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Imfinzi 50 mg/ml - concentrato per soluzione per infusione - uso endovenoso - flaconcino (vetro) 10 ml - 1 flaconcino

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
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1. Indicazioni terapeutiche
IMFINZI è indicato in monoterapia per il trattamento del carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) localmente avanzato, non resecabile, negli adulti il cui tumore presenta un’espressione di PD-L1 ≥ 1% sulle cellule tumorali e la cui malattia non è progredita a seguito di chemioradioterapia a base di platino (vedere paragrafo 5.1). IMFINZI in combinazione con etoposide e carboplatino o cisplatino è indicato per il trattamento di prima linea di pazienti adulti con carcinoma polmonare a piccole cellule in stadio esteso (ES-SCLC).
2. Posologia
Il trattamento deve essere iniziato e seguito da medici specialisti, esperti nel trattamento del cancro. Test per PD-L1 per pazienti con NSCLC localmente avanzato I pazienti affetti da NSCLC localmente avanzato devono essere selezionati per il trattamento sulla base dell’espressione tumorale di PD-L1 confermato da un test validato (vedere paragrafo 5.1). Posologia La dose raccomandata per IMFINZI in monoterapia e IMFINZI in combinazione con chemioterapia è presentata nella Tabella 1. IMFINZI è somministrato tramite infusione endovenosa nell’arco di 1 ora. Tabella 1. Dose raccomandata di IMFINZI
Indicazione Dose raccomandata di IMFINZI Durata della terapia
NSCLC localmente avanzato 10 mg/kg ogni 2 settimane Fino a progressione della malattia, tossicità inaccettabile o un massimo di 12 mesia
ES-SCLC 1500 mgb in combinazione con chemioterapiac,d ogni 3 settimane (21 giorni) per 4 cicli, seguiti da 1500 mg ogni 4 settimane in monoterapia Fino a progressione della malattia o a tossicità inaccettabile
a Si raccomanda di continuare il trattamento nei pazienti clinicamente stabili con iniziale evidenza di progressione di malattia fino a che la progressione di malattia venga confermata. b I pazienti con un peso corporeo inferiore o uguale a 30 kg devono ricevere un dosaggio basato sul peso, equivalente a IMFINZI 20 mg/kg in combinazione con chemioterapia ogni 3 settimane (21 giorni) per 4 cicli, seguito da 20 mg/kg ogni 4 settimane in monoterapia fino a quando il peso non supera i 30 kg. c Somministrare IMFINZI prima della chemioterapia nel corso dello stesso giorno. d Quando IMFINZI viene somministrato in combinazione con la chemioterapia, fare riferimento al foglietto illustrativo di etoposide e carboplatino o cisplatino per le informazioni sul dosaggio. Non è raccomandato l'aumento o la riduzione della dose. Può essere necessario sospendere la dose o interrompere permanentemente il trattamento in base alla sicurezza ed alla tollerabilità individuali. Le linee guida dettagliate per la gestione delle reazioni avverse immuno-mediate sono descritte nella Tabella 2 (vedere paragrafo 4.4). Tabella 2. Modifiche del trattamento raccomandate per IMFINZI e raccomandazioni riguardanti la gestione del trattamento
Reazioni avversa Severità a Modifica del trattamento con IMFINZI Trattamento con corticosteroidi, salvo diversamente specificato
Polmonite/malattia polmonare interstiziale immuno-mediate Grado 2 Sospendere la dose Iniziare il trattamento con 1-2 mg/kg/giorno di prednisone o equivalente, poi diminuire la dose
Grado 3 o 4 Interrompere permanentemente il trattamento Somministrare 1-4 mg/kg/giorno di prednisone o equivalente, poi diminuire la dose
Epatite immuno-mediata Grado 2 con ALT o AST >3-5 x ULN e/o bilirubina totale >1,5-3 x ULN Sospendere la dose Iniziare il trattamento con 1-2 mg/kg/giorno di prednisone o equivalente, poi diminuire la dose
Grado 3 con AST o ALT >5-≤8 x ULN o bilirubina totale >3-≤5 x ULN
Grado 3 con AST o ALT >8 x ULN o bilirubina totale >5 x ULN Interrompere permanentemente il trattamento
ALT o AST concomitante >3 x ULN e bilirubina totale >2 x ULN con nessun’altra causa
Colite o diarrea immuno-mediate Grado 2 Sospendere la dose Iniziare il trattamento con 1-2 mg/kg/giorno di prednisone o equivalente, poi diminuire la dose
Grado 3 o 4 Interrompere permanentemente il trattamento
Ipertiroidismo immuno-mediato, tiroidite Grado 2-4 Sospendere la dose finché il paziente non è clinicamente stabile Trattamento sintomatico, vedere paragrafo 4.8
Ipotiroidismo immuno-mediato Grado 2-4 Nessuna modifica Iniziare la terapia sostitutiva con ormoni tiroidei come indicato clinicamente
Insufficienza surrenalica o ipofisite/ipopituitarismo immuno-mediati Grado 2-4 Sospendere la dose finché il paziente non è clinicamente stabile Iniziare il trattamento con 1-2 mg/kg/giorno di prednisone o equivalente, poi diminuire la dose, e la terapia ormonale sostitutiva come indicato clinicamente
Diabete mellito di tipo 1 immuno-mediato Grado 2-4 Nessuna modifica Iniziare il trattamento con insulina come indicato clinicamente
Nefrite immuno-mediata Grado 2 con creatinina sierica >1,5-3 x (ULN o basale) Sospendere la dose Iniziare il trattamento con 1-2 mg/kg/giorno di prednisone o equivalente, poi diminuire la dose
Grado 3 con creatinina sierica >3 x basale o >3-6 x ULN; Grado 4 con creatinina sierica >6 x ULN Interrompere permanentemente il trattamento
Eruzione cutanea o dermatite immuno-mediate (compreso il pemfigoide) Grado 2 per >1 settimana Sospendere la dose Iniziare il trattamento con 1-2 mg/kg/giorno di prednisone o equivalente, poi diminuire la dose
Grado 3
Grado 4 Interrompere permanentemente il trattamento
Miocardite immuno-mediata Grado 2 Sospendere la doseb Iniziare il trattamento con 2-4 mg/kg/giorno di prednisone o equivalente, poi diminuire la dose
Grado 3 o 4, o qualsiasi Grado con biopsia positiva Interrompere permanentemente il trattamento
Miosite/polimiosite immuno-mediate Grado 2 o 3 Sospendere la dosec Iniziare il trattamento con 1-4 mg/kg/giorno di prednisone o equivalente, poi diminuire la dose
Grado 4 Interrompere permanentemente il trattamento
Reazioni correlate all’infusione Grado 1 o 2 Interrompere l’infusione o rallentare la velocità di infusione Si possono prendere in considerazione premedicazioni per la profilassi di successive reazioni da infusione
Grado 3 o 4 Interrompere permanentemente il trattamento  
Infezione Grado 3 o 4 Sospendere la dose fino a stabilità clinica  
Altre reazioni avverse immuno-mediate Grado 3 Sospendere la dose Prendere in considerazione di somministrare una dose iniziale compresa tra 1 mg/kg/giorno e 4 mg/kg/giorno di prednisone o equivalente, poi diminuire la dose
Grado 4 Interrompere permanentemente il trattamentod
a Criteri Comuni di Terminologia per gli Eventi Avversi, Versione 4.03. ALT: alanina aminotransferasi; AST: aspartato aminotransferasi; ULN: limite superiore della norma. b Se non si verifica alcun miglioramento dai 3 ai 5 giorni, nonostante i corticosteroidi, iniziare prontamente una terapia immunosoppressiva addizionale. Alla risoluzione dei sintomi (Grado 0), deve essere iniziata una riduzione graduale dei corticosteroidi e continuata per almeno 1 mese, periodo oltre il quale il trattamento con IMFINZI può essere ripreso, sulla base della valutazione clinica. c Interrompere permanentemente il trattamento con IMFINZI se la reazione avversa non si risolve a Grado ≤ 1 entro 30 giorni o se si manifestano segni di insufficienza respiratoria d Per la miastenia gravis, in caso di segni di debolezza muscolare o insufficienza respiratoria, occorre interrompere permanentemente il trattamento con IMFINZI. In caso di sospette reazioni avverse immuno-mediate, deve essere effettuata una valutazione adeguata per confermare l'eziologia o per escludere eziologie alternative. Considerare di aumentare la dose dei corticosteroidi e/o usare immunosoppressori sistemici addizionali in caso di peggioramento o mancato miglioramento. Dopo il miglioramento a Grado ≤ 1, una sospensione graduale dei corticosteroidi deve essere iniziata e continuata per almeno 1 mese. Dopo la sospensione graduale, il trattamento con IMFINZI può essere ripreso entro 12 settimane se le reazioni avverse sono migliorate a Grado ≤ 1 e la dose dei corticosteroidi è stata ridotta a ≤ 10 mg di prednisone o equivalente al giorno. Il trattamento con IMFINZI deve essere permanentemente interrotto per reazioni avverse immuno-mediate ricorrenti di Grado 3 o 4 (severe o che mettono in pericolo la vita). Per le reazioni avverse non immuno-mediate, considerare di sospendere IMFINZI per reazioni avverse di Grado 2 e 3 fino al Grado ≤ 1 o fino al basale. Il trattamento con IMFINZI deve essere interrotto per reazioni avverse di Grado 4 (con l’eccezione di anormalità di laboratorio di Grado 4, la cui decisione di interruzione del trattamento deve essere basata su segni/sintomi clinici concomitanti e sulla base di una valutazione clinica) Popolazioni speciali Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di IMFINZI nei bambini e negli adolescenti di età inferiore a 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. Anziani Nei pazienti anziani (età ≥65 anni) non è richiesto alcun aggiustamento della dose (vedere paragrafo 5.1). I dati sui pazienti di età pari o superiore a 75 anni sono limitati. Compromissione renale Non è raccomandato alcun aggiustamento della dose di IMFINZI nei pazienti con compromissione renale lieve o moderata. I dati su pazienti con compromissione renale severa sono troppo limitati per poter trarre delle conclusioni in tale popolazione (vedere paragrafo 5.2). Compromissione epatica I dati sui pazienti con compromissione epatica moderata e severa sono limitati. Per il minore coinvolgimento epatico nella clearance di durvalumab non è raccomandato alcun aggiustamento della dose di IMFINZI nei pazienti con compromissione epatica poichè non è prevista alcuna differenza di esposizione (vedere paragrafo 5.2). Modo di somministrazione IMFINZI è per uso endovenoso. Deve essere somministrato come soluzione per infusione endovenosa nell’arco di 1 ora (vedere paragrafo 6.6). Per le istruzioni riguardanti la diluizione del medicinale prima della somministrazione, vedere il paragrafo 6.6.
3. Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
4. Avvertenze
Tracciabilità Per migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome commerciale e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere indicati chiaramente. Polmonite immuno-mediata Polmonite o malattia polmonare interstiziale immuno-mediate, definite dalla necessità di usare corticosteroidi sistemici e dall’assenza di una chiara eziologia alternativa, sono state osservate nei pazienti in trattamento con IMFINZI. L’insorgenza di polmonite da radiazioni è osservata frequentemente nei pazienti sottoposti a radioterapia al polmone e la manifestazione clinica della polmonite e della polmonite da radiazioni è molto simile. Nello studio PACIFIC, nei pazienti che avevano completato il trattamento con almeno 2 cicli di chemioradioterapia concomitante entro 1-42 giorni prima dell’inizio dello studio, sono stati riportati casi di polmonite o polmonite da radiazioni in 161 (33,9%) pazienti nel gruppo trattato con IMFINZI e 58 (24,8%) nel gruppo placebo, compresi eventi di Grado 3 (3,4% vs. 3,0%) e Grado 5 (1,1% vs. 1,7%) (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere monitorati per rilevare la comparsa di segni e sintomi di polmonite o polmonite da radiazioni. Il sospetto di polmonite deve essere confermato attraverso immagini radiografiche e la esclusione di altre infezioni ed eziologie correlate alla malattia, e gestito come raccomandato nel paragrafo 4.2. Epatite immuno-mediata Epatite immuno-mediata, definita dalla necessità di usare corticosteroidi sistemici e dall’assenza di un’eziologia alternativa chiara, è stata osservata nei pazienti in trattamento con IMFINZI (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere monitorati per rilevare risultati anomali dei test della funzionalità epatica prima di iniziare la terapia, periodicamente durante il trattamento con IMFINZI e secondo quanto indicato in base alla valutazione clinica. L’epatite immuno-mediata deve essere gestita come raccomandato nel paragrafo 4.2. Colite immuno-mediata Colite o diarrea immuno-mediate, definite dalla necessità di usare corticosteroidi sistemici e dall’assenza di una chiara eziologia alternativa, è stata osservata nei pazienti in trattamento con IMFINZI (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere monitorati per rilevare l’insorgenza di segni e sintomi di colite o diarrea e devono essere gestiti come raccomandato nel paragrafo 4.2. Endocrinopatie immuno-mediate Ipotiroidismo, ipertiroidismo e tiroidite immuno-mediati L’ipotiroidismo, l’ipertiroidismo e la tiroidite immuno-mediati sono stati osservati in pazienti in trattamento con IMFINZI e l’ipotiroidismo può insorgere in seguito all’ipertiroidismo (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere monitorati per rilevare risultati anomali dei test della funzionalità tiroidea prima di iniziare la terapia e periodicamente durante il trattamento con IMFINZI, secondo quanto indicato in base alla valutazione clinica. L’ipotiroidismo, l’ipertiroidismo e la tiroidite immuno-mediati devono essere gestiti come raccomandato nel paragrafo 4.2. Insufficienza surrenalica immuno-mediata Insufficienza surrenalica immuno-mediata è stata osservata in pazienti in trattamento con IMFINZI (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere monitorati per rilevare l’insorgenza di segni e sintomi di insufficienza surrenalica. In caso di insufficienza surrenalica sintomatica, i pazienti devono essere gestiti come raccomandato nel paragrafo 4.2. Diabete mellito di tipo 1 immuno-mediato Diabete mellito di tipo 1 immuno-mediato è stato osservato in pazienti in trattamento con IMFINZI (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere monitorati per rilevare l’insorgenza di segni e sintomi di diabete mellito di tipo 1. In caso di diabete mellito di tipo 1 sintomatico, i pazienti devono essere gestiti come raccomandato nel paragrafo 4.2. Ipofisite/ipopituitarismo immuno-mediati Ipofisite o ipopituitarismo immuno-mediati sono stati osservati in pazienti in trattamento con IMFINZI (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere monitorati per rilevare l’insorgenza di segni e sintomi di ipofisite o ipopituitarismo. In caso di ipofisite o ipopituitarismo sintomatici, i pazienti devono essere gestiti come raccomandato nel paragrafo 4.2. Nefrite immuno-mediata Nefrite immuno-mediata, definita dalla necessità di usare corticosteroidi sistemici e dall’assenza di una chiara eziologia alternativa, è stata osservata in pazienti in trattamento con IMFINZI (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere monitorati per rilevare risultati anomali dei test della funzionalità renale prima di iniziare la terapia, periodicamente durante il trattamento con IMFINZI e devono essere gestiti come raccomandato nel paragrafo 4.2. Eruzione cutanea immuno-mediata Eruzione cutanea o dermatite immuno-mediate (compreso il pemfigoide), definite dalla necessità di usare corticosteroidi sistemici e dall’assenza di una chiara eziologia alternativa, sono state osservate in pazienti in trattamento con IMFINZI (vedere paragrafo 4.8). Nei pazienti trattati con inibitori PD-1 sono stati riportati casi di Sindrome di Stevens-Johnson o necrolisi tossica epidermica. I pazienti devono essere monitorati per rilevare l’insorgenza di segni e sintomi di eruzione cutanea o dermatiti e devono essere gestiti come raccomandato nel paragrafo 4.2. Altre reazioni avverse immuno-mediate In considerazione del meccanismo d’azione di IMFINZI, possono insorgere altre potenziali reazioni avverse immuno-mediate. Le seguenti reazioni avverse immuno-correlate sono state osservate in pazienti trattati in monoterapia con IMFINZI: miastenia gravis, miocardite, miosite, polimiosite, meningite, encefalite e sindrome di Guillain-Barré. Sono stati riportati eventi di pancreatite in pazienti inclusi nel programma dello studio clinico. I pazienti devono essere monitorati per rilevare l’insorgenza di segni e sintomi e devono essere gestiti per le altre reazioni avverse immuno-mediate come raccomandato nel paragrafo 4.2. Reazioni correlate all’infusione I pazienti devono essere monitorati per rilevare l’insorgenza di segni e sintomi di reazioni correlate all’infusione. Sono state segnalate reazioni severe correlate all’infusione in pazienti in trattamento con IMFINZI (vedere paragrafo 4.8). Le reazioni correlate all’infusione devono essere gestite come raccomandato nel paragrafo 4.2. Pazienti esclusi dagli studi clinici Sono stati esclusi dagli studi clinici i pazienti che presentavano le seguenti patologie: un punteggio basale del performance status secondo i criteri ECOG ≥ 2; una malattia autoimmune attiva o precedentemente documentata entro 2 anni dall’inizio della sperimentazione; anamnesi positiva per immunodeficienza; anamnesi per reazioni avverse immuno-mediate severe; patologie che hanno richiesto l’immunosoppressione sistemica, eccetto la dose fisiologica di corticosteroidi sistemici (≤ 10 mg/giorno di prednisone o equivalente); malattie intercorrenti incontrollate; tubercolosi attiva, epatite B o C, infezione da HIV o pazienti che avevano ricevuto una vaccinazione con vaccino vivo attenuato entro 30 giorni prima o dopo l’inizio del trattamento con IMFINZI. In assenza di dati, durvalumab deve essere usato con cautela in queste popolazioni e dopo attenta valutazione del potenziale rapporto beneficio/rischio per ogni singolo soggetto. La sicurezza dell’irradiazione profilattica dell’encefalo (PCI) concomitante con IMFINZI in pazienti affetti da ES-SCLC non è nota.
5. Interazioni
L’utilizzo di corticosteroidi sistemici o immunosoppressori prima di iniziare durvalumab, eccetto la dose fisiologica di corticosteroidi sistemici (≤ 10 mg/giorno di prednisone o equivalente), non è raccomandato a causa della loro potenziale interferenza con l’attività farmacodinamica e l’efficacia di durvalumab. Tuttavia, corticosteroidi sistemici o altri immunosoppressori possono essere utilizzati dopo aver iniziato durvalumab per trattare le reazioni avverse immuno-correlate (vedere paragrafo 4.4). Non sono stati condotti studi farmacocinetici (PK) ufficiali di interazioni farmacologiche con durvalumab. Dato che le vie primarie di eliminazione di durvalumab sono il catabolismo proteico attraverso il sistema reticoloendoteliale o la disponibilità target-mediata, non sono previste interazioni farmacologiche metaboliche. La farmacocinetica (PK) dell’interazione farmaco-farmaco tra durvalumab e la chemioterapia è stata valutata nello studio CASPIAN e ha dimostrato che un trattamento concomitante con durvalumab non ha avuto alcun effetto sulla PK di etoposide, carboplatino o cisplatino. Inoltre, sulla base dell’analisi della PK di popolazione, il trattamento con chemioterapia concomitante non ha avuto un effetto significativo sulla PK di durvalumab.
6. Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza La sicurezza di IMFINZI come monoterapia si basa sui dati aggregati di 3006 pazienti con diversi tipi di tumore. IMFINZI è stato somministrato a una dose di 10 mg/kg ogni 2 settimane o 20 mg/kg ogni 4 settimane. Le reazioni avverse più frequenti (> 10%) sono state tosse/tosse produttiva (21,5%), diarrea (16,3%), eruzione cutanea (16,0%), piressia (13,8%), infezione delle alte vie aeree respiratorie (13,5%), dolore addominale (12,7%), prurito (10,8%) e ipotiroidismo (10,1%). La sicurezza di IMFINZI somministrato in combinazione con chemioterapia si basa su dati in 265 pazienti con SCLC. IMFINZI è stato somministrato a una dose di 1500 mg ogni 3 settimane in combinazione con chemioterapia seguita da monoterapia ogni 4 settimane. Le reazioni avverse più frequenti (>20%) sono state neutropenia (48,7%), anemia (38,5%), nausea (33,6%), stanchezza (32,1%), alopecia (31,3%), trombocitopenia (21,1%) e leucopenia (20,0%). Tabella delle reazioni avverse La Tabella 3 riporta l’incidenza delle reazioni avverse nei dati aggregati di sicurezza della monoterapia e nei pazienti trattati con IMFINZI in combinazione con chemioterapia nello studio CASPIAN. Le reazioni avverse al farmaco sono riportate secondo la classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA. All’interno di ogni classe di sistemi e organi, le reazioni avverse al farmaco sono riportate in ordine decrescente di frequenza. La categoria corrispondente di frequenza per ogni ADR è definita come: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non noto (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ogni gruppo di frequenza, le reazioni avverse al farmaco sono presentate in ordine di gravità decrescente. Tabella 3. Reazioni avverse al farmaco osservate in pazienti trattati con IMFINZI in monoterapia e IMFINZI in combinazione con chemioterapia
  IMFINZI in monoterapia IMFINZI combinato con chemioterapia
    Qualsiasi Grado (%) Grado 3 4 (%)   Qualsiasi Grado (%) Grado 3-4 (%)
Infezioni ed infestazioni
Infezione delle alte vie aeree respiratoriea Molto comune 13,5 0,2 Comune 9,1 0,4
Polmoniteb,c Comune 8,9 3,5 Comune 5,7 1,9
Candidosi orale Comune 2,1 0 Non comune 0,8 0
Infezioni dentali e dei tessuti molli del cavo oraled Comune 1,7 <0,1 Comune 1,1 0
Influenza Comune 1,6 <0,1 Non comune 0,4 0
Patologie del sistema emolinfopoietico
Neutropeniae       Molto comune 48,7 29,1
Anemia       Molto comune 38,5 9,1
Trombocitopeniaf       Molto comune 21,1 6,8
Leucopeniag       Molto comune 20,0 7,9
Neutropenia febbrile       Comune 6,4 5,3
Pancitopenia       Comune 3,0 1,5
Patologie endocrine
Ipotiroidismoh Molto comune 10,1 0,2 Comune 9,4 0
Ipertiroidismoi Comune 4,6 0 Comune 9,8 0
Tiroiditej Non comune 0,8 <0,1 Comune 1,5 0
Insufficienza surrenalica Non comune 0,6 <0,1 Comune 1,1 0
Diabete mellito di tipo 1 Raro <0,1 <0,1 Non comune 0,8 0,8
Ipofisite / Ipopituitarismo Raro <0,1 <0,1      
Diabete insipido Raro <0,1 <0,1      
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Calo dell’appetito       Molto comune 18,1 0,8
Patologie del Sistema Nervoso
Miastenia gravis Rarok <0,1        
Encefalite non infettival Non noto          
Meningitem Raro <0,1 <0,1      
Sindrome di Guillain-Barré Non noto          
Patologie cardiache
Miocardite Raro <0,1 <0,1      
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Tosse/Tosse produttiva Molto comune 21,5 0,4 Molto comune 14,7 0,8
Polmoniteb Comune 3,8 0,9 Comune 2,6 0,8
Disfonia Comune 3,1 <0,1 Non comune 0,8 0
Malattia polmonare interstiziale Non comune 0,6 0,1 Non comune 0,8 0
Patologie gastrointestinali
Diarrea Molto comune 16,3 0,6 Comune 9,8 1,1
Dolore addominalen Molto comune 12,7 1,8 Comune 8,7 0,4
Colite° Non comune 0,9 0,3 Non comune 0,8 0
Nausea       Molto comune 33,6 0,4
Stitichezza       Molto comune 16,6 0,8
Vomito       Molto comune 14,7 0
Stomatitep       Comune 6,0 0,4
Patologie epatobiliari
Aspartato aminotransferasi aumentata o Alanina aminotransferasi aumentataq Comune 8,1 2,3 Comune 8,7 1,9
Epatitec,r Non comune 0,8 0,4 Comune 1,9 1,1
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Eruzione cutaneas Molto comune 16,0 0,6 Comune 9,4 0
Pruritot Molto comune 10.8 <0,1 Comune 7,5 0
Sudorazione notturna Comune 1,6 <0,1 Non comune 0,4 0
Dermatite Non comune 0,7 <0,1 Comune 1,5 0
Alopecia       Molto comune 31,3 1,1
Pemfigoideu Raro <0,1 0      
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Mialgia Comune 5,9 <0,1 Comune 3,4 0
Miosite Non comune 0,2 <0,1      
Polimiosite Rarov          
Patologie renali e urinarie
Aumento della creatinina ematica Comune 3,5 <0,1 Comune 1,9 0
Disuria Comune 1,3 0 Comune 1,9 0
Nefritew Non comune 0,3 <0,1      
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Piressia Molto comune 13,8 0,3 Comune 8,3 0
Edema perifericox Comune 9,7 0,3 Comune 6,4 0,8
Stanchezzay       Molto comune 32,1 3,4
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura
Reazione correlata all’infusionez Comune 1,6 0,2 Comune 1,9 0,4
a include laringite, nasofaringite, ascesso peritonsillare, faringite, rinite, sinusite, tonsillite, tracheobronchite e infezioni delle alte vie aeree respiratorie. b include infezione polmonare, polmonite da pneumocystis jirovecii, polmonite, polmonite da adenovirus, polmonite batterica, polmonite da citomegalovirus, polmonite da haemophilus, polmonite pneumococcica, polmonite streptococcica, polmonite da candida e polmonite legionella. c include esito fatale. d include gengivite, infezione del cavo orale, periodontite, pulpite dentale, ascesso dentale e infezione dentale. e include neutropenia e diminuzione della conta dei neutrofili. f include trombocitopenia e diminuzione della conta piastrinica. g include leucopenia e diminuzione della conta dei globuli bianchi. h include ipotiroidismo autoimmune e ipotiroidismo. i include ipertiroidismo e malattia di Basedow. j include tiroidite autoimmune, tiroidite e tiroidite subacuta. k la frequenza riportata da studi clinici promossi da AstraZeneca al di fuori dell’insieme di dati aggregati è rara, senza eventi di Grado > 2. l include encefalite autoimmune ed encefalite. m include meningite e meningite non infettiva. n include dolore addominale, dolore all’addome inferiore, dolore all’addome superiore e dolore al fianco.° include colite, enterite, enterocolite e proctite. p include stomatite e infiammazione delle mucose. q include alanina aminotransferasi aumentata, aspartato aminotransferasi aumentata, enzimi epatici aumentati e transaminasi aumentate. r include epatiti, epatite autoimmune, epatite tossica, danno epatocellulare, epatite acuta, epatotossicità ed epatite immuno-mediata. s include rash eritematoso, rash generalizzato, rash maculare, rash maculopapulare, rash papulare, rash pruriginoso, rash pustoloso, eritema, eczema ed eruzione cutanea. t include prurito generalizzato e prurito. u include pemfigoide, dermatite bollosa e pemfigo. In sperimentazioni completate e in corso, la frequenza riportata è non comune. v è stata osservata polimiosite (fatale) in un paziente trattato con IMFINZI in uno studio clinico sponsorizzato in corso al di fuori dell’insieme dei dati aggregati: rara in qualsiasi grado, rara in Grado 3 o 4 o 5. w include nefrite autoimmune, nefrite tubulo-interstiziale, nefrite, glomerulonefrite e glomerulonefrite membranosa. x include edema periferico e gonfiore periferico. y include stanchezza e astenia. z include reazione correlata all’infusione e orticaria con esordio il giorno della somministrazione o 1 giorno dopo la somministrazione. Descrizione di reazioni avverse selezionate IMFINZI è più comunemente associato a reazioni avverse immuno-mediate. La maggior parte di queste, comprese le reazioni severe, si sono risolte dopo l’inizio di un’appropriata terapia medica o la sospensione di IMFINZI. I dati riportati di seguito per reazioni avverse immuno-mediate rispecchiano il database di sicurezza combinato di 3006 pazienti inclusi nello studio PACIFIC e studi aggiuntivi in pazienti con vari tumori solidi, in indicazioni per le quali durvalumab non è approvato. In tutti gli studi, IMFINZI è stato somministrato a una dose pari a 10 mg/kg ogni 2 settimane, 20 mg/kg ogni 4 settimane o 1.500 mg ogni 3 o 4 settimane. Sono presentati i dettagli relativi alle reazioni avverse per IMFINZI quando viene somministrato in combinazione con chemioterapia se si osservano differenze clinicamente rilevanti rispetto a IMFINZI in monoterapia. Le linee-guida per la gestione di tali reazioni avverse sono descritte nel paragrafo 4.4. Polmonite immuno-mediata Nel database di sicurezza combinato con IMFINZI in monoterapia (n=3006 tipi di tumori multipli), la polmonite immuno-mediata si è manifestata in 107 (3,6%) pazienti, compresi Grado 3 in 23 (0,8%) pazienti, Grado 4 in 2 (<0,1%) pazienti e Grado 5 in 6 (0,2%) pazienti. Il tempo mediano all’insorgenza è stato di 57 giorni (range: 2-785 giorni). Sessantaquattro pazienti su 107 hanno ricevuto un trattamento con alte dosi di corticosteroidi (almeno 40 mg di prednisone o equivalente al giorno) e 2 pazienti hanno ricevuto anche infliximab e 1 paziente ha ricevuto anche ciclosporina. Il trattamento con IMFINZI è stato interrotto in 38 pazienti. La risoluzione si è verificata in 58 pazienti. La polmonite immuno-mediata si è manifestata più frequentemente nei pazienti reclutati nello studio PACIFIC che avevano completato la chemioradioterapia concomitante entro 1-42 giorni prima dell’inizio dello studio (10,7%), rispetto a quanto riscontrato nei pazienti inclusi nel database di sicurezza combinato (2,2%). Nello studio PACIFIC (n = 475 nel braccio di trattamento con IMFINZI e n = 234 nel braccio di trattamento con placebo) la polmonite immuno-mediata si è manifestata in 51 (10,7%) pazienti nel gruppo trattato con IMFINZI e in 16 (6,8%) pazienti nel gruppo placebo, compresi Grado 3 in 8 (1,7%) pazienti trattati con IMFINZI vs. 6 (2,6%) pazienti nel gruppo trattato con placebo e Grado 5 (fatale) in 4 (0,8%) pazienti nel gruppo trattato con IMFINZI vs. 3 (1,3%) pazienti nel gruppo trattato con il placebo. Il tempo mediano all’insorgenza nel gruppo trattato con IMFINZI è stato di 53 giorni (range: 1-341 giorni) vs. 55,5 giorni (range: 0-231 giorni) nel gruppo placebo. Nel gruppo trattato con IMFINZI, 44 pazienti su 51 hanno ricevuto corticosteroidi sistemici, compresi 28 pazienti che hanno ricevuto un trattamento con alte dosi di corticosteroidi (almeno 40 mg di prednisone o equivalente al giorno), e 2 pazienti hanno ricevuto anche infliximab. Nel gruppo placebo, 11 pazienti su 16 hanno ricevuto corticosteroidi sistemici, compresi 9 pazienti che hanno ricevuto un trattamento con alte dosi di corticosteroidi (almeno 40 mg di prednisone o equivalente al giorno). La risoluzione si è verificata in 27 pazienti del gruppo di trattamento con IMFINZI vs. 6 nel gruppo placebo. Epatite immuno-mediata Nel database di sicurezza combinato con IMFINZI in monoterapia, l’epatite immuno-mediata si è manifestata in 36 (1,2%) pazienti, compresi Grado 3 in 19 (0,6%) pazienti, Grado 4 in 1 (<0,1%) paziente e Grado 5 (fatale) in 2 (<0,1%) pazienti. Il tempo mediano all’insorgenza è stato di 67 giorni (range: 7-333 giorni). Venticinque pazienti su 36 hanno ricevuto un trattamento con alte dosi di corticosteroidi (almeno 40 mg di prednisone o equivalente al giorno). Due pazienti hanno ricevuto anche micofenolato. Il trattamento con IMFINZI è stato interrotto in 7 pazienti. La risoluzione si è verificata in 22 pazienti. Colite immuno-mediata Nel database di sicurezza combinato con IMFINZI in monoterapia, la colite o la diarrea immuno-mediate si sono manifestate in 52 (1,7%) pazienti, compresi Grado 3 in 9 (0,3%) pazienti e Grado 4 in 2 (<0,1%) pazienti. Il tempo mediano all’insorgenza è stato di 73 giorni (range: 1-394 giorni). Trentaquattro pazienti su 52 hanno ricevuto un trattamento con alte dosi di corticosteroidi (almeno 40 mg di prednisone o equivalente al giorno). Un paziente ha ricevuto anche infliximab e 1 paziente ha ricevuto anche micofenolato. Il trattamento con IMFINZI è stato interrotto in 9 pazienti. La risoluzione si è verificata in 39 pazienti. Endocrinopatie immuno-mediate Ipotiroidismo immuno-mediato Nel database di sicurezza combinato con IMFINZI in monoterapia, l’ipotiroidismo immuno-mediato si è manifestato in 222 (7,4%) pazienti, compreso Grado 3 in 4 (<0,1%) pazienti. Il tempo mediano all’insorgenza è stato di 85 giorni (range: 1-562 giorni). Dei 222 pazienti, 218 hanno ricevuto la terapia ormonale sostitutiva, 5 pazienti hanno ricevuto un trattamento con alte dosi di corticosteroidi (almeno 40 mg di prednisone o equivalente al giorno) per ipotiroidismo immuno-mediato, seguito dalla terapia ormonale sostitutiva. Nessun paziente ha interrotto il trattamento con IMFINZI a causa di ipotiroidismo immuno-mediato. Ipertiroidismo immuno-mediato Nel database di sicurezza combinato con IMFINZI in monoterapia, l’ipertiroidismo immuno-mediato si è manifestato in 43 (1,4%) pazienti e non sono stati registrati casi di Grado 3 o 4. Il tempo mediano all’insorgenza è stato di 43 giorni (range: 1-196 giorni). 39 pazienti su 43 hanno ricevuto una terapia medica (tiamazolo, carbimazolo, propiltiouracile, perclorato, calcioantagonista o beta-bloccante), 11 pazienti hanno ricevuto corticosteroidi sistemici e 4 pazienti su 11 hanno ricevuto un trattamento con alte dosi di corticosteroidi sistemici (almeno 40 mg di prednisone o equivalente al giorno). Un paziente ha interrotto il trattamento con IMFINZI a causa di ipertiroidismo. La risoluzione si è verificata in 35 pazienti. Diciotto pazienti hanno manifestato ipotiroidismo in seguito a ipertiroidismo. Tiroidite immuno-mediata Nel database di sicurezza combinato con IMFINZI in monoterapia, la tiroidite immuno-mediata si è manifestata in 11 (0,4%) pazienti, compreso Grado 3 in 2 (<0,1%) pazienti. Il tempo mediano all’insorgenza è stato di 41 giorni (range: 14-106 giorni). Degli 11 pazienti, 9 pazienti hanno ricevuto una terapia ormonale sostitutiva, 1 paziente ha ricevuto un trattamento con alte dosi di corticosteroidi (almeno 40 mg di prednisone o equivalente al giorno) seguito da terapia ormonale sostitutiva. Un paziente ha interrotto il trattamento con IMFINZI a causa di tiroidite immuno-mediata. Due pazienti hanno manifestato ipotiroidismo in seguito a tiroidite. Insufficienza surrenalica immuno-mediata Nel database di sicurezza combinato con IMFINZI in monoterapia, l’insufficienza surrenalica immuno-mediata si è manifestata in 12 (0,4%) pazienti, compreso Grado 3 in 3 (<0,1%) pazienti. Il tempo mediano all’insorgenza è stato di 145,5 giorni (range: 20-547 giorni). Tutti i 12 pazienti hanno ricevuto corticosteroidi sistemici; 4 dei 12 pazienti hanno ricevuto un trattamento con alte dosi di corticosteroidi (almeno 40 mg di prednisone o equivalente al giorno). Nessun paziente ha interrotto il trattamento con IMFINZI a causa di insufficienza surrenalica immuno-mediata. La risoluzione si è verificata in 3 pazienti. Diabete mellito di tipo 1 immuno-mediato Nel database di sicurezza combinato con IMFINZI in monoterapia, il diabete mellito di tipo 1 immuno-mediato si è manifestato in 1 (<0,1%) paziente, (Grado 3). Il tempo all’insorgenza è stato di 43 giorni. Il paziente ha ricevuto una terapia endocrina e ha interrotto il trattamento con IMFINZI a causa di diabete mellito di tipo 1 immuno-mediato. L’evento si è risolto per il paziente. Ipofisite/Ipopituitarismo immuno-mediato Nel database di sicurezza combinato con IMFINZI in monoterapia, l’ipofisite/ipopituitarismo immuno-mediato si è manifestato in 2 (<0,1%) pazienti, entrambi di Grado 3. Il tempo all’insorgenza per gli eventi è stato di 44 giorni e 50 giorni. Entrambi i pazienti hanno ricevuto un trattamento con alte dosi di corticosteroidi (almeno 40 mg di prednisone o equivalente al giorno) e un paziente ha interrotto il trattamento con IMFINZI a causa di ipofisite/ipopituitarismo immuno-mediato. Nefrite immuno-mediata Nel database di sicurezza combinato con IMFINZI in monoterapia, la nefrite immuno-mediata si è manifestata in 9 (0,3%) pazienti, compreso Grado 3 in 2 (< 0,1%) pazienti. Il tempo mediano all’insorgenza è stato di 87 giorni (range: 29-393 giorni). Sei (0,2%) pazienti hanno ricevuto un trattamento con alte dosi di corticosteroidi (almeno 40 mg di prednisone o equivalente al giorno) e 1 paziente ha ricevuto anche micofenolato. Il trattamento con IMFINZI è stato interrotto in tutti e 5 i pazienti. La risoluzione si è verificata in 6 pazienti. Eruzione cutanea immuno-mediata Nel database di sicurezza combinato con IMFINZI in monoterapia, l’eruzione cutanea o la dermatite immuno-mediate (compreso il pemfigoide) si sono manifestate in 45 (1,5%) pazienti, compreso Grado 3 in 12 (0,4%) pazienti. Il tempo mediano all’insorgenza è stato di 41 giorni (range: 4-333 giorni). Venti pazienti su 45 hanno ricevuto un trattamento con alte dosi di corticosteroidi (almeno 40 mg di prednisone o equivalente al giorno). Il trattamento con IMFINZI è stato interrotto in 3 pazienti. La risoluzione si è verificata in 31 pazienti. Reazioni correlate all’infusione Nel database di sicurezza combinato con IMFINZI in monoterapia, reazioni correlate all’infusione si sono manifestate in 49 (1,6%) pazienti, compreso Grado 3 in 5 (0,2) pazienti. Non ci sono stati eventi di Grado 4 o 5. Risultati anomali degli esami di laboratorio Nei pazienti trattati con durvalumab in monoterapia, la percentuale dei pazienti che ha presentato una variazione dal basale a un risultato anomalo degli esami di laboratorio di Grado 3 o 4 è stata la seguente: 2,4% per alanina aminotransferasi aumentata; 3,6% per aspartato aminotransferasi aumentata; 0,5% per creatinina nel sangue aumentata; 5,7% amilasi aumentata e 5,6% per lipasi aumentata. La percentuale di pazienti che ha presentato una variazione del TSH dal basale che andava da ≤ULN a qualsiasi grado >ULN è stata del 18,8% e quella che ha presentato una variazione di TSH dal basale che andava da ≥LLN a qualsiasi grado <LLN è stata del 18,1%. Nei pazienti trattati con durvalumab in combinazione con chemioterapia, la percentuale di pazienti che ha presentato una variazione dal basale a un risultato anomalo degli esami di laboratorio di Grado 3 o 4 è stata la seguente: 4,9% per alanina aminotransferasi aumentata, 4,6% per aspartato aminotransferasi aumentata, 3,4% per creatinina nel sangue aumentata, 4,8% per amilasi aumentata e 8,1% per lipasi aumentata. La percentuale di pazienti che ha presentato una variazione del TSH dal basale che andava da ≤ULN a qualsiasi grado >ULN è stata del 17,7% e quella che ha presentato una variazione del TSH dal basale che andava da ≥LLN a qualsiasi grado <LLN è stata del 31,3%. Immunogenicità L’immunogenicità di IMFINZI come monoterapia si basa su dati aggregati in 2280 pazienti che sono stati trattati con 10 mg/kg di IMFINZI ogni 2 settimane o 20 mg/kg ogni 4 settimane come singolo agente e valutabili per la presenza di anticorpi anti-farmaco (ADA). Sessantanove pazienti (3,0%) sono risultati positivi al test per ADA emergenti dal trattamento. Anticorpi neutralizzanti (nAb) diretti contro durvalumab sono stati rilevati nello 0,5% (12/2280) dei pazienti. La presenza di ADA non ha avuto un effetto clinicamente rilevante sulla sicurezza. Il numero di pazienti è insufficiente per determinare l’impatto di ADA sull’efficacia. In base all’analisi PK di popolazione, è prevista un’esposizione leggermente inferiore nei pazienti positivi per ADA; tuttavia, la riduzione dell’esposizione PK è inferiore al 30% confrontata ad un paziente standard e non è considerata clinicamente rilevante. Nello studio CASPIAN, dei 201 pazienti che sono stati trattati con IMFINZI 1500 mg ogni 3 settimane in combinazione con chemioterapia e valutabili per la presenza di ADA, 0 (0%) pazienti sono risultati positivi agli ADA emergenti dal trattamento. L’effetto degli ADA emergenti dal trattamento sulla PK, sulla sicurezza e sull’efficacia clinica di durvalumab non è stato valutabile, poiché nessun campione dei pazienti è risultato positivo agli ADA emergenti dal trattamento con durvalumab. Anziani Non sono state riportate differenze complessive in termini di sicurezza tra i pazienti anziani (≥65 anni) ed i pazienti più giovani. I dati sui pazienti con NSCLC e ES-SCLC di età pari o superiore a 75 anni sono limitati. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
7. Gravidanza e allattamento
Donne in età fertile Le donne in età fertile devono adottare misure contraccettive efficaci durante il trattamento con durvalumab e per almeno 3 mesi dopo l’ultima dose di durvalumab. Gravidanza I dati relativi all’uso di durvalumab in donne in gravidanza non esistono. In base al suo meccanismo d’azione, durvalumab può avere un impatto potenziale sul mantenimento della gravidanza e, in un modello murino di gravidanza allogenica, è stato riscontrato che l’interruzione della segnalazione di PD-L1 da luogo ad un aumento di perdite fetali. Studi condotti su animali con durvalumab non indicano alcuna forma di tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). È noto che l’IgG1 umana attraversa la barriera placentare e il trasferimento di durvalumab nella placenta è stato confermato in studi condotti su animali. Durvalumab quando somministrato durante la gravidanza può causare danno fetale, pertanto durvalumab non è raccomandato durante la gravidanza e in donne in età fertile che non usano misure contraccettive efficaci durante il trattamento e per almeno 3 mesi dopo l’ultima dose di durvalumab. Allattamento Non è noto se durvalumab sia escreto nel latte materno. Dati tossicologici disponibili, ricavati in scimmie cynomolgus, hanno mostrato livelli bassi di durvalumab nel latte materno al giorno 28 dopo la nascita (vedere paragrafo 5.3). Nell’uomo, gli anticorpi possono essere escreti nel latte materno, ma il potenziale di assorbimento e danno nel neonato non sono noti. Tuttavia, non può essere escluso un potenziale rischio per il lattante. Una decisione deve essere presa se interrompere l’allattamento, interrompere la terapia o astenersi dalla terapia con durvalumab tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna. Fertilità Non sono disponibili dati sui potenziali effetti di durvalumab sulla fertilità nell’uomo o negli animali.
8. Conservazione
Conservare in frigorifero (2 °C - 8 °C). Non congelare. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Per le condizioni di conservazione dopo la diluizione del medicinale, vedere paragrafo 6.3.
9. Principio attivo
Ogni ml di concentrato per soluzione per infusione contiene 50 mg di durvalumab. Un flaconcino da 2,4 ml di concentrato contiene 120 mg di durvalumab. Un flaconcino da 10 ml di concentrato contiene 500 mg di durvalumab. Durvalumab è prodotto in cellule di mammiferi (ovaio di criceto cinese) mediante la tecnologia del DNA ricombinante. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Istidina Istidina cloridrato monoidrato Trealosio diidrato Polisorbato 80 Acqua per preparazioni iniettabili
11. Sovradosaggio
Non sono disponibili informazioni sui casi di sovradosaggio con durvalumab. In caso di sovradosaggio, i pazienti devono essere sottoposti a stretto monitoraggio per individuare segni o sintomi di reazioni avverse e deve essere istituito immediatamente un appropriato trattamento sintomatico.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).