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Olumiant 4 mg - compressa rivestita con film - uso orale - blister (pvc/pe/pctfe/alu) - 28 compresse

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
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1. Indicazioni terapeutiche
Artrite Reumatoide Olumiant è indicato per il trattamento dell’artrite reumatoide in fase attiva da moderata a severa nei pazienti adulti che hanno avuto una risposta inadeguata, o che sono intolleranti, ad uno o più farmaci anti-reumatici modificanti la malattia. Olumiant può essere somministrato in monoterapia o in associazione con metotrexato (vedere paragrafi 4.4, 4.5 e 5.1 per i dati disponibili sulle differenti associazioni). Dermatite Atopica Olumiant è indicato per il trattamento della dermatite atopica da moderata a severa in pazienti adulti che sono candidati ad una terapia sistemica.
2. Posologia
Il trattamento deve essere iniziato da medici esperti nella diagnosi e nel trattamento delle condizioni per le quali Olumiant è indicato. Posologia Artrite Reumatoide La dose raccomandata di Olumiant è 4 mg una volta al giorno. Una dose di 2 mg una volta al giorno è appropriata per i pazienti di età ≥ 75 anni e può essere appropriata per i pazienti con una storia di infezioni croniche o ricorrenti. Una dose di 2 mg una volta al giorno può essere presa in considerazione anche per i pazienti che hanno raggiunto un controllo persistente dell'attività della malattia con 4 mg una volta al giorno e sono candidabili per una riduzione progressiva della dose (vedere paragrafo 5.1). Dermatite Atopica La dose raccomandata di Olumiant è 4 mg una volta al giorno. Una dose di 2 mg una volta al giorno è appropriata per pazienti di età ≥ 75 anni e può essere appropriata per i pazienti con storia di infezioni croniche o ricorrenti. Una dose di 2 mg una volta al giorno dovrebbe essere presa in considerazione per i pazienti che hanno raggiunto un controllo persistente dell’attività di malattia con un dosaggio di 4 mg una volta al giorno e sono eleggibili per una riduzione della dose (vedere paragrafo 5.1). Olumiant può essere usato con o senza corticosteroidi topici. L’efficacia di Olumiant può essere aumentata quando somministrato con corticosteroidi topici (vedere paragrafo 5.1). L’uso di inibitori topici della calcineurina è consentito, ma dovrebbe essere limitato alle sole aree sensibili, come viso, collo, pieghe e genitali. È necessario considerare l’interruzione del trattamento nei pazienti che non manifestino evidenza di beneficio terapeutico dopo 8 settimane di terapia. Inizio del trattamento Il trattamento non deve essere iniziato nei pazienti con una conta assoluta dei linfociti (ALC) inferiore a 0,5 x 109 cellule/L, una conta assoluta dei neutrofili (ANC) inferiore a 1 x 109 cellule/L, o che hanno un valore di emoglobina inferiore a 8 g/dL. Il trattamento può essere iniziato una volta che i valori sono tornati al di sopra di questi limiti (vedere paragrafo 4.4). Compromissione renale Nei pazienti con clearance della creatinina tra 30 e 60 mL/min la dose raccomandata è 2 mg una volta al giorno. L’uso di Olumiant non è raccomandato in pazienti con clearance della creatinina < 30 mL/min (vedere paragrafo 5.2). Compromissione epatica Nei pazienti con compromissione epatica lieve o moderata non è necessario alcun aggiustamento della dose. L’uso di Olumiant non è raccomandato nei pazienti con compromissione epatica severa (vedere paragrafo 5.2). Co-somministrazione con inibitori di OAT3 Nei pazienti che assumono inibitori del Trasportatore Anionico Organico 3 (OAT3) con un forte potenziale di inibizione, come probenecid, la dose raccomandata è 2 mg una volta al giorno (vedere paragrafo 4.5). Pazienti anziani L'esperienza clinica nei pazienti di età ≥ 75 anni è molto limitata e in questi pazienti è appropriata una dose iniziale di 2 mg. Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di Olumiant nei bambini e negli adolescenti di età compresa tra 0 e 18 anni non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili. Modo di somministrazione Uso orale. Olumiant deve essere preso una volta al giorno, indipendentemente dai pasti, e può essere assunto in qualsiasi momento della giornata.
3. Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Gravidanza (vedere paragrafo 4.6).
4. Avvertenze
Infezioni Baricitinib è associato ad un aumento del tasso di infezioni rispetto al placebo, come le infezioni del tratto respiratorio superiore (vedere paragrafo 4.8). Negli studi clinici sull’artrite reumatoide, in pazienti mai trattati, l’associazione con metotrexato ha determinato un aumento della frequenza di infezioni rispetto al baricitinib in monoterapia. I rischi e i benefici del trattamento con Olumiant devono essere attentamente considerati prima di iniziare la terapia in pazienti con infezioni in fase attiva, cronica o ricorrente (vedere paragrafo 4.2). Se si sviluppa un'infezione, il paziente deve essere attentamente monitorato e la terapia con Olumiant deve essere temporaneamente interrotta se il paziente non risponde alla terapia standard. Il trattamento con Olumiant non deve essere ripreso fino alla risoluzione dell’infezione. Tubercolosi I pazienti devono essere sottoposti a screening per la tubercolosi (TB) prima di iniziare la terapia con Olumiant. Olumiant non deve essere somministrato a pazienti con tubercolosi in fase attiva. La terapia anti-TB deve essere considerata prima di iniziare la terapia con Olumiant in pazienti non precedentemente trattati con TB latente. Alterazioni ematologiche Durante gli studi clinici, in meno dell’1% dei pazienti sono stati riportati una conta assoluta dei neutrofili (ANC) inferiore a 1 x 109 cellule/L e una conta assoluta dei linfociti (ALC) inferiore a 0,5 x 109 cellule/L. Negli studi clinici sull’artrite reumatoide, in meno dell’1% di pazienti è stato riportato un valore di emoglobina inferiore a 8 g/dL. Il trattamento non deve essere iniziato, o deve essere temporaneamente interrotto, nei pazienti con una ANC inferiore a 1 x 109 cellule/L, una ALC inferiore a 0,5 x 109 cellule/L o un valore di emoglobina inferiore a 8 g/dL osservati durante la gestione ordinaria dei pazienti (vedere paragrafo 4.2). Il rischio di linfocitosi è aumentato nei pazienti anziani affetti da artrite reumatoide. Sono stati segnalati rari casi di malattie linfoproliferative. Riattivazione virale Durante gli studi clinici sono state segnalate riattivazioni virali, inclusi i casi di riattivazione del virus herpes (ad es. herpes zoster, herpes simplex) (vedere paragrafo 4.8). Negli studi clinici sull’artrite reumatoide, l’herpes zoster è stato riportato più comunemente nei pazienti di età ≥ 65 anni che erano stati precedentemente trattati con entrambi i DMARD, quelli biologici e quelli convenzionali. Se un paziente sviluppa l'herpes zoster, il trattamento con Olumiant deve essere temporaneamente interrotto fino a risoluzione dell'episodio. Lo screening per l'epatite virale deve essere eseguito in conformità con le linee guida cliniche prima di iniziare la terapia con Olumiant. I pazienti con evidenza di epatite B in fase attiva o con infezione C sono stati esclusi dagli studi clinici. I pazienti, che sono risultati positivi per gli anticorpi dell'epatite C ma negativi per l'RNA del virus dell'epatite C, sono stati autorizzati a partecipare. Anche i pazienti con anticorpi di superficie e anticorpi core dell'epatite B, senza antigene di superficie dell'epatite B, sono stati autorizzati a partecipare; tali pazienti devono essere monitorati per l'espressione del DNA del virus dell'epatite B (HBV). Se viene individuato il DNA dell’HBV, deve essere consultato un epatologo per determinare se l’interruzione del trattamento sia giustificata. Vaccinazione Non sono disponibili dati sulla risposta alla vaccinazione con vaccini vivi in pazienti trattati con baricitinib. L’utilizzo di vaccini vivi o attenuati durante, o immediatamente prima, la terapia con Olumiant non è raccomandato. Prima di iniziare Olumiant, viene raccomandato che tutti i pazienti abbiano effettuato tutte le vaccinazioni, in accordo alle linee guida correnti sulle vaccinazioni. Lipidi Aumenti dose-dipendenti dei parametri ematici dei lipidi sono stati riportati nei pazienti trattati con baricitinib rispetto al placebo (vedere paragrafo 4.8). Gli aumenti del colesterolo LDL si riducono ai livelli pre-trattamento in risposta alla terapia con statine. I parametri lipidici devono essere valutati circa 12 settimane dopo l'inizio della terapia con Olumiant e, successivamente, i pazienti devono essere seguiti in base alle linee guida cliniche internazionali per la iperlipidemia. L'effetto di questi aumenti dei parametri lipidici sulla morbilità e sulla mortalità cardiovascolare non è stato determinato. Aumenti delle transaminasi epatiche Aumenti dell’alanina transaminasi (ALT) e dell’aspartato transaminasi (AST) fino a ≥ 5 e ≥ 10 volte il limite superiore del valore normale (ULN) sono stati riportati in meno dell'1% dei pazienti negli studi clinici. Negli studi clinici sull’artrite reumatoide, in pazienti mai trattati, l’associazione con metotrexato ha determinato una frequenza maggiore degli aumenti delle transaminasi epatiche rispetto all’uso di baricitinib in monoterapia (vedere paragrafo 4.8). Se si osservano aumenti di ALT o di AST durante la gestione ordinaria del paziente e si sospetta un danno epatico indotto dal farmaco, il trattamento con Olumiant deve essere temporaneamente interrotto fino a quando questa diagnosi sia esclusa. Neoplasie Il rischio di neoplasie, tra cui il linfoma, è aumentato nei pazienti con artrite reumatoide. I medicinali immunomodulatori possono aumentare il rischio di neoplasie, tra cui il linfoma. I dati clinici sono insufficienti per stabilire la potenziale incidenza di neoplasie conseguenti l'esposizione a baricitinib. Attualmente si stanno effettuando valutazioni sulla sicurezza nel lungo termine. Tromboembolismo venoso Eventi di trombosi venosa profonda (TVP) e di embolia polmonare (EP) sono stati riportati nei pazienti che ricevono baricitinib. Olumiant deve essere usato con attenzione nei pazienti con fattori di rischio per TVP/EP, come l’età più avanzata, l’obesità, l’anamnesi per TVP/EP, o nei pazienti che hanno in programma un intervento chirurgico e l’immobilizzazione. Se compaiono manifestazioni cliniche di TVP/EP, il trattamento con Olumiant deve essere interrotto ed i pazienti devono essere valutati prontamente e seguiti da un trattamento appropriato. Monitoraggio di laboratorio Tabella 1. Valori di laboratorio e linee guida di monitoraggio
Valori di laboratorio Azione Linee guida di monitoraggio
Parametri lipidici I pazienti devono essere trattati in base alle linee guida cliniche internazionali per la iperlipidemia 12 settimane dopo l'inizio del trattamento e, successivamente, in base alle linee guida cliniche internazionali per la iperlipidemia
Conta assoluta dei neutrofili (ANC) Il trattamento deve essere interrotto se la ANC è < 1 x 109 cellule/L e può essere ripreso quando la ANC ritorna al di sopra di tale valore Prima di iniziare il trattamento e, successivamente, in base alla gestione ordinaria del paziente
Conta assoluta dei linfociti (ALC) Il trattamento deve essere interrotto se la ALC è < 0,5 x 109 cellule/L e può essere ripreso quando la ALC ritorna al di sopra di tale valore
Emoglobina (Hb) Il trattamento deve essere interrotto se l’Hb è < 8 g/dL e può essere ripreso quando che l’Hb ritorna al di sopra di tale valore
Transaminasi epatiche Il trattamento deve essere temporaneamente interrotto se si sospetta un danno epatico indotto dal farmaco
Medicinali immunosoppressori Poiché non si può escludere il rischio di un effetto immunosoppressivo aggiuntivo, l’associazione con DMARD biologici, biologici immunomodulanti o con altri inibitori delle Janus chinasi (JAK) non è raccomandata. Nell’artrite reumatoide, i dati relativi all’uso di baricitinib con potenti medicinali immunosoppressori (ad esempio azatioprina, tacrolimus, ciclosporina) sono limitati e deve essere usata cautela quando si utilizzano tali associazioni (vedere paragrafo 4.5). Nella dermatite atopica, l’associazione con ciclosporina o altri potenti immunosoppressori non è stata studiata e non è raccomandata (vedere paragrafo 4.5). Ipersensibilità Nell’esperienza successiva alla immissione in commercio, sono stati osservati casi di ipersensibilità associati alla somministrazione di baricitinib. Nel caso in cui si verifichi qualunque grave reazione allergica o anafilattica, baricitinib deve essere immediatamente interrotto. Eccipienti Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per compressa, cioè “essenzialmente senza sodio”.
5. Interazioni
Interazioni farmacodinamiche Medicinali immunosoppressori L’associazione con DMARD biologici,biologici immunomodulanti o con altri JAK inibitori non è stata studiata. Nell’artrite reumatoide, in studi clinici con baricitinib, l’uso di baricitinib con potenti medicinali immunosoppressori quali azatioprina, tacrolimus o ciclosporina è stata limitata, e il rischio di un effetto immunosoppressivo aggiuntivo non può essere escluso. Nella dermatite atopica, l’associazione con ciclosporina o altri potenti immunosoppressori non è stata studiata e non è raccomandata (vedere paragrafo 4.4). Possibilità per altri medicinali di influenzare la farmacocinetica di baricitinib Trasportatori In vitro, baricitinib è un substrato per il trasportatore anionico organico (OAT)3, la glicoproteina P (Pgp), la proteina di resistenza del tumore mammario (BCRP) e la proteina di estrusione multifarmaco e di tossine (MATE)2-K. In uno studio di farmacologia clinica, il dosaggio di probenecid (un inibitore OAT3 con un forte potenziale di inibizione) ha determinato un aumento di circa 2 volte la AUC(0-∞) con nessun cambiamento nella tmax o nella Cmax di baricitinib. Di conseguenza, la dose raccomandata nei pazienti che assumono inibitori OAT3 con un forte potenziale di inibizione, come probenecid, è 2 mg una volta al giorno (vedere paragrafo 4.2). Non è stato effettuato nessuno studio di farmacologia clinica con inibitori OAT3 con minore potenziale di inibizione. Il profarmaco leflunomide converte rapidamente a teriflunomide, che è un debole inibitore OAT3, e quindi può determinare un aumento dell'esposizione a baricitinib. Dal momento che non sono stati condotti studi di interazione dedicati, deve essere usata cautela quando leflunomide o teriflunomide sono somministrati in associazione con baricitinib. L'uso concomitante degli inibitori OAT3, ibuprofene e diclofenac, può determinare un aumento dell’esposizione a baricitinib, tuttavia il loro potenziale di inibizione di OAT3 è inferiore rispetto a probenecid e pertanto non è attesa un’interazione clinicamente rilevante. La cosomministrazione di baricitinib con ciclosporina (inibitore della Pgp/BCRP) o con metotrexato (substrato per alcuni trasportatori, tra cui OATP1B1, OAT1, OAT3, BCRP, MRP2, MRP3, e MRP4) non ha comportato effetti clinicamente significativi sull'esposizione a baricitinib. Enzimi del citocromo P450 In vitro, baricitinib è un substrato per l’enzima del citocromo P450 (CYP)3A4 anche se meno del 10% della dose viene metabolizzata tramite ossidazione. In studi di farmacologia clinica, la cosomministrazione di baricitinib con ketoconazolo (forte inibitore del CYP3A) non ha determinato un effetto clinicamente significativo sulla farmacocinetica di baricitinib. La co-somministrazione di baricitinib con fluconazolo (moderato inibitore del CYP3A/CYP2C19/CYP2C9) o con rifampicina (forte induttore del CYP3A) non ha determinato variazioni clinicamente significative dell'esposizione a baricitinib. Agenti modificanti il pH gastrico L’aumento del pH gastrico con omeprazolo non ha avuto un effetto clinicamente significativo sull'esposizione a baricitinib. Possibilità per baricitinib di influenzare la farmacocinetica di altri medicinali Trasportatori In vitro, baricitinib non è un inibitore di OAT1, OAT2, OAT3, il trasportatore cationico organico (OCT) 2, OATP1B1, OATP1B3, BCRP, MATE1 e MATE2-K a concentrazioni clinicamente rilevanti. Baricitinib può essere un inibitore di OCT1 clinicamente rilevante, tuttavia attualmente non sono disponibili substrati OCT1 selettivi noti per i quali potrebbero essere previste interazioni clinicamente significative. Negli studi di farmacologia clinica non ci sono stati effetti clinicamente significativi sull’esposizione quando baricitinib è stato somministrato in associazione con digossina (Pgp substrato) o con metotrexato (substrato per alcuni trasportatori). Enzimi del citocromo P450 In studi di farmacologia clinica, la co-somministrazione di baricitinib con i substrati dell’enzima CYP3A simvastatina, etinilestradiolo o levonorgestrel non ha comportato cambiamenti clinicamente significativi nella farmacocinetica di questi medicinali.
6. Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza Negli studi clinici sull’artrite reumatoide controllati verso placebo, fino a 16 settimane, le reazioni avverse da farmaco (ADR) più frequentemente riportate che si verificano in ≥ 2% dei pazienti trattati con Olumiant in monoterapia o in associazione con DMARD sintetici convenzionali sono state l’aumento del colesterolo LDL (33,6%), le infezioni del tratto respiratorio superiore (14,7%) e cefalea (3,8%). Le infezioni riportate durante il trattamento con Olumiant comprendono l’herpes zoster (1.4%). Negli studi clinici sulla dermatite atopica controllati verso placebo fino a 16 settimane, le ADR più frequentemente riportate, verificatesi in ≥ 2% dei pazienti trattati con Olumiant in monoterapia o in associazione con corticosteroidi topici, sono state simili a quelle osservate nell’artrite reumatoide eccetto per l’aumento del colesterolo LDL (13,2%) e dell’herpes simplex (6,1%). Nei pazienti trattati con baricitinib negli studi clinici sulla dermatite atopica, la frequenza dell’herpes zoster è stata molto rara. Tabella delle reazioni avverse Artrite Reumatoide Un totale di 3.770 pazienti sono stati trattati con Olumiant negli studi clinici sull’artrite reumatoide, che rappresenta un’esposizione pari a 10.127 pazienti/anno. Di questi, 2.960 pazienti con artrite reumatoide sono stati trattati con Olumiant per almeno un anno. Per valutare la sicurezza di Olumiant rispetto al placebo fino a 16 settimane dall’inizio del trattamento, sono stati integrati sette studi clinici controllati verso placebo (1.142 pazienti trattati con 4 mg una volta al giorno e 1.215 pazienti trattati con placebo). Dermatite Atopica Un totale di 2.531 pazienti sono stati trattati con Olumiant negli studi clinici sulla dermatite atopica, per un’esposizione totale pari a 2.247 pazienti/anno. Di questi, 1.106 pazienti con dermatite atopica sono stati trattati con Olumiant per almeno un anno. Per valutare la sicurezza di Olumiant rispetto al placebo fino a 16 settimane dall’inizio del trattamento, sono stati integrati cinque studi clinici controllati verso placebo (489 pazienti trattati con 4 mg una volta al giorno e 743 pazienti trattati con placebo). Tabella 2. Reazioni avverse Frequenza stimata: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1.000, < 1/100), rara (≥ 1/10.000, < 1/1.000), molto rara (< 1/10.000). Le frequenze nella Tabella 2 sono basate sui dati integrati per entrambe le indicazioni, artrite reumatoide e dermatite atopica, a meno che diversamente indicato; eventuali differenze nella frequenza osservate in una sola indicazione sono riportate nelle note sotto la tabella.
Classificazione per sistemi e organi secondoMedDRA Molto comune Comune Non comune
Infezioni ed infestazioni Infezioni delle vie respiratorie superioria Herpes zosterb, Herpes simplex, Gastroenterite, Infezioni dell’apparato urinario, Infezione polmonared  
Patologie del sistema emolinfopoietico   Piastrinosi >600 x 109 cellule/La,d Neutropenia <1 x 109 cellule/La
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Ipercolesterolemiaa   Ipertrigliceridemiaa
Patologie del sistema nervoso   Cefalea  
Patologie gastrointestinali   Nausead, Dolore addominale  
Patologie epatobiliari   ALT aumentata ≥3 x ULNa,d AST aumentata ≥3 x ULNa
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo   Eruzione cutanea, Acnec  
Disturbi del sistema immunitario     Gonfiore del volto, Orticaria
Patologie respiratorie, toraciche, mediastiniche     Embolia, Polmonare
Patologie Vascolari     Trombosi, Venosa, Profonda
Esami diagnostici   Creatinfosfochinasi aumentata >5 x ULNa, c Peso aumentato
a Include cambiamenti rilevati durante il monitoraggio di laboratorio (vedere testo sotto). b La frequenza di herpes zoster è basata sugli studi clinici sull’artrite reumatoide. c La frequenza di acne e creatinfosfochinasi aumentata >5 x ULN (upper limit of normal, limite superiore del valore normale) si basa sull’insieme degli studi clinici su artrite reumatoide e dermatite atopica. Nei pazienti trattati con baricitinib negli studi clinici sull’artrite reumatoide, la frequenza di questi eventi è stata non comune. dLa frequenza di infezione polmonare, piastrinosi > 600 x 109 cells/L, nausea e ALT ≥ 3 x ULN si basa sull’insieme degli studi clinici su artrite reumatoide e dermatite atopica. Nei pazienti trattati con baricitinib negli studi clinici sulla dermatite atopica, la frequenza di questi eventi era non comune. Descrizione di reazioni avverse selezionate Patologie gastrointestinali Negli studi clinici sull’artrite reumatoide, nei pazienti mai trattati, durante 52 settimane, la frequenza della nausea è stata superiore nella terapia di associazione metotrexato e Olumiant (9,3%) rispetto al solo metotrexato (6,2%) o al solo Olumiant (4,4%). La nausea è stata più frequente durante le prime 2 settimane di trattamento. Negli studi clinici sulla dermatite atopica fino a 16 settimane, la frequenza della nausea con Olumiant è stata dello 0,8%. Negli studi clinici controllati fino a 16 settimane sull’artrite reumatoide, il dolore addominale si è verificato nel 2,1% dei pazienti trattati con Olumiant 4 mg e nell’1,4% dei pazienti trattati con placebo. La frequenza del dolore addominale negli studi clinici sulla dermatite atopica è stata simile. I casi sono stati solitamente lievi, transitori, non associati ad infezione o patologie infiammatorie gastrointestinali, e non hanno determinato l’interruzione del trattamento. Infezioni Artrite Reumatoide Negli studi clinici controllati, fino a 16 settimane, il tasso di incidenza di tutte le infezioni (tasso di pazienti con ≥ 1 evento per 100 pazienti/anno di esposizione) è stato 101 con Olumiant rispetto a 83 nel gruppo placebo. La maggior parte delle infezioni è stata di gravità da lieve a moderata. Negli studi fino a 16 settimane che comprendevano entrambe le dosi, le infezioni sono state riportate nel 31,9%, 28,8% e 24,1% dei pazienti, rispettivamente nei gruppi a 4 mg, 2 mg e placebo. Le percentuali di ADR correlate ad infezioni riportate per Olumiant rispetto al placebo sono state: infezioni del tratto respiratorio superiore (14,7% vs. 11,7%), infezioni del tratto urinario (3,4% vs. 2,7%), gastroenteriti (1,6% vs. 0,8%), herpes simplex (1,8% vs. 0,7%) e herpes zoster (1,4% vs. 0,4%). Nei pazienti mai trattati, fino a 52 settimane, la frequenza delle infezioni del tratto respiratorio superiore è stata maggiore per la terapia di associazione metotrexato e Olumiant (26,0%) rispetto a metotrexato da solo (22,9%) o Olumiant da solo (22,0%). La percentuale di infezioni gravi con Olumiant (1,1%) è stata simile al placebo (1,2%). Per Olumiant, le infezioni gravi più comuni sono state herpes zoster e cellulite. La percentuale di infezioni gravi è rimasta stabile durante l’esposizione a lungo termine. Il tasso di incidenza globale di infezioni gravi nel programma di studi clinici è stato di 3,2 per 100 pazienti/anno. Dermatite Atopica Negli studi controllati fino a 16 settimane, il tasso di incidenza di tutte le infezioni (tasso di pazienti con eventi ≥ 1 per 100 pazienti/anno di esposizione) è stato 155 con Olumiant 4mg rispetto a 118 nel gruppo placebo. La maggior parte delle infezioni è stata di gravità da lieve a moderata. Le infezioni sono state riportate nel 31,5%, 29,8% e 24,2% di pazienti fino a 16 settimane nei gruppi rispettivamente a 4 mg, 2 mg e placebo. La percentuale di ADR correlate ad infezioni, riportate per Olumiant 4 mg rispetto al placebo sono state: infezione del tratto respiratorio superiore (17,5% vs. 14,1%), infezioni del tratto urinario (2,0% vs. 0,8%), gastroenteriti (1,2% vs. 0,5%), herpes simplex (6,1% vs. 2,7%), herpes zoster (0% vs. 0,3%) e infezioni polmonari (0% vs 0,1%). Negli studi clinici sulla dermatite atopica, la frequenza delle infezioni è stata generalmente simile a quella osservata nei pazienti con artrite reumatoide ad eccezione dell’infezione polmonare che è stata non comune e dell’herpes zoster che è stato molto raro. Ci sono state meno infezioni della pelle che hanno richiesto terapia antibiotica nel trattamento con Olumiant 4 mg (3,4%) rispetto a placebo (4,4%). La stessa percentuale di pazienti con infezioni gravi è stata osservata con Olumiant 4 mg e placebo (0,6%). Il tasso di incidenza globale delle infezioni gravi nel programma di studi clinici con baricitinib nella dermatite atopica è stato 2,1 per 100 pazienti-anno. Aumento delle transaminasi epatiche Negli studi controllati sull’artrite reumatoide, fino a 16 settimane, sono stati osservati aumenti di alanina transaminasi (ALT) e aspartato transaminasi (AST) ≥ 3 volte il limite superiore del valore normale (ULN) in 1,4% e 0,8% dei pazienti trattati con Olumiant in confronto, rispettivamente, a 1,0% e 0,8% dei pazienti trattati con placebo. Nei pazienti mai trattati, l’associazione di Olumiant con medicinali potenzialmente epatotossici, come metotrexato, ha determinato una maggiore frequenza di questi aumenti. Fino a 52 settimane, la frequenza degli aumenti di ALT e AST ≥ 3 volte ULN è stata maggiore per la terapia di associazione metotrexato e Olumiant (7,5% e 3,8%) rispetto a metotrexato da solo (2,9% e 0,5%) o Olumiant da solo (1,9% e 1,3%). Negli studi controllati sulla dermatite atopica, fino a 16 settimane, l’innalzamento di ALT e AST ≥ 3 x ULN è stato osservato sporadicamente nello 0,2% e 0,5% dei pazienti trattati con Olumiant 4 mg, in confronto rispettivamente allo 0,8% e 0,8% di pazienti trattati con placebo. Per tutte le indicazioni, nella maggior parte dei casi l’innalzamento delle transaminasi epatiche è stato asintomatico e transitorio. Il grado e l’incidenza dell’aumento di ALT/AST sono rimasti stabili nel tempo, incluso durante lo studio di estensione a lungo termine. Aumenti dei lipidi Negli studi clinici sull’artrite reumatoide, il trattamento con baricitinib era associato con aumenti dosedipendenti dei parametri lipidici, compresi il colesterolo totale, i trigliceridi, il colesterolo LDL e il colesterolo HDL. Non c’è stata variazione del rapporto LDL/HDL. Gli aumenti sono stati osservati a 12 settimane e in seguito sono rimasti stabili ad un valore superiore al basale, incluso lo studio di estensione a lungo termine. Negli studi nei quali sono state incluse entrambe le dosi, è stata osservata una correlazione con la dose per l’aumento del colesterolo totale ≥ 5,17 mmol/L riportata nel 48,8%, 34,7% e 17,8% dei pazienti fino a 16 settimane, rispettivamente, nei gruppi trattati con 4 mg, 2 mg e con placebo. Gli aumenti del colesterolo LDL si riducono ai livelli pre-trattamento in risposta alla terapia con statine. Negli studi clinici sulla dermatite atopica il trattamento con baricitinib è stato associato ad un innalzamento dei parametri lipidici compresi il colesterolo totale, il colesterolo LDL e il colesterolo HDL. Gli aumenti sono stati osservati a 12 settimane, i valori medi di colesterolo totale e colesterolo LDL sono aumentati fino alla settimana 52. Non c’è stato aumento del rapprto LDL/HDL. Negli studi controllati fino a 16 settimane non è stata osservata nessuna relazione con la dose per quanto riguarda il colesterolo totale, colesterolo LDL o colesterolo HDL. Non c’è stato aumento dei livelli di trigliceridi. Negli studi controllati fino a 16 settimane, sono state osservate le seguenti percentuali per Olumiant 4 mg vs placebo: • Aumento del colesterolo totale ≥ 5,17 mmol/L: - Artrite reumatoide: rispettivamente 49,1% vs. 15,8% - Dermatite Atopica rispettivamente 20,7% vs. 10,0% • Aumento del colesterolo LDL ≥ 3,36 mmol/L: - Artrite reumatoide: rispettivamente 33,6% vs. 10,3% - Dermatite atopica rispettivamente 13,2% vs. 6,3%, • Aumento del colesterolo HDL ≥ 1,55 mmol/L: - Artrite reumatoide rispettivamente 42,7% vs. 13,8% - Dermatite atopica rispettivamente 25,3% vs. 14,7% • Aumento dei trigliceridi ≥ 5,65 mmol/L: - Artrite Reumatoide: rispettivamente 0,4% vs. 0,5% - Dermatite atopica: rispettivamente 0,7% vs. 0,8%, Creatinfosfochinasi (CPK) Negli studi controllati sull’artrite reumatoide, fino a 16 settimane, gli aumenti dei valori di CPK sono stati non comuni. Aumenti significativi (> 5 x ULN) si sono verificati nello 0,8% dei pazienti trattati con Olumiant e nello 0,3% dei pazienti trattati con placebo. Una correlazione con la dose è stata osservata negli aumenti dei valori di CPK ≥ 5 volte ULN, riportati nell’1,5%, 0,8% e 0,6% dei pazienti a 16 settimane, rispettivamente, nei gruppi trattati con 4 mg, 2 mg e con placebo. La maggior parte dei casi è stata transitoria e non ha richiesto la sospensione del trattamento. Negli studi controllati sulla dermatite atopica, fino a 16 settimane, gli aumenti dei valori di CPK sono stati comuni e si sono verificati nel 3,3%, 2,5%, e 1,9% di pazienti trattati rispettivamente con Olumiant 4 mg, 2 mg e placebo. Per tutte le indicazioni, la maggior parte dei casi di aumento di CPK è stata transitoria e non ha richiesto interruzione del trattamento. Negli studi clinici sull’artrite reumatoide e sulla dermatite atopica, non ci sono stati casi confermati di rabdomiolisi. Gli aumenti dei valori di CPK sono stati osservati a 4 settimane e da allora in poi sono rimasti stabili ad un valore superiore a quello basale, anche durante lo studio di estensione a lungo termine. Neutropenia Negli studi controllati sull’artrite reumatoide e sulla dermatite atopica, fino a 16 settimane, diminuzioni della conta dei neutrofili sotto 1 x 109 cellule/L si sono verificate nello 0,2% dei pazienti trattati con Olumiant rispetto allo 0% dei pazienti trattati con placebo. Non c’è stata una chiara correlazione fra le diminuzioni della conta dei neutrofili e il verificarsi di infezioni gravi. Tuttavia, negli studi clinici, il trattamento è stato interrotto in risposta ad una ANC < 1 x 109 cellule/L. Il grado e l’incidenza delle diminuzioni della conta dei neutrofili sono rimasti stabili nel tempo ad un valore inferiore a quello basale, anche durante lo studio di estensione a lungo termine. Trombocitosi Negli studi controllati sull’artrite reumatoide, fino a 16 settimane, aumenti della conta piastrinica superiori a 600 x 109 cellule/L si sono verificati nel 2,0% dei pazienti trattati con Olumiant 4 mg e nell’1,1% dei pazienti trattati con placebo. Negli studi controllati sulla dermatite atopica, fino a 16 settimane, aumenti della conta piastrinica superiori a 600 x 109 cellule/L si sono verificati nello 0,6% di pazienti trattati con Olumiant 4 mg e nello 0% di pazienti trattati con placebo. La frequenza della piastrinosi negli studi sulla dermatite atopica è stata non comune ed era più bassa di quella osservata nei pazienti con artrite reumatoide.Non è stata osservata un’associazione fra aumenti della conta piastrinica ed eventi avversi di natura trombotica. Il grado e l’incidenza di aumenti della conta piastrinica sono rimasti stabili nel tempo ad un valore superiore a quello basale, anche durante lo studio di estensione a lungo termine. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V.
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza La via di segnalazione JAK/STAT ha dimostrato di essere coinvolta nell’adesione cellula-cellula e polarità cellulare che possono influenzare lo sviluppo embrionale precoce. Non ci sono dati adeguati sull’uso di baricitinib nelle donne in gravidanza. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Baricitinib si è dimostrato teratogeno nei ratti e nei conigli. Gli studi sugli animali indicano che baricitinib può avere un effetto avverso sullo sviluppo delle ossa in utero a dosaggi più alti. Olumiant è controindicato durante la gravidanza (vedere paragrafo 4.3). Le donne in età fertile devono usare misure contraccettive efficaci durante il trattamento e per almeno 1 settimana dopo il trattamento. Se si verifica una gravidanza durante il trattamento con Olumiant, i genitori devono essere informati del potenziale rischio per il feto. Allattamento Non è noto se baricitinib/metaboliti siano escreti nel latte materno. Dati farmacodinamici/tossicologici disponibili in animali hanno mostrato l’escrezione di baricitinib nel latte (vedere paragrafo 5.3). Non può essere escluso un rischio per i neonati/lattanti e Olumiant non deve essere utilizzato durante l’allattamento. Deve essere deciso se interrompere l’allattamento o interrompere la terapia con Olumiant tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna. Fertilità Gli studi sugli animali indicano che il trattamento con baricitinib ha la potenzialità di ridurre la fertilità femminile durante il trattamento, ma non è stato osservato alcun effetto sulla spermatogenesi maschile (vedere paragrafo 5.3).
8. Conservazione
Questo medicinale non richiede particolari condizioni di conservazione.
9. Principio attivo
Olumiant 2 mg compresse rivestite con film Ogni compressa rivestita con film contiene 2 mg di baricitinib. Olumiant 4 mg compresse rivestite con film Ogni compressa rivestita con film contiene 4 mg di baricitinib. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Nucleo della compressa • cellulosa microcristallina • croscarmellosa sodica • magnesio stearato • mannitolo Film di rivestimento - Ferro ossido rosso (E172) - lecitina (di soia) (E322) - macrogol - polivinile alcool - talco - titanio diossido (E171)
11. Sovradosaggio
Singole dosi fino a 40 mg e dosi multiple fino a 20 mg al giorno per 10 giorni sono state somministrate negli studi clinici in assenza di una tossicità dose-limitante. Gli eventi avversi sono stati comparabili con quelli osservati a dosi più basse e non sono state identificate tossicità specifiche. I dati di farmacocinetica di una singola dose di 40 mg in volontari sani indicano che più del 90% della dose somministrata si prevede che venga eliminata entro 24 ore. In caso di sovradosaggio, si raccomanda che il paziente sia monitorato per segni e sintomi di reazioni avverse. Pazienti che sviluppano reazioni avverse devono ricevere un trattamento appropriato.
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