1. Indicazioni terapeutiche
Dolore severo che può essere adeguatamente gestito solo con oppioidi analgesici. L’antagonista oppioide naloxone è aggiunto per contrastare la stipsi indotta dall’oppioide, bloccando l’azione dell’ossicodone a livello dei recettori oppioidi nell’intestino. Elatrex è indicato negli adulti.
2. Posologia
Analgesia: L’efficacia analgesica di Elatrex è equivalente a quella delle formulazioni a rilascio prolungato di ossicodone cloridrato. La dose deve essere aggiustata in base all’intensità del dolore e alla sensibilità individuale del paziente. Senza diversa prescrizione, Elatrex deve essere somministrato come di seguito indicato: Adulti: La dose iniziale abituale per un paziente mai trattato con oppioidi è di 10 mg/5 mg di ossicodone cloridrato/naloxone cloridrato, ad intervalli di 12 ore. I pazienti che sono già in trattamento con oppioidi possono iniziare con dosi più alte di Elatrex in base alla precedente esperienza. In caso di inizio terapia con oppioidi o di aggiustamento della dose è indicato il dosaggio Elatrex da 5 mg/2,5 mg. La dose massima giornaliera di Elatrex è 160 mg di ossicodone cloridrato e 80 mg di naloxone cloridrato. La dose massima giornaliera è riservata ai pazienti che sono stati precedentemente trattati con una dose giornaliera stabile e che necessitano ora di una dose maggiore. Particolare attenzione deve essere posta nel valutare l'opportunità di un aumento della dose in caso di pazienti con funzionalità renale compromessa e pazienti con insufficienza epatica lieve. Per quei pazienti che richiedono dosi maggiori di Elatrex, deve essere presa in considerazione la somministrazione di dosi supplementari di ossicodone cloridrato a rilascio prolungato agli stessi intervalli di tempo, tenendo conto della massima dose giornaliera di 400 mg di ossicodone cloridrato a rilascio prolungato. In caso di dose supplementare di ossicodone cloridrato, l’effetto benefico di naloxone cloridrato sulla funzione intestinale potrebbe essere compromesso. Dopo la completa interruzione della terapia con ossicodone/naloxone e conseguente passaggio ad altro oppioide si può verificare un peggioramento della funzione intestinale. Alcuni pazienti in trattamento con Elatrex secondo un regolare schema temporale, possono necessitare di analgesici a rilascio immediato come “farmaco di soccorso” per il trattamento del dolore episodico intenso. Elatrex è una formulazione a rilascio prolungato e per questo non indicato per il trattamento del dolore episodico intenso. Per il trattamento del dolore episodico intenso, una singola dose di “farmaco di soccorso” dovrebbe corrispondere a 1/6 dell’equivalente dose giornaliera di ossicodone cloridrato. La necessità di più di due somministrazioni di “farmaco di soccorso” al giorno generalmente indica un aggiustamento in aumento della dose di Elatrex. Questo aggiustamento deve essere effettuato ogni 1-2 giorni con incrementi di 5 mg/2,5 mg due volte al giorno o, dove necessario, 2,5 mg/1,25 mg o 10 mg/5 mg di ossicodone cloridrato/naloxone cloridrato fino a quando non venga raggiunta una dose adeguata. Lo scopo è quello di stabilire la specifica dose individuale da assumere due volte al giorno, che mantenga un’adeguata analgesia e che ricorra il meno possibile ad un altro “farmaco di soccorso” per tutto il tempo necessario alla terapia del dolore. Quando si usano compresse da 2,5 mg/1,25 mg devono essere tenute in conto concentrazioni plasmatiche di picco leggermente più elevate (dose corretta). Elatrex è assunto ad un determinato dosaggio due volte al giorno secondo un regolare schema terapeutico. Mentre una somministrazione simmetrica (stesso dosaggio mattina e sera) soggetta ad uno schema temporale fisso (ogni 12 ore) è appropriata per la maggior parte dei pazienti, alcuni pazienti, in base alla situazione di dolore individuale, possono trarre beneficio da un dosaggio asimmetrico adattato all’andamento del proprio dolore. Generalmente deve essere scelta la dose analgesica efficace più bassa. Nella terapia del dolore non maligno, dosi giornaliere fino a 40 mg/20 mg di ossicodone cloridrato/naloxone cloridrato sono generalmente sufficienti, ma possono essere necessarie dosi più alte. Per dosi non realizzabili/praticabili con questo dosaggio, sono disponibili altri dosaggi di questo medicinale. Analgesia: Se il paziente non necessita più di una terapia oppioide, può essere consigliabile diminuire la dose di Elatrex gradualmente (vedere paragrafo 4.4). Durata dell’uso: Elatrex non deve essere somministrato per un tempo più lungo di quello assolutamente necessario. Se in base alla natura e alla gravità del dolore si rendesse necessario un trattamento a lungo termine, è richiesto un attento e regolare monitoraggio per stabilire se e in quale misura sia necessario un ulteriore trattamento. Popolazione pediatrica: La sicurezza e l’efficacia di Elatrex non è stata stabilita nei bambini al di sotto dei 18 anni. Non esistono dati disponibili. Pazienti anziani: Come per gli adulti più giovani, il dosaggio deve essere aggiustato in base all’intensità del dolore e alla sensibilità del singolo paziente. Pazienti con funzione epatica compromessa. Uno studio clinico nei pazienti con compromissione epatica ha mostrato che le concentrazioni plasmatiche sia di ossicodone che di naloxone, sono elevate. Le concentrazioni di naloxone sono incrementate in modo maggiore rispetto all’ossicodone (vedere paragrafo 5.2). Non è ancora nota la rilevanza clinica di un’esposizione relativamente alta a naloxone nei pazienti con compromissione epatica. Deve essere usata particolare attenzione quando si somministra Elatrex a pazienti con compromissione epatica lieve (vedere paragrafo 4.4). Elatrex è controindicato nei pazienti con compromissione epatica da moderata a grave (vedere paragrafo 4.3). Pazienti con funzione renale compromessa. Uno studio clinico nei pazienti con compromissione renale ha mostrato che le concentrazioni plasmatiche sia di ossicodone che di naloxone sono elevate (vedere paragrafo 5.2). Le concentrazioni di naloxone sono incrementate in modo maggiore rispetto all’ossicodone. Non è ancora nota la rilevanza clinica di un’esposizione relativamente alta a naloxone nei pazienti con compromissione renale. Deve essere usata particolare attenzione quando si somministra Elatrex a pazienti con compromissione renale (vedere paragrafo 4.4). Modo di somministrazione: Per uso orale. Elatrex è assunto al dosaggio stabilito due volte al giorno in accordo ad uno schema temporale fisso. Le compresse a rilascio prolungato possono essere assunte con o senza cibo. Elatrex 5 mg/2,5 mg. Elatrex deve essere inghiottita intera con una quantità sufficiente liquido e non deve essere divisa, spezzata, masticata o frantumata. Elatrex 10 mg/5 mg. Le compresse possono essere divise in dosi uguali. Comunque, esse non devono essere rotte, masticate o frantumate. Elatrex deve essere inghiottita con sufficiente liquido. Elatrex 20 mg/10, 30 mg/15 mg e 40 mg/20 mg. Le compresse possono essere divise in dosi uguali. Comunque, esse non devono essere rotte, masticate o frantumate. Elatrex deve essere inghiottita con sufficiente liquido.
3. Controindicazioni
• Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. • Tutte le situazioni in cui gli oppioidi sono controindicati. • Grave depressione respiratoria con ipossiemia e/o ipercapnia. • Grave malattia polmonare ostruttiva cronica. • Cuore polmonare. • Asma bronchiale grave. • Ileo paralitico non indotto da oppioidi. • Compromissione epatica da moderata a grave.
4. Avvertenze
Depressione respiratoria. Il rischio maggiore causato dall’eccesso di oppioidi è la depressione respiratoria. Deve essere usata cautela nel somministrare Elatrex a pazienti anziani o infermi, pazienti con ileo paralitico indotto da oppioidi, pazienti con funzione polmonare gravemente compromessa, pazienti con apnee durante il sonno, mixedema, ipotiroidismo, morbo di Addison (insufficienza corticosurrenale), psicosi tossica, colelitiasi, ipertrofia della prostata, alcolismo, delirium tremens, pancreatite, ipotensione, ipertensione, malattia cardiovascolare preesistente, trauma cranico (a causa del rischio di aumento della pressione intracranica), epilessia o predisposizione alle convulsioni, o pazienti sottoposti a trattamento con inibitori delle MAO. Rischio dall’uso concomitante di medicinali sedativi quali benzodiazepine o medicinali correlati ad esse. L’uso concomitante di Elatrex e medicinali sedativi quali benzodiazepine o medicinali correlati ad esse può causare sedazione, depressione respiratoria, coma e morte. A causa di questi rischi, la prescrizione concomitante con questi medicinali sedativi deve essere riservata ai pazienti per i quali le opzioni di un trattamento alternativo non sono possibili. Se si decide di prescrivere Elatrex in concomitanza a medicinali sedativi, deve essere usata la dose efficace più bassa possibile e la durata del trattamento deve essere la più breve possibile. I pazienti devono essere attentamente valutati per i segni e i sintomi di depressione respiratoria e sedazione. A tale riguardo, è fortemente raccomandato di informare i pazienti e le persone che se ne prendono cura (dove applicabile) di prestare attenzione a questi sintomi (vedere paragrafo 4.5). Compromissione epatica o renale. Deve inoltre essere usata cautela nel somministrare ossicodone/naloxone a pazienti con lieve compromissione epatica o renale. Un attento monitoraggio medico è particolarmente necessario per pazienti con grave compromissione renale. Diarrea. La diarrea può essere considerata un possibile effetto del naloxone. Trattamento a lungo termine. In pazienti sottoposti a trattamento oppioide a lungo termine con alte dosi di oppioidi, il passaggio al trattamento con ossicodone/naloxone può inizialmente provocare sindrome da astinenza. Questi pazienti possono richiedere un’attenzione specifica. Elatrex non è indicato per il trattamento dei sintomi da astinenza. Durante la somministrazione a lungo termine, il paziente può sviluppare tolleranza al medicinale e richiedere dosi più elevate per mantenere l’effetto analgesico desiderato. La somministrazione cronica di ossicodone/naloxone può condurre ad una dipendenza fisica. A seguito di brusca interruzione della terapia possono manifestarsi sintomi da astinenza. Se non è più necessario il trattamento con ossicodone/naloxone, può essere consigliabile ridurne gradualmente la dose giornaliera al fine di evitare la sindrome da astinenza (vedere paragrafo 4.2). Dipendenza psicologica. Esiste la possibilità di sviluppare dipendenza psicologica agli analgesici oppioidi, incluso ossicodone/naloxone. Ossicodone/naloxone deve essere usato con particolare attenzione nei pazienti con storia d’abuso di alcol e droga. L’ossicodone da solo ha un profilo d’abuso simile a quello degli altri potenti agonisti oppioidi. Al fine di non compromettere la caratteristica di rilascio prolungato delle compresse a rilascio prolungato, le compresse non devono essere rotte, masticate o frantumate. Ingerire le compresse a rilascio prolungato rompendole, masticandole o frantumandole comporta un più veloce rilascio dei principi attivi e l’assorbimento di una possibile dose fatale di ossicodone (vedere paragrafo 4.9). I pazienti che hanno manifestato sonnolenza e/o un episodio di sonno improvviso devono astenersi dal guidare o dall’utilizzo di macchinari. Inoltre, può essere presa in considerazione una riduzione della dose o l’interruzione della terapia. A causa dei possibili effetti additivi, occorre raccomandare ai pazienti di fare attenzione quando assumono altri farmaci sedativi in combinazione con Elatrex (vedere paragrafi 4.5 e 4.7).Alcool. L’uso concomitante di alcool e Elatrex potrebbe aumentare gli effetti indesiderati di Elatrex; l’uso concomitante deve essere evitato. Popolazione pediatrica. Non sono stati condotti studi sulla sicurezza ed efficacia di Elatrex nei bambini e adolescenti sotto i 18 anni di età. Per questo motivo non è raccomandato l’uso nei bambini ed adolescenti sotto i 18 anni di età. Cancro. Non esiste esperienza clinica nei pazienti con cancro associato a carcinomatosi peritoneale o sindrome subocclusiva negli stadi avanzati dei tumori dell’apparato digerente e pelvico. Perciò l’uso di Elatrex non è raccomandato in questi soggetti. Operazioni chirurgiche. Elatrex non è raccomandato per uso preoperatorio o entro le 12/24 ore post operatorie. Sulla base del tipo e della misura dell’intervento, della procedura anestetica selezionata, di altro co- medicamento e della condizione individuale del paziente, il tempo esatto per l’inizio di un trattamento post operatorio con ossicodone/naloxone dipende dall’attenta valutazione del rapporto rischio/ beneficio per ogni singolo paziente. Abuso. È fortemente scoraggiato ogni abuso di Elatrex da parte di tossicodipendenti. L’abuso per via parenterale, intranasale o orale da parte di individui dipendenti da agonisti oppioidi, come l’eroina, la morfina o il metadone, produce marcati sintomi da astinenza -a causa delle caratteristiche del naloxone di antagonista del recettore oppioide - o intensifica i sintomi da astinenza già presenti (vedere paragrafo 4.9). Iniezioni per via parenterale per uso illecito dei componenti della compressa a rilascio prolungato (specialmente talco) possono provocare necrosi locale del tessuto e granulomi polmonari o possono portare ad altri effetti indesiderati gravi e potenzialmente fatali. Doping. L’uso di questo medicinale può produrre risultati positivi nei controlli antidoping. L’uso di Elatrex come agente dopante può diventare pericoloso per la salute. Sodio. Questo medicinale contiene meno di 1 mmole di sodio (23 mg) per compressa, vale a dire che può considerarsi praticamente “privo di sodio”.
5. Interazioni
Le sostanze che hanno un effetto depressivo sul SNC (per es. altri oppioidi, sedativi quali le benzodiazepine o medicinali correlati ad esse ipnotici, antidepressivi, fenotiazine, neurolettici, antistaminici e antiemetici) possono accentuare l’effetto depressivo sul SNC aumentando il rischio di sedazione, depressione respiratoria, coma e morte quando usati in concomitanza di Elatrex. La dose e la durata del trattamento combinato devono essere limitate (vedere paragrafo 4.4). L’alcool può aumentare gli effetti farmacodinamici di Elatrex; l’uso concomitante deve essere evitato. Sono state osservate variazioni clinicamente rilevanti dell’International Normalized Ratio (INR o tempo di Quick) in entrambe le direzioni quando ossicodone e gli anticoagulanti cumarinici sono assunti contemporaneamente. L’ossicodone è metabolizzato principalmente attraverso le vie citocromiali CYP3A4 e CYP2D6 (vedere paragrafo 5.2). L’attività di queste vie metaboliche può essere inibita o indotta dalla contemporanea somministrazione di altri farmaci o da elementi della dieta. Il dosaggio di Elatrex deve essere modificato di conseguenza. Gli inibitori di CYP3A4, come gli antibiotici della classe dei macrolidi (per es. claritromicina, eritromicina, telitromicina), gli antifungini azolici (per es. ketoconazolo, voriconazolo, itraconazolo, posaconazolo), gli inibitori delle proteasi (per es. ritonavir, indinavir, nelfinavir, saquinavir), la cimetidina e il succo di pompelmo possono causare una diminuita clearance di ossicodone da cui può derivare una sua aumentata concentrazione plasmatica. Potrebbe essere quindi necessaria una riduzione della dose di Elatrex e una conseguente ri-titolazione. Gli induttori di CYP3A4, come la rifampicina, la carbamazepina, la fenitoina e l’erba di San Giovanni possono aumentare il metabolismo e la clearance di ossicodone, da cui può risultare una sua diminuita concentrazione plasmatica. Si consiglia di usare cautela poiché potrebbe essere necessaria una nuova titolazione per ottenere un livello adeguato nel controllo del dolore. Teoricamente, i medicinali che inibiscono l’attività di CYP2D6, come la paroxetina, la fluoxetina, e la chinidina possono provocare una diminuzione della clearance di ossicodone che può portare ad una sua aumentata concentrazione plasmatica. La somministrazione concomitante di inibitori di CYP2D6 non ha effetto significativo sull’eliminazione di ossicodone e non ha influenza sui suoi effetti farmacodinamici. Studi in vitro sul metabolismo indicano che non sono previste interazioni clinicamente rilevanti tra ossicodone e naloxone. A concentrazioni terapeutiche, è minimo il rischio di interazioni clinicamente rilevanti tra paracetamolo, acido acetilsalicilico o naltrexone e l’associazione di ossicodone e naloxone.
6. Effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati sono presentati di seguito in 2 sezioni: trattamento del dolore e sostanza attiva ossicodone cloridrato. Le seguenti frequenze sono la base per valutare gli effetti indesiderati:
Molto comune ≥1/10; Comune da ≥1/100 a <1/10; Non comune da ≥1/1.000 a <1/100; Rara da ≥1/10.000 a <1/1.000; Molto rara <1/10.000; Non nota La frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili. All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Effetti indesiderati nel trattamento del dolore Classificazione per sistemi ed organi secondo MedDRA | Comune | Non comune | Raro | Non nota |
Disturbi del sistema immunitario | | Ipersensibilità | | |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Diminuzione dell’appetito fino a perdita dell’appetito | | | |
Disturbi psichiatrici | Insonnia | Irrequietezza Alterazioni del pensiero Ansia Stato confusionale Depressione Diminuzione della libido Nervosismo | | Euforia Allucinazioni Incubi |
Patologie del sistema nervoso | Capogiro Emicrania Sonnolenza | Convulsioni¹ Disturbi dell’attenzione Disgeusia Disordini del linguaggio Sincope Tremori Letargia | | Parestesia Sedazione |
Patologie dell'occhio | | Problemi della vista | | |
Patologie dell'orecchio e del labirinto | Vertigini | | | |
Patologie cardiache | | Angina pectoris² Palpitazioni | Tachicardia | |
Patologie vascolari | Vampate di calore | Diminuzione della pressione sanguigna Aumento della pressione sanguigna | | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | | Dispnea Rinorrea Tosse | Sbadiglio | Depressione respiratoria |
Patologie gastrointestinali | Dolore addominale Stitpsi Diarrea Bocca secca Dispepsia Vomito Nausea Flatulenza | Distensione addominale | Patologie dentali | Eruttazione |
Patologie epatobiliari | | Aumento degli enzimi epatici Colica biliare | | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Prurito Reazioni della pelle Iperidrosi | | | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | | Crampi muscolari Spasmi muscolari Mialgia | | |
Patologie renali e urinarie | | Urgenza nella minzione | | Ritenzione urinaria |
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella | | | | Disfunzione erettile |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Astenia Affaticamento | Sindrome da astinenza da droghe Dolore al petto Brividi Malessere Dolore Edema periferico Sete | | |
Esami diagnostici | | Calo ponderale | Aumento ponderale | |
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura | | Lesioni per incidenti | | |
1 particolarmente in persone con epilessia o soggette a convulsioni
2 particolarmente in pazienti con una storia clinica di malattia coronarica
Per la sostanza attiva ossicodone cloridrato sono noti i seguenti ulteriori effetti indesiderati: A causa delle sue proprietà farmacologiche, ossicodone cloridrato può causare depressione respiratoria, miosi, broncospasmo spasmi della muscolatura liscia, nonché sopprimere il riflesso della tosse.
Classificazione per sistemi ed organi secondo MedDRA | Comune | Non comune | Raro | Non nota |
Infezioni ed infestazioni | | | Herpes simplex | |
Disturbi del sistema immunitario | | | | Reazioni anafilattiche |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | | Disidratazione | Aumento dell’appetito | |
Disturbi psichiatrici | Sbalzi di umore e cambiamenti della personalità Diminuzione dell’attività Iperattività psicomotoria | Agitazione Disturbi della percezione (ad esempio derealizzazione) Tossicodipendenza | | Aggressività |
Patologie del sistema nervoso | | Difficoltà di concentrazione Emicrania Ipertonia Contrazioni muscolari involontarie Ipoestesia Coordinamento anormale | | Iperalgesia |
Patologie dell'orecchio e del labirinto | | Alterazioni dell’udito | | |
Patologie vascolari | | Vasodilatazione | | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | | Disfonia | | |
Patologie gastrointestinali | Singhiozzo | Disfagia Ileo Ulcerazioni della bocca Stomatite | Melena sanguinamento gengivale | Carie dentali |
Patologie epatobiliari | | | | Colestasi |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | | Cute secca | Orticaria | |
Patologie renali e urinarie | Disuria | | | |
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella | | Ipogonadismo | | Amenorrea |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | | Edema Tolleranza al medicinale | | Sindrome da astinenza neonatale |
Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-re azione-avversa
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza: Non sono disponibili dati sull’uso di ossicodone/naloxone nelle donne in gravidanza e durante il parto. I limitati dati nell’essere umano sull’uso di ossicodone durante la gravidanza non rivelano un aumentato rischio di anomalie congenite. Per il naloxone sono disponibili dati clinici insufficienti sull’esposizione in gravidanza. Tuttavia, l’esposizione sistemica delle donne al naloxone dopo l’uso di ossicodone/naloxone è relativamente bassa (vedere paragrafo 5.2).Sia naloxone che ossicodone penetrano nella placenta. Non sono stati condotti studi sugli animali con ossicodone e naloxone in associazione (vedere paragrafo 5.3). Gli studi sugli animali con ossicodone o naloxone somministrati singolarmente non hanno rilevato alcun effetto teratogeno o embriotossico. La somministrazione di ossicodone per un lungo periodo durante la gravidanza può portare sintomi di astinenza nel neonato. Se somministrato durante il parto, ossicodone può provocare depressione respiratoria nel neonato. Elatrex deve essere usato durante la gravidanza solo se i benefici superano i possibili rischi del nascituro o neonato. Allattamento: L’ossicodone passa nel latte materno. È stato misurato un rapporto di concentrazione latte - plasma di 3,4:1 e pertanto sono ipotizzabili effetti dell’ossicodone nel lattante. Non è noto se anche il naloxone penetri nel latte materno. Comunque dopo l’assunzione di Elatrex i livelli sistemici di naloxone sono molto bassi (vedere paragrafo 5.2). Non può essere escluso un rischio per il lattante, in particolare dopo l’assunzione di dosi multiple di Elatrex da parte della madre che allatta. L’allattamento deve essere interrotto durante il trattamento con Elatrex. Fertilità: Non ci sono dati inerenti alla fertilità.
8. Conservazione
Blister: Non conservare a temperatura superiore ai 25°C Flacone: Non conservare a temperatura superiore ai 30°C
9. Principio attivo
Elatrex 5 mg/2,5 mg: Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 5 mg di ossicodone cloridrato (equivalente a 4,5 mg di ossicodone) e 2,5 mg di naloxone cloridrato (come 2,74 mg di naloxone cloridrato diidrato, equivalente a 2,25 mg di naloxone). Elatrex 10 mg/5 mg: Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 10 mg di ossicodone cloridrato (equivalente a 9 mg di Ossicodone) e 5 mg di naloxone cloridrato (come 5,45 mg di naloxone cloridrato diidrato, equivalente a 4,5 mg di naloxone). Elatrex 20 mg/10 mg: Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 20 mg di ossicodone cloridrato (equivalente a 18 mg di ossicodone) e 10 mg di naloxone cloridrato (come 10,9 mg di naloxone cloridrato diidrato, equivalente a 9 mg di naloxone). Elatrex 30 mg/15 mg: Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 30 mg di ossicodone cloridrato (equivalente a 27 mg di ossicodone) e 15 mg di naloxone cloridrato (come 16,35 mg di naloxone cloridrato diidrato, equivalente a 13,5 mg di naloxone). Elatrex 40 mg/20 mg: Ogni compressa a rilascio prolungato contiene 40 mg di ossicodone cloridrato (equivalente a 36 mg di ossicodone) e 20 mg di naloxone cloridrato (come 21,8 mg di naloxone cloridrato diidrato, equivalenti a 18 mg di naloxone). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Nucleo della compressa: Elatrex 5 mg/2,5 mg compresse a rilascio prolungato. Elatrex 10 mg/5 mg compresse a rilascio prolungato. Elatrex 20 mg/10 mg compresse a rilascio prolungato. Elatrex 30 mg/15 mg compresse a rilascio prolungato. Elatrex 40 mg/20 mg compresse a rilascio prolungato. Acetato di polivinile, Povidone K30, Sodio laurilsolfato, Silice colloidale anidra, Cellulosa microcristallina, Stearato di magnesio. Rivestimento della compressa. Elatrex 5 mg/2,5 mg: Alcol polivinilico, Biossido di titanio (E171), Macrogol 3350, Talco. Elatrex 10 mg/5 mg: Alcol polivinilico, Biossido di titanio (E171), Ossido di ferro rosso (E172), Macrogol 3350, Talco. Elatrex 20 mg/10 mg: Alcol polivinilico, Biossido di titanio (E171), Macrogol 3350, Talco. Elatrex 30 mg/15 mg: Alcol polivinilico, Biossido di titanio (E171), Ossido di ferro giallo (E172), Macrogol 3350, Talco. Elatrex 40 mg/20 mg: Alcol polivinilico, Biossido di titanio (E171), Ossido di ferro rosso (E172), Macrogol 3350, Talco.
11. Sovradosaggio
Sintomi di intossicazione A seconda della storia del paziente, un sovradosaggio di ossicodone/naloxone può manifestarsi con sintomi indotti sia da ossicodone (agonista dei recettori oppioidi) che da naloxone (antagonista dei recettori oppioidi). Sintomi di un sovradosaggio da ossicodone includono miosi, depressione respiratoria, sonnolenza che progredisce fino a stupore, ipotonia, bradicardia come pure ipotensione. Nei casi più gravi possono verificarsi coma, edema polmonare non cardiogeno e insufficienza circolatoria che possono portare ad un esito fatale. Sono improbabili sintomi di sovradosaggio da solo naloxone. Trattamento del sovradosaggio Sintomi da astinenza dovuti a sovradosaggio di naloxone devono essere trattati sintomaticamente in un ambiente strettamente controllato. Sintomi clinici che suggeriscano un sovradosaggio di ossicodone devono essere trattati con la somministrazione di antagonisti oppioidi (es: naloxone cloridrato 0,4-2 mg per via endovenosa). La somministrazione deve essere ripetuta ad intervalli di 2-3 minuti, come clinicamente richiesto. È inoltre possibile applicare una infusione di 2 mg di naloxone cloridrato in 500 ml di soluzione di cloruro di sodio allo 0.9% o destrosio al 5% (0,004 mg/ml di naloxone). L’infusione deve essere somministrata ad una velocità corrispondente per dosaggio alle dosi precedentemente somministrate in bolo e in base alla risposta del paziente. Deve essere presa in considerazione la lavanda gastrica. Misure di supporto (ventilazione artificiale, ossigeno, vasopressori e infusione di fluidi) devono essere impiegate, se necessario, per gestire lo shock circolatorio che accompagna un sovradosaggio. L’arresto cardiaco o le aritmie possono richiedere il massaggio cardiaco o la defibrillazione. Se necessario deve essere praticata la ventilazione artificiale. Devono essere preservati l’equilibrio idroelettrolitico.