Moltissimi genitori si chiedono come aumentare l'autostima dei loro bambini: a volte li vedono insicuri, fragili e non preparati per affrontare le (inevitabili) difficoltà che incontreranno a scuola o nell'ambiente sportivo. Esiste un modo per accrescere la stima che il proprio figlio ha di sé e soprattutto, è giusto cercare in tutti i modi di rendere un bambino sicuro? Vediamo insieme perché il concetto di autostima nei bambini è così importante e come fare per fornire al proprio figlio gli strumenti educativi necessari per affrontare il suo percorso di crescita.
Perché l'autostima del bambino è fondamentale
L'autostima può essere definita come l'insieme delle opinioni che abbiamo di noi stessi, ovvero come ci percepiamo rispetto agli altri, alle nostre caratteristiche psicologiche interne e in relazione all'ambiente esterno. La stima di sé è un concetto sempre più presente nelle nostre vite. Se è innegabile che l'autostima può aiutarci a sentirci individui vincenti e di successo, è altrettanto vero che pensare di poter affrontare tutte le situazioni a cui ci mette di fronte la vita senza mai perdere è un'idea fallimentare in partenza.
A maggior ragione questa visione dell'esistenza che tende a negare la possibilità della sconfitta e non accetta i momenti di debolezza, è destinata ad avere pesanti ripercussioni anche sull'educazione dei bambini piccoli. Se a questi ultimi verrà ripetuto di continuo che sono in grado di fare tutto, è possibile che, al primo accenno di errore o di fallimento, essi si ritirino in un ostinato rifiuto e non vogliano più saperne di mettersi alla prova con un'attività considerata "difficile" o fuori dalla propria portata. Come fare, quindi, per accrescere l'autostima nel bambino senza rischiare che esso si senta in dovere di recitare sempre la parte del figlio perfetto?
Come aumentare l'autostima nei bambini
La stima di sé e l'applicazione di un modello autopercettivo corretto sono fondamentali per il corretto sviluppo del bambino e per fare in modo che, poi, egli diventi un adulto sereno ed equilibrato. I genitori, gli educatori e, in generale, le persone che ruotano attorno al piccolo, devono quindi creare il giusto equilibrio finalizzato a lasciar sperimentare il bimbo e ad insegnargli che il vero obiettivo non è vincere sempre ma mettersi alla prova.
Non esiste un vero e proprio manuale di autostima per bambini, tuttavia ogni giorno possiamo scegliere di mettere in pratica un atteggiamento educativo che lasci spazio al piccolo di essere se stesso e anche, perché no, che gli consenta di allenarsi a fallire: tutto ciò sarà molto utile affinché egli possa sviluppare le proprie capacità di resilienza e di adattamento.
Autostima: da cosa è influenzata e come riconoscere un bambino insicuro
L'autostima, ovvero il processo di costruzione del proprio valore, non è innata ma prende forma passo dopo passo, influenzata sia da caratteristiche intrinseche (biologiche o ereditarie), sia dall'ambiente famigliare, sociale, economico, relazionale e affettivo nel quale una persona si trova a crescere. In genere i bambini che presentano tratti di insicurezza hanno sperimentato delle situazioni nelle quali non si sono sentiti degni d'amore, oppure sono stati vittime di discriminazione o di violenze fisiche e psicologiche.
Come si riconosce un bambino insicuro e con poca autostima? In genere possiamo osservare queste caratteristiche:
- atteggiamento di chiusura;
- tono di voce basso;
- grande paura di sbagliare;
- atteggiamento evitante nei confronti di situazioni nuove;
- disturbi di natura psicosomatica;
- presenza di comportamenti passivi, nei quali si tende a seguire quello che fanno gli altri e a non esprimere la propria opinione;
- in alternativa, alcune persone sviluppano atteggiamenti aggressivi, i quali vengono utilizzati per compensare una profonda sfiducia in se stessi.
Risulta importante sottolineare che l'autostima non è una caratteristica immutabile nel tempo, perciò non è detto che un bambino insicuro sarà destinato a diventare necessariamente un adulto che ha poca stima di sé. Un modello educativo centrato sui bisogni del piccolo e la presenza di persone di riferimento accoglienti e stimolanti possono aiutare a costruire pian piano un sé resiliente e in grado di affrontare le sfide della crescita.
Come aumentare l'autostima in un bambino: i consigli da mettere in pratica
Sebbene non esistano degli esercizi da svolgere per fare in modo che il proprio bambino diventi più sicuro di sé, si può, tuttavia, provare a fare attenzione a come ci si relaziona con lui, trovando delle modalità comunicative che privilegino l'apertura mentale, l'inclusione e la libertà espressiva.
Ecco alcuni esempi mutuati da situazioni di vita comune:
- aiutare il bambino a distogliere l’attenzione dal pensiero negativo legato alla sensazione di "non farcela";
- comunicare al proprio figlio un'attitudine positiva e propositiva;
- non mettere pressione al piccolo facendo intendere che deve dimostrare il suo valore in ogni campo;
- far notare quando il bimbo riesce a portare a termine un compito;
- insegnare che i compiti più difficili possono essere divisi in tanti piccoli passi più piccoli e che non occorre affrontare una sfida molto grande tutta in una volta;
- non nascondere le emozioni spiacevoli ma insegnare ad accettarle come sensazioni normali e indispensabili.
Come costruire un sé sicuro e aperto
La costruzione del sé è un processo personale e, per quanto i genitori desiderino colmare i propri bambini di affetto e sicurezza, vi sono dei compiti che vanno portati a termine da soli. Esistono, tuttavia, dei modi di fare e degli atteggiamenti che possono aiutare i piccoli a sviluppare un'idea di se stessi stabile e adeguata.
Ecco qualche consiglio pratico da seguire:
- non sminuire il bambino se non riesce a portare a termine un compito;
- far sempre capire al proprio figlio che, qualunque cosa succeda, lo si ama per quello che è e non per quello che fa;
- evitare di alzare troppo la voce e non umiliarlo in pubblico;
- dedicargli la giusta attenzione e guardarlo sempre negli occhi quando gli si vuole comunicare un concetto importante;
- cercare di dare poche semplici regole ma di farle rispettare;
- lasciare sperimentare i bambini, anche se corrono il rischio di non riuscire a portare a termine qualcosa;
- non fare confronti con altri bambini facendo sentire il proprio figlio in difetto rispetto agli altri;
- incoraggiarlo con alcune semplici frasi per comunicargli tutto il proprio supporto.
Alcune frasi che è bene ripetere sono, ad esempio:
- "vedo che ti stai impegnando";
- "credo in te";
- "ci sei quasi";
- "sono orgoglioso di te";
- "conta l'impegno, non solo il risultato".
Autostima nei bambini e ambiente scolastico
La scuola può essere un ambiente nel quale il bambino ha la possibilità di sperimentare le proprie abilità e i propri talenti, acquisendo maggior fiducia in se stesso e facendo nuove amicizie; essa, però può anche essere un luogo nel quale un bimbo si sente in difficoltà a causa del continuo confronto con gli altri, degli ostacoli che si trova ad affrontare lungo il processo di apprendimento o a causa di un rapporto difficile con l'autorità.
Il compito degli educatori scolastici in questa fase delicata dello sviluppo psicologico del bambino, è, quindi, anche quello di evitare l’identificazione del valore personale con il voto e di permettere che ogni piccolo alunno intraprenda un percorso scolastico scandito dal rispetto dei suoi tempi, nel quale l'apprendimento non è standardizzato per tutti.