Riassunto del profilo di sicurezza I dati di sicurezza forniti nelle sezioni di seguito sono basati sullo studio registrativo globale di fase III randomizzato, in doppio cieco 1199.13 (LUME-Lung 1), che confrontava il trattamento con nintedanib più docetaxel rispetto al placebo più docetaxel nei pazienti con NSCLC localmente avanzato, metastatico o ricorrente dopo chemioterapia di prima linea e basati sui dati osservati durante il periodo successivo all’immissione in commercio. Le reazioni avverse (ADR) specifiche per nintedanib segnalate con maggiore frequenza erano diarrea, aumento dei valori degli enzimi epatici (ALT e AST) e vomito. La Tabella 3 fornisce un riassunto delle reazioni avverse secondo la Classificazione per Sistemi e Organi (SOC). Per la gestione di alcune reazioni avverse, vedere il paragrafo 4.4. Le informazioni su alcune reazioni avverse osservate nello studio LUME-Lung 1 sono descritte di seguito.
Tabella delle reazioni avverse La Tabella 3 riassume le frequenze delle ADR segnalate nello studio registrativo LUME-Lung 1 per i pazienti con NSCLC ad istologia adenocarcinoma (n = 320) o nel periodo successivo all’immissione in commercio. Sono usati i termini seguenti per classificare le ADR in base alla frequenza: molto comune (≥ 1/10), comune
(≥ 1/100, < 1/10), non comune
(≥ 1/1.000, < 1/100), raro
(≥ 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). In ogni gruppo di frequenza le reazioni avverse sono presentate per gravità, in ordine decrescente.
Tabella 3: Riassunto delle ADR per categoria di frequenza
Classificazione per sistemi e organi | Molto comune (≥ 1/10) | Comune (≥ 1/100 < 1/10) | Non comune(≥ 1/1.000 < 1/100) | Non nota |
Infezioni ed infestazioni | | Neutropenia febbrile, Ascessi, Sepsi | | |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Neutropenia (inclusa neutropenia febbrile) | Trombocitopenia | | |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Appetito ridotto, Squilibrio elettrolitico | Disidratazione, Perdita di peso | | |
Patologie del sistema nervoso | Neuropatia periferica | Cefalea1) | | |
Patologie cardiache | | | Infarto miocardico (vedere paragrafo 4.4) | |
Patologie vascolari | Sanguinamenti1) (vedere paragrafo 4.4) | Tromboembolia venosa3), Ipertensione | | Aneurismi e dissezioni arteriose |
Patologie gastrointestinali | Diarrea, Vomito, Nausea, Dolore addominale | | Perforazione1) Pancreatite2) 3) | Colite |
Patologie epatobiliari | Aumento della alanina aminotransferasi (ALT), Aumento della aspartato aminotransferasi (AST), Aumento della fosfatasi alcalina ematica (ALKP) | Iperbilirubinemia, aumento della gamma glutamil transferasi (GGT) | Danno epatico indotto da farmaci | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Mucosite (inclusa stomatite), Rash, Alopecia1) | Prurito | | |
Patologie renali e urinarie | | | Insufficienza renale (vedere paragrafo 4.4) | |
1) Negli studi clinici la frequenza non è aumentata nei pazienti trattati con nintedanib più docetaxel rispetto ai pazienti trattati con placebo più docetaxel.
2) Eventi di pancreatite sono stati segnalati in pazienti che assumevano nintedanib per il trattamento della IPF e del NSCLC. La maggior parte di questi eventi è stata segnalata nell’indicazione “IPF”.
3) Sono stati segnalati casi di embolia polmonare.
Descrizione di reazioni avverse selezionate Diarrea La diarrea si è verificata nel 43,4% (grado ≥ 3: 6,3%) dei pazienti con adenocarcinoma nel braccio con nintedanib. Per la maggior parte delle reazioni avverse è stata rilevata una stretta connessione temporale con la somministrazione di docetaxel. Nella maggior parte dei pazienti la diarrea si è risolta in seguito a interruzione del trattamento, terapia antidiarroica e riduzione della dose di nintedanib. Per le misure raccomandate e gli aggiustamenti della dose in caso di diarrea, vedere rispettivamente i paragrafi 4.4 e 4.2.
Aumento degli enzimi epatici e iperbilirubinemia Le reazioni avverse di natura epatica si sono verificate nel 42,8% dei pazienti trattati con nintedanib. Circa un terzo di questi pazienti ha manifestato reazioni avverse di natura epatica di grado ≥ 3. Nei pazienti con parametri epatici aumentati, l’uso dello schema di riduzione della dose in più fasi si è rivelata la misura adeguata, mentre l’interruzione del trattamento è stata necessaria solo nel 2,2% dei pazienti. Nella maggior parte dei pazienti, l’aumento dei parametri epatici era reversibile. Per informazioni sulle popolazioni speciali, sulle misure raccomandate e sugli aggiustamenti della dose in caso di aumento degli enzimi epatici e della bilirubina, vedere rispettivamente i paragrafi 4.4 e 4.2.
Neutropenia, neutropenia febbrile e sepsi Sono state segnalate sepsi e neutropenia febbrile come complicazioni successive alla neutropenia. Le percentuali di sepsi (1,3%) e neutropenia febbrile (7,5%) erano aumentate durante il trattamento con nintedanib rispetto al braccio placebo. Durante la terapia è importante monitorare l’emocromo del paziente, in particolare durante il trattamento in associazione con docetaxel (vedere paragrafo 4.4).
Sanguinamenti Nel periodo successivo alla commercializzazione sono stati riportati eventi di sanguinamento non gravi e gravi, alcuni dei quali sono risultati fatali, sia nei pazienti sottoposti sia nei pazienti non sottoposti a terapia anticoagulante o trattati con altri medicinali che possono provocare sanguinamento. Gli eventi di sanguinamento nel periodo successivo alla commercializzazione riguardano, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, gli apparati gastrointestinale e respiratorio e il sistema nervoso centrale; tra questi, il più colpito è l’apparato respiratorio (vedere anche paragrafo 4.4).
Perforazione Può verificarsi perforazione nei pazienti trattati con nintedanib, così come atteso a causa del suo meccanismo d’azione. Tuttavia, la frequenza dei pazienti che hanno riportato perforazione gastrointestinale è risultata bassa.
Neuropatia periferica È noto che può verificarsi anche neuropatia periferica con il trattamento con docetaxel. La neuropatia periferica è stata segnalata nel 16,5% dei pazienti nel braccio del placebo e nel 19,1% dei pazienti nel braccio di nintedanib.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.