STUDI CLINICI I dati relativi agli effetti indesiderati sono stati ampiamente raccolti da studi nel tumore del colon-retto metastatico; le frequenze sono descritte di seguito. I più comuni (≥ 1/10) effetti indesiderati dose-limitante di irinotecan sono diarrea ritardata (che si verifica più di 24 ore dopo la somministrazione) e malattie del sangue, tra cui neutropenia, anemia e trombocitopenia. La neutropenia è un effetto tossico dose-limitante. La neutropenia era reversibile e non cumulativa; il giorno medio al nadir è stato di 8 giorni sia in monoterapia sia in terapia combinata. Molto spesso è stata osservata sindrome colinergica acuta transitoria. I principali sintomi sono stati definiti come diarrea precoce e altri vari sintomi come dolori addominali, sudorazione, meiosi e aumento della salivazione che si verificano durante o entro le prime 24 ore dopo infusione di irinotecan. Questi sintomi scompaiono dopo somministrazione di atropina (vedere paragrafo 4.4). MONOTERAPIA Le seguenti reazioni avverse considerate possibilmente o probabilmente associate alla somministrazione di irinotecan sono state segnalate da 765 pazienti trattati con la dose raccomandata di 350 mg/m² in monoterapia. All'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità. Le frequenze sono definite come: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100; <1/10), non comune (≥1/1.000; <1/100), raro (≥1/10.000; <1/1000), e molto raro (<1/10.000); non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Reazioni Avverse Segnalate con irinotecan in Monoterapia (350 mg/m² ogni programma di 3 settimane) |
Classificazione per Organi e Sistemi (MedDRA) | Classe di Frequenza | Termine prescelto |
Infezioni e infestazioni | Comune | Infezione |
Non nota | Colite pseudomembranosa, sepsi |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Molto comune | Neutropenia, anemia |
Comune | Trombocitopenia, neutropenia febbrile |
Non nota | Trombocitopenia periferica con anticorpi antipiastrine |
Disturbi del sistema immunitario | Non nota | Reazione di ipersensibilità, reazione anafilattica |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Molto comune | Diminuzione dell’appetito |
Non nota | Disidratazione (dovuta a diarrea e vomito), ipovolemia, ipomagnesiemia, sindrome da lisi tumorale, ipokaliemia, iponatriemia |
Disturbi psichiatrici | Non nota | Confusione |
Patologie del sistema nervoso | Molto comune | Sindrome colinergica |
Non nota | Disturbi del linguaggio transitori, parestesia, cefalea, sincope |
Patologie cardiache | Non nota | Ipertensione (durante o dopo l’infusione), insufficienza cardiocircolatoria*, disturbi cardiovascolari (angina pectoris, arresto cardiaco, infarto del miocardio, ischemia miocardica), bradicardia |
Patologie vascolari | Non nota | Ipotensione, arrossamento, eventi tromboembolici (trombosi arteriosa, infarto cerebrale, accidente cerebrovascolare, tromboflebite profonda, embolo degli arti inferiori, embolia polmonare, tromboflebite, trombosi, e morte improvvisa), disturbi vascolari periferici |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Non nota | Patologia polmonare interstiziale che si presenta come infiltrati polmonari, dispnea, singhiozzo |
Patologie gastrointestinali | Molto comune | Diarrea, vomito, nausea, dolore addominale |
Comune | Stipsi |
Non nota | Occlusione intestinale, ileo, megacolon, emorragia gastrointestinale, colite, tra cui tiflite, colite ischemica e ulcerosa, sanguinamento gastrointestinale, aumento degli enzimi pancreatici sintomatico o asintomatico, perforazione intestinale, disturbi, monilia GI. |
Patologie epatobiliari | Comune | Aumento della creatinina ematica, aumento delle transaminasi (AST e ALT), aumento della bilirubina, aumento della fosfatasi alcalina ematica |
Non nota | Aumento della GTP, Steatosi epatica, Steatoepatite |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Molto comune | Alopecia (reversibile) |
Non nota | Reazioni cutanee, eruzione cutanea |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Non nota | Contrazione muscolare o crampi |
Patologie renali e urinarie | Non nota | Danno renale e insufficienza renale acuta, insufficienza renale, infezione del tratto urinario |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Non nota | Dolore al petto |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Molto comune | Infiammazione delle mucose, piressia, astenia |
Non nota | Reazioni al sito di infusione, dolore, andamento anomalo, stravaso |
*Casi non frequenti di insufficienza renale, ipotensione o insufficienza cardiocircolatoria sono stati osservati in pazienti che hanno avuto episodi di disidratazione correlati alla diarrea e/o vomito o sepsi
Descrizione delle reazioni avverse selezionate (monoterapia) Diarrea grave è stata osservata nel 20% dei pazienti che avevano seguito le raccomandazioni per il trattamento della diarrea. È stata osservata diarrea grave nel 14% dei cicli di trattamento valutabili. Il tempo mediano di comparsa delle prime feci liquide è stato il quinto giorno dopo l’infusione di irinotecan.
Nausea e vomito erano gravi nel 10% circa dei pazienti trattati con antiemetici.
Stipsi è stata osservata in meno del 10% dei pazienti.
Neutropenia è stata osservata nel 78,7% dei pazienti ed è risultata grave (conta dei neutrofili < 500 cellule/mm³) nel 22,6% dei pazienti. Nel 18% dei cicli valutabili, si è avuta una conta dei neutrofili inferiore a 1000 cellule/mm³ compreso un 7,6% con conta dei neutrofili <500 cellule/mm³. La ripresa totale è generalmente raggiunta entro il ventiduesimo giorno.
Febbre con neutropenia grave è stata segnalata nel 6,2% dei pazienti e nel 1,7% dei cicli. Si sono verificati episodi infettivi in circa il 10,3% dei pazienti (2,5% dei cicli) e sono risultati associati a neutropenia grave nel 5,3% circa dei pazienti (1,1% dei cicli), con esito fatale in due casi.
L’anemia è stata segnalata in circa il 58,7% dei pazienti (8% con emoglobina < 8 g/l e 0,9% con emoglobina < 6,5g/l).
Trombocitopenia (<100.000 cellule/mm³) è stata osservata nel 7,4% dei pazienti e nell’1,8% dei cicli, con lo 0,9% con conta delle piastrine < 50.000 cellule/mm³ corrispondente allo 0,2% dei cicli. Quasi tutti i pazienti hanno mostrato ripresa entro il ventiduesimo giorno.
Sindrome colinergica acuta È stata segnalata una grave sindrome colinergica acuta transitoria nel 9% dei pazienti trattati in monoterapia.
L’astenia è stata grave in meno del 10% dei pazienti trattati in monoterapia. La relazione causale con irinotecan non è stata chiaramente stabilita. Si è verificata febbre senza infezione e senza concomitanza di neutropenia grave nel 12% dei pazienti trattati in monoterapia.
Esami diagnostici In monoterapia sono stati osservati aumenti transitori da lievi a moderati dei valori sierici delle transaminasi, della fosfatasi alcalina o della bilirubina rispettivamente nel 9,2%, 8,1% e 1,8% dei pazienti, in assenza di metastasi epatiche in progressione. Sono stati osservati aumenti transitori da lievi a moderati dei valori sierici della creatinina nel 7,3% dei pazienti. TERAPIA DI ASSOCIAZIONE Le reazioni avverse descritte in questo paragrafo si riferiscono a irinotecan. Non ci sono prove che il profilo di sicurezza di irinotecan sia influenzato da cetuximab o
viceversa. In combinazione con cetuximab, ulteriori reazioni avverse segnalate sono state quelle attese per cetuximab (come eruzione cutanea acneiforme 88%). Per informazioni sulle reazioni avverse di irinotecan in combinazione con cetuximab, fare riferimento anche ai rispettivi riassunti delle caratteristiche del prodotto. Le reazioni avverse riportate nei pazienti trattati con capecitabina in combinazione con irinotecan in aggiunta a quelle osservate con capecitabina in monoterapia o osservate in un gruppo con frequenza più elevata rispetto a capecitabina in monoterapia:
Molto comuni, tutte le reazioni avverse al farmaco di grado: trombosi/embolismo; Comuni, tutte le reazioni avverse al farmaco di grado: reazione di ipersensibilità, ischemia cardiaca/infarto;
Comuni, di grado 3 e 4 reazioni avverse al farmaco: neutropenia febbrile. Per informazioni complete sulle reazioni avverse di capecitabina, fare riferimento al riassunto delle caratteristiche del prodotto di capecitabina. Reazioni avverse di grado 3 e 4 riportate nei pazienti trattati con capecitabina in combinazione con irinotecan e bevacizumab in aggiunta a quelle osservate con capecitabina in monoterapia o osservate in un gruppo con frequenza più elevata rispetto a capecitabina in monoterapia comprendono:
Comune,
reazioni avverse al farmaco di grado 3 e grado 4: neutropenia, trombosi/embolismo, ipertensione, ischemia cardiaca e/infarto. Per informazioni complete sulle reazioni avverse di capecitabina e bevacizumab, fare riferimento ai rispettivi riassunti delle caratteristiche del prodotto di capecitabina e bevacizumab. L’ipertensione di grado 3 è stato il principale rischio significativo derivato dall'aggiunta di bevacizumab al bolo di irinotecan/5-FU/AF. Inoltre, con questo regime vi è stato un piccolo aumento nelle reazioni avverse alla chemioterapia di grado ¾, per la diarrea e la leucopenia, rispetto ai pazienti trattati con bolo di irinotecan/5-FU/AF da solo. Per altre informazioni sulle reazioni avverse in combinazione con bevacizumab, consultare il riassunto delle caratteristiche del prodotto di bevacizumab. Irinotecan è stato studiato in combinazione con 5-FU e AF per il tumore del colon-retto metastatico. I dati di sicurezza delle reazioni avverse derivate da studi clinici mostrano eventi avversi di grado 3 o 4 NCI molto comunemente osservati possibilmente o probabilmente correlati al sangue e al sistema linfatico, ai disturbi gastrointestinali, alla pelle e al tessuto sottocutaneo secondo la classificazione organo-sistemica MedDRA. Le seguenti reazioni avverse considerate possibilmente o probabilmente correlate alla somministrazione di irinotecan sono state riportati da 145 pazienti trattati con irinotecan in associazione con 5-FU/AF in ogni programma di 2 settimane alla dose raccomandata di 180 mg/m².
Reazioni Avverse Segnalate con irinotecan nella Terapia di Associazione (180 mg/m² ogni programma di 2 settimane) |
Classificazione per Organi e Sistemi (MedDRA) | Classe di Frequenza | Termine prescelto |
Infezioni e infestazioni | Comune | Infezione |
Patologie ndel sistema emolinfopoietico | Molto comune | Trombocitopenia, neutropenia, anemia |
Comune | Neutropenia febbrile |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Molto comune | Diminuzione dell’appetito |
Patologie del sistema nervoso | Molto comune | Sindrome colinergica |
Patologie gastrointestinali | Molto comune | Diarrea, vomito, nausea |
Comune | Dolore addominale, stipsi |
Patologie epatobiliari | Molto Comune | Aumento delle transaminasi (AST e ALT), aumento della bilirubina, aumento della fosfatasi alcalina ematica |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Molto comune | Alopecia (reversibile) |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Molto comune | Infiammazione delle mucose, astenia |
Comune | Piressia |
Descrizione delle reazioni avverse selezionate (terapia di combinazione) Diarrea grave è stata osservata nel 13,1% dei pazienti che avevano seguito le raccomandazioni per il trattamento della diarrea. È stata osservata diarrea grave nel 3,9% dei cicli di trattamento valutabili. È stata osservata una minore incidenza di
nausea e vomito gravi (rispettivamente nel 2,1% e 2,8% dei pazienti).
Stipsi dovuta a irinotecan e loperamide è stata osservata nel 3,4% dei pazienti.
Neutropenia è stata osservata nell’82,5% dei pazienti ed è risultata grave (conta dei neutrofili <500 cellule/mm³) nel 9,8% dei pazienti. Nel 67,3% dei cicli valutabili, si è avuta una conta dei neutrofili inferiore a 1000 cellule/mm³ compreso un 2,7% con conta dei neutrofili < 500 cellule/mm³. La ripresa totale è stata ottenuta generalmente entro 7-8 giorni.
Febbre con neutropenia grave è stata segnalata nel 3,4% dei pazienti e nello 0,9% dei cicli. Episodi infettivi si sono verificati in circa il 2% dei pazienti (0,5% dei cicli) e sono risultati associati a grave neutropenia nel 2,1% circa dei pazienti (0,5% dei cicli), con esito fatale in un caso.
L’anemia è stata segnalata nel 97,2% dei pazienti (2,1% con emoglobina <8 g/l).
Trombocitopenia è stata osservata (<100.000 cellule/mm³) nel 32,6% dei pazienti e nel 21,8% dei cicli. Non è stata osservata trombocitopenia grave (<50.000 cellule/mm³).
Sindrome colinergica acuta È stata segnalata una grave sindrome colinergica acuta transitoria nell’1,4% dei pazienti trattati in terapia di associazione.
L’astenia è stata grave nel 6,2% dei pazienti trattati in terapia di associazione. La relazione causale con irinotecan non è stata chiaramente stabilita.
Febbre senza infezione si è verificata senza una grave neutropenia concomitante, nel 6,2% dei pazienti trattati in terapia di associazione.
Esami diagnostici Sono stati osservati aumenti transitori dei livelli sierici (Grado 1 e 2) di ALT, AST, fosfatasi alcalina o bilirubina rispettivamente nel 15%, 11%, 11% e 10% dei pazienti, in assenza di metastasi epatiche in progressione. Un livello transitorio di Grado 3 è stato osservato rispettivamente nello 0%, 0%, 0% e 1% dei pazienti. Nessuna elevazione a Grado 4 è stato osservato. Sono stati segnalati rari casi di aumenti delle amilasi e/o delle lipasi. Sono stati segnalati rari casi di ipokaliemia e iponatriemia in gran parte in relazione a diarrea e vomito.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/ content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.