Tabella delle reazioni avverse: Le reazioni avverse osservate negli studi clinici e riportate nelle esperienze di post marketing sono dettagliate qui sotto. La frequenza delle reazioni avverse è stata definita usando la seguente convenzione: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100 - <1/10); non comune (≥1/1.000 - <1/100); raro (≥1/10.000 - <1/1.000); molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Nella tabella qui sotto sono inclusi anch
e gli eventi avversi dello Studio di Sorveglianza Post-marketing Multicentrico Francese. Dal giugno 1997 al marzo 1998, 18 centri trapianto francesi hanno partecipato allo studio di sorveglianza post-marketing multicentrico francese 00PTF0. Un totale di 240 pazienti ha partecipato a questo studio di coorte prospettico, a braccio singolo, osservazionale. Tutti i pazienti hanno ricevuto Thymoglobuline come profilassi per il rigetto acuto del trapianto renale.
Reazioni avverse considerate correlate a Thymoglobuline riportate in studi clinici e di post-marketing |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Molto comune: linfopenia, neutropenia, trombocitopenia, anemia |
Comune: neutropenia febbrile |
Patologie gastrointestinali | Comune: diarrea, disfagia, nausea, vomito |
Patologie sistemiche e condizioni relative al sito di somministrazione | Molto comune: febbre |
Comune: brividi |
Non comune: reazioni correlate all’infusione (infusion associated reaction (IARs))* |
Patologie epatobiliari | Comune: aumento delle transaminasi* |
Non comune: lesione epatocellulare epatotossicità, insufficienza epatica* |
Frequenza non nota: iperbilirubinemia |
Disturbi del sistema immunitario | Comune: malattia da siero*, sindrome da rilascio di citochine (CRS)*, reazione anafilattica |
Infezioni ed infestazioni | Molto comune: infezione (inclusa la riattivazione di infezione) |
Comune: sepsi |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Comune: mialgia |
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) | Comune: evoluzione di malignità, linfomi (che potrebbero essere mediati da virus), tumori maligni (tumori solidi) |
Non comune: disordini linfoproliferativi |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Comune: dispnea |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Comune: prurito, rash |
Patologie vascolari | Comune: ipotensione |
*= Vedere sotto
Reazioni associate all’infusione e disturbi del sistema immunitario: Dopo la somministrazione di Thymoglobuline possono insorgere reazioni associate all’infusione (IAR), che possono manifestarsi già dopo la prima o la seconda infusione. Le manifestazioni cliniche di IAR includono alcuni dei seguenti segni e sintomi: febbre, brividi/irrigidimento, dispnea, nausea/vomito, diarrea, ipotensione o ipertensione, malessere, rash, orticaria e/o cefalea. Le reazioni associate all’infusione di Thymoglobuline sono generalmente lievi e transitorie e sono gestite riducendo la velocità di infusione e/o con trattamento farmacologico. Sono stati riportati casi di reazioni anafilattiche gravi e, in casi molto rari, fatali (vedere paragrafo 4.4). Le fatalità sono state osservate in pazienti che non hanno ricevuto adrenalina durante l’evento. Sono state segnalate IAR compatibili con la sindrome da rilascio di citochine (CRS). Una CRS grave e potenzialmente pericolosa per la vita è stata riportata raramente. Segnalazioni post-marketing di grave Sindrome da Rilascio di Citochine sono state associate a disfunzione cardiorespiratoria (compresi ipotensione, ARDS, edema polmonare, infarto miocardico, tachicardia e/o decesso).
Malattia da siero: Durante la sorveglianza post-marketing sono state segnalate reazioni quali febbre, rash, orticaria, artralgia e/o mialgia, che suggerivano una possibile malattia da siero. La malattia da siero tende a manifestarsi da 5 a 15 giorni dopo l’avvio della terapia con Thymoglobuline. I sintomi sono generalmente autolimitanti o si risolvono rapidamente con il trattamento con corticosteroidi.
Eventi avversi dovuti ad immunosoppressione: Sono state segnalate infezioni, riattivazioni di infezioni, neutropenia febbrile e sepsi in seguito alla somministrazione di Thymoglobuline in associazione a vari agenti immunosoppressivi. In rari casi, queste infezioni sono state fatali (vedere paragrafo 4.4). Sono state riportate neoplasie maligne compresi, a titolo non esclusivo, disturbi linfoproliferativi (LPD) e altri linfomi (che possono essere mediati da virus), nonché tumori solidi. Questi eventi sono stati associati talvolta ad esito fatale (vedere paragrafo 4.4). Questi eventi avversi sono sempre stati associati ad una combinazione di vari agenti immunosoppressivi.
Patologie epatobiliari: Durante il trattamento con Thymoglobuline sono stati segnalati aumenti reversibili transitori delle transaminasi senza segni clinici o sintomi. Sono stati riportati casi di insufficienza epatica secondari ad epatite allergica e riattivazione di epatite in pazienti con patologie ematologiche e/o trapianto di cellule staminali come fattori confondenti. Per la sicurezza in relazione agli agenti trasmissibili vedere paragrafo 4.4.
Popolazione pediatrica: I dati attualmente disponibili sono limitati. Le informazioni disponibili indicano che il profilo di sicurezza di Thymoglobuline nei pazienti pediatrici non è fondamentalmente diverso rispetto a quella osservato negli adulti.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.