamento al seno e al biberon dopo la comparsa dei denti così come l’utilizzo del ciuccio.
In particolare, è usanza comune dare il ciuccio imbevuto nel miele, nello zucchero, o un biberon con latte per stimolare il sonno nel bambino o per farlo calmare. Questa abitudine, tuttavia, seppur tenera e innocua all'apparenza, può causare la sindrome chiamata carie da biberon. Chi ne viene affetto, in pratica, è soggetto a sviluppare carie sui denti causata dall’eccesso di zuccheri.
Come si cura la carie nei denti da latte?
La cura della carie della prima infanzia dipende dalla sua gravità. Le carie possono essere più o meno estese e più o meno gravi. Di conseguenza, lo specialista sceglierà la cura più adatta.
Un problema di minore entità si può affrontare con un trattamento conservativo e, quindi, con una semplice rimozione dei tessuti danneggiati e un'otturazione dentale; mentre il trattamento di una cavità profonda può richiedere una terapia pulpare pediatrica o persino l'estrazione. Si è obbligati a estrarre il dente, quando la carie potrebbe causare infezioni o ascessi.
Come prevenire la carie sui denti da latte
Come abbiamo accennato, la carie sui dentini dei bimbi si sviluppa molto più rapidamente rispetto a quello che succede ai denti permanenti per la conformazione del dente stesso.
Per quanto riguarda gli adulti, qualsiasi forma di prevenzione ricade sotto la propria responsabilità, ma per i bambini spetta ai genitori controllare l'igiene orale e impostare uno stile alimentare sano ed equilibrato.
Non si deve eliminare tutto ciò che soddisfa il gusto del palato. Basta saper limitare determinati alimenti e bevande, anche perché l'eccesso alimentare è dannoso non solo per i denti, ma anche per il peso e per l'insorgenza di patologie invalidanti come il diabete, le malattie del metabolismo, l’obesità.
Ecco qualche buon consiglio che i genitori possono seguire per mantenere l'igiene orale del bambino:
- Mantieni sempre la pulizia del ciuccio e del biberon per evitare che i batteri entrino nel cavo orale
- Imposta le basi per una dieta sana e povera di zuccheri: non abituare il bambino a bere succhi di frutta o bibite gassate, e/o a mangiare cibi ricchi di zuccheri (dolci, biscotti, merendine, gomme da masticare, caramelle).
- Abitua il bambino a controlli periodici odontoiatrici e con l'igienista dentale, che può insegnare come pulire i denti e il cavo orale. L'educazione all'igiene orale è l'asso nella manica di un adulto con denti sani che non dovrà temere il dentista. La prima visita odontoiatrica si può effettuare già verso i 18 mesi.
- Spazzolino, dentifricio, collutorio e filo interdentale devono entrare a far parte di un routine igienica quotidiana sin da quando spunta il primo dentino. Il primo spazzolino dovrà avere caratteristiche tali da pulire i denti da latte con delicatezza: la testina di piccole dimensioni e setole morbide.
- È importante accertarsi che lo spazzolino arrivi anche nei punti più nascosti dove si nascondono i batteri della placca che causano la formazione di carie.
Un'ultima raccomandazione: tanti bambini iniziano proprio nel periodo dell'infanzia ad aver paura del dentista, ma un bambino che non supera la paura del dentista è destinato a essere un adulto con dei denti trascurati.
In questi casi, i genitori, con la complicità dello specialista in odontoiatria pediatrica, possono mitigare la paura ricorrendo a stratagemmi utili per procedere con la visita e con gli eventuali trattamenti necessari.
Un esperto Pedodontista saprà come gestire il bambino non collaborativo, diffidente o intimorito, sin dal primo momento in cui entra in studio, anche con l'aiuto dei genitori.