Metabolismo del CYP2D6. Metabolizzatori ultrarapidi e intossicazione da morfina-Metabolismo CYP2D6. La codeina viene metabolizzata dall’enzima epatico CYP2D6 in morfina, suo metabolita attivo. Se un paziente ha una carenza o gli manca completamente questo enzima, non sarà ottenuto un sufficiente effetto analgesico. Le stime indicano che fino al 7% della popolazione caucasica può avere questa carenza. Tuttavia, se il paziente è un metabolizzatore estensivo o ultrarapido vi è un aumentato rischio di sviluppare effetti indesiderati di tossicità da oppioidi anche alle dosi comunemente prescritte (vedere paragrafo 4.3 e 5.2). Questi pazienti convertono codeina in morfina rapidamente con conseguente incremento dei livelli sierici di morfina attesi. Sintomi generali di tossicità da oppioidi includono confusione, sonnolenza, respirazione superficiale, pupilla miotica, nausea, vomito, costipazione e mancanza di appetito. Nei casi più gravi questo può comprendere sintomi di depressione respiratoria e circolatoria, che può essere pericolosa per la vita e molto raramente fatale. Le stime di prevalenza di metabolizzatori ultrarapidi in diverse popolazioni sono riassunti di seguito:
Popolazione | Prevalenza% |
Africani/Etiopi | 29% |
Africani Americani | 3,4% a 6,5% |
Asiatici | 1,2% a 2% |
Caucasici | 3,6% a 6,5% |
Greci | 6,0% |
Ungheresi | 1,9% |
Nord Europei | 1-2% |
In caso di reazioni allergiche si deve sospendere la somministrazione (vedere paragrafo 4.8). È opportuno, per la presenza di codeina, non assumere bevande alcoliche; la codeina può provocare aumento dell’ipertensione intracranica (vedere paragrafo 4.3). Usare con cautela in caso di alcoolismo cronico, eccessiva assunzione di alcol (3 o più bevande alcoliche al giorno), anoressia, bulimia o cachessia, malnutrizione cronica (basse riserve di glutatione epatico), disidratazione, ipovolemia. Tachidolene deve essere usato con cautela nei pazienti anziani e debilitati in quanto questi pazienti possono essere più sensibili agli effetti degli oppioidi, in quelli con ipertrofia prostatica, malattie intestinali infiammatorie o ostruttive, sindrome di Addison. Nelle persone anziane l'uso prolungato degli alcaloidi dell'oppio può aggravare una preesistente patologia (cerebrale, vescicale) (vedere paragrafo 4.2). Nei pazienti che hanno subito l’asportazione della colecisti, la codeina può indurre dolore addominale biliare o pancreatico acuto, generalmente associato con anomalie nei test di laboratorio, indicative di spasmo dello sfintere di Oddi. In presenza di tosse che produce catarro, la codeina può impedire l’espettorazione. Usare con cautela nei soggetti con carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi. Si raccomanda cautela nella somministrazione di paracetamolo nei pazienti con compromissione epatica o renale di grado severo. Il medicinale è controindicato nei pazienti con grave insufficienza epatocellulare e patologia epatica in fase attiva (vedere paragrafo 4.3). Il rischio di tossicità epatica può essere maggiore nei pazienti con alcoolismo cronico probabilmente a causa di una riduzione dei livelli di glutatione. Può comparire una dipendenza di tipo morfinico, in particolare a seguito dell’uso prolungato di alte dosi di codeina. L’uso prolungato e regolare di codeina, può portare ad una dipendenza fisica e psicologica e tolleranza. Quando il trattamento viene interrotto possono insorgere sintomi da astinenza quali agitazione ed irritabilità. L’uso prolungato di analgesici per la cefalea può indurre un peggioramento della cefalea stessa. Durante il trattamento con paracetamolo prima di prescrivere qualsiasi altro medicinale controllare che non contenga lo stesso principio attivo, poiché se il paracetamolo è assunto in dosi elevate si possono verificare gravi reazioni avverse. Invitare il paziente a contattare il medico prima di associare Tachidolene a qualsiasi altro medicinale (vedere anche il paragrafo 4.5).
Uso post-operatorio nei bambini. In letteratura sono stati riportati casi in cui la codeina, somministrata a bambini post-intervento di tonsillectomia e/o adenoidectomia per l’apnea ostruttiva del sonno, ha indotto a eventi avversi, rari ma pericolosi per la vita, tra cui la morte (vedere anche paragrafo 4.3). Tutti i bambini hanno ricevuto dosi di codeina che erano all’interno dell’intervallo di dose appropriato; tuttavia vi erano evidenze che questi bambini fossero ultra-rapidi o forti metabolizzatori nella loro capacità di metabolizzare codeina in morfina.
Bambini con funzione respiratoria compromessa. La codeina non è raccomandata per l’uso nei bambini nei quali la funzione respiratoria può essere compromessa, tra cui disturbi neuromuscolari, condizioni cardiache o respiratorie gravi, infezioni delle alte vie respiratorie o polmonari, traumi multipli o procedure chirurgiche estese. Questi fattori possono peggiorare i sintomi di tossicità da morfina.
Rischio dall’uso concomitante di farmaci sedativi come benzodiazepine o farmaci correlati: L’uso concomitante di Tachidolene e medicinali sedativi come benzodiazepine o farmaci correlati può portare a sedazione, depressione respiratoria, coma e morte. A causa di questi rischi, la prescrizione concomitante di questi farmaci sedativi deve essere riservata ai pazienti per i quali non sono possibili opzioni alternative di trattamento. Se è stata presa la decisione di prescrivere Tachidolene insieme a medicinali sedativi, deve essere utilizzata la dose efficace più bassa e la durata del trattamento deve essere la più breve possibile. I pazienti devono essere seguiti attentamente per segni e sintomi di depressione respiratoria e sedazione. A tale riguardo, è fortemente raccomandato di informare i pazienti e coloro che se ne prendono cura di prestare attenzione a questi sintomi (vedere sezione 4.5). Tachidolene contiene: - 25,3 mg di sodio per compressa equivalente al 1,3% dell’assunzione massima giornaliera raccomandata dall’OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.