Avvertenze - In adulti e adolescenti a partire dai 12 anni di età non deve essere superata la dose massima di 8 compresse di Tramadolo e paracetamolo Sandoz 37,5 mg/325 mg al giorno (equivalenti a 300 mg di tramadolo e 2600 mg di paracetamolo). Al fine di evitare il sovradosaggio accidentale, bisogna ricordare ai pazienti di non superare la dose raccomandata e di non utilizzare contemporaneamente qualsiasi altro medicinale contenente paracetamolo (inclusi i medicinali da banco) o tramadolo cloridrato, senza la supervisione di un medico. - In caso di grave insufficienza renale (clearance della creatinina <10 ml/min), l’uso di tramadolo/paracetamolo va evitato. - Nei pazienti con grave compromissione epatica, Tramadolo e paracetamolo Sandoz non deve essere usato (vedere il paragrafo 4.3). I rischi di sovradosaggio da paracetamolo sono maggiori nei pazienti con epatopatia alcolica non cirrotica. In caso di insufficienza moderata, deve essere attentamente considerato il prolungamento dell’intervallo di dosaggio. - In caso di grave insufficienza respiratoria, l’uso di tramadolo/paracetamolo va evitato. - Tramadolo non è adatto per il trattamento sostitutivo nei pazienti con dipendenza da oppiacei. Tramadolo, sebbene sia un agonista oppioide, non è in grado di sopprimere la sindrome di astinenza da morfina. - Sono state segnalate convulsioni nei pazienti in trattamento con tramadolo predisposti ad attacchi convulsivi o che assumono altri farmaci che abbassano la soglia convulsiva, in particolare inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, antidepressivi triciclici, antipsicotici, analgesici ad azione centrale o anestetici locali. I pazienti epilettici controllati dal trattamento o i pazienti predisposti ad attacchi convulsivi devono essere trattati con tramadolo/paracetamolo solo in circostanze eccezionali. Sono state segnalate convulsioni in pazienti trattati con tramadolo alle dosi consigliate. Il rischio può aumentare quando le dosi di tramadolo superano il limite superiore del dosaggio raccomandato. - L’uso concomitante di agonisti/antagonisti oppioidi (nalbufina, buprenorfina, pentazocina) va evitato (vedere il paragrafo 4.5).
Rischio derivante dall'uso concomitante di medicinali sedativi come benzodiazepine o medicinali correlati L'uso concomitante di tramadolo/paracetamolo e medicinali sedativi come le benzodiazepine o i farmaci correlati può causare sedazione, depressione respiratoria, coma e morte. A causa di questi rischi, la prescrizione concomitante con questi medicinali sedativi deve essere riservata ai pazienti per i quali non sono possibili opzioni di trattamento alternative. Se si decide di prescrivere tramadolo/paracetamolo in concomitanza con medicinali sedativi, deve essere usata la dose efficace più bassa e la durata del trattamento deve essere la più breve possibile. I pazienti devono essere attentamente monitorati per segni e sintomi di depressione respiratoria e sedazione. A tale riguardo, si raccomanda fortemente di informare i pazienti e chiunque si prenda cura di loro al fine di renderli consapevoli di questi sintomi (vedere paragrafo 4.5).
Metabolismo del CYP2D6 Il tramadolo viene metabolizzato dall’enzima epatico CYP2D6. Se un paziente mostra una carenza di questo enzima o ne è completamente privo, potrebbe non ottenere un adeguato effetto analgesico. Le stime indicano che fino al 7% della popolazione caucasica potrebbe presentare questa carenza. Tuttavia, se il paziente è un metabolizzatore ultra rapido esiste il rischio di sviluppare effetti indesiderati di tossicità da oppioidi anche a dosaggi comunemente prescritti. Sintomi generali di tossicità da oppioidi comprendono confusione, sonnolenza, respiro superficiale, pupille contratte, nausea, vomito, stipsi e mancanza di appetito. Nei casi gravi, ciò può includere sintomi di depressione circolatoria e respiratoria, che possono mettere in pericolo la vita e molto raramente essere fatali. Le stime sulla prevalenza di metabolizzatori ultra rapidi in diverse popolazioni sono riassunte di seguito:
Popolazione | Prevalenza% |
Africana/Etiope | 29% |
Afroamericana | da 3.4% a 6.5% |
Asiatica | da 1.2% a 2% |
Caucasica | da 3.6% a 6.5% |
Greca | 6.0% |
Ungherese | 1.9% |
Nordeuropea | da 1% a 2% |
Uso post-operatorio nei bambini Nella letteratura pubblicata ci sono state segnalazioni relative al fatto che il tramadolo somministrato in ambito post-operatorio nei bambini a seguito di tonsillectomia e/o per adenoidectomia per apnea ostruttiva nel sonno, ha portato al verificarsi di eventi avversi rari ma pericolosi per la vita. Occorre adottare estrema cautela quando tramadolo viene somministrato ai bambini per alleviare il dolore post- operatorio e deve essere accompagnata da un attento monitoraggio dei sintomi di tossicità da oppioidi, inclusa la depressione respiratoria.
Bambini con funzione respiratoria compromessa L’uso di tramadolo non è raccomandato nei bambini in cui la funzione respiratoria potrebbe essere compromessa, tra cui patologie neuromuscolari, gravi patologie cardiache o respiratorie, infezioni delle vie respiratorie superiori o polmonari, traumi multipli o procedure chirurgiche complesse. Questi fattori possono peggiorare i sintomi di tossicità da oppioidi.
Precauzioni per l’uso Si possono sviluppare tolleranza e dipendenza psichica e fisica, soprattutto a seguito di terapie a lungo termine. La necessità clinica del trattamento analgesico deve essere rivalutata ad intervalli regolari (vedere il paragrafo 4.2). Nei pazienti dipendenti da oppiacei e nei pazienti con un’anamnesi di abuso di droghe o di dipendenza, il trattamento deve essere effettuato solo per brevi periodi e sotto controllo medico. Tramadolo/paracetamolo deve essere usato con cautela nei pazienti con trauma cranico, nei pazienti predisposti a disturbi convulsivi, disturbi del tratto biliare, in stato di shock, in stato alterato di coscienza per cause sconosciute, con problemi che interessano il centro del respiro o la funzione respiratoria, o con un‘aumentata pressione intracranica. In alcuni pazienti il sovradosaggio di paracetamolo può causare tossicità epatica. La sindrome da astinenza, simile a quella che si verifica durante l’astinenza da oppiacei, può verificarsi anche a dosi terapeutiche e per un trattamento a breve termine (vedere il paragrafo 4.8). Se un paziente non necessita più della terapia con tramadolo, può essere consigliabile ridurre gradualmente la dose per prevenire i sintomi di astinenza. Raramente, sono stati segnalati casi di dipendenza e abuso (vedere il paragrafo 4.8). In uno studio è stato segnalato che durante l’anestesia generale con enflurano e protossido d’azoto, l’uso di tramadolo ha aumentato i ricordi intra-operatori. Fino a quando non saranno disponibili ulteriori informazioni, l’uso di tramadolo durante le anestesie leggere deve essere evitato.
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per compressa, cioè essenzialmente ‘senza sodio’.