Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse riportate più di frequente sono state il dolore osseo (molto comune [≥1/10]) e il dolore muscoloscheletrico (comune). Il dolore osseo era generalmente di entità lieve o moderata, transitorio e nella maggior parte dei pazienti era controllabile con i comuni analgesici. Sono stati riportati casi di reazioni di ipersensibilità, inclusi rash cutaneo, orticaria, angioedema, dispnea, eritema, vampate di calore e ipotensione, con la prima somministrazione o con somministrazioni successive di pegfilgrastim (non comuni [≥1/1.000, <1/100]). Reazioni allergiche gravi, inclusa l’anafilassi, possono manifestarsi in pazienti che ricevono pegfilgrastim (non comuni) (vedere paragrafo 4.4). La sindrome da perdita capillare, che può essere pericolosa per la vita se il trattamento viene ritardato, è stata riportata come non comune (≥1/1.000 a <1/100) nei pazienti con tumore sottoposti a chemioterapia in seguito alla somministrazione di fattori stimolanti le colonie granulocitarie; vedere paragrafo 4.4 e paragrafo “Descrizione delle reazioni avverse selezionate” sotto riportato. La splenomegalia, generalmente asintomatica, è non comune. Sono stati riportati casi non comuni di rottura splenica, inclusi alcuni casi fatali, in seguito alla somministrazione di pegfilgrastim (vedere paragrafo 4.4). Sono state riportate non comuni reazioni avverse polmonari comprendenti polmonite interstiziale, edema polmonare, infiltrati polmonari e fibrosi polmonare. Casi non comuni hanno avuto come conseguenza insufficienza respiratoria o sindrome da distress respiratorio acuto (
Acute Respiratory Distress Syndrome, ARDS) che possono essere fatali (vedere paragrafo 4.4). In pazienti con tratto falcemico o affetti da anemia falciforme sono stati riportati casi isolati di crisi falcemiche (non comuni in tali pazienti) (vedere paragrafo 4.4).
Tabella delle reazioni avverse I dati nella tabella sottostante descrivono le reazioni avverse riportate negli studi clinici e nelle segnalazioni spontanee. All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA | Reazioni avverse |
Molto comune | Comune | Non comune | Raro | Molto raro |
| (≥1/10) | (≥1/100, <1/10) | (≥1/1.000, <1/100) | (≥1/10.000, <1/1.000) | (<1/10.000) |
Patologie del sistema emolinfopoietico | | Trombocitopenia¹, Leucocitosi¹ | Crisi falcemiche²; Splenomegalia²; Rottura splenica² | | |
Disturbi del sistema immunitario | | | Reazioni di ipersensibilità; Anafilassi | | |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | | | Aumento dell’acido urico | | |
Patologie del sistema nervoso | Cefalea¹ | | | | |
Patologie vascolari | | | Sindrome da perdita capillare¹ | Aortite | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | | | Sindrome da distress respiratorio acuto²; Reazioni avverse polmonari (polmonite interstiziale, edema polmonare, infiltrati polmonari e fibrosi polmonare), Emottisi | Emorragia polmonare | |
Patologie gastrointestinali | Nausea¹ | | | | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | | | Sindrome di Sweet (dermatosi febbrile acuta)1,2; Vasculite cutanea1,2 | | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Dolore osseo | Dolore muscoloscheletrico (mialgia, artralgia, dolore alle estremità, mal di schiena, dolore muscoloscheletrico, dolore al collo) | | | |
Patologie renali e urinarie | | | Glomerulonefrite² | | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | | Dolore al sito d’iniezione; Dolore toracico non di origine cardiaca¹ | Reazioni al sito d’iniezione² | | |
Esami diagnostici | | | Aumento della lattato deidrogenasi e della fosfatasi alcalina¹; Aumento transitorio dei test di funzionalità epatica ALT o AST¹ | | |
¹Vedere paragrafo “Descrizione delle reazioni avverse selezionate” sotto riportato. ²Questa reazione avversa è stata identificata attraverso la sorveglianza post-marketing, ma non è stata osservata negli studi clinici randomizzati e controllati negli adulti. La classe di frequenza è stata determinata con un calcolo statistico basato su 1.576 pazienti trattati con pegfilgrastim in nove studi clinici randomizzati.
Descrizione delle reazioni avverse selezionate Sono stati riportati dei casi non comuni di Sindrome di Sweet, sebbene in alcuni casi possa avere contribuito la sottostante presenza di neoplasie ematologiche. Sono stati riportati eventi non comuni di vasculite cutanea in pazienti trattati con pegfilgrastim. Il meccanismo che causa la vasculite nei pazienti trattati con pegfilgrastim è sconosciuto. Reazioni al sito di iniezione, comprendenti eritema al sito di iniezione (non comune) così come il dolore al sito di iniezione (comune) si sono verificate al momento del trattamento iniziale o dei successivi trattamenti con pegfilgrastim. Sono stati riportati casi comuni di leucocitosi (conta dei globuli bianchi [WBC] > 100 x 10
9/L) (vedere paragrafo 4.4). Nei pazienti trattati con pegfilgrastim dopo chemioterapia citotossica, aumenti reversibili, di grado lieve o moderato, non accompagnati da sintomi clinici, di acido urico e fosfatasi alcalina, sono non comuni; aumenti reversibili, di grado lieve o moderato, non accompagnati da sintomi clinici, di lattato deidrogenasi sono non comuni. Nausea e cefalea sono state osservate molto comunemente nei pazienti che ricevevano chemioterapia. Casi non comuni di aumento dei test di funzionalità epatica (LFT) per ALT (alanina aminotransferasi) o AST (aspartato aminotransferasi) sono stati osservati in pazienti che hanno ricevuto pegfilgrastim dopo la chemioterapia citotossica. Questi aumenti sono transitori e reversibili. Sono stati riportati casi comuni di trombocitopenia. Casi di sindrome da perdita capillare sono stati segnalati in fase post-marketing, con l’utilizzo di fattori stimolanti le colonie granulocitarie. Questi sono generalmente accaduti in pazienti con malattie maligne avanzate, sepsi, che assumevano più medicinali chemioterapici o sottoposti ad aferesi (vedere paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica L’esperienza nei bambini è limitata. È stata osservata una frequenza più alta di reazioni avverse gravi nei bambini di età 0-5 anni (92 %) rispetto a bambini di età superiore tra 6-11 anni e 12-21 anni rispettivamente (80 % e 67 %) e agli adulti. L’evento avverso più comune riportato è stato il dolore osseo (vedere paragrafi 5.1 e 5.2).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V.