Bullismo a scuola: cos'è e come si previene

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 19 Gennaio, 2023

Scopriamo in cosa consiste e come prevenire il bullismo a scuola

Quello del bullismo a scuola è un fenomeno tanto diffuso quanto preoccupante. Si può manifestare in diversi modi, ma quali sono i campanelli d'allarme a cui fare attenzione e come si può prevenire? Andiamo alla scoperta di tutto quello che c'è da sapere sul bullismo scolastico.

Bullismo a scuola: ecco come si manifesta

Il bullismo nelle scuole si può manifestare in diversi modi, e sebbene sia ampiamente sottostimato, questa forma di violenza fisica, verbale o psicologica, può avere molte gravi ripercussioni sulla vita delle vittime. Il termine "bullismo" deriva dall'inglese "bullyng" e indica un atteggiamento vessatorio messo in atto da un gruppo di coetanei nei confronti di un soggetto più debole. Simile al concetto di "mobbing", il bullismo, nell'accezione originaria del termine, esprime, quindi, l'idea di un’aggressione operata da un insieme di persone nei confronti di un singolo.

Questo fenomeno può presentarsi in vari contesti, tuttavia quello scolastico è il più comune, in quanto rappresenta il luogo dove i ragazzi trascorrono la maggior parte della loro giornata. Questi comportamenti si caratterizzano essenzialmente per tre elementi:

  • intenzionalità: è chiara la volontà di fare del male e di provocare una forma di disagio);
  • continuità: si tratta di episodi ripetuti nel tempo;
  • aggressione da parte di soggetti che detengono una sorta sudditanza fisica o psicologica su chi aggrediscono (rapporto di asimmetria di potere).

Quali sono le forme nelle quali si esplica il bullismo nelle scuole?

  • forma diretta: quando la vittima subisce un'evidente aggressione fisica;
  • forma verbale: quando la vittima viene presa in giro, umiliata o derisa verbalmente;
  • forma indiretta: quando l'atteggiamento vessatorio non è dichiarato apertamente ma mira comunque a danneggiare la vittima, in genere isolandola, mettendola al centro di pettegolezzi od ostracizzandola dal gruppo.

Esiste poi un'ulteriore forma di bullismo, chiamata cyberbullismo, che adopera le modalità telematiche e digitali (email, sms, chat, social network) per danneggiare un soggetto più debole. Sebbene in questo caso il rapporto fra bullismo e scuola non sia così esplicito, si tratta di un trend in forte ascesa in quella linea sottile che divide vita online e offline.

Scuola e bullismo: un terreno fertile per le aggressioni

Bullismo a scuola

Gli atti di bullismo nelle scuole sono all'ordine del giorno, ma non per questo dovrebbero essere ignorati da educatori e insegnanti. A differenza di quanto si potrebbe comunemente pensare, però, questo fenomeno non riguarda solo gli ambienti socialmente degradati o quelli in cui il disagio economico è più elevato ma è molto diffuso anche in contesti privilegiati

Ciò che caratterizza l'emergere o meno di episodi di bullismo, infatti, è soprattutto la personalità dei soggetti coinvolti. Il cosiddetto bullo, infatti, ha una personalità fragile, spesso proviene da una cerchia famigliare problematica o comunque scarsamente empatica, oppure ha sperimentato nel suo passato un eccesso di severità che l'ha portato poi a riversare sugli altri la sua frustrazione.

Al contrario, chi subisce il bullismo presenta un carattere introverso, a tratti insicuro e timido; soprattutto quando la violenza riguarda coetanei di sesso maschile, essa può sfociare in comportamenti violenti, aggressivi o omofobi, mentre nel caso di bullismo prettamente femminile, esso assume più la forma di una vessazione di tipo psicologico o verbale.

Le vittime di queste intimidazioni ripetute nel tempo sviluppano sentimenti di forte ansia e hanno paura di presentarsi a scuola, inoltre non è raro che al bullo vero e proprio si affianchino altri compagni che assumono il ruolo di "accerchiatori" o gregari che possono partecipare o meno all'azione, ma si distinguono comunque per la loro compiacenza nell'accettare questa forma di violenza.

Sebbene il fenomeno del bullismo nelle scuole non sia affatto nuovo, le ricerche mostrano come un alto numero di ragazzi abbia dichiarato di averne subito gli effetti, o di esserne stato un testimone diretto, pertanto è necessario correre ai ripari e mettere in atto delle strategie preventive volte a contrastarlo.

Le cause del bullismo

Le cause che possono portare alla presenza dei cosiddetti "bulli di scuola" sono diverse e coinvolgono aspetti:

  • famigliari;
  • sociali;
  • personali.

Esistono diverse teorie e numerosi studi sui motivi che spingono alcuni ragazzi a diventare dei bulli e sul perché altri, invece, ne accettino le angherie.

Da una parte vi è la reiterazione di comportamenti aggressivi appresi nel contesto della famiglia e assimilati dal soggetto come "normali", dall'altra, vi è un desiderio di rivalsa portato avanti dal bullo, il quale, essendo stato vittima a sua volta di una profonda ferita emotiva, vuole a sua volta imprimerla agli altri in qualità di aggressore.

Una famiglia d'origine che adotta metodi educativi violenti o scarsamente empatici, unita alla scarsità di dialogo fra essa e le autorità scolastiche, è un terreno fertile per lo sviluppo del cosiddetto bullo.

Come prevenire il bullismo nella scuola

Il fenomeno del bullismo nelle scuole deve essere attentamente monitorato dal personale scolastico, in quanto i diversi tipi di violenza (psicologica, fisica, verbale) hanno pesanti ripercussioni sulla personalità della vittima. Chi subisce bullismo, infatti, può sviluppare una forma di depressione e forti traumi emotivi, oltre a un abbassamento dei livelli di autostima.

Secondo gli esperti, sembra che l'unica forma di prevenzione nei confronti di questi abusi sia una particolare attenzione rivolta all'ambiente famigliare: questo tipo di prevenzione, detta primaria, parte in primis dalla famiglia, la quale ha il compito di vigilare sul comportamento dei figli e di intervenire immediatamente qualora insorgano problematiche di questo tipo.

Le autorità scolastiche, poi, hanno la responsabilità di controllare su quanto avviene dentro le mura della scuola, di bloccare le aggressioni e di fornire un'occasione di recupero emotivo e psicologico sia a chi si è macchiato di questi episodi sia a chi ne è stato vittima.

Il bullismo a scuola si manifesta più frequentemente nelle aree meno sorvegliate (come corridoi, cortili) e coinvolge spesso ragazzi considerati "fragili" dal gruppo.

Per prevenire questo fenomeno, la scuola può mettere in pratica diverse attività, dall'istituzione di figure di tutor scelti fra gli stessi ragazzi, fino all'attuazione di percorsi di reinserimento sfruttando lo sport o l'espressione creativa.

Il bullismo nella scuola non è mai da sottovalutare e la sua presenza deve essere gestita con prontezza tanto dalle autorità quanto dalla famiglia di origine, con l'istituzione di uno spazio di dialogo protetto all'interno del quale la vittima può raccontare gli episodi di violenza e trovare una risposta positiva da parte degli adulti.

Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr.ssa Giusy Messina
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