La frequenza degli effetti indesiderati elencati di seguito è definita sulla base della seguente convenzione: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1000, <1/100); rara (≥1/10.000, <1/1000); molto rara (<1/10.000), sconosciuta (non può essere stimata sulla base dei dati disponibili). Nell’ambito di ciascuna classe di frequenza gli effetti indesiderati vengono elencati in ordine decrescente di gravità.
Ipertensione Nel corso di studi clinici controllati con placebo condotti su pazienti ipertesi, l’incidenza totale degli eventi avversi nei soggetti trattati con irbesartan (56,2%) non è stata diversa da quella rilevata nei soggetti trattati con placebo (56,5%). Le interruzioni della terapia dovute a un qualsiasi effetto indesiderato clinico o di laboratorio sono state meno frequenti per i pazienti trattati con irbesartan (3,3%) rispetto a quelli trattati con placebo (4,5%). L’incidenza degli eventi avversi non era correlata alla dose (nel range posologico raccomandato), né a sesso, età, razza o durata del trattamento. La seguente tabella elenca le reazioni avverse al farmaco riportate nel corso di studi clinici controllati verso placebo, durante i quali 1965 pazienti ipertesi hanno ricevuto irbesartan.
Classificazione sistemica degli organi | Frequenza | Effetti indesiderati |
Patologie del sistema nervoso | Comune | Capogiri |
Patologie cardiache | Non comune | Tachicardia |
Patologie vascolari | Non comune | Vampate di calore |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Non comune | Tosse |
Patologie gastrointestinali | Comune | nausea/vomito |
Non comune | Diarrea, dispepsia, acidità di stomaco |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Non comune | Disfunzione sessuale |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Comune | Affaticamento |
Non comune | Dolore toracico |
Esami diagnostici Comune: nei pazienti trattati con irbesartan sono stati osservati aumenti significativi nella creatinina chinasi plasmatica (1,7%). Nessuno di questi aumenti è stato associato a eventi a carico del sistema muscoloscheletrico clinicamente identificabili.
Ipertensione e diabete tipo 2 con malattia renale Nei pazienti diabetici ipertesi con microalbuminuria e funzionalità renale normale, oltre agli effetti indesiderati menzionati al paragrafo “Ipertensione” sono stati riportati capogiri e ipotensione ortostatici nello 0,5% dei casi (cioè con frequenza non comune), ma in eccesso rispetto al placebo. Nei pazienti diabetici ipertesi con insufficienza renale cronica e proteinuria manifesta sono stati riportati gli effetti indesiderati elencati di seguito in >2% e in ogni caso con maggiore frequenza rispetto al placebo.
Classificazione sistemica degli organi | Frequenza | Effetti indesiderati |
Patologie del sistema nervoso | Comune | Capogiri ortostatici |
Patologie vascolari | Comune | Ipotensione ortostatica |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Comune | Dolori a carico del sistema muscoloscheletrico |
Esami diagnostici Nei pazienti diabetici trattati con irbesartan si è verificata più spesso iperkaliemia rispetto a quelli trattati con placebo. Nei pazienti diabetici ipertesi con microalbuminuria e funzionalità renale normale, l’iperkaliemia (≥5,5 mEq/l) si è verificata nel 29,4% (cioè con frequenza molto comune) dei pazienti del gruppo irbesartan 300 mg e nel 22% dei pazienti del gruppo placebo. Nei pazienti diabetici ipertesi con insufficienza renale cronica e proteinuria manifesta l’iperkaliemia (≥5,5 mEq/l) si è verificata nel 46,3% (cioè con frequenza molto comune) dei pazienti del gruppo irbesartan e nel 26,3% dei pazienti del gruppo placebo. Nell’1,7% (cioè con frequenza comune) dei pazienti ipertesi con malattia renale diabetica in stato avanzato trattati con irbesartan è stata osservata una diminuzione clinicamente non significativa dei valori dell’emoglobina.
Nel corso dell’esperienza post-marketing sono stati riportati gli ulteriori effetti indesiderati elencati di seguito, che derivano da segnalazioni spontanee per le quali la frequenza non può essere determinata:
Classificazione sistemica degli organi | Frequenza | Effetti indesiderati |
Disturbi del sistema immunitario | Sconosciuta | Rash, orticaria, angioedema |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Sconosciuta | Iperkaliemia |
Patologie del sistema nervoso | Sconosciuta | Cefalea |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Sconosciuta | Tinnito |
Patologie gastrointestinali | Sconosciuta | Disgeusia |
Patologie epatobiliari | Sconosciuta | Epatite, anomalie nella funzionalità epatica |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Sconosciuta | Artralgia, mialgia (in alcuni casi associate a un aumento dei livelli plasmatici della creatina chinasi), crampi muscolari |
Patologie renali e urinarie | Sconosciuta | Compromissione della funzionalità renale, compresi casi di insufficienza renale nei pazienti a rischio (vedere paragrafo 4.4) |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Sconosciuta | Vasculite leucocitoclastica |
Pazienti pediatrici/adolescenti In una prova clinica randomizzata condotta su 318 bambini e adolescenti ipertesi di età compresa tra i 6 e i 16 anni, durante la fase in doppio cieco di tre settimane si sono verificati i seguenti eventi avversi correlati: cefalea (7,9%), ipotensione (2,2%), capogiri (1,9%), tosse (0,9%). Nel periodo
open-label di 26 settimane di questo studio clinico, le anomalie di laboratorio riportate con maggiore frequenza sono state: incrementi della creatinina (6,5%) ed elevati valori di CK nel 2% dei bambini trattati.