Posologia Adulti e popolazione anziana La posologia può variare in base alle caratteristiche della gamma camera e alle modalità di ricostruzione. L’iniezione di attività superiori a quanto previsto dai LDR (Livelli diagnostici di riferimento) locali deve essere giustificata. L’intervallo di attività raccomandato per la somministrazione endovenosa in un paziente adulto di peso medio (70 kg) è il seguente:
Diagnosi di ridotta perfusione coronarica e infarto del miocardio 400–900 MBq L’intervallo di attività raccomandato per la diagnosi di patologia ischemica del miocardio secondo la linea guida europea è – protocollo
two–days: 600–900 MBq/indagine – protocollo
one–day: 400–500 MBq per la prima iniezione, il triplo per la seconda iniezione. In totale non devono essere somministrati più di 2.000 MBq nel protocollo
one–day e più di 1.800 MBq nel protocollo
two–days. Nel protocollo
one–day, le due iniezioni (sotto sforzo e a riposo) devono essere effettuate a distanza di almeno
due ore l’una dall’altra, ma possono essere somministrate in qualsiasi ordine. Dopo l’iniezione sotto sforzo, deve essere incoraggiato l’esercizio fisico per un altro minuto (se possibile). Per la diagnosi di infarto del miocardio è solitamente sufficiente un’iniezione a riposo. Per la diagnosi di patologia ischemica del miocardio sono necessarie due iniezioni (sotto sforzo e a riposo) per differenziare la riduzione di captazione miocardica transitoria da quella persistente.
Valutazione della funzione ventricolare globale 600–00 MBq iniettati in bolo.
Mammoscintigrafia 700–1000 MBq iniettati in bolo solitamente nel braccio controlaterale alla lesione.
Localizzazione di tessuto paratiroideo iperfunzionante 200–700 MBq iniettati in bolo. L’attività tipica è compresa tra 500 e 700 MBq. La posologia può variare in base alle caratteristiche della gamma camera e alle modalità di ricostruzione. L’iniezione di attività superiori a quanto previsto dai LDR (Livelli Diagnostici di Riferimento) locali deve essere giustificata.
Compromissione renale È necessario valutare attentamente l’attività da somministrare poiché in questi pazienti è possibile un aumento dell’esposizione alle radiazioni.
Compromissione epatica In generale, occorre valutare con attenzione l’attività da somministrare ai pazienti con funzionalità epatica ridotta iniziando, di norma, con le dosi al limite inferiore dell’intervallo posologico.
Popolazione pediatrica L’uso nei bambini e negli adolescenti deve essere attentamente considerato, sulla base delle necessità cliniche e della valutazione del rapporto rischio/beneficio in questo gruppo di pazienti. L’attività da somministrare ai bambini e agli adolescenti può essere calcolata in accordo con le raccomandazioni del European Association of Nuclear Medicine (EANM) pediatric dosage card; l’attività da somministrare ai bambini e agli adolescenti può essere calcolata moltiplicando un’attività basale (a scopo di calcolo) per il fattore di moltiplicazione dipendente dal peso illustrato nella tabella seguente. A[MBq] somministrata = attività basale x fattore di moltiplicazione L’attività basale è pari a 63 MBq come agente per la diagnostica antitumorale. Per l’imaging cardiaco, le attività basali minima e massima sono pari rispettivamente a 42 e a 63 MBq per la scansione cardiaca con protocollo
two–days sia a riposo che sotto sforzo. Per il protocollo di imaging cardiaco
one–day, l’attività basale è pari a 28 MBq a riposo e a 84 MBq sotto sforzo. L’attività minima per tutti gli studi di imaging è pari a 80 MBq.
Peso [kg] | Fattore di moltiplicazione | Peso [kg] | Fattore di moltiplicazione | Peso [kg] | Fattore di moltiplicazione |
3 | 1 | 22 | 5,29 | 42 | 9,14 |
4 | 1,14 | 24 | 5,71 | 44 | 9,57 |
6 | 1,71 | 26 | 6,14 | 46 | 10,00 |
8 | 2,14 | 28 | 6,43 | 48 | 10,29 |
10 | 2,71 | 30 | 6,86 | 50 | 10,71 |
12 | 3,14 | 32 | 7,29 | 52–54 | 11,29 |
14 | 3,57 | 34 | 7,72 | 56–58 | 12,00 |
16 | 4,00 | 36 | 8,00 | 60–62 | 12,71 |
18 | 4,43 | 38 | 8,43 | 64–66 | 13,43 |
20 | 4,86 | 40 | 8,86 | 68 | 14,00 |
Modo di somministrazione Per uso endovenoso. A causa dei possibili danni tissutali, l’iniezione extravasale di questo prodotto radioattivo deve essere strettamente evitata. Per uso multidose.
Precauzioni da prendere prima della manipolazione o della somministrazione del medicinale Questo medicinale deve essere ricostituito prima della somministrazione al paziente. Per le istruzioni sulla ricostituzione e il controllo della purezza radiochimica del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 12. Per la preparazione del paziente, vedere paragrafo 4.4.
Acquisizione delle immagini Imaging cardiaco L’acquisizione delle immagini deve iniziare approssimativamente 30 – 60 minuti dopo l’iniezione, in modo da favorire la clearance epatobiliare. Un intervallo maggiore può essere necessario per l’acquisizione di immagini a riposo e per le immagini sotto sforzo con soli vasodilatatori per via del rischio di una maggiore attività sottodiaframmatica dovuta al tecnezio (
99mTc). Non vi sono evidenze di modifiche significative della concentrazione o ridistribuzione miocardica del radiofarmaco, pertanto, è possibile ottenere immagini fino a 6 ore dopo l’iniezione. Il test può essere effettuato nell’ambito di un protocollo
one–day o
two–days. Si deve effettuare preferibilmente l’acquisizione tomografica delle immagini (SPECT) con o senza sincronizzazione con l’elettrocardiogramma (ECG–gated).
Mammoscintigrafia L’inizio ottimale per l’acquisizione delle immagini del tessuto mammario è 5–10 minuti dopo l’iniezione, con la paziente in posizione prona e la mammella in posizione pendente. Il prodotto viene somministrato in una vena del braccio controlaterale alla mammella con la sospetta anomalia. Se il problema è bilaterale, l’iniezione deve idealmente essere effettuata in una vena dorsale del piede.
Gamma camera convenzionale La paziente deve essere riposizionata in modo tale che la mammella controlaterale sia pendente e si deve acquisire un’immagine laterale di quest’ultima. Infine, è possibile acquisire un’immagine anteriore supina posizionando le braccia della paziente dietro il capo.
Rilevatore dedicato all’imaging mammario Nel caso in cui venga utilizzato un rilevatore dedicato all’imaging mammario, deve essere seguito un protocollo specifico per l’apparecchio al fine di ottenere la migliore immagine possibile.
Imaging paratiroideo L’acquisizione delle immagini del tessuto paratiroideo dipende dal protocollo scelto. Le tecniche più utilizzate sono quella di sottrazione e/o in doppia fase, che possono essere eseguite insieme. Con la tecnica di sottrazione, per l’imaging della ghiandola tiroidea possono essere usati sia sodio ioduro (
123I) che sodio pertecnetato (
99mTc) poiché questi radiofarmaci vengono intrappolati dal tessuto tiroideo funzionante. Questa immagine viene sottratta dall’immagine ottenuta con tecnezio (
99mTc) sestamibi e il tessuto paratiroideo iperfunzionante resta visibile dopo la sottrazione. Quando si usa sodio ioduro (
123I), vengono somministrati per via orale da 10 a 20 MBq. Quattro ore dopo la somministrazione si possono ottenere le immagini del collo e del torace. Dopo l’acquisizione delle immagini con sodio ioduro (
123I), vengono iniettati da 200 a 700 MBq di tecnezio (
99mTc) sestamibi e le immagini vengono acquisite 10 minuti dopo l’iniezione mediante una doppia acquisizione, con 2 picchi di energia gamma (140 keV per il tecnezio (
99mTc) e 159 keV per lo iodio (
123I)). Quando viene usato il sodio pertecnetato (
99mTc), vengono iniettati 40–150 MBq e le immagini di collo e torace vengono acquisite 30 minuti dopo. Vengono poi iniettati da 200 a 700 MBq di tecnezio (
99mTc) sestamibi e una seconda acquisizione delle immagini è effettuata 10 minuti dopo. Se si utilizza la tecnica in doppia fase, si iniettano da 400 a 700 MBq di tecnezio (
99mTc) sestamibi e si acquisiscono le prime immagini del collo e del mediastino dopo 10 minuti. Dopo un periodo di
wash–out di 1 – 2 ore, si acquisiscono nuovamente immagini del collo e del mediastino. L’acquisizione delle immagini planari può essere integrata dalla SPECT o SPECT/TC precoce e tardiva.