Durante i primi mesi di trattamento si può verificare emorragia da sospensione, spotting e dolorabilità o ingrossamento del seno. Questi effetti sono di solito temporanei e normalmente scompaiono con la continuazione del trattamento. Le reazioni avverse sono state registrate ad esempio in 3 studi clinici di fase III (n = 611 donne a rischio) e sono stati inclusi nella tabella se considerate almeno probabilmente correlate al trattamento con 50 mcg/die di estradiolo o 100 mcg/die di estradiolo, rispettivamente, dopo applicazione transdermica. La seguente tabella elenca le reazioni avverse registrate negli studi clinici e quelle riportate dopo la commercializzazione. La manifestazione di reazioni avverse al farmaco è attesa in totale nel 76% dei pazienti. Le reazioni avverse al farmaco che compaiono in percentuale maggiore del 10% nei pazienti degli studi clinici sono relative alla sede di somministrazione ed al dolore al seno. Gli effetti indesiderati associati al trattamento con estradiolo transdermico, in accordo alla classificazione per sistemi e organi, sono riportati nella seguente tabella
Classificazione per sistemi e organi | Comune (≥1/100, <1/10) | Non comune (≥1/1.000, <1/100) | Raro (≥1/10.000, <1/1000) | Reazioni avverse post-marketing con frequenza non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili) |
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) | | Neoplasia benigna del seno, neoplasia benigna dell’endometrio | | Fibromi uterini |
Disturbi del sistema immunitario | | Reazione di ipersensibilità | | Esacerbazione dell’angioedema ereditario |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Aumento di peso, diminuzione di peso | Aumento di appetito, ipercolesterolemia¹ | | |
Disturbi psichiatrici | Depressione, nervosismo, letargia | Ansia, insonnia, apatia, labilità emotiva, difficoltà di concentrazione, variazioni della libido e dell’umore, euforia¹, agitazione¹ | | |
Patologie del sistema nervoso | Mal di testa, capogiri | Emicrania, parestesia,tremore¹ | | |
Patologie dell’occhio | | Compromissione della visione, occhio secco¹ | Intolleranza alle lenti a contatto | |
Patologie cardiache | | Palpitazioni | | |
Patologie vascolari | Vampate di calore | Ipertensione¹, flebiti superficiali¹, porpora | Tromboembolia venosa (cioè trombosi venosa profonda degli arti inferiori e pelvica ed embolia polmonare)² | Episodi di ischemia cerebrale |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | | Dispnea¹, rinite¹ | | |
Patologie gastrointestinali | Nausea, vomito, crampi allo stomaco, flatulenza, dolore addominale | Costipazione, dispepsia¹, diarrea¹, disturbi rettali¹ | | Gonfiore (distensione addominale) |
Patologie epatobiliari | | | Alterazioni della funzionalità epatica e del flusso biliare | Ittero colestatico |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Eruzione cutanea, prurito | Acne, alopecia, pelle secca, patologia delle unghie¹, nodulo della pelle¹, irsutismo¹, eritema nodoso, orticaria | | Dermatite da contatto, eczema |
Patologiedel sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | | Patologie articolari, crampi muscolari | | |
Patologie renali e urinarie | | Aumento della frequenza/urgenza della minzione, incontinenza urinaria¹, cistite¹, decolorazione delle urine¹, ematuria¹ | | |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Sanguinamento vaginale inatteso o spotting, secrezione vaginale, disturbi della vulva/vagina, disturbi mestruali, dolore/tensione al seno | Ingrossamento del seno, dolorabilità mammaria, iperplasia endometriale, patologia dell’utero¹ | Dismenorrea, sindrome simil pre-mestruale | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Irritazione cutanea al sito di applicazione, dolore, aumento della sudorazione, edema | Affaticamento, test di laboratorio alterati¹, astenia¹, febbre¹, sindrome para-influenzale¹, malessere¹ | | |
¹Sono stati segnalati come singoli casi negli studi clinici. Data la ridotta popolazione coinvolta nello studio (n = 611) non può essere determinatosulla base di questi risultati se gli eventi sono non comuni o rari. ²Vedere paragrafi 4.3 e 4.4. Sono state riportate altre reazioni avverse in associazione al trattamento estroprogestinico: • Neoplasie estrogeno-dipendenti benigne e maligne, per es. carcinoma endometriale. • Infarto miocardico ed ictus. • Colecistopatie. • Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: cloasma,
eritema multiforme,porpora vascolare. • Probabile demenza dopo i 65 anni di età (vedere paragrafo 4.4).
Rischio di carcinoma mammario -È stato riportato un aumento fino a 2 volte del rischio di avere una diagnosi di carcinoma mammario in donne trattate con terapia estroprogestinica combinata per più di 5 anni.
-L’aumento del rischio nelle donne in trattamento con la sola terapia estrogenica è sostanzialmente inferiore a quello osservato nelle donne che assumono combinazioni estroprogestiniche. - Il livello di rischio dipende dalla durata d’uso della TOS (vedere paragrafo 4.4).
-Di seguito vengono presentati i risultati dei 2 più ampi studi: studio clinico randomizzato controllato con placebo (studio WHI) e studio epidemiologico (MWS).
Studio Million Women - Rischio aggiuntivo di carcinoma mammario stimato dopo 5 anni d’uso Fascia di età (anni) | Casi aggiuntivi per 1.000 non utilizzatrici di TOS nell’arco di 5 anni*2 | Rapporto di rischio # | Casi aggiuntivi per 1.000 utilizzatrici di TOS nell’arco di 5 anni (95% CI) |
TOS a base di soli estrogeni |
50-65 | 9-12 | 1,2 | 1-2 (0-3) |
TOS a base di associazioni estroprogestiniche |
50-65 | 9-12 | 1,7 | 6 (5-7) |
*2 Tratti dalle percentuali di incidenza basali nei paesi sviluppati |
#Rapporto di rischio globale. Il rapporto di rischio non è costante ma aumenta con l’aumentare della durata d’uso. |
Nota: Poichè il quadro dell’incidenza di carcinoma mammario è diverso nei paesi europei, anche il numero di casi aggiuntivi di carcinoma mammario cambierà in maniera proporzionale. |
Studi USA WHI - Rischio aggiuntivo di carcinoma mammario dopo 5 anni d’uso Fascia di età (anni) | Incidenza per 1.000 donne nel braccio placebo nell’arco di 5 anni | Rapporto di rischio & 95% CI | Casi aggiuntivi per 1.000 utilizzatrici di TOS nell’arco di 5 anni (95% CI) |
CEE a base di soli estrogeni |
50-79 | 21 | 0,8 (0,7-1,0) | -4 (-6-0)*3 |
CEE+MPA estrogeni & progestinici* |
50-79 | 17 | 1,2 (1,0-1,5) | +4 (0-9) |
*3 Studio WHI in donne senza utero, che non ha mostrato un aumento del rischio di carcinoma mammario |
âE.¡Restringendo l’analisi alle donne che non avevano utilizzato TOS prima dello studio, non si è osservato un aumento evidente del rischio durante i primi 5 anni di trattamento: dopo 5 anni il rischio è risultato superiore rispetto alle donne non utilizzatrici di TOS. |
Rischio di carcinoma endometriale Donne in post-menopausa con utero Il rischio di carcinoma endometriale è di circa 5 casi ogni 1.000 donne con utero che non utilizzano TOS. Nelle donne con utero, l’uso di TOS a base di soli estrogeni non è raccomandato a causa dell’aumento del rischio di carcinoma endometriale (vedere paragrafo 4.4). L’aumento del rischio di carcinoma endometriale negli studi epidemiologici varia tra 5 e 55 casi aggiuntivi diagnosticati per ogni 1.000 donne di età compresa tra i 50 e i 65 anni, in funzione della durata e della dose della terapia con soli estrogeni. L’aggiunta di un progestinico alla terapia con soli estrogeni per almeno 12 giorni per ciclo può prevenire questo aumento del rischio. Nello Studio Million Women, l’uso per cinque anni della TOS combinata (sequenziale o continuata) non ha prodotto un aumento del rischio di carcinoma endometriale (RR pari a 1,0 [0,8-1,2]).
Rischio di carcinoma ovarico L’uso di una TOS a base di soli estrogeni o di associazioni estroprogestiniche è stato associato ad un leggero aumento del rischio di una diagnosi di carcinoma ovarico (vedere paragrafo 4.4). Una meta-analisi di 52 studi epidemiologici ha riportato un aumento del rischio di cancro dell’ovaio nelle donne in trattamento con una TOS rispetto alle donne che non ne avevano mai fatto uso (RR 1,43, 95% CI 1,31-1,56). Per le donne di età compresa tra 50 e 54 anni che stavano seguendo una TOS da 5 anni, è stato registrato circa 1 caso aggiuntivo su 2.000 donne trattate. Nelle donne di età compresa tra 50 e 54 anni che non seguono una TOS, circa 2 donne su 2.000 riceveranno una diagnosi di cancro dell’ovaio nell’arco di 5 anni.
Rischio di tromboembolismo venoso La TOS è associata ad un aumento di 1,3-3 volte del rischio relativo di sviluppare tromboembolismo venoso (TEV), cioè trombosi venosa profonda o embolia polmonare. Il verificarsi di tali eventi è più probabile nel primo anno d’utilizzo della terapia ormonale (vedere paragrafo 4.4). Di seguito vengono presentati i risultati degli studi WHI:
Studi WHI - Rischio aggiuntivo di TEV dopo 5 anni di utilizzo di TOS Fascia di età (anni) | Incidenza per 1.000 donne nel braccio placebo nell’arco di 5 anni | Rapporto di rischio e 95% CI | Casi aggiuntivi per 1.000 utilizzatrici di TOS |
Soli estrogeni orali*4 |
50-59 | 7 | 1,2 (0,6-2,4) | 1 (-3-10) |
Associazioni estroprogestiniche orali |
50-59 | 4 | 2,3 (1,2-4,3) | 5 (1-13) |
*4 Studio in donne senza utero |
Rischio di coronaropatia - Il rischio di coronaropatia aumenta leggermente nelle utilizzatrici di TOS a base di associazioni estroprogestiniche dopo i 60 anni di età (vedere paragrafo 4.4).
Rischio di ictus ischemico - L’uso della terapia a base di soli estrogeni e di estrogeni + progestinici è associato ad un aumento fino a 1,5 volte del rischio relativo di ictus ischemico. Il rischio di ictus emorragico non aumenta durante l’uso di TOS.
- Questo rischio relativo non dipende dall’età o dalla durata d’uso ma, poichè il rischio basale è fortemente dipendente dall’età, il rischio globale di ictus nelle donne che utilizzano TOS aumenterà con l’età; vedere paragrafo 4.4.
Studi WHI associati - Rischio aggiuntivo di ictus ischemico*5 nel corso di 5 anni di utilizzo Fascia di età (anni) | Incidenza per 1.000 donne nel braccio placebo nell’arco di 5 anni | Rapporto di rischio e 95% CI | Casi addizionali per 1.000 utilizzatrici di TOS nell’arco di 5 anni |
50-59 | 8 | 1,3 (1,1-1,6) | 3 (1-5) |
*5 Non è stata adottata una differenziazione tra ictus ischemico ed emorragico |
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo:
http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.