La broncopolmonite nei bambini è un'infiammazione che colpisce le vie respiratorie inferiori, bronchi e polmoni, in particolare alveoli polmonari, bronchi e bronchioli.
Può avere origine da un'infezione sia batterica che virale. In età pediatrica, la forma più prevalente è la broncopolmonite virale.
In genere, la diagnosi viene posta tramite esame obiettivo, esami ematochimici e indagini strumentali come radiografia del torace.
Analizziamo come si manifesta clinicamente la broncopolmonite virale nei bambini, quali ne sono le principali cause e quali sono le opzioni terapeutiche.
Cause broncopolmonite nei bambini, virali e batteriche
La broncopolmonite nei bambini può avere sia origine virale che batterica.
Broncopolmonite virale
La broncopolmonite virale è un'infiammazione acuta dei bronchi e dei polmoni causata da un'infezione virale. Di solito, si sviluppa come complicanza di un comune raffreddore o influenza.
Essendo causata da virus, l'esposizione a secrezioni infette (goccioline di saliva o muco prodotte con tosse, starnuti) può portare alla diffusione di questa malattia.
Nel caso della forma virale, i principali agenti eziologici implicati (ovvero i microrganismi, virus, batteri, funghi o parassiti che causano una determinata malattia infettiva) sono:
- virus respiratorio sinciziale;
- virus influenzali (influenza virus A e B);
- virus parainfluenzali (tipo 1, 2, 3 e 4);
- adenovirus (sierotipi da 1 a 7);
- virus del morbillo.
Broncopolmonite batterica
Per quanto riguarda l'eziologia batterica, i patogeni maggiormente coinvolti nella broncopolmonite batterica infantile sono:
- Streptococcus pneumoniae (pneumococco);
- Strafilococco aureo;
- Haemophilus influenzae;
- Klebsiella pneumoniae;
- Mycoplasma pneumoniaee;
- Pseudomonas aeruginosa.
Nei bambini di età inferiore a 5 anni è maggiore l'incidenza di bronchiolite acuta e polmonite virale causate dal Virus Respiratorio Sinciziale (RSV), responsabile della bronchiolite, ovvero dell'infiammazione delle piccole vie aeree dell'albero bronchiale.
Nei bimbi di età superiore ai 5 anni, è più frequente invece la polmonite batterica, causata più comunemente da Streptococcus pneumoniae (Pneumococco), Mycoplasma pneumoniae e Chlamydophila pneumoniae.
La polmonite virale tende a essere più lieve, mentre quella batterica può avere conseguenze più gravi e richiedere una terapia antibiotica mirata.
In tutti i casi, è importante riconoscere precocemente i sintomi di polmonite nel bambino (febbre, tosse, difficoltà respiratorie) e rivolgersi prontamente al pediatra per impostare la terapia adeguata.
Polmonite e broncopolmonite nei bambini: quali sono le differenze
La polmonite e la broncopolmonite sono entrambe infezioni respiratorie virali che interessano i polmoni nei bambini. La broncopolmonite è un tipo particolare di polmonite, che comporta l'infiammazione di bronchi, bronchioli, e alveoli polmonari.
La broncopolmonite si distingue dalla semplice polmonite in quanto lo stato infiammatorio può coinvolgere, in maniera più o meno severa, anche i bronchi e le rispettive ramificazioni collocate alla periferia del polmone.
Sintomi della broncopolmonite infantile
La sintomatologia della broncopolmonite nei bambini può variare in base alla gravità dell’infezione e all’età del paziente.
Di seguito, le principali manifestazioni cliniche:
- febbre generalmente presente, a volte elevata (>38°C);
- faringodinia (mal di gola): dolore o fastidio a carico della faringe che può causare disagio nel deglutire;
- tosse secca iniziale, poi produttiva con espettorato mucoso;
- dolore toracico associato a tosse e respiri profondi;
- dispnea: respiro affannoso con utilizzo della muscolatura accessoria;
- tachipnea: aumento della frequenza respiratoria;
- difficoltà di respiro e cianosi nei casi più gravi;
- difficoltà ad alimentarsi e sonnolenza, soprattutto nei lattanti;
- episodi di apnea.
Sintomatologia della broncopolmonite pediatrica nelle diverse fasce d'età
Vediamo di seguito i sintomi associati alle varie fasi di vita del bambino.
Neonati
Nei neonati i sintomi della broncopolmonite possono essere aspecifici e includere irritabilità, scarso incremento ponderale, episodi di apnea e desaturazione.
L'esordio può essere subdolo, con sintomi sistemici come letargia, rifiuto dell'alimentazione, febbre bassa o assente. La tosse può non essere presente.
Lattanti
Nei lattanti, oltre ai sintomi sistemici come febbre, scarsa alimentazione, pallore e malessere generale, sono tipiche la tosse inizialmente secca e poi produttiva, la tachipnea e le difficoltà respiratorie con utilizzo dei muscoli respiratori accessori.
In tutte le età, la presenza di sintomi respiratori accompagnati da febbre e malessere sistemico devono far sospettare una polmonite, per cui è indicato contattare prontamente il pediatra.
Bambini in età prescolare e scolare
Nei bambini in età prescolare e scolare prevalgono sintomi respiratori quali tosse secca che diventa produttiva, dispnea e difficoltà respiratoria.
Sono comuni febbre elevata, brividi, astenia marcata, dolore toracico e addominale dovuto alla difficoltà respiratoria.
Episodi di apnea nei neonati con broncopolmonite
Negli episodi di apnea osservati nei neonati con broncopolmonite virale si assiste a una temporanea sospensione della respirazione.
Nei neonati le ridotte dimensioni delle vie aeree favoriscono il determinarsi di ostruzione bronchiale in corso di infezione, per edema della mucosa e ipersecrezione di muco.
In alcuni casi, il neonato può smettere di respirare anche oltre i 20 secondi. Questi episodi di apnea, se frequenti, possono essere pericolosi e portare a cianosi (colorazione bluastra della pelle) e riduzione dell'ossigenazione.
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Gli episodi di apnea rappresentano quindi un campanello d'allarme di distress respiratorio (difficoltà di respirare normalmente a causa dell'infezione ai polmoni) e gravità della broncopolmonite virale nel neonato. Vanno trattati prontamente per il rischio di desaturazione e cianosi.
In genere, il trattamento prevede somministrazione di ossigeno umidificato, aspirazione delle secrezioni, supporto ventilatorio non invasivo o, nei casi più gravi, ventilazione meccanica.
Broncopolmonite senza febbre
Sebbene sia uno dei sintomi cardinali della broncopolmonite, in alcuni casi l'infezione può manifestarsi anche in assenza di febbre.
Ciò è più frequente nei lattanti e nei bambini sotto i 3 anni di età, nei quali la risposta immune non è ancora completamente matura. Inoltre l'assenza di febbre è più comune nelle forme virali rispetto a quelle batteriche.
Anche se rara nei bambini più grandi, la possibilità di broncopolmonite non accompagnata da febbre non va esclusa in presenza di sintomi quali tosse, difficoltà respiratorie, accelerazione della frequenza cardiaca e respiratoria.
Pertanto, di fronte a un quadro clinico suggestivo, è indicato procedere ad approfondimenti diagnostici come esami ematici, prove di funzionalità respiratoria e radiografia del torace, anche in assenza di febbre.
Una diagnosi e terapia precoci sono fondamentali per prevenire l'evoluzione verso forme più gravi e complicanze.
Complicanze della broncopolmonite nei bambini
Sebbene nella maggior parte dei casi abbia un decorso senza particolari complicanze, grazie ai vaccini (contro pneumococco ed Haemophilus influenzae), alla diagnosi e alle cure tempestive, non vanno sottovalutate le possibili complicanze della broncopolmonite, soprattutto nei bambini più piccoli o immunocompromessi.
L'evoluzione della broncopolmonite può talvolta comportare conseguenze più serie in queste circostanze:
- età molto precoce (neonati e lattanti piccoli);
- malnutrizione;
- immunodeficienze congenite o acquisite;
- patologie polmonari croniche (es. fibrosi cistica);
- patologie cardiache congenite.
Complicanze della broncopolmonite batterica
Tra le principali complicanze della broncopolmonite batterica:
- pleurite con versamento pleurico (la più comune);
- ascesso polmonare;
- bronchiectasie;
- atelettasia;
- insufficienza respiratoria acuta.
Meno frequenti sono complicanze sistemiche come sepsi e artrite settica.
Complicanze della broncopolmonite virale
Tra le complicanze della broncopolmonite virale nei bambini:
- sovrainfezioni batteriche;
- versamento pleurico;
- raramente bronchiolite obliterante;
- insufficienza respiratoria acuta;
- pericardite, miocardite.
Diagnosi di broncopolmonite in età pediatrica
Per una corretta diagnosi differenziale tra forma virale e batterica è necessaria una combinazione di test clinici, strumentali e di laboratorio. Ciò consente di guidare la terapia antivirale o antibiotica mirata.
Per la diagnosi di broncopolmonite nel bambino, il pediatra utilizza un approccio integrato basato su:
- esame obiettivo: valutazione di sintomi quali tosse, dispnea, febbre. All’auscultazione polmonare si possono rilevare rantoli e crepitii;
- radiografia del torace: consente di evidenziare segni di interessamento bronchiale e polmonare, quali addensamenti peribronchiali e consolidamenti alveolari;
- esami ematochimici: possono mostrare leucocitosi e incremento di proteina C reattiva;
- raccolta di campioni respiratori: l'esame colturale permette l'identificazione virale e l'eventuale isolamento batterico;
- test molecolari (PCR): utili per la conferma diagnostica e la tipizzazione virale, ovvero per identificare il virus responsabile tramite esame colturale.
Cura della broncopolmonite in età pediatrica
L'approccio terapeutico viene modulato in base alla gravità del quadro clinico e alle eventuali complicanze, con un attento monitoraggio dell'evoluzione.
Il trattamento della broncopolmonite è innanzitutto sintomatico e di supporto, volto a garantire l'idratazione e il benessere del bambino.
Nei casi lievi il trattamento può essere domiciliare, con somministrazione di antipiretici come il paracetamolo per controllare la febbre e sedativi della tosse. È importante assicurare un adeguato apporto idrico.
Nei casi moderati-gravi, in genere, è necessario il ricovero ospedaliero per monitoraggio dei parametri vitali, somministrazione di ossigenoterapia e terapia idratante per via endovenosa. Possono essere utilizzati farmaci mucolitici e broncodilatatori.
Gli antibiotici non sono indicati nelle forme virali non complicate da sovrainfezioni batteriche.
Tuttavia, se compare febbre persistente o altri segni clinici e di laboratorio di coinvolgimento batterico, va impostata una terapia antibiotica mirata.
Prevenire la broncopolmonite nei bimbi
La prevenzione della broncopolmonite virale si basa su diverse misure, tra cui:
-
vaccinazione pediatrica:
- Vaccinazione antinfluenzale annuale: raccomandata per tutti i bambini dai 6 mesi di età, con particolare attenzione per i soggetti a rischio;
- Vaccinazione anti-pneumococcica e anti-Haemophilus influenzae di tipo B: include i vaccini coniugati previsti dal calendario vaccinale;
- igiene: insegnare ai bambini a lavarsi le mani regolarmente e a coprirsi la bocca e il naso quando tossiscono o starnutiscono può aiutare a prevenire la diffusione dei germi;
- nutrizione: una dieta equilibrata può aiutare a mantenere il sistema immunitario del bambino forte e a combattere le infezioni.